Qualche pompino nella vita l'ho fatto, non tanti da fare statistica, ma un po' di più di una media stretta, a quanto sto capendo, mi sa di sì :carneval:
Comprendo che ci sono donne che vivono il maschio come un osso.
Non le ho mai stimate granchè. Per la verità. Che sono quelle che poi vanno a dipendere dal maschio che hanno in testa. E sono disposte a tutto pur di tenersi un maschio che neanche sa cosa fare di se stesso.
Se un uomo è di un'altra, se lo è per davvero, mica si fa far pompini a giro.
Non ne ha il minimo bisogno.
E lo stesso vale per una donna.
E' quando non si è dell'altro, che allora esistono i permessi interni che permettono di fare e farsi fare qualunque cosa permettano i propri tabù.
Il terreno di gioco, però, è quello del maschio e della femmina, non quello dell'uomo e della donna.
Se non si comprende questo...meglio farsi il tè, non i pompini.
Il potere di un pompino riguarda, per la mia esperienza, quanto di quel maschio (non uomo, maschio) ti viene concesso prendere ma più che altro quanto ne sai tenere.
A prescindere dal significato che l'essere inginocchiata ha.
Che a volte l'essere in ginocchio non corrisponde minimamente all'essere inginocchiata.
Certo è che di mio, trovo molto povero e poco eccitante, non riuscire a fare e farsi fare un pompino in due.
E avere bisogno di passare per l'esterno (l'altra) per sentire una qualche forma di potere.
Lui per sentirsi libero o per un momento appartenente, lei per prendere o lasciarsi prendere.
Pensa che questo è stato uno dei motivi di esclusione maschi per me.
Se sentivo che l'altra, quando c'era, entrava, fanculo. Mica sono un confessionale. Non sono così buona.
Non apro nemmeno la bocca. Perchè sei impotente. E quindi non mi diverti e non mi ecciti. Neanche per umiliarti.
E qualunque potere possa sembrare esserci è una semplice illusione.
E se sono nel terreno del maschio e della femmina, quel che mi interessa è il potere.
Mica l'interezza della persona.
Senza per questo togliere alla persona, ma sono perfettamente consapevole che sto maneggiando pezzetti, più o meno importanti, ma pezzetti. Che valgono il tempo del desiderio. Niente di più e niente di meno.
Se non sei in grado di lasciar fuori il resto della vita, dopo avere deciso di farlo, a casa dalla mamma.
Per quanto mi riguarda.
Se l'altra è presente, allora io voglio giocare con lei.

E quel lui diventa il nostro toy, per qualche momento. Ma è Lei il riferimento.
Che ci divertiamo di più
Sarà che non ho mai toccato uomini (non maschi) che sentivo appartenere davvero ad un'altra.
Salvo fosse Lei a chiedere, o lui per Lei.
Quelli che vanno a giro a pezzetti sono randagi. Senza nulla togliere ai randagi eh. Lo sono io stessa.
E' che se non sanno di essere randagi, come mi è capitato spesso di incontrare, non sono padroni di loro stessi.
E sono persone inaffidabili.
Poi sono quelli che cominciano a parlare di passione e amore dove invece c'è semplicemente dopamina ed endorfina in circolo. E ci cadono dentro. In un modo o nell'altro.
Lo stesso al femminile quando una femmina pensa che un maschio di un'altra si conceda ad un'altra ancora interamente.
Fanno casino entrambi i generi in quella visione fittizia del potere, o dipendendo o cercando di far dipendere coi giochetti di cazzo che anche qui sopra si leggono.
Dipende solo dal grado di narcisismo a quel punto. E dalla struttura di personalità. (dipendente o codipendente).
MA il potere di un pompino non ha niente a che vedere con tutto questo.
Il potere di un pompino riguarda un maschio che infila la parte più sensibile in un buco dentato.
E, se ha coraggio, ci si lascia affondare dentro.
