Non fermarsi davanti a niente.

Foglia

utente viva e vegeta
Sì, l'hai già detto.

E io parlo con talmente poche persone che non faccio testo. Ci sono cose che non sa semplicemente nessuno di me. Sono mie. E tali restano. Probabilmente fino alla lapide. Non per vergogna ma per senso di intimità con me stessa.

Quanto alle dichiarazioni pubbliche, ci credo molto, molto poco. E le vedo comunque finalizzate ad altro che non alla semplice riflessione. E non è una critica. Se uno vuol vendere, così deve fare. E' pure in gamba che ha trovato una tematica valida in questo periodo storico. Quindi da ammirare.

Il non avere limiti...io ho i miei. Che riguardano me.
Presumo che ognuno sappia i propri.

La famiglia non è un mio limite.
Per i motivi per cui ho spiegato.

Se mi trovo uno che mi si vuol trombare, lui il limite della famiglia l'ha già rotto. E io non sono la madre di nessuno.
Al massimo decido se LUI va bene a me. Lo valuto. Se è un seriale tendenzialmente non mi interessa. SE è uno in cerca di vie di fuga dal matrimonio me ne sto ben lontana. Se è uno che traballa e non sa che fare della sua vita, idem.

Ho avuto amanti molto interessanti e molto abili nei comparti stagni. Da cui ho imparato moltissimo. E con cui abbiamo scambiato anche a livello sessuale.

Ma loro per primi sapevano dove erano. Cosa facevano. E perchè. E cosa li tratteneva in una situazione pur soddisfacendo anche altri bisogni.
Li capisco sinceramente.

Altri si sono rivelati dei coglioni senza palle...e li ho scartati.

Il limite ognuno pone il suo.

LA tua ipotesi, ossia che ci siano donne che cercano di distruggere la famiglie altrui, ci sta. Perchè no.
Ma penso che non è che gli uomini, o le donne, implicati siano povere vittime della cattiveria o dell'invidia.

Come io guardo il mio vassoio di pasticcini, e non mangio neanche un pasticcino perchè nel mio piatto c' è qualcosa che ne vale la pena e di cui ho cura, così allo stesso modo possono fare quegli uomini. O donne.

Se non lo fanno, è perchè c'è qualcosa d'altro che non sta girando.

L'amante è un sintomo. Di qualcosa che con l'amante non c'entra un beneamato.

E ribadisco...la famiglia è già rotta dentro. Se si arriva lì.
E ci sono famiglie rotte dentro, apparentemente perfette, che non fanno entrare amanti. Ma sono rotte lo stesso.

Il limite secondo me è solo formale.
No. Non è un limite solo formale. D'accordo con te che tante famiglie rotte non hanno a che fare con amanti. Ed è la premessa. Ma se ad uno o più elementi di rottura, e di tradimento, faccio seguire anche la caduta di quello che dovrebbe essere l'ultimo baluardo per salvaguardare la coppia, non è che agisco solo su una forma. Diminuisco anche la sostanza. Sostenere diversamente sarebbe come dire che il potenziale distruttivo di una coltellata equivale a quello di dieci coltellate. No.

Poi esiste il proprio bisogno egoistico, e in quello rientra anche il discorso di chi, essendo l'amante di uno o una sposato /a, magari con figli piccoli, dice che non è affar suo e che se sta bene al diretto interessato (che sceglie) sta bene anche a se'. Insomma. Credo che se il bisogno sia quello di una scopata posso scegliere anche qualcuno che non ha puffetti ad attenderlo a casa. Sia ben chiaro: in punto ho cambiato un poco la mia idea da quando sono madre.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Ma io lo so perchè li preferivo. :)
Non rompevano i coglioni. Avevano altro da fare oltre me.
Delle loro famiglie però non mi interessava.
Io ero altro. In una bolla. Ed era esattamente dove volevo stare io.

La cosa che so, è che avevano loro, tanto quanto me, bisogno di una bolla in cui trovare una qualche forma del riposo, ognuno con le sue motivazioni, e insieme la trovavamo.

Non penso che l'amore sia la motivazione portante.
Anzi...per alcuni di loro so che trovavano uno spazio per parti che le loro compagne non accettavano e non volevano e, per valutazioni loro, semplicemente non potevano muoversi da lì. Quindi avevano trovato una mediazione. A me andava bene essere uno spazio in cui trovavano alcuni elementi che sollevavano entrambi. Questi erano i patti. Questi i bisogni. Questo quanto dichiarato, richiesto e rispettato da entrambe le parti.

Altri erano semplicemente annoiati, o perlomeno questa era la motivazione che loro riuscivano a cogliere. Secondo me c'era altro, ma non era la mia funzione farlo presente.

Altri, ed erano quelli che sfanculavo alla veloce, cercavano in me una via di fuga che autonomamente non si sapevano dare...questa offerta non l'ho mai accettata perchè mi piace essere passerella per tante cose, ma per la vigliaccheria no. :)

Altri erano seriali...e mi interessavano poco, tendono ad essere noiosi e ripetitivi...e sono sempre lì, timorosi a giustificarsi di quel che fanno, a ribadere limiti di cui loro in primis non sono certi. Sfanculavo veloce anche questi. Non aggiungevano nulla a quanto già non ci fosse in me.

Potrei proseguire nelle casistiche bruni...mi fermo qui. :)

E ribalto di nuovo il piano.
Il vassoio io non lo tocco non perchè non sia gustoso. Ma perchè sul tavolo ho cose per cui vale la pena mettere impegno. Che sono semplicemente molto più gustose. E lo sono perchè non sono spezzettate.

Una cosa tipica delle storie extra, è che sono bolle appunto. Comparti stagni. Posti in cui si mettono solo parti.
O ancora posti dove ci si re-innamora di parti di sè dimenticate nel percorso di coppia ufficiale. O...etc etc...

Se sul tavolo il pasto è completo...il vassoio di dolci è scarno, seppur gradevole. Ma questo limite lo metto io. Non l'altro. Perchè è mio. Io so cosa ho sul tavolo. E all'altro non deve nemmeno riguardare. Sia che me lo scopi sia che non me lo scopi. :)
No. Tu li volevi proprio sposati.
E finché non vai a guardare lì non vedi la parte più importante.
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
I tuoi limiti erano per salvaguardare te, non altri.
Io penso invece che si debba essere responsabili anche degli altri. Lo siamo facendo la raccolta differenziata, non imbrattando le strade, i boschi, le spiagge, raccogliendo la cacca del nostro cane, non mettendo il piumino se vado a trovare una persona allergica, senza dire si prenda un antistaminico l'allergia è sua, non andando in giro se sono contagiosa ecc
Io non posso essere responsabile di chi non è responsabile di suo. Non mi sostituisco all'altro se il suo limite comprende cose che tu non concepisci.

Voglio dire, stai dicendo una cosa tipo "se nessun* fa l'amante a qualcun altro, non esiste il tradimento".

La raccolta differenziata dipende direttamente da me.
Idem non far scattare la crisi allergica ad un allergico. Che ovviamente mi deve avvertire che è allergico, se no io non lo so.
SE un allergico mi dice che è allergico, ma non c'è problema se metto il piumino, io il piumino me lo metto.
Mica anticipo i bisogni altrui. O, peggio ancora, li decido secondo principi dati o non dati.

Io decido per me. E gli altri per se.

Tornando a bomba. Io non ho famiglia. E sai anche i motivi.
Per me la famiglia, quindi non è un limite. Non voglio convincere nessuno di questa mia idea.

MA se uno che ha famiglia non considera lui stesso la sua famiglia un limite, per me, che non considero limite la famiglia un limite, deve diventare un limite???
 

Brunetta

Utente di lunga data
Io non posso essere responsabile di chi non è responsabile di suo. Non mi sostituisco all'altro se il suo limite comprende cose che tu non concepisci.

Voglio dire, stai dicendo una cosa tipo "se nessun* fa l'amante a qualcun altro, non esiste il tradimento".

La raccolta differenziata dipende direttamente da me.
Idem non far scattare la crisi allergica ad un allergico. Che ovviamente mi deve avvertire che è allergico, se no io non lo so.
SE un allergico mi dice che è allergico, ma non c'è problema se metto il piumino, io il piumino me lo metto.
Mica anticipo i bisogni altrui. O, peggio ancora, li decido secondo principi dati o non dati.

Io decido per me. E gli altri per se.

Tornando a bomba. Io non ho famiglia. E sai anche i motivi.
Per me la famiglia, quindi non è un limite. Non voglio convincere nessuno di questa mia idea.

MA se uno che ha famiglia non considera lui stesso la sua famiglia un limite, per me, che non considero limite la famiglia un limite, deve diventare un limite???
Le scelta di fare la raccolta differenziata non è egoistica è per la comunità e per il futuro, per un futuro in cui non ci saremo e non è individuale perché deve essere di tutti e richiami a quella responsabilità chi vedi che non la fa.
Altrimenti potrebbe andare tutto in discarica, tanto cosa me ne frega, io abito lontano dalla discarica.
È assurdo che si voglia negare la propria responsabilità proprio in cose che comportano un'azione diretta.
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
No. Tu li volevi proprio sposati.
E finché non vai a guardare lì non vedi la parte più importante.
No. Direi che i numeri e la tipologia ce l'ho sottomano io, più che tu. Per quanto mi riguarda. :D

Io volevo maschi che mi stessero fuori dal cazzo. Che non avanzassero pretese su di me. Che non si intromettessero nella mia vita.
E i maschi tendono ad essere invadenti, con la scusa del volersi prendere cura. A me davano e danno fastidio pure adesso. G. per esempio, funziona perchè è uno che ha ampi, molto ampi spazi personali. Che non sta addosso. Che si prende rispettosamente cura di me. Ma senza invadermi o stronzate affini alla salvazione della fanciulla in difficoltà.

Gli sposati, che in proporzione sono 1:10 nella mia esperienza, aveva come requisito il fatto che avevano loro altri impegni. E quindi era una sorta di assicurazione sul fatto che non gli sarebbe girato in testa la faccenda dell'amiamoci tanto, facciamo la nostra famiglia felice e affini. Cose che io non ho mai desiderato, fra l'altro.

Quindi sei fuori strada. Non so cosa tu stia cercando....ma se cerchi l'invidia alla famiglia...hai sbagliato indirizzo.
Lascio volentieri la famiglia istituzionalmente definita a chi la vuole. Io ho altri immaginari di coppia.

Semplicemente stai bussando alla porta di una che non crede agli scrittori integerrimi solo perchè ci ha scambiato due parole, e che ha avuto abbastanza uomini da avere un numero interessante di variabili per poter dire che il fulcro delle relazioni affettive non è solo l'amore o il sesso, ma anche un sacco di altre cose, accordi e patti. Fra cui la semplice esplorazione delle rispettive sessualità. O il semplice godere insieme facendo certi giochi e non altri. :)
 

Brunetta

Utente di lunga data
No. Direi che i numeri e la tipologia ce l'ho sottomano io, più che tu. Per quanto mi riguarda. :D

Io volevo maschi che mi stessero fuori dal cazzo. Che non avanzassero pretese su di me. Che non si intromettessero nella mia vita.
E i maschi tendono ad essere invadenti, con la scusa del volersi prendere cura. A me davano e danno fastidio pure adesso. G. per esempio, funziona perchè è uno che ha ampi, molto ampi spazi personali. Che non sta addosso. Che si prende rispettosamente cura di me. Ma senza invadermi o stronzate affini alla salvazione della fanciulla in difficoltà.

Gli sposati, che in proporzione sono 1:10 nella mia esperienza, aveva come requisito il fatto che avevano loro altri impegni. E quindi era una sorta di assicurazione sul fatto che non gli sarebbe girato in testa la faccenda dell'amiamoci tanto, facciamo la nostra famiglia felice e affini. Cose che io non ho mai desiderato, fra l'altro.

Quindi sei fuori strada. Non so cosa tu stia cercando....ma se cerchi l'invidia alla famiglia...hai sbagliato indirizzo.
Lascio volentieri la famiglia istituzionalmente definita a chi la vuole. Io ho altri immaginari di coppia.

Semplicemente stai bussando alla porta di una che non crede agli scrittori integerrimi solo perchè ci ha scambiato due parole, e che ha avuto abbastanza uomini da avere un numero interessante di variabili per poter dire che il fulcro delle relazioni affettive non è solo l'amore o il sesso, ma anche un sacco di altre cose, accordi e patti. Fra cui la semplice esplorazione delle rispettive sessualità. O il semplice godere insieme facendo certi giochi e non altri. :)
È sconcertante come ti sia ancorata a una teoria e rifiuti di smuoverti.
Comunque fatti tuoi.
Io non voglio arrivare da nessuna parte.
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Le scelta di fare la raccolta differenziata non è egoistica è per la comunità e per il futuro, per un futuro in cui non ci saremo e non è individuale perché deve essere di tutti e richiami a quella responsabilità chi vedi che non la fa.
Altrimenti potrebbe andare tutto in discarica, tanto cosa me ne frega, io abito lontano dalla discarica.
È assurdo che si voglia negare la propria responsabilità proprio in cose che comportano un'azione diretta.
Bruni, tu secondo me mi vedi meno cinica di quello che sono :)

Io dubito seriamente che i deliri della raccolta differenziata facciano davvero una qualche differenza sull'impatto umano sul pianeta. Ti dirò di più..penso che l'umo sopravvaluti la sua importanza per questo pianeta, tanto da pensare di poterlo distruggere o salvare. Sono illusioni umane. Come tante altre.

Su questo pianeta si sono succedute specie nate e estinte...noi siamo qui da tre secondi in tempi evolutivi...praticamente non abbiamo potere di nessun tipo.

Basta un nulla...e siamo polvere.

Non ho il senso di comunità che tu hai.

Ho un senso di appartenenza alla Vita. E so di essere un granello inesistente e ininfluente.
Anche nel piccolo. Non penso che la mia presenza o assenza possa fare la differenza per qualcuno per più di qualche momento.

Anche nella vita di G. Che in questo momento mi è importante.
So che andrebbe serenamente avanti anche se io sparissi domani. Soffrirebbe, e poi si riprenderebbe e riproverebbe.

Sono molto egocentrica. Ma non in questi termini.

Quindi se uno sposato tromba con me, è sua la famiglia. Non mia.
Limite suo.

Se lo è.

E il fatto è che spesso la famiglia non è un limite. E non lo è mai stata. Quello che è cambiato è la "pubblicizzazione" del fatto.
MAa tradimenti, intrighi, scopate fuori porta, al maschile e al femminile compongono l'istituzione familiare tanto quanto la fedeltà stessa.
Senza il tradimento, la fedeltà non avrebbe senso. E il tradimento non avrebbe senso senza la fedeltà.

E' questo che a te non piace guardare.
 

Nocciola

Super Moderatore
Staff Forum
Ma lui esplicitamente è un padre, che senso ha, se non cercare di farsi uno più o meno famoso o di rovinare una famiglia, cercare di provarci. Il suo sconcerto deriva proprio dalla sua autenticità.

Il problema è che neppure si crede all'autenticità delle persone.
Anch'io mi sono sentita più volte attaccata con insinuazioni che fingessi di essere quella che non sono. Come se fingessi di essere Charlize Theron o Rita Levi Montalcini!
Evidentemente si è diventati troppo diffidenti.
Ma quindi il problema è provarci con lui o provarci con un uomo sposato?
Con lui sconcerta con altri no?
Io sto facendo un discorso generale. Ripeto ci ho provato anche abb insistentemente con un solo uomo sposato. Sono certa sia un padre meraviglioso, il suo essere marito lo valuterà sua moglie. Mi piaceva lui non il suo stato. È mai per un solo momento ho pensato di rovinargli la famiglia tutt'altro.
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
È sconcertante come ti sia ancorata a una teoria e rifiuti di smuoverti.
Comunque fatti tuoi.
Io non voglio arrivare da nessuna parte.
Non è una teoria. E' la mia esperienza :)

Quindi per forza di cose ci sono ancorata. Sono io.

Capisco che esistono esperienze diverse dalla mia.

Ma capisco anche che come la mia non porta la Verità assoluta, lo stesso valore hanno le altre. Di verità parziali tanto quanto la mia.

La parzialità di ognuna compone un prisma che è inconoscibile...stante l'arte ora come ora.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Bruni, tu secondo me mi vedi meno cinica di quello che sono :)

Io dubito seriamente che i deliri della raccolta differenziata facciano davvero una qualche differenza sull'impatto umano sul pianeta. Ti dirò di più..penso che l'umo sopravvaluti la sua importanza per questo pianeta, tanto da pensare di poterlo distruggere o salvare. Sono illusioni umane. Come tante altre.

Su questo pianeta si sono succedute specie nate e estinte...noi siamo qui da tre secondi in tempi evolutivi...praticamente non abbiamo potere di nessun tipo.

Basta un nulla...e siamo polvere.

Non ho il senso di comunità che tu hai.

Ho un senso di appartenenza alla Vita. E so di essere un granello inesistente e ininfluente.
Anche nel piccolo. Non penso che la mia presenza o assenza possa fare la differenza per qualcuno per più di qualche momento.

Anche nella vita di G. Che in questo momento mi è importante.
So che andrebbe serenamente avanti anche se io sparissi domani. Soffrirebbe, e poi si riprenderebbe e riproverebbe.

Sono molto egocentrica. Ma non in questi termini.

Quindi se uno sposato tromba con me, è sua la famiglia. Non mia.
Limite suo.

Se lo è.

E il fatto è che spesso la famiglia non è un limite. E non lo è mai stata. Quello che è cambiato è la "pubblicizzazione" del fatto.
MAa tradimenti, intrighi, scopate fuori porta, al maschile e al femminile compongono l'istituzione familiare tanto quanto la fedeltà stessa.
Senza il tradimento, la fedeltà non avrebbe senso. E il tradimento non avrebbe senso senza la fedeltà.

E' questo che a te non piace guardare.
Le conseguenze poi le pagano i figli perché nella infinitesimale frazione di tempo di ogni vita contano tante cose che di fronte all'Universo sono nulla. Ma la nostra vita è questa e un'altra non ce l'abbiamo. Ma non ce l'hanno neanche gli altri.


Comunque non si parlava di filosofia o dei massimi sistemi, ma di non essere stronzi.
 
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Brunetta

Utente di lunga data
Ma quindi il problema è provarci con lui o provarci con un uomo sposato?
Con lui sconcerta con altri no?
Io sto facendo un discorso generale. Ripeto ci ho provato anche abb insistentemente con un solo uomo sposato. Sono certa sia un padre meraviglioso, il suo essere marito lo valuterà sua moglie. Mi piaceva lui non il suo stato. È mai per un solo momento ho pensato di rovinargli la famiglia tutt'altro.
Il problema è che non ci sono limiti, e questa discussione lo prova, oltre al proprio personale egoistico interesse.
Non è che non mi renda conto che si possa provare attrazione per una persona sposata con figli e fregarsene di un limite che si riconosce esistere.
Quello che sorprende, chi come me ha un modo diverso di vedere le cose, è proprio negare l'esistenza del limite perché non si vede limite al proprio io e al soddisfacimento dei propri desideri.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Non è una teoria. E' la mia esperienza :)

Quindi per forza di cose ci sono ancorata. Sono io.

Capisco che esistono esperienze diverse dalla mia.

Ma capisco anche che come la mia non porta la Verità assoluta, lo stesso valore hanno le altre. Di verità parziali tanto quanto la mia.

La parzialità di ognuna compone un prisma che è inconoscibile...stante l'arte ora come ora.
La tua esperienza la narri a te per prima dando sensi e significati. A questo mi riferivo.

Io penso che questo voler negare l'esistenza di valori nella sfera individuale sia una costruzione falsa perché poi si soffre.
E quello che è ancora peggio si fa soffrire.
 

Nocciola

Super Moderatore
Staff Forum
Il problema è che non ci sono limiti, e questa discussione lo prova, oltre al proprio personale egoistico interesse.
Non è che non mi renda conto che si possa provare attrazione per una persona sposata con figli e fregarsene di un limite che si riconosce esistere.
Quello che sorprende, chi come me ha un modo diverso di vedere le cose, è proprio negare l'esistenza del limite perché non si vede limite al proprio io e al soddisfacimento dei propri desideri.
Ma il limite lo superi se vai oltre il suo no
Questo è invece quello che tu non vuoi accettare
 

perplesso

Administrator
Staff Forum
Ieri sono andata alla fiera del libro di Milano.
Ho seguito diversi incontri di scrittori tra questi con uno che è diventato famoso per i suoi racconti di famiglia con tre figlie molto amate è una moglie adorata.
Tra le domande gli è stato chiesto se il suo raccontarsi come padre e compagno ideale gli avesse fatto ricevere proposte amorose. Ha risposto che oltre a apprezzamenti simpatici ha ricevuto anche qualche profferta sessuale esplicita con tanto di foto esplicative.
La cosa lo ha molto sconcertato. Se si fanno queste cose nei confronti di un uomo che racconta della sua famiglia significa che ci sono persone che non si fermano davanti a niente.
Verissimo.
Lo conferma la mia esperienza. Non solo il traditore non tiene conto delle possibili conseguenze per la propria famiglia, ma anche i potenziali amanti se ne sentono totalmente non solo deresponsabilizzati, ma del tutto non toccati.
Mi viene da pensare a chi imbratta un muro appena dipinto o getta immondizia in una pulitissima piazza d'arte.
Perché non ci si ferma davanti a niente?
si vede che è un bell'uomo interessante con un bel modo di fare.

immaginalo come una bella torta in vetrina in pasticceria.
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
La tua esperienza la narri a te per prima dando sensi e significati. A questo mi riferivo.

Io penso che questo voler negare l'esistenza di valori nella sfera individuale sia una costruzione falsa perché poi si soffre.
E quello che è ancora peggio si fa soffrire.
La narrazione di sè, funziona suppergiù così, per tutti :)

Io non nego l'esistenza di valori. Affermo i miei. Nelle similitudini e nelle differenze.

Che poi non possano piacere, o non siano condivisi...è un altro discorso.

Ma non è che se non sono condivisi diventa una gara a chi ha i valori veri e chi i valori falsi.

Io non mi sento responsabile delle scelte altrui. E colloco la mia corresponsabilità in un posto diverso da dove la collochi tu.

Se un uomo sposato decide di avere un'amante, l'ha deciso prima di avere un amante.
Lui ha formato una famiglia. Lui ha pattuito la famiglia come limite. Lui oltrepassa quel limite.

Io come amante arrivo dopo. A questo livello io o un'altra non fa grande differenza.
Posso corteggiare un uomo fino allo sfinimento, ma se non vuole oltrepassare il suo limite non lo oltrepassa.

La cosa diventa ben chiara su certi piani fisici: se a me piace calpestare le palle di un maschio e quel maschio che ho sottomano lo considera un suo limite, stai ben certa che non se le fa calpestare per i miei begli occhioni.

Allo stesso livello se un uomo non desidera oltrepassare il limite che si è assunto riguardo la sua famiglia, non sono i miei begli occhioni a farglielo oltrepassare. Salvo sia un imbecille.
L'ha deciso prima.
E poi ha trovato i begli occhioni che lo mettono in condizione di tradurre in fatti quello che già desidera.
Ma non è che se non li trova allora cambia idea. Li cerca, ancora e ancora.
E se anche non li troverà mai, già la sua ricerca l'ha portato fuori dalla coppia. Sta già cercando fuori e non più dentro.

Per motivazioni sue.
E nella mia esperienza ne ho trovate tantissime di motivazioni.
Dalla relazione fallita o insoddisfacente a bisogni sessuali inespressi. E non parlo solo di amanti che ho avuto io. Mi riferisco anche a conoscenze con cui non ho avuto alcun tipo di vicinanza sessuale.

Dire che un uomo, o una donna, scopa con un terz* perchè c'è stato portato dal non rispetto del limite da parte del terz*...è dare dell'imbecille a chi ha fatto delle scelte.

E che ad un certo punto DECIDE, lo ripeto, DECIDE, di far cadere limiti per vedere cosa c'è oltre.

E guarda che, caduto quel limite interiore e individuale, si può anche non scopare a giro o trovare solo rifiuti alla ricerca di scopata, che la famiglia non esiste più comunque. Se non come facciata. Che va comunque. Per alcune funzioni che ha la famiglia socialmente.

Come amante non ho la minima responsabilità riguardo alla decisione di far cadere il limite.

Sono "di là", già oltre quel limite. Io sono Oltre il limite.
La decisione di venirci non è mia. Io sono già lì.

E dubito esistano amanti con poteri ipnotici.
 
Ultima modifica:

Skorpio

Utente di lunga data
...

Io stavo riflettendo su questo episodio, nei termini descritti da [MENTION=4739]Brunetta[/MENTION]

E riflettevo sul fatto che evidentemente quelle avances le ha ricevute da sue lettrici

Sue ammiratrici, che si "perdono" in quel che lui scrive.. che lo "amano" come scrittore, assieme alle cose che scrive e descrive

E pensavo proprio a questo.. mi pare di affacciarmi su un burrone con una visuale interessante (provando a immaginare qualcosina di quelle lettrici)

Pensando a quel limite è a chi ti "invita" a oltrepassarlo 😎

Ma ora devo magnare :)
 
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ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
No. Non è un limite solo formale. D'accordo con te che tante famiglie rotte non hanno a che fare con amanti. Ed è la premessa. Ma se ad uno o più elementi di rottura, e di tradimento, faccio seguire anche la caduta di quello che dovrebbe essere l'ultimo baluardo per salvaguardare la coppia, non è che agisco solo su una forma. Diminuisco anche la sostanza. Sostenere diversamente sarebbe come dire che il potenziale distruttivo di una coltellata equivale a quello di dieci coltellate. No.

Poi esiste il proprio bisogno egoistico, e in quello rientra anche il discorso di chi, essendo l'amante di uno o una sposato /a, magari con figli piccoli, dice che non è affar suo e che se sta bene al diretto interessato (che sceglie) sta bene anche a se'. Insomma. Credo che se il bisogno sia quello di una scopata posso scegliere anche qualcuno che non ha puffetti ad attenderlo a casa. Sia ben chiaro: in punto ho cambiato un poco la mia idea da quando sono madre.
Certo che si può.

Ma è quell* coi puffetti a casa che è fuori da casa in cerca.

E far dipendere le sue azioni da chi gli dice sì o no...mah...è una giustificazione, un gradinetto per tirar un po' su chi è fuori casa a caccia.

Il fulcro è che quell* coi puffetti a casa sta cercando fuori e non dentro.

Incazzarsi col fuori quando è il dentro a non funzionare...è una soluzione. Come altre.

Sicuro non porta a chiarire il perchè la ricerca si è spostata fuori invece che dentro la coppia/famiglia.

E trovo ben povera, se devo essere sincera, l'immagine di questi uomini/donne che stanno a casa sperando che la loro controparte fuori non trovi nessuno che gli dia corda.

Un po' come quei genitori che pur di difendere il figlio e le azioni a cazzo che fa, scaricano la colpa sulle amicizie sbagliate. :rolleyes:
E non guardano il figlio che fa scelte a cazzo. E ovviamente, si sceglie chi gli fa compagnia.
Ma la scelta è fatta prima di cercare la compagnia.
La compagnia arriva dopo, per rispondere ad una esigenza che era già lì. Prima della compagnia.
Che, se quell'esigenza non ci fosse stata, non sarebbe nemmeno stata presa in considerazione.
 

Brunetta

Utente di lunga data
v
Ma il limite lo superi se vai oltre il suo no
Questo è invece quello che tu non vuoi accettare
Per me esistono limiti oltre l'individuo.
"Tra adulti consenzienti..." vale se non ci sono altre persone coinvolte, non è un assoluto, è relativo al rapporto a due.
 

nina

Utente di lunga data
Io credo che la cosa sia più complessa.
Credo che cercare di distruggere l'armonia altrui dia a persone con un certo tipo di disagio mola soddisfazione. Come chi compie atti vandalici.
... questo, spesso, però, unito anche alla logica (particolarmente bassa, per quanto mi riguarda) del "Perché no?" sopra citato. E la mia limitata esperienza mi dice che la combinazione è micidiale.
 

Brunetta

Utente di lunga data
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