Perché chi tradisce ...

Arcistufo

Papero Talvolta Posseduto
In 30 anni queste cose le dò per ovvie, ovvero necessarie, chi resisterebbe tutto quel tempo, altrimenti?
Io non la vedo così. Tutto quel tempo non esiste. Il tempo è la cosa più elastica del mondo. Dipende quali E quante sono le tappe che ne scandiscono la progressione. Secondo me uno dei grandi errori che fai è dare queste cose per presupposte (che è cosa diversa dal darle per ovvie), anche se non lo sono.
 

Pat67

Utente di lunga data
Ho questa curiosità che mi "tormenta" da un po', cioè: perché chi tradisce sente il bisogno di frequentare Tradinet?

Non è una domanda retorica e tantomeno non è una provocazione. Davvero. Per come la vedo io, il bisogno e il senso stesso dell'esistenza di un sito come questo è quello del "rifugio", un riparo per traditi feriti che cercano risposte (e magari anche conforto) attraverso la condivisione di un'esperienza comune. Forse egoisticamente ci sentiamo anche un po' sollevati nel constatare che ci sono esperienze più brutte della nostra. In ogni caso il motivo della presenza dei/delle traditi e tradite è chiara e non lascia dubbi.

Chi tradisce invece?

Non risco proprio a trovare un motivo logico (ovviamente è un mio punto di vista). Percepisco un qualcosa di vagamente sadico. Di narcisistico. Ho letto le lodi (ovviamente di chi tradisce) al tradimento, in un posto frequentato per la maggir parte da traditi. Spesso leggo i consigli che i traditori/traditrici danno ai traditi, che sono un po' come i consigli del gatte e la volpe. Ho letto di traditrici e traditori che trasferiscono la colpa del loro tradimento a chi il tradimento lo ha subito. Come succede per le persone violente, gli stupratori ecc. che trasferiscono alla vittima la colpa per le loro azioni: te la sei cercata! Che poi, volendo, il confronto tra chi tradisce e chi subisce il tradimento ci potrebbe anche stare. Ma... poi, e anche spesso, arrivano le lodi al tradimento e il puntare il dito verso i traditi che rende tutto contorto e perverso. Cosa c'è di lodevole nel tradimento? Cosa c'è di lodevole nello sfruttare e poi tradire la fiducia di una persona?

Trovo addirittura meno contorti quei personaggi (ovviamente single) che entrano nel forum per cuccare, pensando che chi tradisce è già nella predisposizione giusta, e chi ha subito il tradimento invece ha l'impulso di tradire per ripicca, che da un lato la/lo rende una preda ancora più facile.

Ma i traditori e le traditrici, qualcuno mi spiega per favore?
Ritengo che il tradimento possa essere legittimato solo se si ha il coraggio di dare libertà' a chi lo subisce. Se non si ha questo coraggio si è' solo dei codardi , disonesti moralmente e intellettualmente. Comunque la giri il punto è' questo. Io ho tradito ma ho avuto quel coraggio di confessare , assumermene le responsabilità e separarmi dopo 20 anni.
Ora il tradimento l' ho subito e scoperto. Fosse stato confessato puoi pensare al perdono, così gratuito rimane un insulto all' intelligenza altrui, quindi condannabile. Ma certo è' che ognuno ha una proprio codice morale. Bene io mi tengo il mio , questa è' la forza.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Ritengo che il tradimento possa essere legittimato solo se si ha il coraggio di dare libertà' a chi lo subisce. Se non si ha questo coraggio si è' solo dei codardi , disonesti moralmente e intellettualmente. Comunque la giri il punto è' questo. Io ho tradito ma ho avuto quel coraggio di confessare , assumermene le responsabilità e separarmi dopo 20 anni.
Ora il tradimento l' ho subito e scoperto. Fosse stato confessato puoi pensare al perdono, così gratuito rimane un insulto all' intelligenza altrui, quindi condannabile. Ma certo è' che ognuno ha una proprio codice morale. Bene io mi tengo il mio , questa è' la forza.
Hai ragione, ognuno si costruisce il proprio codice morale partendo da quello che ha fatto e fa e lo assolutizza.
 

Bruja

Utente di lunga data
Ritengo che il tradimento possa essere legittimato solo se si ha il coraggio di dare libertà' a chi lo subisce. Se non si ha questo coraggio si è' solo dei codardi , disonesti moralmente e intellettualmente. Comunque la giri il punto è' questo. Io ho tradito ma ho avuto quel coraggio di confessare , assumermene le responsabilità e separarmi dopo 20 anni.
Ora il tradimento l' ho subito e scoperto. Fosse stato confessato puoi pensare al perdono, così gratuito rimane un insulto all' intelligenza altrui, quindi condannabile. Ma certo è' che ognuno ha una proprio codice morale. Bene io mi tengo il mio , questa è' la forza.

Assolutamente condivisibile, alla fine avere le palle ed assumersi gli oneri è già un bel punto in partita.
 

Lostris

Utente Ludica
Ritengo che il tradimento possa essere legittimato solo se si ha il coraggio di dare libertà' a chi lo subisce. Se non si ha questo coraggio si è' solo dei codardi , disonesti moralmente e intellettualmente. Comunque la giri il punto è' questo. Io ho tradito ma ho avuto quel coraggio di confessare , assumermene le responsabilità e separarmi dopo 20 anni.
Ora il tradimento l' ho subito e scoperto. Fosse stato confessato puoi pensare al perdono, così gratuito rimane un insulto all' intelligenza altrui, quindi condannabile. Ma certo è' che ognuno ha una proprio codice morale. Bene io mi tengo il mio , questa è' la forza.
Scusa, ma francamente se avesse confessato, a meno che l’intenzione non fosse di lasciarti, sarebbe stato veramente stupido.

In realtà nemmeno in questo caso capirei.
 
Ultima modifica:

Bruja

Utente di lunga data
Scusa, ma francamente se avesse confessato, a meno che l’intenzione non fosse di lasciarti, sarebbe stato veramente stupido.

In realtà nemmeno in questo caso capirei.
La stupidità l'ha mostrata comunque... a questa età o sei uno che sa gestire le cose o sei uno con le mutande più attive del cervello...
 

Jacaranda

Utente di lunga data
Ritengo che il tradimento possa essere legittimato solo se si ha il coraggio di dare libertà' a chi lo subisce. Se non si ha questo coraggio si è' solo dei codardi , disonesti moralmente e intellettualmente. Comunque la giri il punto è' questo. Io ho tradito ma ho avuto quel coraggio di confessare , assumermene le responsabilità e separarmi dopo 20 anni.
Ora il tradimento l' ho subito e scoperto. Fosse stato confessato puoi pensare al perdono, così gratuito rimane un insulto all' intelligenza altrui, quindi condannabile. Ma certo è' che ognuno ha una proprio codice morale. Bene io mi tengo il mio , questa è' la forza.
Pat, su..,siamo onesti....confessa (e a malapena) chi decide di rompere col legittimo (o quei rarissimissimi casi di chi sviluppa la lacrima di coccodrillo )...
Non ha niente a che vedere col codice morale.
Il codice morale dovrebbe dirti di non tradire...non di confessare quando l’hai fatto e perché hai deciso di metterti con quello nuovo
 
Ultima modifica:

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Hai perfettamente ragione. Infatti non ho mai escluso la possibilità di confronto, anzi. Il fatto però è che non vedo nulla su cui confrontarsi in tutti quei commenti autocelebrativi dove il traditore o traditrice sembrano quasi divertirsi nell’umiliare chi ha subito il tradimento. Soprattutto non vedo nessun confronto nell’insistenza di chi tradisce a chiamare “cornuto/a” chi il tradimento lo ha subito. Al contrario, è solo un particolare tra altri che mi danno l’idea di un’intenzione “sadica” del traditore/traditrice. Il confronto...magari!
Intanto ti ringrazio, mi hai dato modo di guardarmi con occhi non miei. :)
E' una cosa che mi piace. E questo è in effetti una autocelebrazione.
Ti uso per guardarmi. Come uso gli altri sguardi.

Ovviamente è una cosa che essendo con me e per me, decido anche quando fare.
A volte preferisco l'autocelebrazione egoriferita.
E quindi scrivo le mie idee, le mie opinioni, anche le mie verità.

Penso che questa sia una delle funzioni di un forum che adopera lo scritto.
Metter nero su bianco sè, e rileggersi, osservare le reazioni altrui, leggere le parole altrui e trovarci/non trovarci dentro parti di sè.

Questo è anche la base di un qualunque sano confronto.
Avere quella distanza che permette di non cadere dentro le parole altrui perdendocisi dentro, identificandocisi dentro, rimanendone addirittura offesi. come se quelle parole davvero significassero un tocco non permesso, non concesso. Come se davvero fossero una invasione non concessa.

Ecco, in effetti, per rilevare questo serve rendersi conto che quando ci si sente toccati dentro, non è l'altro che è particolarmente cattivo, furbo, maleducato o quel che si vuole.
L'altro ha fondamentalmente, e generalmente, culo e ci prende. Ma poco più. :)

Questo a volte lo si dimentica nel confronto (ed è per l'appunto dove la smette di essere confronto sui contenuti e diventa personale. Nel senso che si inizia a leggere l'altro come un avversario. A quel punto il confronto dai contenuti e dalle diverse visioni si sposta sugli individui. COsa oltremodo assurda, a mio modo di vedere in un forum virtuale, dove fondamentalmente siamo nick, dietro a cui ci sono persone. Certo. Ma lo schermo, il black mirror è ben profondo da attraversare controvoglia per tutte le sue dimensioni ;))

Non leggo per la verità autocelebrazioni che vadano molto oltre a questo modo di autocelebrarsi, raccontarsi centrati su se stessi fondamentalmente.

Ma posso comprendere che a seconda delle prospettive certe autocelebrazioni siano più fastidiose di altre.
Credo sia importante non dimenticarsi la prospettiva da cui si guarda. La posizione in cui si è guardando.

Da amante di un certo tipo, tendo ad essere poco paziente con le amanti di un altro tipo, per dire.
E so di dar fastidio con certe affermazioni.
D'altro canto, con una vecchia utente era emerso questo discorso, il suo essere infastidita da me avrebbe dovuto portare me ad autocensurarmi? Non mi aveva risposto per la verità. Anzi, si era molto offesa con me per averle fatto la domanda.

Personalmente se sono infastidita, io tendo a dare il passalà. Qui dentro e là fuori, salvo il non dare il passalà mi porti vantaggi concreti.
Non mi verrebbe in mente di chiedere a qualcun altro di censurarsi perchè le sue parole o i suoi modi mi danno fastidio. In caso di bisogno, mi attrezzo io per gestire.
Da egocentrica stronza aggiungo che tendenzialmente uso il fastidio per capire dove ho il nervo scoperto io.
Ma capisco che è una mia posizione personale. :)

Quindi, se il sadismo è questo che descrivi...vabbè, il masochismo è un pizzicotto sulla guancia, amichevole eh.
Direi che il sadismo è ben altro, senza troppo timore di esagerare.

Quanto ai cornuti è solo [MENTION=6817]Arcistufo[/MENTION] che usa questo termine.
Non ho letto altri usarlo.

Tu hai letto altri usare questo termini?
Magari a me è sfuggito e ti sarei grata me lo facessi notare nel caso...:)
 

Arcistufo

Papero Talvolta Posseduto
Assolutamente condivisibile, alla fine avere le palle ed assumersi gli oneri è già un bel punto in partita.
E per quale Accidenti di motivo? Per una specie di equilibrio cosmico? Gli oneri nel momento in cui vieni scoperto te li assumi comunque, ma veramente stiamo al mondo delle favole. La vita è fatta di rapporti di forza, non mi stancherò mai di ripeterlo.
Un traditore che confessa senza essere stato beccato è un imbecille che porta sofferenza credendosi una specie di eroe romantico perché non è in grado di sopportare il peso interiore del pentimento e quindi scarica la sua merda sugli altri. Perfettamente equiparabile a quei senza palle che si suicidano perché gli pesa vivere e lasciano famiglie devastate dietro di loro. Non si tratta di avere le palle, sei un vigliacco e un prepotente al tempo stesso. Non solo hai deciso per gli altri, cosa che per me ovviamente è perfettamente legittimata nel momento in cui hai la forza per gestire il mondo che nasce con la tua scelta, ma smette di essere legittimata nel momento in cui lasci tracimare le conseguenze delle scelte su chi dovresti proteggere, ma ti sei anche fatto prendere dal turbamento interiore perché non ti sai gestire emotivamente.
Praticamente uno che Ti pugnala due volte.

Inviato dal mio SM-T560 utilizzando Tapatalk
 

Arcistufo

Papero Talvolta Posseduto
Quanto ai cornuti è solo [MENTION=6817]Arcistufo[/MENTION] che usa questo termine.
Verissimo, lo uso solo io. Rende sempre molto meglio un aspetto specifico del tradito. Quello reputazionale. Il termine tradito ha una componente di pietismo che tollero con difficoltà.

Inviato dal mio SM-T560 utilizzando Tapatalk
 

Pat67

Utente di lunga data
Pat, su..,siamo onesti....confessa (e a malapena) chi decide di rompere col legittimo (o quei rarissimissimi casi di chi sviluppa la lacrima di coccodrillo )...
Non ha niente a che vedere col codice morale.
Il codice morale dovrebbe dirti di non tradire...non di confessare quando l’hai fatto e perché hai deciso di metterti con quello nuovo
Ogni caso è a se :

Tradisci perché' il rapporto è' logoro quindi non esiste codice morale di partenza, la responsabilità è' anche del tradito. Il codice morale parte appunto nel momento in cui ti assumi le tue responsabilità e confessi accettandone le conseguenze.

Tradisci perché è' nel tuo DNA perché sei , a mio avviso ,immaturo affettivamente . Qui non hai proprio codice morale poiché ti prendi gioco dell' altro gratuitamente .

Cio' detto , comunque la giri il coraggio è' di pochi . Gli altri rimangono codardi.
 

Bruja

Utente di lunga data
E per quale Accidenti di motivo? Per una specie di equilibrio cosmico? Gli oneri nel momento in cui vieni scoperto te li assumi comunque, ma veramente stiamo al mondo delle favole. La vita è fatta di rapporti di forza, non mi stancherò mai di ripeterlo.
Un traditore che confessa senza essere stato beccato è un imbecille che porta sofferenza credendosi una specie di eroe romantico perché non è in grado di sopportare il peso interiore del pentimento e quindi scarica la sua merda sugli altri. Perfettamente equiparabile a quei senza palle che si suicidano perché gli pesa vivere e lasciano famiglie devastate dietro di loro. Non si tratta di avere le palle, sei un vigliacco e un prepotente al tempo stesso. Non solo hai deciso per gli altri, cosa che per me ovviamente è perfettamente legittimata nel momento in cui hai la forza per gestire il mondo che nasce con la tua scelta, ma smette di essere legittimata nel momento in cui lasci tracimare le conseguenze delle scelte su chi dovresti proteggere, ma ti sei anche fatto prendere dal turbamento interiore perché non ti sai gestire emotivamente.
Praticamente uno che Ti pugnala due volte.

Inviato dal mio SM-T560 utilizzando Tapatalk
Se lo dici tu ...ma temo tu abbia travisato, come ti accade a volte, per involuzione di argomentazioni. Prendersi la responsabilità non significa scaricarla sugli altri. E comunque gli equilibri di una realtà di coppia non sono assimilabili ad uno standard, non tutti sono aquile che riescono a gestire le correnti, tu hai un tuo codice che va benissimo perchè hai due qualità indubbie la perfetta dissimulazione e la capacità di isolare le tue realtà in un gioco di scatole cinesi in cui nessuna verrà a contatto con l'altra... Non è cosa da tutti.
 
Ultima modifica:

Pat67

Utente di lunga data
E per quale Accidenti di motivo? Per una specie di equilibrio cosmico? Gli oneri nel momento in cui vieni scoperto te li assumi comunque, ma veramente stiamo al mondo delle favole. La vita è fatta di rapporti di forza, non mi stancherò mai di ripeterlo.
Un traditore che confessa senza essere stato beccato è un imbecille che porta sofferenza credendosi una specie di eroe romantico perché non è in grado di sopportare il peso interiore del pentimento e quindi scarica la sua merda sugli altri. Perfettamente equiparabile a quei senza palle che si suicidano perché gli pesa vivere e lasciano famiglie devastate dietro di loro. Non si tratta di avere le palle, sei un vigliacco e un prepotente al tempo stesso. Non solo hai deciso per gli altri, cosa che per me ovviamente è perfettamente legittimata nel momento in cui hai la forza per gestire il mondo che nasce con la tua scelta, ma smette di essere legittimata nel momento in cui lasci tracimare le conseguenze delle scelte su chi dovresti proteggere, ma ti sei anche fatto prendere dal turbamento interiore perché non ti sai gestire emotivamente.
Praticamente uno che Ti pugnala due volte.

Inviato dal mio SM-T560 utilizzando Tapatalk
Si onesto , secondo te chi tradisce si preoccupa, confessando, di procurare altro dolore al tradito ? O ha semplicemente una folle paura delle conseguenze.
 

Arcistufo

Papero Talvolta Posseduto
Si onesto , secondo te chi tradisce si preoccupa, confessando, di procurare altro dolore al tradito ? O ha semplicemente una folle paura delle conseguenze.
E che c'entra? Il problema non sono le conseguenze. Non sono mai le conseguenze. Il problema sta esattamente nel fatto che se hai affrontato la scelta tra tradire e lasciare, sei arrivato alla conclusione che alla coppia legittima ci tieni, altrimenti lasceresti. Se sei così imbecille dal fare una prima scelta di egoismo assoluto come quella del tradimento senza aver prima verificato con te stesso che sei in grado di reggerlo, e senza essere stato scoperto, crei tu quella situazione del danno perché hai i tumulti interiori e non riesci a gestire l'ansia per me sei la peggiore immondizia che si possa immaginare.
Io non ho mai detto che tutti i traditori sono automaticamente persone intelligenti. O particolarmente forti. O ancora particolarmente dotate di coerenza interna. Ho sempre detto, al contrario, che per tradire ci voglia il fisico. E soprattutto la testa. Altrimenti meglio avere una storia per volta.
Proprio perché il traditore che sa il fatto suo come prima priorità ha quella di non portare il famoso dolore su qualcosa a cui tiene. Io è una vita che insulto chi tradisce con noncuranza e superficialità.
 
Ultima modifica:

Arcistufo

Papero Talvolta Posseduto
Se lo dici tu ...ma temo tu abbia travisato, come ti accade a volte, per involuzione di argomentazioni. Prendersi la responsabilità non significa scaricarla sugli altri. E comunque gli equilibri di una realtà di coppia non sono assimilabili ad uno standard, non tutti sono aquile che riescono a gestire le correnti, tu hai un tuo codice che va benissimo perchè hai due qualità indubbie la perfetta dissimulazione e la capacità di isolare le tue realtà in un gioco di scatole cinesi in cui nessuna verrà a contatto con l'altra... Non è cosa da tutti.
Guarda che non sono rommel. Sono uno semplicemente che si fa a certe domande prima di andarsi a divertire. Nonostante la mia hubris non penso bisogna essere un genio. Bisogna semplicemente avere la capacità di discriminare. Se a 14 anni esci con un ragazzo e quello si presenta in tuta al primo appuntamento, non è che devi finire il primo appuntamento perché se no pare brutto. Ma nemmeno educarlo per forza umiliandolo perché è uscito in tuta. Ti inventi una scusa e lo saluti, per poi non richiamarlo mai più. Quello si farà o non si farà qualche domanda e poi uscirà con una cui sta bene uno che si presenta in tuta per l'appuntamento.
Se io mi approccio ad una chiacchierata amichevole che poi può diventare qualunque cosa che non è ancora fraintendibile, e vedo avvisaglie di tempesta (e che non mi si dica che i segnali non si vedono, semplicemente la gente è troppo concentrata su se stessa per non coglierli), mai e poi mai permetterò che quella conversazione prenda una piega che porta verso la camera d'albergo.
Ripeto, non ci vuole un genio. E nemmeno troppa esperienza. Bisogna semplicemente avere sempre ben chiare Le priorità. Nessuna scopata vale un divorzio. Mai.

Inviato dal mio SM-T560 utilizzando Tapatalk
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Verissimo, lo uso solo io. Rende sempre molto meglio un aspetto specifico del tradito. Quello reputazionale. Il termine tradito ha una componente di pietismo che tollero con difficoltà.

Inviato dal mio SM-T560 utilizzando Tapatalk
A me tradito piace perchè neutro.
Per me intendo.

E' la descrizione di una posizione relazionale. Oggettiva.
E sintetizza una dinamica e una storia della dinamica.

Non ci trovo dentro pietismo, per la verità.

Ma capisco bene il sentirsi infastiditi dal pietismo...allo stesso modo che dal buonismo o dal perbenismo.
Ecco...questi mi infastidiscono di più del pietismo, per la verità.
Ma razionalmente so quale è il dominio mio per cui mi infastidiscono.
La maschera sociale che non comprendo fin da bambina, quando mia mamma mi diceva di salutare le persone a prescindere avessi voglia di farlo e io mi incazzavo perchè non capivo il perchè avrei dovuto farlo e perchè nessun spiegazione riguardante le norme sociali della "buona creanza" mi sembravano sufficienti a obbligarmi a far qualcosa che io non ritenevo di dover fare.
'na rompicoglioni fin dalle fasce :D

Cornuto mi fa venire in mente lino banfi :carneval:
Anche se capisco bene il livello reputazionale....tanto che si usa anche per offendere l'arbitro.
Me l'hanno già spiegata anche questa...intendo ma non comprendo, alla fine.

La reputazione è qualcosa che ho assunto ed elaborato ma non interiorizzato. Per me resta un artificio, utile e vantaggioso da usare, ma non un qualcosa che definisce il chi. ;):)

E resto ancora piuttosto stupita quando una cosa che riguarda il background reputazionale colpisce tanto a livello individuale. Tipo so che è così e ci faccio attenzione quando ho a che fare con le persone, ma mi stupisce questo tipo di sensibilità.
 
Ultima modifica:

Jacaranda

Utente di lunga data
Ogni caso è a se :

Tradisci perché' il rapporto è' logoro quindi non esiste codice morale di partenza, la responsabilità è' anche del tradito. Il codice morale parte appunto nel momento in cui ti assumi le tue responsabilità e confessi accettandone le conseguenze.

Tradisci perché è' nel tuo DNA perché sei , a mio avviso ,immaturo affettivamente . Qui non hai proprio codice morale poiché ti prendi gioco dell' altro gratuitamente .

Cio' detto , comunque la giri il coraggio è' di pochi . Gli altri rimangono codardi.
Quindi se rubi per fame non infrangi alcun codice ? Se tradisci, in. Also di divorzio non ti viene imputato alcun addebito se il coniuge era noioso ?
 

Arcistufo

Papero Talvolta Posseduto
E resto ancora piuttosto stupita quando una cosa che riguarda il background reputazionale colpisce tanto a livello individuale. Tipo so che è così e ci faccio attenzione quando ho a che fare con le persone, ma mi stupisce questo tipo di sensibilità.
Io adoro giocarci. Soprattutto visto e considerato il fatto che vivo in mezzo a gente ossessionata dalla propria reputazione. Che poi alla fine diventa una seconda identità "di contesto".
 
Top