Pensieri e parole

Divì

Utente senza meta
Vorrei riprendere una suggestione che avevo toccata in un post di qualche giorno fa
http://www.tradimento.net/58-privee/24471-come-mi-sento-ora?p=1785270&highlight=#post1785270
e che mi è tornata in mente leggendo una risposta di [MENTION=7008]twinpeaks[/MENTION] a [MENTION=7020]nina[/MENTION]
"Tornare lì" non è possibile, si può "far finta di niente" ma non si possono espiantare i ricordi e le esperienze.
In questa suggestione confluiscono molti ragionamenti e discussioni anche dolorose lette e condivise qui.

Mi riferisco alle domande che i traditi si pongono: come possono i traditori affermare di "aver dimenticato"?
Come possono chiederci insistentemente di "andare oltre", "dimenticare"?

Ricordi ed esperienze non si possono espiantare, solo il linguaggio è capace di negare se stesso. Quindi alla fine sono solo parole.
 

Fiammetta

Amazzone! Embe'. Sticazzi
Staff Forum
Vorrei riprendere una suggestione che avevo toccata in un post di qualche giorno fa
http://www.tradimento.net/58-privee/24471-come-mi-sento-ora?p=1785270&highlight=#post1785270
e che mi è tornata in mente leggendo una risposta di [MENTION=7008]twinpeaks[/MENTION] a [MENTION=7020]nina[/MENTION]


In questa suggestione confluiscono molti ragionamenti e discussioni anche dolorose lette e condivise qui.

Mi riferisco alle domande che i traditi si pongono: come possono i traditori affermare di "aver dimenticato"?
Come possono chiederci insistentemente di "andare oltre", "dimenticare"?

Ricordi ed esperienze non si possono espiantare, solo il linguaggio è capace di negare se stesso. Quindi alla fine sono solo parole.
Sono andata a rileggere e condivido in pieno, non solo in riferimento al tradimento ma a qualunque situazione che ci resta "impressa".
Per restare in tema pensiamo ad un amore finito quando ancora si ama.
Anche se a parole ci si dice e si sostiene con gli altri che va meglio, Che la delusione/dolore/tristezza sta passando ...se la nostra mente proietta continuamente i momenti con quella persona con rimpianto o rabbia o delusione resteremo comunque imbrigliati
Le parole servono a poco
 

Divì

Utente senza meta
Sono andata a rileggere e condivido in pieno, non solo in riferimento al tradimento ma a qualunque situazione che ci resta "impressa".
Per restare in tema pensiamo ad un amore finito quando ancora si ama.
Anche se a parole ci si dice e si sostiene con gli altri che va meglio, Che la delusione/dolore/tristezza sta passando ...se la nostra mente proietta continuamente i momenti con quella persona con rimpianto o rabbia o delusione resteremo comunque imbrigliati
Le parole servono a poco
Mi sembra che l'unica variabile determinante sia il tempo. Che però non cancella, non rimuove. Serve solo a ridurre l'impatto emotivo e a trasformare in ricordo un'emozione viva.

Io mi ricordo tutte le emozioni provate, i sentimenti. Quelli di una vita intera. Ovvio, non sono vivi, non sono presenti, ma potrei raccontarli, certamente non negarli.

Sentirmi dire "non ricordo" mi sembra l'ennesima presa in giro.
 

Fiammetta

Amazzone! Embe'. Sticazzi
Staff Forum
Mi sembra che l'unica variabile determinante sia il tempo. Che però non cancella, non rimuove. Serve solo a ridurre l'impatto emotivo e a trasformare in ricordo un'emozione viva.

Io mi ricordo tutte le emozioni provate, i sentimenti. Quelli di una vita intera. Ovvio, non sono vivi, non sono presenti, ma potrei raccontarli, certamente non negarli.

Sentirmi dire "non ricordo" mi sembra l'ennesima presa in giro.
Condivido i ricordi sono importanti e le emozioni vissute non si possono dimenticare
 

Lostris

Utente Ludica
Mi sembra che l'unica variabile determinante sia il tempo. Che però non cancella, non rimuove. Serve solo a ridurre l'impatto emotivo e a trasformare in ricordo un'emozione viva.

Io mi ricordo tutte le emozioni provate, i sentimenti. Quelli di una vita intera. Ovvio, non sono vivi, non sono presenti, ma potrei raccontarli, certamente non negarli.

Sentirmi dire "non ricordo" mi sembra l'ennesima presa in giro.
Forse "non ricordo" è traducibile con un "non voglio pensarci".
Perchè il significato letterale, in effetti, è poco verosimile.

Peró, una volta che si è sviscerato il possibile, io posso comprendere il desiderio di andare oltre, che non significa fare come se nulla fosse accaduto, ma guardare avanti anziché indietro.
Sempre nel rispetto del sentire dell'altra persona, possibilmente.
 

trilobita

Utente di lunga data
Forse "non ricordo" è traducibile con un "non voglio pensarci".
Perchè il significato letterale, in effetti, è poco verosimile.

Peró, una volta che si è sviscerato il possibile, io posso comprendere il desiderio di andare oltre, che non significa fare come se nulla fosse accaduto, ma guardare avanti anziché indietro.
Sempre nel rispetto del sentire dell'altra persona, possibilmente.
Quoto tutto,ma a volte,causa partner renitente,non è possibile sviscerare nulla,ed ecco servito su un piatto un pacchetto di ricordi da incubo incarniti nel cervello e l'unica salvezza è imporsi di non pensarci
 

void

Utente di lunga data
Vorrei riprendere una suggestione che avevo toccata in un post di qualche giorno fa
http://www.tradimento.net/58-privee/24471-come-mi-sento-ora?p=1785270&highlight=#post1785270
e che mi è tornata in mente leggendo una risposta di [MENTION=7008]twinpeaks[/MENTION] a [MENTION=7020]nina[/MENTION]


In questa suggestione confluiscono molti ragionamenti e discussioni anche dolorose lette e condivise qui.

Mi riferisco alle domande che i traditi si pongono: come possono i traditori affermare di "aver dimenticato"?
Come possono chiederci insistentemente di "andare oltre", "dimenticare"?

Ricordi ed esperienze non si possono espiantare, solo il linguaggio è capace di negare se stesso. Quindi alla fine sono solo parole.
Non si può dimenticare. E non si deve. Noi siamo ciò che abbiamo vissuto, e cambiamo ogni giorno in conseguenza del precedente. Si può ricominciare su basi nuove, se c'è la volontà di farlo, ma ciò non significa necessariamente dimenticare ne perdonare.
Si arriva a riconoscere che l'essere umano è imperfetto, a partire da quello che abbiamo di fianco e che non ci è possibile conoscere veramente l'altro. Nessun altro.
 

void

Utente di lunga data
E come non dimentica il tradito, neanche il traditore può dimenticare. Continua a pensare, chiedersi e in certi casi anche tormentarsi come il tradito. Ovviamente parliamo di chi non lo fa per scelta di vita.
 
Ultima modifica:

Divì

Utente senza meta
Forse "non ricordo" è traducibile con un "non voglio pensarci".
Perchè il significato letterale, in effetti, è poco verosimile.

Peró, una volta che si è sviscerato il possibile, io posso comprendere il desiderio di andare oltre, che non significa fare come se nulla fosse accaduto, ma guardare avanti anziché indietro.
Sempre nel rispetto del sentire dell'altra persona, possibilmente.
Non so. Se durante il tradimento il traditore nasconde parti di sè e lo svelamento le rende disponibili per il tradito, come può il tradito decidere che può amare per intero ancora se il l'altro si rifiuta di condividere quelle parti che ha tenuto nascoste, continuando a farlo?

Intendo, lo svisceramento del possibile resta sempre nel territorio del linguaggio, che può negare ...... non so se mi sono spiegata, in effetti è difficile.
 

void

Utente di lunga data
Non so. Se durante il tradimento il traditore nasconde parti di sè e lo svelamento le rende disponibili per il tradito, come può il tradito decidere che può amare per intero ancora se il l'altro si rifiuta di condividere quelle parti che ha tenuto nascoste, continuando a farlo?

Intendo, lo svisceramento del possibile resta sempre nel territorio del linguaggio, che può negare ...... non so se mi sono spiegata, in effetti è difficile.
Ci sono cose che non possono essere condivise che rimangono nella vita del traditore, appartengono solo a lui, e lo rendono quello che è oggi. Bisogna capire se si può /riesce ad amare questo nuovo lui/lei.
 
Ultima modifica:

Divì

Utente senza meta
Non si può dimenticare. E non si deve. Noi siamo ciò che abbiamo vissuto, e cambiamo ogni giorno in conseguenza del precedente. Si può ricominciare su basi nuove, se c'è la volontà di farlo, ma ciò non significa necessariamente dimenticare ne perdonare.
Si arriva a riconoscere che l'essere umano è imperfetto, a partire da quello che abbiamo di fianco e che non ci è possibile conoscere veramente l'altro. Nessun altro.
Le emozioni e le esperienze cambiano anche il tradito, che dopo essersi abbarbicato al ricordo del prima per superare la dissonanza cognitiva deve arrendersi al fatto che niente è come prima e va oltre per ciò che è diventato e ha compreso. A questo punto non capisco l'insistenza del traditore nell'affermare il proprio desiderio di "tornare indietro" cancellando l'accaduto (qui mi riferisco ad esempio alla mia esperienza, ma anche a quel che racconta Nina).
 

Skorpio

Utente di lunga data
...

Le emozioni e le esperienze cambiano anche il tradito, che dopo essersi abbarbicato al ricordo del prima per superare la dissonanza cognitiva deve arrendersi al fatto che niente è come prima e va oltre per ciò che è diventato e ha compreso. A questo punto non capisco l'insistenza del traditore nell'affermare il proprio desiderio di "tornare indietro" cancellando l'accaduto (qui mi riferisco ad esempio alla mia esperienza, ma anche a quel che racconta Nina).
Tornare indietro è impossibile.

Penso anche che vivere guardando indietro sia poco sostenibile (per me almeno di sicuro, ci tengo al buon vivere)

Credo la cosa da fare (ma non è semplice) sia catalogare e archiviare, al netto delle scelte future.

Ecco.. Anche far "pendere" le scelte future da una cosa che va necessariamente e in ogni caso catalogata e archiviata sia pericoloso.

Le scelte si fanno in base ai percorsi scelti, ed alla loro sostenibilità e fattibilità.

E poi guardare avanti in modo sereno e positivo.

Che peraltro non significa: "dai su, vedrai che non mi succede più"
 

void

Utente di lunga data
Le emozioni e le esperienze cambiano anche il tradito, che dopo essersi abbarbicato al ricordo del prima per superare la dissonanza cognitiva deve arrendersi al fatto che niente è come prima e va oltre per ciò che è diventato e ha compreso. A questo punto non capisco l'insistenza del traditore nell'affermare il proprio desiderio di "tornare indietro" cancellando l'accaduto (qui mi riferisco ad esempio alla mia esperienza, ma anche a quel che racconta Nina).
Penso che il desiderio di "tornare indietro" è un modo un po infantile di scusarsi per il dolore che si è provocato. Direi anche la richiesta di una seconda occasione. Concordo che sarebbe meglio non pronunciare neanche questa frase, oltretutto sapendo che è profondamente retorica.
Forse sarebbe meglio dire "ho vissuto una cosa mia dalla quale ti ho escluso, sono cambiato ma ti amo ancora. Tu puoi amare ancora ciò che sono diventato?" Ma ci vuole coraggio e consapevolezza di ciò che può tornare indietro (in termini di risposta).
 

Divì

Utente senza meta
Penso che il desiderio di "tornare indietro" è un modo un po infantile di scusarsi per il dolore che si è provocato. Direi anche la richiesta di una seconda occasione. Concordo che sarebbe meglio non pronunciare neanche questa frase, oltretutto sapendo che è profondamente retorica.
Forse sarebbe meglio dire "ho vissuto una cosa mia dalla quale ti ho escluso, sono cambiato ma ti amo ancora. Tu puoi amare ancora ciò che sono diventato?" Ma ci vuole coraggio e consapevolezza di ciò che può tornare indietro (in termini di risposta).
Mi sento di condividere. Verde virtuale
 

Nocciola

Super Moderatore
Staff Forum
Penso che il desiderio di "tornare indietro" è un modo un po infantile di scusarsi per il dolore che si è provocato. Direi anche la richiesta di una seconda occasione. Concordo che sarebbe meglio non pronunciare neanche questa frase, oltretutto sapendo che è profondamente retorica.
Forse sarebbe meglio dire "ho vissuto una cosa mia dalla quale ti ho escluso, sono cambiato ma ti amo ancora. Tu puoi amare ancora ciò che sono diventato?" Ma ci vuole coraggio e consapevolezza di ciò che può tornare indietro (in termini di risposta).
Concordo
Sul cambiamento però dipende cosa intendi
Sono cambiato nel senso che non si ripeterà più allora concordo
Altrimenti non capisco in che senso ci sia stato il cambiamento
 
Ultima modifica:

Lostris

Utente Ludica
Concordo
Sul cambiamento però dipende cosa intendi
Sono cambiato nel senso che non si ripeterà più allora concordo
Altrimenti non capisco in che senso ci sia stato il cambiamento
Del doman non v'è certezza.. purtroppo e per fortuna.
Certe affermazioni per me lasciano il tempo che trovano.. :singleeye:
 

void

Utente di lunga data
Concordo
Sul cambiamento però dipende cosa intendi
Sono cambiato nel senso che non si ripeterà più allora concordo
Altrimenti non capisco in che senso ci sia stato il cambiamento
Beh intendo una persona diversa. Tu hai scritto che oggi sei quella che sei in anche in funzione della tua esperienza (suscitando un vespaio nel forum :)). Quindi la tua esperienza ti ha cambiato, e oggi tuo marito è questa Farfalla che ha davanti, non quella di anni fa.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Mi sembra che l'unica variabile determinante sia il tempo. Che però non cancella, non rimuove. Serve solo a ridurre l'impatto emotivo e a trasformare in ricordo un'emozione viva.

Io mi ricordo tutte le emozioni provate, i sentimenti. Quelli di una vita intera. Ovvio, non sono vivi, non sono presenti, ma potrei raccontarli, certamente non negarli.

Sentirmi dire "non ricordo" mi sembra l'ennesima presa in giro.
Credo che l'errore consista nel voler agire sui ricordi dell'altro che resteranno sempre per definizione inconoscibili.
Le esperienze potenti devono essere nostre personali.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Le emozioni e le esperienze cambiano anche il tradito, che dopo essersi abbarbicato al ricordo del prima per superare la dissonanza cognitiva deve arrendersi al fatto che niente è come prima e va oltre per ciò che è diventato e ha compreso. A questo punto non capisco l'insistenza del traditore nell'affermare il proprio desiderio di "tornare indietro" cancellando l'accaduto (qui mi riferisco ad esempio alla mia esperienza, ma anche a quel che racconta Nina).
Oltretutto come si può tornare a quel prima che conteneva in sé i germi del tradimento?
 
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