Quanto è presente la menzogna nella vita di coppia?

Marjanna

Utente di lunga data
Per me è molto semplice.
La questione del diritto a spazi "solo per sé" è una grande ipocrisia.
E' ovvio che se vuoi che una qualche attività resti nascosta è perché in quella attività c'è qualcosa che potrebbe ferire l'altro.
Ora, se pensi che l'altro abbia ragione a sentirsi ferito, eviti di fare quell'attività.
Se pensi che abbia torto nel sentirsi ferito, rivendichi l'attività con chiarezza e fermezza.
In entrambi i casi, non dovresti avere nulla da nascondere.
:up:
 

Foglia

utente viva e vegeta
Da parte mia per nulla.
Se devo nascondere qualcosa non mi sento libera.
Al massimo posso nascondere a fatica una festa a sorpresa per una settimana.
Eh. E' il bello (e anche il brutto) di quando la tua natura fa sì che ci si consegni all'altro "chiavi in mano". :)

Ma la natura mica la puoi cambiare, ad un certo punto ognuno si becca quella che ha, con quella fa i conti, e a quella sceglie se accordare fedeltà o tradimento. Ed è la roba che conta al di là di tutto. Dell'altro non si può dare per scontata la medesima natura, anzi dell'altro non si può proprio dare per scontata la natura. L'essenziale. Pero' l'esperienza su se stessi aiuta :)
 

Foglia

utente viva e vegeta
Sono totalmente d'accordo..

Ma a me interessa parlare del "confine della legalità"

A te probabilmente interessa parlare Delle differenze che stanno oltre confine

Sono punti di interesse diversi con finalità diverse

Parlare della differenza tra diffamazione e omicidio serve probabilmente al giudice per darti 3000 euro di multa o 30 anni di galera.

Ma io non sono il giudice, ne mi interessa farlo

Anche perché non mi restituisce ne pace ne giustizia
Ottimo spunto, su cui torno :)

La pace e la giustizia che vai cercando, non possono prescindere da valori. Pesi. Se questi valori li affidi totalmente alla parte emotiva (cosa che tu controlli molto meglio di me), ma poi la razionalità la butti al cesso (non mi interessa, tanto so che c'è, a me interessa giocare) e' facilissimo scivolare.

L'altro giorno mio figlio sperimentava un terreno un po' sconnesso con la bicicletta. Gli ho detto "vai piano però, perché sennò cadi". Lui è andato un po' più forte, ed e' caduto :D. Però non gliene ho fatto un dramma :). Ma non mi sentirei di dirgli che andare un po' forte su un terreno sconnesso e' uguale ad andare fortissimo sullo stesso terreno. Per il semplice motivo che se un domani, per qualsivoglia motivo, l'andare sul fuoco fosse valutato per me (per la parte emotiva, che io invero uso "per seconda", quindi per me e' buona l'inversione) al pari dell'andare su un terreno sconnesso la ragione non mi verrebbe in aiuto.
Chiaro? :)
 
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Marjanna

Utente di lunga data
Eh. E' il bello (e anche il brutto) di quando la tua natura fa sì che ci si consegni all'altro "chiavi in mano". :)

Ma la natura mica la puoi cambiare, ad un certo punto ognuno si becca quella che ha, con quella fa i conti, e a quella sceglie se accordare fedeltà o tradimento. Ed è la roba che conta al di là di tutto. Dell'altro non si può dare per scontata la medesima natura, anzi dell'altro non si può proprio dare per scontata la natura. L'essenziale. Pero' l'esperienza su se stessi aiuta :)
Ma come si può impostare una relazione duratura celando parti di se? Miseria diventerebbe anche stressante... ti fai un mazzo tanto per farti una casa, ti crei un tuo ambiente con una persona con cui in teoria dovresti stare bene, e poi ti metti tu nelle condizioni per non godertelo? Anche solo doversi nascondere per guardare una fotina che ti ha mandato un'amico (tema di un altro topic), ma io gliela mostro subito e vedo come va. Altrimenti vorrei essere altrove. E non aspetto il matrimonio, altrimenti mi condanno ad una prigionia.
 

Foglia

utente viva e vegeta
Ma come si può impostare una relazione duratura celando parti di se? Miseria diventerebbe anche stressante... ti fai un mazzo tanto per farti una casa, ti crei un tuo ambiente con una persona con cui in teoria dovresti stare bene, e poi ti metti tu nelle condizioni per non godertelo? Anche solo doversi nascondere per guardare una fotina che ti ha mandato un'amico (tema di un altro topic), ma io gliela mostro subito e vedo come va. Altrimenti vorrei essere altrove. E non aspetto il matrimonio, altrimenti mi condanno ad una prigionia.
Ognuno sa cosa mettere e non mettere nella propria sfera personale, credo :)
 

Jacaranda

Utente di lunga data
Può fare anche molto male, perché toglie il mistero.
Siamo in un'epoca che assolutizza il razionale, ma la gente (stranamente?) si appassiona per il fantasy o l'horror.
E il mistero è parte del fascino di una persona, agisce sull'emotività, sulla fantasia, determina un rapporto con la razionalità che se perfettamente assolto genera equilibrio.
L'amore è anche mistero, non vuole definizioni o condizioni, ma fede.
Bello!!!Mi piace molto quello che hai scritto
 

Arcistufo

Papero Talvolta Posseduto
Quanto è presente la menzogna nella vostra vita di coppia? O in quella che avete chiuso separandovi o divorziando?
E non mi riferisco alla menzogna solo ed esclusiva di chi ha una relazione clandestina, ma la menzogna messa in atto nel viver pratico, magari temporeggiare per non aver riparato qualcosa dicendo che serve andare a comprare X pezzo, quando semplicemente non ne avete voglia (magari anche perchè siete stanchi), o cose simili. Oppure quella che vedete nell'altro e verso cui tacete.
Una curiosità.
Tutti mentono. In modo più o meno inconsapevole. Agli altri, ma soprattutto a loro stessi. Mentire, essere sbugiardati, lavorare per essere all'altezza delle panzane raccontate a se stessi e agli altri e magari riuscirci. In altre parole, vivere.
La verità è vera solo quando è superimposta da qualcuno che ha autorità su di noi: un genitore, un insegnante, un giudice. Per il resto esiste solo la mia verità. Si chiama essere padroni di noi stessi. La menzogna, intesa come fatto interiore in contrasto con la visione altrui dei fatti esteriori, ne è il mattone. E quando hai la forza di imporre la tua menzogna agli altri, diventa verità. Sennò resta la menzogna che dici per evitare una seccatura o un'imposizione da parte di qualcuno che ha la forza per cambiare il tuo mondo.
 

Marjanna

Utente di lunga data
Tutti mentono. In modo più o meno inconsapevole. Agli altri, ma soprattutto a loro stessi. Mentire, essere sbugiardati, lavorare per essere all'altezza delle panzane raccontate a se stessi e agli altri e magari riuscirci. In altre parole, vivere.
La verità è vera solo quando è superimposta da qualcuno che ha autorità su di noi: un genitore, un insegnante, un giudice. Per il resto esiste solo la mia verità. Si chiama essere padroni di noi stessi. La menzogna, intesa come fatto interiore in contrasto con la visione altrui dei fatti esteriori, ne è il mattone. E quando hai la forza di imporre la tua menzogna agli altri, diventa verità. Sennò resta la menzogna che dici per evitare una seccatura o un'imposizione da parte di qualcuno che ha la forza per cambiare il tuo mondo.
E' un bellissimo discorso, fatto in linea teorica. E anche condivisibile.
A casa mia però di trovarmi uno che me la rigira e dover stare attenta perchè se mi distraggo un attimo me la mette in quel posto e magari mi fa pure sentire "sbagliata" non lo vorrei, credo neppure tu.
Credo che "casa", il luogo che si condivide con un compagno, sia un posto in cui potersi rilassare, in cui poter appoggiare la fondina che spesso siamo costretti a portare nel far west quotidiano.
In cui poter anche essere imperfetti, sbagliare, dire cazzate, e sarebbe bello questo valesse per entrambi ovviamente. Se te però mi usi i miei "punti deboli" in un altro momento a comodo... sono utopica? :confused:
 

Marjanna

Utente di lunga data
Ahio. Se la metti così ti fai male da sola.
Se un oggetto è posto in un luogo e tu mi fai credere che son stata io a spostarlo, o che si è spostato da solo, e io credo alla tua verità, ne consegue che ho qualche problema. L'oggetto è solo un esempio terra terra chiaramente.
 

Arcistufo

Papero Talvolta Posseduto
Se un oggetto è posto in un luogo e tu mi fai credere che son stata io a spostarlo, o che si è spostato da solo, e io credo alla tua verità, ne consegue che ho qualche problema. L'oggetto è solo un esempio terra terra chiaramente.
Se credi alla mia verità o devi perché sei debole e sottoposta a me, o vuoi perché scaricare la decisione a me ti deresponsabilizza. In tutti i casi sentirsi sbagliati c'entra poco. E soprattutto non te lo accollo io, ma fai tu da sola.
 

Marjanna

Utente di lunga data
Se credi alla mia verità o devi perché sei debole e sottoposta a me, o vuoi perché scaricare la decisione a me ti deresponsabilizza. In tutti i casi sentirsi sbagliati c'entra poco. E soprattutto non te lo accollo io, ma fai tu da sola.
Vero. Però qui si parla di rapporto a due. Se tendo a crederti è perchè in "casa" ho lasciato la fondina in entrata, se devo tenermela addosso cosa ci facciamo sotto lo stesso tetto?
Una relazione dovrebbe renderci più forti non più deboli o sottoposti. Altrimenti giochiamo, e stiamo alla stessa altezza, ma il momento di debolezza prima o poi ce l'avrai anche tu.
 

Arcistufo

Papero Talvolta Posseduto
Vero. Però qui si parla di rapporto a due. Se tendo a crederti è perchè in "casa" ho lasciato la fondina in entrata, se devo tenermela addosso cosa ci facciamo sotto lo stesso tetto?
Una relazione dovrebbe renderci più forti non più deboli o sottoposti. Altrimenti giochiamo, e stiamo alla stessa altezza, ma il momento di debolezza prima o poi ce l'avrai anche tu.
Se Tendi a credermi, è perché mi ritieni autorevole, affidabile, oppure sei costretta a credermi da rapporti di forza. Indipendentemente dal luogo. Se è la comfort zone che cerchi, non la cerchi nel confronto dell'altro ma la cerchi nell'isolamento. Almeno questo vale per me. Una relazione ti rende più forte anche attraverso lo strumento del confronto. Nessuno ha mai detto che due tigri non possano condividere la stessa gabbia. Se poi sei un agnello e entri nella gabbia della tigre, continuo a dire che non ti ci ha obbligato il dottore
 

Marjanna

Utente di lunga data
Se Tendi a credermi, è perché mi ritieni autorevole, affidabile, oppure sei costretta a credermi da rapporti di forza. Indipendentemente dal luogo. Se è la comfort zone che cerchi, non la cerchi nel confronto dell'altro ma la cerchi nell'isolamento. Almeno questo vale per me. Una relazione ti rende più forte anche attraverso lo strumento del confronto. Nessuno ha mai detto che due tigri non possano condividere la stessa gabbia. Se poi sei un agnello e entri nella gabbia della tigre, continuo a dire che non ti ci ha obbligato il dottore
Io sono parecchio diffidente. Se aspetto il momento per credere ad un altro potrebbero passare millenni. Mi metto in gioco. Se poi mi arriva la palata in testa me la son cercata. Infatti è quel che mi è capitato.
Te magari tradisci tua moglie e a casa sei un angelo. Tua moglie non sa niente e ti crede appunto un angelo. Al pranzo puntualmente il frutto peggiore "lo diamo al papà che tanto non dice niente". Te magari manco te ne accorgi. Sono dinamiche. Diciamo che non mi allettano.

Edit: il tu è tu ipotetico, come il tradimento non vuole necessariamente riferirsi ad un tradimento fisico, ma ad una alterazione della realtà che l'altro crede
 
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Arcistufo

Papero Talvolta Posseduto
Io sono parecchio diffidente. Se aspetto il momento per credere ad un altro potrebbero passare millenni. Mi metto in gioco. Se poi mi arriva la palata in testa me la son cercata. Infatti è quel che mi è capitato.
Te magari tradisci tua moglie e a casa sei un angelo. Tua moglie non sa niente e ti crede appunto un angelo. Al pranzo puntualmente il frutto peggiore "lo diamo al papà che tanto non dice niente". Te magari manco te ne accorgi. Sono dinamiche. Diciamo che non mi allettano.
Continuo a vederci un ansia di controllo che per quanto mi riguarda, molto semplicemente non esiste. Non decidi tu se lasciarti andare oppure no, non decidi tu se credere o no a qualcun altro, non decidi tu se la tua casa è il luogo delle peggiori nefandezze, una gabbia, un rifugio sicuro. A meno di non essere da sola. Nel momento in cui coinvolgi qualcun altro nella gestione della tua esistenza, le menzogne, tanto per restare in topic, fanno parte del gioco. La casa è il luogo del progetto. E all'interno del progetto la frutta rovinata se la mangia papà perché è il suo ruolo, e i cuccioli si pappano la parte migliore.
Secondo me la presunzione della sincerità altrui è un impianto molto fragile su cui fondare la propria esistenza. Una buona metà del tempo la passi a cercare gente di cui sembra che ci si possa fidare, l'altra metà a riprenderti dalle cocenti delusioni dovute ad aspettative troppo alte. Molto meglio i rapporti di forza.
 

Marjanna

Utente di lunga data
Continuo a vederci un ansia di controllo che per quanto mi riguarda, molto semplicemente non esiste. Non decidi tu se lasciarti andare oppure no, non decidi tu se credere o no a qualcun altro, non decidi tu se la tua casa è il luogo delle peggiori nefandezze, una gabbia, un rifugio sicuro. A meno di non essere da sola. Nel momento in cui coinvolgi qualcun altro nella gestione della tua esistenza, le menzogne, tanto per restare in topic, fanno parte del gioco. La casa è il luogo del progetto. E all'interno del progetto la frutta rovinata se la mangia papà perché è il suo ruolo, e i cuccioli si pappano la parte migliore.
Secondo me la presunzione della sincerità altrui è un impianto molto fragile su cui fondare la propria esistenza. Una buona metà del tempo la passi a cercare gente di cui sembra che ci si possa fidare, l'altra metà a riprenderti dalle cocenti delusioni dovute ad aspettative troppo alte. Molto meglio i rapporti di forza.
Ma allora da questo progetto tu che ritorno hai?
 
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