Perché chi tradisce ...

Brunetta

Utente di lunga data
dopo tanti anni credo sia normale una perdita di interesse.
Voglio dire non è la mis da guerra che fa cambiare la situazione.
Credo che nel quotidiano si è perso lo scoprirsi come coppia, si hanno solo comunicazioni di servizio. Questo influisce negativamente sulla sfera sessule, oltre all'abitudine.
Concordo sulla importanza delle carenze comunicative ed erotiche nel quotidiano.
L’erotismo non esplode tra le lenzuola. Un elettrodomestico non può trasformarsi in una tigre.
 

danny

Utente di lunga data
Certo che era consapevole di mettere in conto di poter tradire e, di conseguenza, di poter arrecarti dolore, ma avrebbe potuto essere una cosa di una volta o cinque o chissà. Quando poi ci si trova in una situazione o con una persona che ci fa tremare le ginocchia in quel momento non esiste il resto. Non si parla di bolla? Non esiste solo la bolla nel senso di non interferenza con la vita che si vuole preservare, ma esiste la bolla emotiva del coinvolgimento e lì dentro si è proprio come in quelle sfere trasparenti che rotolano su un lieve pendio, ma può diventare sempre più inclinato e mentre si è dentro non si ha il controllo di dove si sta andando. Si capisce quando si esce.

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E quindi?
Ha preso permessi per 13 pomeriggi per far rotolare delle sfere su un pendio o per andare in motel?
Va bene tutto, ma almeno per chiedere alla capa - che sapeva benissimo dove andava perché è lo stesso posto dove va lei - i permessi sarà stata lucida, eh.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Brunetta, si erano già baciati.
La cena prevedeva il dopo cena, come al solito.
Non c'è stata, perché gliel'ho negata ed è finita in motel di pomeriggio.
Capirai. Dopo un bacio si sa come evolve una relazione? Magari poi lo avrebbe trovato ripugnante, che ne sapeva? Certo che era entrata nell’ordine di idee di tradire. Sto dicendo che avrebbe potuto essere una volta e basta.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Credo voglia semplicemente fare scivolare lui in una specie di totale disinteresse sessuale.
E archiviare la questione definitivamente.
I problemi così li fai venire agli altri.
No. È malata davvero.
 

Brunetta

Utente di lunga data
E quindi?
Ha preso permessi per 13 pomeriggi per far rotolare delle sfere su un pendio o per andare in motel?
Va bene tutto, ma almeno per chiedere alla capa - che sapeva benissimo dove andava perché è lo stesso posto dove va lei - i permessi sarà stata lucida, eh.
Ma non sapeva che sarebbero stati 13. Come non sapeva che non avrebbe trovato allettante la proposta di lui di sposarsi, ma neppure sapeva che lui l’avrebbe fatta. Nemmeno sapeva che poi lui si sarebbe sposato dopo sei mesi e non lo sapeva nemmeno lui.
 

Jim Cain

Utente di lunga data
Gliene hai parlato: e lei?
Per sei mesi niente di niente: quindi TI HA DETTO (non che tu hai capito) che è solo per gentile concessione? Non devi insistere per farle fare sesso controvoglia. Devi insistere per farglielo ammettere, non al solito per lasciarti nel limbo. Falle dire chiaramente (visto che non ha peli sulla lingua) "non mi va più di scopare con te". Non lasciare questa roba ai sottintesi. Da una simile affermazione nascerebbero discussioni interessanti. Non sui "farò", "mi sforzerò", "ti assicuro che...".
E che cacchio.
È DIFFICILISSIMO ottenere una risposta del genere.
Generalmente vengono opposte scuse di vario tipo, ma la sostanza è quella.
La verità é che da soggetti siffatti è inutile attendersi una risposta che coincida con la situazione reale perché è parecchio probabile che quella risposta non arriverà mai.
Bisognerebbe agire indipendente dalle risposte, dalle rassicurazioni che non trovano però mai un corrispettivo nella realtà dei fatti.
E cioè decidere indipendentemente da esse.
 
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danny

Utente di lunga data
Il discorso della scuola è invece una semplice proiezione del proprio modo di vedere la vita, le relazioni, il lavoro, il successo e la necessità di benessere. Ma è il proprio, non è quello dei figli.
È naturale dare il meglio possibile ai figli e anche sognare in grande, ma il possibile è il senso di realtà e i sogni devono essere i loro.
Ho visto una intervista a Giorgia in cui diceva che a lei piaceva cantare e le andava benissimo poterlo fare nei locali, non si sognava di diventare...Giorgia. E la Pausini non smette di considerarsi una miracolata. Mica cantavano con l’idea di diventare star. Mi viene da pensare ai genitori di bambini che giocano a calcio che occupano tutti i fine settimana a portarli in giro per tornei fin dalle elementari non per farli divertire, ma con l’idea che diventeranno la soluzione economica della famiglia, meglio di vincere al Superenalotto. Ma il figlio vuole giocare e basta. Certo sogna la nazionale, ma sa che è un sogno come sogna di fare l’astronauta o Jig Robot. I bambini vanno lasciati giocare i loro giochi e sognare i loro sogni. È come se io fossi stata mandata all’accademia militare perché a dieci anni giocavo alla guerra. I figli devono costruire la loro vita, non costituire la realizzazione della vita sognata dai genitori.
Brunetta, Giorgia ha una tecnica della madonna, ha studiato e ha respirato l'aria di famiglia, ma se non avesse avuto le conoscenze giuste come la Pausini (entrambe con genitori professionisti nell'ambito musicale che hanno saputo promuoverle nella maniera migliore) sarebbe rimasta a fare la cantante da sala, la corista o l'insegnante nell'ambiente o a prestare la voce ad altri. Chiunque studia seriamente ha l'ambizione di fare qualcosa che lo porti a fare il lavoro che sogna, e per un cantante fare concerti come la Pausini è il massimo degli obiettivi possibili (e lei ci è riuscita con una tecnica mediocre, non è Beyoncè!).
Ma non ci riesci se non hai un supporto e chi investe su di te. A Sanremo non ci vai col talento. Occorrono soldi.
il sottolineato è una cazzata: non si diventa star per caso. E' frutto di investimenti mirati alla perfezione e ovviamente anche di culo, perché nessuno ha la garanzia che questi portino a qualcosa.
E' un ambiente dove sgomiti. Come tutti quelli dove girano soldi.
 

Eagle72

Utente di lunga data
Cavoli, no, non era così. Non fino a un anno fa.
A me veniva duro (scusa la precisazione) anche solo se girava nuda per casa.
Adesso manco me ne accorgo.
Quotissimo. A me anche solo pensare di tornare a casa, dove sapevo c era mia moglie ad aspettarmi, faceva lo stesso effetto. Concreto. Fisicamente eccitato. Vederla pure in tuta non.pettinata per me poco cambiava. Post tradimento cambiato tutto...molto meno desiderio per me...e di riflesso per lei. Provo un certo distacco nel vederla, pensarla dal pdv sesso. Alle volte anche vedere un suo slip sulla sedia mi da come fastidio. Come se la sessualità condivisa da lei con un altro mi avesse cambiato. La dimensione familiare, affettiva ne è molto meno scalfita. Cmq era per dire che non è affatto vero che.il tempo mortifica il sesso il desiderio.
 
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danny

Utente di lunga data
”L’amante non ci riuscì “ ?
Che rapporto strano ...
Con l’amante dovrebbero essere scintille !
E presumo che l’amante era sulla cinquantina, quindi , insomma !
Lui disse che erano due anni che non lo faceva con la compagna, che si negava.
Forse era vero. Ma non è un problema mio...
 
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Foglia

utente viva e vegeta
No. È malata davvero.
Mica bisogna essere malati per forza.
Basta anche non volere una cosa e avere dall'altra parte qualcuno che non fa storie. E se le fa, lo si porta a condividere il problema risolvendolo in modo sempre conforme a cio' che si vuole.
Vuole che stia con la pace dei sensi per non avere rotture con la propria pace dei sensi (da malattia o altro non importa)?
Beh. Si fa di tutto per rendere certi momenti quanto di meno desiderabile, che se l'altro minimamente lo sente perde il desiderio.
Se poi si autoconvince di "non farcela più" in generale, il problema è risolto.

Mio marito non era malato. Eppure non gliene fotteva niente del fatto che alla fine tutto si era ridotto a centrare un buco. A me ha creato problemi non da poco, però. E' la stessa situazione rovesciata. Non mi sento di dire che e' malato. Semplicemente se ne fregava, e io per un po' non ho avuto forza di uscirne. E ne sono uscita solo perché il mio uscirne contemplava un non fare. A situazione rovesciata, il fare e' la soluzione, il non fare vincere un problema non da poco.
 

danny

Utente di lunga data
Capirai. Dopo un bacio si sa come evolve una relazione? Magari poi lo avrebbe trovato ripugnante, che ne sapeva? Certo che era entrata nell’ordine di idee di tradire. Sto dicendo che avrebbe potuto essere una volta e basta.
?
Cioè limoni con uno al parco, ti messaggi con lui tutta eccitata, programmi la scopata e temi che lui possa risultare ripugnante al momento opportuno?
Ma perché?
Guarda che per smuovere mia moglie lui deve averle fatto molto sangue fin da subito. E se uno ti fa sangue di solito non ti passa con una botta e via.
 

danny

Utente di lunga data
Ma non sapeva che sarebbero stati 13. Come non sapeva che non avrebbe trovato allettante la proposta di lui di sposarsi, ma neppure sapeva che lui l’avrebbe fatta. Nemmeno sapeva che poi lui si sarebbe sposato dopo sei mesi e non lo sapeva nemmeno lui.
Va beh, ma neppure io sapevo che mi sarei sposato con lei.
Però quando l'ho baciata la prima volta sapevo che mi piaceva e che avrei voluto stare con lei.
Ero conscio del mio desiderio.
 

Jim Cain

Utente di lunga data
Mica bisogna essere malati per forza.
Basta anche non volere una cosa e avere dall'altra parte qualcuno che non fa storie. E se le fa, lo si porta a condividere il problema risolvendolo in modo sempre conforme a cio' che si vuole.
Vuole che stia con la pace dei sensi per non avere rotture con la propria pace dei sensi (da malattia o altro non importa)?
Beh. Si fa di tutto per rendere certi momenti quanto di meno desiderabile, che se l'altro minimamente lo sente perde il desiderio.
Se poi si autoconvince di "non farcela più" in generale, il problema è risolto.
APPLAUSI !
 
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