Il problema è stato che però la madre li ha coinvolti, se ho ben capito. Non sempre a quel punto si ha la maturità per dire "cazzi vostri" senza cadere nell'errore di dare giudizi che, anche se non dovuti, sono stati in qualche modo chiesti. Cioè. Il fatto che i genitori non sono amici non deve valere solo per i figli. Quando poi capita che ci si lascia andare, poi non ci si può lamentare per certi interventi a gamba tesa. Non ci vedo necessariamente chissà quale rapporto male costruito: Ci vedo sicuro uno sbaglio, di una donna, che è consistito nel vuotare il sacco con chi non avrebbe dovuto. E lo ha pagato a caro prezzo, questo sbaglio. Forse anche troppo. Però non si può dire che i figli non sono giudici degli affari di coppia, e poi dimenticarsi che lo diventano, se vi sono chiamati. E a quel punto la maturità appunto di rispondere "cazzi vostri, non vogliamo entrarci" magari e' offuscata dal dispiacere, tanto più dove a distanza di sette anni si continua a vedere il padre poco sereno.
La madre li ha coinvolti. E il padre non ha rimesso il paletto. (il calcio in culo è esattamente a quel livello...è dire, signori miei, in ogni caso, anche se vostra madre vi ha confidato cose, io non ci sto.)
Ovvio che da fuori è tutto facile, e nel delirio e nella sofferenza del momento non lo è per niente. Anzi...
Ma una madre che prende i figli e racconta di aver tradito il padre, scopando con un altro fuori dalla coppia, non arriva a fare quei discorsi dal nulla.
Quella parte, l'eros della coppia, se recintato, non si s-recinta tanto facilmente.
Un livello è condividere coi figli il fatto che la coppia non sta bene. Che c'è tensione perchè ci sono in corso discussioni e malessere. E che ci stanno pensando i due genitori. E ribadire che l'affetto per i figli, al netto di tutto, rimarrà immutato da parte di entrambi.
Altro livello è prendere i figli e raccontare di essere andata a scopare a giro come se i figli fossero l'amica al bar.
Sembra sottile, ma non lo è. E non arrivi a raccontare ai tuoi figli la tua intimità se già prima alcune porte non erano già aperte. Anche solo per una questione di abitudine del pudore.
Un padre che non rimette il paletto rema contro se stesso. Come padre. Oltre a concedere ai figli di essere suoi "consiglieri" su una situazione in cui, essendo appunto figli, semplicemente non possono esserlo.
Perchè finiscono nel dover scegliere a chi voler bene. E mi dispiace molto per loro.
Loro vogliono meno bene alla madre perchè stanno difendendo il padre e si sono schierati con lui.
Ma la loro madre resterà la loro madre. E l'affetto negato a quella madre rischia di rivolgersi pesantemente contro di loro nel tempo.
...piccoli o grandi, una madre rifiutata, provoca dei gran bei casini nelle relazioni che si costruiranno.
Loro come coppia intendo.
In questo modo, non è tanto la questione di quel che ha fatto lei (che ha fatto sicuramente casino) ma la questione ruota attorno ad una coppia maschio-femmina che ha sconfinato nella coppia genitoriale e nessuno dei due ha avuto il polso di mettere il paletto dove doveva essere messo. O chiedere aiuto rendendosi conto che il paletto era saltato e da soli non ce la si faceva.
Detto questo...io non cerco colpe. Mi dispiace moltissimo. E' una situazione limbo e non risolta. Da parte di nessuno. Dolore continuo e inutile...mi dispiace davvero molto.