Mi sa tanto che stai facendo una gran confusione tra i rapporti BDSM e quelli mainstream. Io adoro parlare con chi pratica sadomaso proprio perché il tema della negoziazione e della cessione del controllo e centrale in quel tipo di vita sessuale lì. I rapporti mainstream campano di non detti, presupposti e regole sovraordinate al rapporto a cui bisogna astenersi: codici di condotta preformattati, sostanzialmente. La parte negoziata E genuina per come ragiono io è molto meno. C'è più che altro un generale bisogno di sentirsi rassicurati aderendo a questo o quel teorema.
Mi riferivo alla gestione delle trattative.
Il BDSM è uno degli ambiti in cui la negoziazione dovrebbe (il condizionale è d'obbligo) avere un ruolo centrale, così si dice. Ma io personalmente non ho mai avuto modo di affrontare un dialogo con nessun praticante, quindi non saprei dire in che misura sia vera l'attenzione a questi aspetti.
I rapporti mainstream campano su condizioni che sono condivise dai più e non sempre ben definite; ma il momento della crisi, a mio avviso, è un ottimo momento per costruire le basi di una buona negoziazione, sui bisogni reali...non su chi butta l'immondizia o chi sceglie il ristorante, evitando anche giudizi di valore tipo "hai un bisogno? Allora sei un/una egoista".
I teoremi (nel senso matematico del termine, che ha una sfumatura diversa da quello colloquiale) non sono per nulla rassicuranti: sono rigorosi, non lasciano scampo e...sono veri, veri sempre.
Un teorema, che per essere definito tale, ha ipotesi ben poste e una dimostrazione: è la produzione umana che più si avvicina a una verità assoluta, anzi, è una verità assoluta, elegante, alle volte inutile e fine a se stessa.
Un teorema, a differenza dei presupposti delle relazioni che tu chiami mainstream, ha il pregio di esprimere le condizioni (ipotesi) senza ridondanze e senza ambiguità. Ma il problema dei teoremi è che vivono in contesti astratti e l'applicazione è un lavoro difficile, meno dell'astrazione...ma siamo lì.
Se le relazioni si basassero su teoremi la vita sarebbe più liscia ma, probabilmente più noiosa (anche se, togliere e mettere ipotesi è un gioco molto divertente per chi lo conosce

).
Per quanto riguarda kikko, non parlerei di colpe ma di "responsabilità" e spunti da cogliere per provare a leggere le sue storie nelle similitudini che emergono (nel comportamento di lui in primis): astrazione, appunto.
A me sembra più utile questo rispetto ai grattini, ma magari sbaglio eh.