alla ricerca di un equilibrio

Brunetta

Utente di lunga data
Scusa se mi intrometto ma..
ci sta che lui non voglia scendere nel dettaglio in questo momento per questa cosa.
Siamo tutti degli estranei per lui qui, ora.
È già di per sé difficile parlarne con gli amici...figuriamoci con persone che non si conoscono.
forse lo farà ...forse no...o forse lo farà domani.
o quando si sentirà di condividere la cosa...
Ma a te che cambia saperlo ora?
Ci racconta la loro intimità ed è riservato per una malattia?
Mi pare strano.
Comunque il tipo di malattia altroché se è rilevante!
se una ha rotto una caviglia, non è come una con il cancro all’utero.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Hai ragione, comunque la preoccupazione c'è stata, però è andato tutto molto bene, e i medici sono stati davvero molto rassicuranti. Era un operazione molto invasiva e dolorosa, ma ora è tutto passato e resta la lunga convalescenza, ma quello già lo sapevamo, l'importante comunque è che non ci siano problemi di ricadute o rischio per la propria vita (anzi questo intervento è servito proprio per sistemare un problema che poteva creare situazioni di grosso pericolo).
Diciamo che trovandomi su questo forum ho voluto sfogare una cosa a tema di cui non ne ho mai parlato con nessuno e quanto legato alla preoccupazione non pensavo interessasse
Hai confermato quello che avevo capito.
Confermo tutto.
Forse invece di risentirti faresti meglio a fare qualche riflessione.
 

Brunetta

Utente di lunga data
No, no...
ho iniziato a leggere ed i suoi mi sono sembrati interventi sensati, quindi li ho quotati. Cerco sempre di valutare quello che viene scritto a prescindere da chi lo scrive.

Fortunatamente in seguito è tornata sui soliti binari svalvolati:D.
Il binario svalvolato è pensare apertamente che dia versioni diverse?
 

Cuore2018

Utente di lunga data
Salve a tutti, sono nuovo, e non sapevo se scrivere o meno, ma trovo questo post un buon incipit per descrivere la mia situazione.

Sono sposato da 12 anni, ho due figli, uno di 8 e l'altra di quasi tre. Il rapporto con mia moglie è un rapporto molto, molto bello, fatto di fronte comune nel gestire la famiglia che abbiamo costruito senza alcun aiuto, dalla crescita dei figli ad avere rispettivamente un buon lavoro, c'è stima da parte di entrambi, e c'è davvero un bel sentimento di fondo.

Purtroppo mia moglie dopo un intervento chirurgico ha quasi perso del tutto il desiderio, nonostante le stia accanto, non le metta pressione, e la faccia sentire sempre la donna più desiderata del mondo. Purtroppo da un paio d'anni a questa parte siamo a ritmi di una volta al mese. So di avere un buon ascendente sulle donne e nonostante non ne abbia cercate, ho tradito mia moglie due volte. Entrambe sono scaturite da un'amicizia di fondo, poi sfociata in una notte di sesso. In entrambi i casi si è troncato perchè da parte altrui stava nascendo qualcosa di più che uno sfogo fisico.
A mia moglie tengo tantissimo, è la donna che voglio accanto per invecchiare, ed è la mamma migliore del mondo per i miei figli, e l'affetto che provo per lei è tale da resistere sebbene amputato di una delle cose più importanti.

E' solamente che a volte è davvero dura e vorrei davvero potermi lasciar andare e lasciar scorrere i miei sensi senza voler costruire qualcosa che non sia più che una buona amicizia. Forse verrò giudicato male, ma ho davvero cercato in ogni modo di resistere, ma non è affatto facile...
Ciao, scusa se forse non mi sono chiare cose che forse hai già chiarito nel corso della discussione, ma ho letto 13 pagine e non riesco ad andare oltre.

Premesso che trovo più che normale che in una situazione di malattia, ma anche di convalescenza (soprattutto se questa malattia ha ripercussioni a livello ormonale) una persona metta la sessualità all'ultimo posto. Il sesso è gioco, è vita allo stato puro. Credo che viversi e percepirsi comunque 'malata' o menomata o convalescente non aiuti affatto.

Detto questo, la cosa che mi colpisce è la visione limitata che tua moglie ha della sessualità.
Come se fosse solo un fatto fisico, meccanico, al punto che ti dá il permesso di sfogare i tuoi istinti altrove.
Come se la sessualità non fosse strettamente correlata all'intimità della coppia, alla condivisione di momenti privati, solo vostri, che creano complicità.

Io, quindi, capisco la 'non voglia' di fare sesso, fisica e ormonale. Non capisco invece il suo atteggiamento rinunciatario, la superficialità con cui liquida la questione. Come se non le importasse nulla.
Provo a mettermi nei suoi panni (anche se è difficile e forse presuntuoso). Io col cavolo che darei a mio marito il permesso di lasciarmi o di scopare le altre.

E qui arriva una domanda: sei sicuro che tua moglie abbia capito che ció che cerchi non è solo il sesso fine a se stesso, ma ritrovare una dimensione di coppia che,tra l'altro, a mio modesto avviso, potrebbe anche farle bene e aiutarla nel percorso di guarigione?

Ha capito che in gioco c'è il vostro stare insieme intimamente, ritrovare una dimensione ludica e vitale? Si rende conto che rinunciando a questo, ció che potrebbe ammalarsi sarebbe il vostro rapporto?
Se non l'ha capito, hai provato a spiegarglielo? Come? E sei sicuro, a questo punto, che a lei importi davvero di voi, che sia ancora innamorata?

Ultima cosa: se lei provasse, anche controvoglia, a fare dei piccoli e graduali passi in avanti, tu saresti disposto ad aspettarla? O anche per te, alla fine, si tratta di uno sfogo meramente fisico per cui vuoi tutto e subito?

Non so se sono stata chiara nelle mie domande.
 
Ultima modifica:

Brunetta

Utente di lunga data
Mi sembra di capire meglio, ti ringrazio :)

Non pensi che forse, più che farle capire (che a me sembra sempre più una richiesta impossibile, far capire qualcosa a qualcun altro) forse potresti chiedere di ascoltare lei?

che ti spieghi?

Provare a chiederle se ti fa entrare in quello che sta vivendo.
Non so dove sia stata operata.

Ma da donna, se penso al mio utero, se penso che qualcuno ci ha messo dentro le mani e ha manipolato, quello che per me è essenza di me (ed è dove sento, non solo l'eccitazione) credo che sarei imbarazzata ad aprirmi, confusa, spaventata.
So che avrei bisogno di coccolarmi a lungo. E ritrovarmi. E riappropriarmi di me. Del mio essere. Riconoscermi da capo. E non è un processo velocissimo questo.

E c'è una parte di riconoscimento corporeo che forse dovresti ascoltare da lei, prima di tutto.

C'è stato qui sul forum un 3d interessante e simpatico di un utente che si era letteralmente rotto il cazzo.
Ed era una cosa piccola. Che in tempi relativamente brevi era andata a posto.
Ma era stato molto interessante, per me, leggere, di un maschio che in quel modo semplice metteva qui pensieri e ansie rispetto alla sue relazioni, alle immagini, alle paure. Il suo legame col suo cazzo, fondamentalmente. E come si sentiva sentendosi anche solo momentaneamente "privato" di quella sicurezza del suo essere.

Non ti dico di scambiare le parti. E' impossibile.
tu non hai un utero.

Forse potresti farti incuriosire da quel che lei ha da dire a riguardo.

non so che tipo di rapporto abbiate con la sessualità, con il desiderio, con la condivisione di vergogne e tabù.
Non so quanta confidenza abbiate. Profonda, non in camera da letto e poi fuori marito e moglie e padre e madre.

Io ho il sospetto che il suo parlarti della vita meravigliosa dopo che le sono entrati dentro sforbiciandola, sia un modo per alleviare un momento le sue tensioni.
E se fossi in te, mi curerei di come sta. Non a livello medico.
A livello emotivo.
Anche perchè curare lei, è curare la coppia. E la sua emotività, immagino spezzettata in questo momento, rende spezzettata anche la coppia.

Allo scopare ci sono comunque molte alternative. Anche per riprendere confidenza e sostenerla mentre lo fa.
Massaggi, carezze, masturbazione, insieme e da soli ma vicini. Etc etc.
Pelle, fondamentalmente.


non so se mi spiego :)
Vero, mi ero dimenticata!
Per la rottura del frenulo era stato (comprensibilmente) molto agitato.
Però sei tu che non capisci che il re è l’augello, quello che ha lei (che ha solo dolori e cicatrici) è una cosa che passa...
 

nina

Utente di lunga data
Oh ma state usando la famosa empatia?
Questa donna ha subito due importanti interventi e lui si preoccupa che gli tira?
Ma altro che Federica :cattivik:
Ma infatti...

Ma lo sapete che vuol dire subire un intervento? Uno non ha voglia di muoversi, figurati un poco di trombare... ci credo che una ti dice che lei sta bene così e la porta è quella, se il corpo ha dei problemi libido non ne sente, e se il problema di cui tu marito mi fai carico è che ti tira l'uccello, magari a 40 anni rivedere le priorità non sarebbe male...?
 

Cuore2018

Utente di lunga data
Ma infatti...

Ma lo sapete che vuol dire subire un intervento? Uno non ha voglia di muoversi, figurati un poco di trombare... ci credo che una ti dice che lei sta bene così e la porta è quella, se il corpo ha dei problemi libido non ne sente, e se il problema di cui tu marito mi fai carico è che ti tira l'uccello, magari a 40 anni rivedere le priorità non sarebbe male...?
Sono passati 2 anni. Io credo che cominciare a pensare a un ritorno all'intimità, magari gradualmente, potrebbe essere positivo, anche a livello mentale.
 

Brunetta

Utente di lunga data
E' riferito al solo neretto del post precedente. per il resto ho detto che questa volta sono d'accordo con te.
Anche tu mi sei sembrato incoerente.
Io scrivo quello che penso.
 
Ultima modifica:

random

Utente di lunga data
Ciao, scusa se forse non mi sono chiare cose che forse hai già chiarito nel corso della discussione, ma ho letto 13 pagine e non riesco ad andare oltre.

Premesso che trovo più che normale che in una situazione di malattia, ma anche di convalescenza (soprattutto se questa malattia ha ripercussioni a livello ormonale) una persona metta la sessualità all'ultimo posto. Il sesso è gioco, è vita allo stato puro. Credo che viversi e percepirsi comunque 'malata' o menomata o convalescente non aiuti affatto.

Detto questo, la cosa che mi colpisce è la visione limitata che tua moglie ha della sessualità.
Come se fosse solo un fatto fisico, meccanico, al punto che ti dá il permesso di sfogare i tuoi istinti altrove.
Come se la sessualità non fosse strettamente correlata all'intimità della coppia, alla condivisione di momenti privati, solo vostri, che creano complicità.

Io, quindi, capisco la 'non voglia' di fare sesso, fisica e ormonale. Non capisco invece il suo atteggiamento rinunciatario, la superficialità con cui liquida la questione. Come se non le importasse nulla.
Provo a mettermi nei suoi panni (anche se è difficile e forse presuntuoso). Io col cavolo che darei a mio marito il permesso di lasciarmi o di scopare le altre.

E qui arriva una domanda: sei sicuro che tua moglie abbia capito che ció che cerchi non è solo il sesso fine a se stesso, ma ritrovare una dimensione di coppia che,tra l'altro, a mio modesto avviso, potrebbe anche farle bene e aiutarla nel percorso di guarigione?

Ha capito che in gioco c'è il vostro stare insieme intimamente, ritrovare una dimensione ludica e vitale? Si rende conto che rinunciando a questo, ció che potrebbe ammalarsi sarebbe il vostro rapporto?
Se non l'ha capito, hai provato a spiegarglielo? Come? E sei sicuro, a questo punto, che a lei importi davvero di voi, che sia ancora innamorata?

Ultima cosa: se lei provasse, anche controvoglia, a fare dei piccoli e graduali passi in avanti, tu saresti disposto ad aspettarla? O anche per te, alla fine, si tratta di uno sfogo meramente fisico per cui vuoi tutto e subito?

Non so se sono stata chiara nelle mie domande.

Ha scritto di una volta al mese. Quindi credo che la moglie dei passi verso di lui li stia compiendo, sforzandosi per non negarsi totalmente.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Sono passati 2 anni. Io credo che cominciare a pensare a un ritorno all'intimità, magari gradualmente, potrebbe essere positivo, anche a livello mentale.
È stata appena rioperata. Non sta ancora in piedi.
Lui non si preoccupa che lei davvero stia bene, ma che stia bene...per lui.
 

random

Utente di lunga data
Anche tu mi sei sembra incoerente.
Io scrivo quello che penso.

Se dovessimo davvero dirci quello che pensiamo senza filtri credo che questo diventerebbe un brutto posto per passare il tempo. Un minimo di diplomazia è sempre gradito. Naturalmente, come al solito, questa è solo la mia opinione. Se tu ti diverti a sparare a raffica su tutto ciò che si muove, buon per te. A me piace scambiare opinioni anche con chi non mi è simpaticissimo. Civilmente, anzi, diplomaticamente.
 
Ultima modifica:

Fiammetta

Amazzone! Embe'. Sticazzi
Staff Forum
ma solo io ho capito che ora che e' in convalescenza lui non fa alcuna pressione ma aspetta che guarisca per riparlarne ( e mi sembra abbia fatto cenno ad andare come coppia in analisi ) e che prima dell operazione il rapporto si limitava ad una volta al mese ?
 

mistral

Utente di lunga data
Ma se non mi pesasse escludo glielo avrei fatto "pesare" (diciamo così)

È il suo "alleggerirsi" (io sto benissimo così, se per te non è così, la porta è quella lì) che sinceramente mi peserebbe di più

Il suo approccio

Non so se mi spiego
E se fosse “mi rendo conto che la mia malattia ti sta creando un disagio e non mi sento nella condizione di pretendere che tu oratichi l’astinenza per causa mia “...forse suona diverso.
A parte il fatto che se mio marito avesse subito interventi a causa dei quali non fosse nemmeno in grado di andare in bagno da solo e se la sua vita fosse a rischio ...penso che mi scorderei anche di averli gli organi genitali.
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Vero, mi ero dimenticata!
Per la rottura del frenulo era stato (comprensibilmente) molto agitato.
Però sei tu che non capisci che il re è l’augello, quello che ha lei (che ha solo dolori e cicatrici) è una cosa che passa...
Beh...io credo che serva reciprocità, per comprendersi.

dando per scontata la disponibilità a com-prendersi. (ma non si può neanche darla per non scontata perchè mancano i dati).

Quindi, partendo da qui, reciprocità.

Io leggo una donna che probabilmente di suo, a quanto dice lui, non è che fosse particolarmente interessata al sesso fin da principio. E che ha storicamente considerato il sesso un accessorio alla coppia.
E leggo lui che considera il sesso fondamentale a completare la coppia.

Non so se su questo siano chiari i patti fra di loro.
O se pensino che siano chiari.

di sicuro leggo una scarsa comunicazione da parte di entrambi.
Una scarsa chiarezza di quel che vivono.

Lei che dice che la vita è meravigliosa così, senza sesso...a 39 anni :eek::eek:
C'è qualcosa che non va.
Anche se le motivazioni per cui potrebbe dire questa cosa sono tantissime: cercare rassicurazione, dare rassicurazione, alleggerirsi, farsi confermare che la vita è meravigliosa, confermare che la vita è meravigliosa...potrei andare avanti.

Lui che non riesce a comprendere la fisicità di un utero.
Ma questo mi sembra una richiesta impossibile. Se una donna non glielo spiega.
Perchè lui l'utero non ce l'ha.

Lei non comprende la fisicità del cazzo.
E anche questa è una richiesta impossibile. Se un uomo non gliela spiega.
Perchè lei il cazzo non ce l'ha.

Se devo essere sincera non ci vedo competizione fra cazzo/figa.

Vedo una semplicissima incapacità di parlarsi schiettamente.
Di raccontarsi.
Di narrarsi.

Se io avessi problemi col mio utero, al mio compagno, con tutte le difficoltà del caso nello spiegarmi, farei una testa quadra. E pretenderei che mi ascoltasse.

Se vedessi il mio uomo col cazzo scassato, gli farei una testa quadra perchè mi spiegasse e mi raccontasse.

Molto probabilmente non penserei alla scopata ma penserei a tutte le pratiche alternative per godere uno della presenza dell'altro.

Mi rendo anche conto che io non ho una visione strettamente penetrativa del sesso e degli orgasmi.
E quindi il campo è un po' più ampio di quel che si fa con cazzo e figa. :D

Non mi sembra che loro due svagheggino per questi territori.

Insomma...non so se mi spiego.

A me lui non da l'impressione del reale augello sottoposto a vessazione. :D

Mi da l'impressione di un maschio che non sa minimamente cosa significhi avere un utero, avercerlo sforbiciato e nel frattempo averci fatto passare dentro pure due figli e che fra l'altro sia anche convinto che la questione sia legata semplicemente alla fisicità dell'utero.

E non è così. Non è semplicemente così.

Ma se queste cose non le spiegano le donne, chi gliele spiega a questi qui??(i maschi intendo).

Tenendo pure conto che un buon 90% della letteratura riguardo la fisiologia femminile e pure la psiche è scritta da maschi (che ne capivano un cazzo, per l'appunto :carneval:).

Trovo anche lei mancante a non coinvolgere il suo uomo in quel che sta attraversando.
E se pure lui riduce tutto alla scopata, beh...lei una bella svegliata gliela dovrebbe pure dare.

Anche semplicemente invitandolo a mettersi davanti alla figa e guardarci dentro. A tutti i livelli. Il corpo è solo un portale. E fare amicizia con le cicatrici.
Ma se lei non lo invita, e anzi gli dice di stare alla larga che la sua figa ormai ha chiuso...eeeh....mica lo trovo corretto.
O meglio, trovo che la comunicazione sia bloccata da parte di entrambi.

Entrambi "vittime" entrambi "carnefici".

Mi spiego?
 
Ultima modifica:

Brunetta

Utente di lunga data
Se dovessimo davvero dirci quello che pensiamo senza filtri credo che questo diventerebbe un brutto posto per passare il tempo. Un minimo di diplomazia è sempre gradito. Naturalmente, come al solito, questa è solo la mia opinione. Se tu ti diverti a sparare a raffica su tutto ciò che si muove, buon per te. A me piace scambiare opinioni anche con chi non mi è simpaticissimo. Civilmente, anzi, diplomaticamente.
Anche a me e sono sempre diplomatica e gentile :)
 

Brunetta

Utente di lunga data
E se fosse “mi rendo conto che la mia malattia ti sta creando un disagio e non mi sento nella condizione di pretendere che tu oratichi l’astinenza per causa mia “...forse suona diverso.
A parte il fatto che se mio marito avesse subito interventi a causa dei quali non fosse nemmeno in grado di andare in bagno da solo e se la sua vita fosse a rischio ...penso che mi scorderei anche di averli gli organi genitali.
A me sembra il minimo.
Forse nessuno è mai stato male davvero o ha assistito una persona che stava male.
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
ma solo io ho capito che ora che e' in convalescenza lui non fa alcuna pressione ma aspetta che guarisca per riparlarne ( e mi sembra abbia fatto cenno ad andare come coppia in analisi ) e che prima dell operazione il rapporto si limitava ad una volta al mese ?
Io ho capito che il sesso fra loro non è per niente scorrevole.

vuoi per gli interventi, vuoi per diverse visioni del sesso all'interno del matrimonio.

Gli interventi molto probabilmente sollevano un problema di comunicazione sessuale antecedente agli interventi stessi.

Mi pare anche, però, che gli interventi anzichè divenire ponte reciproco, stiano divenendo ulteriori muri.

E lui che lamenta questo.
Da cui discende anche il lamentarsi del non scopare.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Beh...io credo che serva reciprocità, per comprendersi.

dando per scontata la disponibilità a com-prendersi. (ma non si può neanche darla per non scontata perchè mancano i dati).

Quindi, partendo da qui, reciprocità.

Io leggo una donna che probabilmente di suo, a quanto dice lui, non è che fosse particolarmente interessata al sesso fin da principio. E che ha storicamente considerato il sesso un accessorio alla coppia.
E leggo lui che considera il sesso fondamentale a completare la coppia.

Non so se su questo siano chiari i patti fra di loro.
O se pensino che siano chiari.

di sicuro leggo una scarsa comunicazione da parte di entrambi.
Una scarsa chiarezza di quel che vivono.

Lei che dice che la vita è meravigliosa così, senza sesso...a 39 anni :eek::eek:
C'è qualcosa che non va.
Anche se le motivazioni per cui potrebbe dire questa cosa sono tantissime: cercare rassicurazione, dare rassicurazione, alleggerirsi, farsi confermare che la vita è meravigliosa, confermare che la vita è meravigliosa...potrei andare avanti.

Lui che non riesce a comprendere la fisicità di un utero.
Ma questo mi sembra una richiesta impossibile. Se una donna non glielo spiega.
Perchè lui l'utero non ce l'ha.

Lei non comprende la fisicità del cazzo.
E anche questa è una richiesta impossibile. Se un uomo non gliela spiega.
Perchè lei il cazzo non ce l'ha.

Se devo essere sincera non ci vedo competizione fra cazzo/figa.

Vedo una semplicissima incapacità di parlarsi schiettamente.
Di raccontarsi.
Di narrarsi.

Se io avessi problemi col mio utero, al mio compagno, con tutte le difficoltà del caso nello spiegarmi, farei una testa quadra. E pretenderei che mi ascoltasse.

Se vedessi il mio uomo col cazzo scassato, gli farei una testa quadra perchè mi spiegasse e mi raccontasse.

Molto probabilmente non penserei alla scopata ma penserei a tutte le pratiche alternative per godere uno della presenza dell'altro.

Mi rendo anche conto che io non ho una visione strettamente penetrativa del sesso e degli orgasmi.
E quindi il campo è un po' più ampio di quel che si fa con cazzo e figa. :D

Non mi sembra che loro due svagheggino per questi territori.

Insomma...non so se mi spiego.

A me lui non da l'impressione del reale augello sottoposto a vessazione. :D

Mi da l'impressione di un maschio che non sa minimamente cosa significhi avere un utero, avercerlo sforbiciato e nel frattempo averci fatto passare dentro pure due figli e che fra l'altro sia anche convinto che la questione sia legata semplicemente alla fisicità dell'utero.

E non è così. Non è semplicemente così.

Ma se queste cose non le spiegano le donne, chi gliele spiega a questi qui??(i maschi intendo).

Tenendo pure conto che un buon 90% della letteratura riguardo la fisiologia femminile e pure la psiche è scritta da maschi (che ne capivano un cazzo, per l'appunto :carneval:).

Trovo anche lei mancante a non coinvolgere il suo uomo in quel che sta attraversando.
E se pure lui riduce tutto alla scopata, beh...lei una bella svegliata gliela dovrebbe pure dare.

Anche semplicemente invitandolo a mettersi davanti alla figa e guardarci dentro. A tutti i livelli. Il corpo è solo un portale. E fare amicizia con le cicatrici.
Ma se lei non lo invita, e anzi gli dice di stare alla larga che la sua figa ormai ha chiuso...eeeh....mica lo trovo corretto.
O meglio, trovo che la comunicazione sia bloccata da parte di entrambi.

Entrambi "vittime" entrambi "carnefici".

Mi spiego?
Che non comunichino a livello intimo può sembrare chiaro.
Però non tutte hanno il carattere per imporsi e raccontare delle proprie paure relative alla sessualità, soprattutto se si ha a che fare con uno che aspetta che guarisci per poter far sesso.
Perché non mi pare che qui venga presentata una questione di relazione (nonostante lo spreco della parola coppia) ma di un bisogno che deve essere soddisfatto, non ha importanza con chi.


Consiglio a tutti la visione di “Due per la strada” il più bel film che abbia visto sul matrimonio.
 
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