Si, credo io debba lavorare proprio sull’accettazione del fatto che mio marito abbia avuto dei proprio dei “bassi istinti” e che non abbia saputo ragionare nel momento clou. Questo mi fa male e dovrò lavorare su me stessa con uno psicoterapista per capire perché. Pensavo di conoscerlo bene da quel punto di vista: è un uomo di una certa cultura e mentalità e scoprire questo suo lato mi ha scioccata davvero. È uno che ha sempre preso le distanze da donne di un certo tipo (diciamo facili) ed il fatto che sia proprio caduto nella rete di una di queste mi spiazza.
Tu dici che all’altra sto dando troppa importanza?
Sicuramente ho rimesso in discussione il mio aspetto fisico. La mia autostima è crollata miseramente e mi sento in competizione.
Quello che mi fa andare avanti è vedere che lui è pentito veramente e ripensando a quello che ha fatto prova schifo (anche se faccio fatica a crederci). Inoltre mi ama veramente (lo vedo dalle piccole cose e non dai grandi gesti che potrebbero essere calcolati) e penso che se avesse voluto davvero l’altra in tutti i sensi, sarebbe rimasto con lei. Non credo stia con me solo per comodo o per paura di affrontare un eventuale divorzio. Mi faccio mille domande alle quali ho e non ho in contemporanea una risposta.
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Si, devi lavorare quasi esclusivamente su di te. Lo so che sembra strano, ma il meccanismo del post tradimento che stai sperimentando è ingannevole perché contraddittorio.
Auspichi inconsciamente che ogni sfaccettatura di quel tradimento abbia una blanda importanza quando in realtà non fai altro che scavare nel tentativo di trovare cose ben più importanti. Questo perché istintivamente sai bene cosa cercare. Non solo, laddove non trovi informazioni il tuo cervello sa ricostruire intuitivamente le situazioni per quello che potrebbero essere state. Questo significa che il tuo background, anche se sei sempre stata una persona fedele, ti rende perfettamente in grado di comprendere. Soprattutto questo significa che tuo marito non è un alieno, ma che l'accezione idealista di cui lo investirci era, purtroppo, una tua elaborazione frutto del solito bisogno di certezze di cui puntualmente necessitiamo è che erroneamente deleghiamo all'altro. Tutto questo non è sbagliato, siamo esseri sociali. Trovare una persona che ci faccia da specchio è un modo veloce ed efficace per sentirci al sicuro.
Poco male, perché nel momento in cui ti accorgi che quel sostentamento esterno fallisce, capisci che è il momento di ritrovare stabilità ed equilibrio nel posto migliore che hai. Ovvero te stessa.
In realtà lo stai già facendo. Riscoprire il tuo corpo e metterti in discussione sono il sintomo che questo processo lo hai già iniziato. Sarà tanto più efficace tanto quanto riuscirai a gestirlo intellettualmente. Ti dico questo perché quella del corpo alla lunga risulterà essere una soluzione e una riaffermazione troppo effimera e poco risolutiva se fine a se stessa. La tua autostima può vacillare, ma non deve crollare. Pensaci, non sei tu quella risibile è biasimabile.
Su questo non si può fare molto, la tua impalcatura sei tu stessa. Non c'è altro che possa sostenerti meglio, quindi vanno bene i confronti esterni ma devono servire solo a ritrovarti è al meglio.
Per quanto riguarda tuo marito, sappi che lui tenterà di sminuire qualsiasi tuo sospetto e situazione reale. Quello che devi fare invece è capire dove vuoi collocati e restare, hai patti che ti renderanno accettabile tutto l'accaduto. Più che tentare di risolvere i tuoi dilemmi, prendi di petto tuo marito e fagli capire quali sono le nuove condizioni. Quelle che non hanno più nulla a che vedere col passato, ma che sui presupposti del presente guardano al futuro portandosi appresso un sacco dove le vostre aspirazioni stanno al fianco anche delle miserie. Sappi che questa realtà è quella del mondo reale, non credo che ti rimetteresti i paraocchi del passato.
Puoi farlo, puoi riprendere il controllo di tutto, il tempo ti aiuterà. Inizia a scartare tutte quelle considerazioni che sai benissimo non puoi controllare, per non perdere tempo. Se tuo marito sarà al tuo fianco lo capirai, se sarà un deficiente cronico lo scoprirai.