Brunetta
Utente di lunga data
Ma non è neanche l'argomento del thread.alla fine hai ragione.
Ma sai è faticoso caricarsi addosso tutte queste responsabilità.
Non vuole essere una giustificazione.. Già a gradi diversi a volte si rifugge da quelle di "competenza diretta", passami il termine, considerare sempre anche tutto l'indotto diverrebbe un lavoro immane.
Il pensiero della sua famiglia io l'avevo.
Arrivava all'improvviso come un crampo, e me ne volevo liberare il prima possibile perché sarebbe stato un peso troppo grande caricarmi anche di quel senso di colpa. Avevo già il mio e scacciavo rigurgiti morali continuamente.
Mi ero innamorata. Non di lui, ma di come mi faceva sentire. Ho scelto deliberatamente di scivolare nella spirale di sensazioni che mi hanno poi portato al tradimento, mettendo me davanti a tutti gli altri.
E durante quella corsa, prima del tradimento fisico, il pensiero del mio compagno e della famiglia di lui semplicemente non c'erano. Ero come accecata, capivo la destinazione ma non ne consideravo i risvolti, forse perché ancora non li percepivo come reali.
Consumato il tradimento ovviamente tutto è cambiato.
Perché non si tratta di una persona che ha conosciuto un'altra, è scattata un'attrazione forte e, benché la presenza di una famiglia, abbia agito, abbiano agito da obnubilati, accantonando la possibilità che agire l'attrazione potesse danneggiare la serenità dei bambini. È agire da irresponsabili o da coglioni, ma è umano, succede.
Si tratta di prendere di mira chi trovi affascinante, ma neppure conosci, evidentemente per il gusto di destabilizzare o di ricavare la gratificazione di essere così seduttiva da strappare, anche momentaneamente, a una donna intelligente, bella e amata e a tre figli.
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