Creare una famiglia

Foglia

utente viva e vegeta
Ecco..questa secondo me è la risposta....a tutti i tuoi quesiti
Comunque: fondamentalmente non credeva possibile ricevere il benservito.
Più di una volta gli dissi che di quel passo si andava verso la separazione. Lui mi diceva: "E fallo, una buona volta!".
Una volta fatto però mi disse che mai aveva visto scelta più sbagliata. :)

Alla fine lui era ancora comodo. Ed era già un po' che anche a letto nada. Non era un martire :cool:
 

Jacaranda

Utente di lunga data
Comunque: fondamentalmente non credeva possibile ricevere il benservito.
Più di una volta gli dissi che di quel passo si andava verso la separazione. Lui mi diceva: "E fallo, una buona volta!".
Una volta fatto però mi disse che mai aveva visto scelta più sbagliata. :)

Alla fine lui era ancora comodo. Ed era già un po' che anche a letto nada. Non era un martire :cool:
Una personalità difficile , probabilmente egoriferita è immatura ....
la cosa più grave, da quello che ho letto di lui tramite te , è che non sia mai riuscito ad addossarsi una sola responsabilità ...
E probabilmente è convinto davvero di non averne affatto...
E come si fa con uno così ?
È come lottare coi mulini a vento
 

Foglia

utente viva e vegeta
Ricordo come fosse ieri la prima estate insieme. Cioè quella parte non in casa dei suoi genitori, con mille mila parenti.

Località scelta perché c'erano anche una coppia di amici. Senza figli. Nostro figlio di sette mesi. I nostri amici che giustamente non facevano la vita da genitori. Loro ogni sera proponevano l'uscita. A me francamente non è che facesse sempre piacere tornare dalla spiaggia, dare a lui la pappa (era il periodo dello svezzamento), uscire veloce per sedermi da qualche parte a cena, DOVERE per forza "tirare" il loro orario. O stare a discutere sul perché tutto questo (va benissimo farlo una volta o due, per carità) mi diventasse uno sbattimento. O non avessi voglia di "girellare" per locali. Dire che si può fare tutto con un piccolo al seguito significa anche avere buon senso. Che nulla ti e' precluso. Ma che molto diventa stress. Anche in spiaggia. Faceva un caldo della maddosca, peraltro, quell'anno. Dalla spiaggia ad una certa ora coi bimbi piccoli e' meglio risalire. Che senso ha litigare perché non ho avuto la delicatezza di "aspettare" gli amici che magari prima fanno l'aperitivo??? O lamentarsi perché loro scendono in spiaggia alle dieci mentre io sto necessariamente "in pista" già dalle sette, per cui ho un ritmo di vita spostato all'indietro?
Oh rega'.
L'esempio in quel frangente erano due amici degli amici che, con un bimbo di due anni, lo facevano cenare quando capitava. Perché era estate e allora... Evvai che si è tutti liberi. Si. Anche magari di dire di no perché magari - rispetto all'anno prima - ci sono anche delle esigenze in più.
 

Foglia

utente viva e vegeta
Una personalità difficile , probabilmente egoriferita è immatura ....
la cosa più grave, da quello che ho letto di lui tramite te , è che non sia mai riuscito ad addossarsi una sola responsabilità ...
E probabilmente è convinto davvero di non averne affatto...
E come si fa con uno così ?
È come lottare coi mulini a vento
Ricordo il primo capodanno. In albergo, facevano la festa. Bimbo ammalato (con febbre e raffreddore). Che fai a quel punto? Vieni nella stanza allo scoccare della mezzanotte, e quando si stava finalmente addormentando lo porti in sala a "fare festa"? Un bimbo di un anno????

Mi hai ricordato questa altra bella roba.
Che già il capodanno prima glielo avevo rovinato io, che ero oltre il termine e ancora non avevo partorito.
Niente: non puoi farci niente.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Non è che non ho mai visto bimbi nell'ovetto alle fiere. E' che non ci restano per mezza giornata. Di solito non si ha quella pretesa. Perché se sto tutto il tempo dietro al bambino che prima vuole il latte, poi la frutta, poi deve essere cambiato, poi suda, eccetera... Guarda... Non mi godo proprio nulla della fiera. E neanche della famiglia. Idem se faccio tre ore di macchina (nel complesso tra andata e ritorno) per mettermi a guardare te che pratichi sport. Non se passo una mezz'ora in un posto sotto casa a fare un saluto a te che fai sport, e quattro chiacchiere con chi trovo. E' un po' diverso. Ma si. Ammetto che non trovavo ascolto e non ero motivata a darne. Andavo pure in risparmio energetico, se vogliamo.
Sai che a volte penso che il problema dopo un figlio sia non riuscire a trovare un equilibrio tra è tutto uguale a prima e perciò andiamo a sciare anche con il neonato (che poi muore assiderato...penso a un caso di cronaca di anni fa) e bisogna fare tutto quello che è giusto per la creatura e allora domenica con giretto di mezz’ora al parchetto dietro casa e vacanze al lago perché è un clima adatto.
Mi sembrano reazioni esagerate come se i bambini non crescessero e i genitori non potessero rinunciare per un anno alla settimana bianca senza sentirsi negati o come se con un neonato non si potesse andare in vacanza dove piace, magari con qualche minima accortezza.
Il peggio è scontrarsi su queste visioni opposte e insensate.
 
Ultima modifica:

Marjanna

Utente di lunga data
Ricordo come fosse ieri la prima estate insieme. Cioè quella parte non in casa dei suoi genitori, con mille mila parenti.

Località scelta perché c'erano anche una coppia di amici. Senza figli. Nostro figlio di sette mesi. I nostri amici che giustamente non facevano la vita da genitori. Loro ogni sera proponevano l'uscita. A me francamente non è che facesse sempre piacere tornare dalla spiaggia, dare a lui la pappa (era il periodo dello svezzamento), uscire veloce per sedermi da qualche parte a cena, DOVERE per forza "tirare" il loro orario. O stare a discutere sul perché tutto questo (va benissimo farlo una volta o due, per carità) mi diventasse uno sbattimento. O non avessi voglia di "girellare" per locali. Dire che si può fare tutto con un piccolo al seguito significa anche avere buon senso. Che nulla ti e' precluso. Ma che molto diventa stress. Anche in spiaggia. Faceva un caldo della maddosca, peraltro, quell'anno. Dalla spiaggia ad una certa ora coi bimbi piccoli e' meglio risalire. Che senso ha litigare perché non ho avuto la delicatezza di "aspettare" gli amici che magari prima fanno l'aperitivo??? O lamentarsi perché loro scendono in spiaggia alle dieci mentre io sto necessariamente "in pista" già dalle sette, per cui ho un ritmo di vita spostato all'indietro?
Oh rega'.
L'esempio in quel frangente erano due amici degli amici che, con un bimbo di due anni, lo facevano cenare quando capitava. Perché era estate e allora... Evvai che si è tutti liberi. Si. Anche magari di dire di no perché magari - rispetto all'anno prima - ci sono anche delle esigenze in più.
Quanti anni avevate nel racconto che fai della prima estate insieme?
 

oriente70

Utente di lunga data
Ricordo il primo capodanno. In albergo, facevano la festa. Bimbo ammalato (con febbre e raffreddore). Che fai a quel punto? Vieni nella stanza allo scoccare della mezzanotte, e quando si stava finalmente addormentando lo porti in sala a "fare festa"? Un bimbo di un anno????

Mi hai ricordato questa altra bella roba.
Che già il capodanno prima glielo avevo rovinato io, che ero oltre il termine e ancora non avevo partorito.
Niente: non puoi farci niente.
Una guasta feste [emoji56] .
 

Foglia

utente viva e vegeta
Sai che a volte penso che il problema dopo un figlio sia non riuscire a trovare un equilibrio tra è tutto uguale a prima e perciò andiamo a sciare anche con il neonato (che poi muore assiderato...penso a un caso di cronaca di anni fa) e bisogna fare tutto quello che è giusto per la creatura e allora domenica con giretto di mezz’ora al parchetto dietro casa e vacanze al lago perché è un clima adatto.
Mi sembrano reazioni esagerate come se i bambini non crescessero e i genitori non potessero rinunciare per un anno alla settimana bianca senza sentirsi negati o come se con un neonato non si potesse andare in vacanza dove piace, magari con qualche minima accortezza.
Il peggio è scontrarsi su queste visioni opposte e insensate.
Senza dubbio e' difficile trovare un equilibrio. Però come giustamente dici discostarsi ottimale per il figlio equivale ad avere "accortezze". Che non sono sempre "minime". Possono essere minime ORA, per me. E neanche troppo. Ma credo che tu ricordi cosa significhi avere a che fare con un piccoletto "irrognosito", perché magari non ha riposato bene. O che magari di notte ti fa pagare il fatto di essere stato fuori tutto il giorno, e magari c'era vento. A tacere che basta niente che non sta bene, e a quel punto si resta in casa. Eh. Poi diventava una colpa pure quella.
 

Marjanna

Utente di lunga data
Uhm... Io 39 io, 36 lui.
Mi sarei aspettata almeno una decina in meno.
Ma la vita girar per locali, a far aperitivi, yo yo è qui la festa, non viene pure a noia dopo un po'?
Tornarsene a casa in un appartamento al mare (o altro locale) e magari mettersi in terrazzo è tanto brutto?
Mica vuol dire levare, ci si può mettere altro. La libertà uno la scrive come vuole, se essere liberi è dover stare a certi modus giovanili a vita che libertà è...
 

Brunetta

Utente di lunga data
Senza dubbio e' difficile trovare un equilibrio. Però come giustamente dici discostarsi ottimale per il figlio equivale ad avere "accortezze". Che non sono sempre "minime". Possono essere minime ORA, per me. E neanche troppo. Ma credo che tu ricordi cosa significhi avere a che fare con un piccoletto "irrognosito", perché magari non ha riposato bene. O che magari di notte ti fa pagare il fatto di essere stato fuori tutto il giorno, e magari c'era vento. A tacere che basta niente che non sta bene, e a quel punto si resta in casa. Eh. Poi diventava una colpa pure quella.
Per me è minimo stare in casa se il bimbo ha bisogno di quello o fare una passeggiata tranquilla per favorire il sonno.
Quello che non capirò mai è come si possano considerare cose del genere come una galera, un figlio non è una pratica che rovina il weekend, il benessere di un figlio crea benessere ai genitori.
Poi io ho avuto figli piuttosto spartani che dormivano beati sotto l’ombrellone e non ho mai sentito mancanza di discoteca che non ho mai frequentato.
 

Ginevra65

Moderatrice del cazzo
Staff Forum
Per me è minimo stare in casa se il bimbo ha bisogno di quello o fare una passeggiata tranquilla per favorire il sonno.
Quello che non capirò mai è come si possano considerare cose del genere come una galera, un figlio non è una pratica che rovina il weekend, il benessere di un figlio crea benessere ai genitori.
Poi io ho avuto figli piuttosto spartani che dormivano beati sotto l’ombrellone e non ho mai sentito mancanza di discoteca che non ho mai frequentato.
eppure, una volta al mare avevo mia figlia di 3 anni nel passeggino che dormiva, era mezzanotte ero in giro con mio marito è amici. Una signora, che neanche conoscevo, si era permessa di dirmi, che i bambini a quell'ora devono stare nel loro letto e non giro.
Il gruppo di amici ha risposto per me.
Immagino che i figlie e nipoti di quella signora anche in vacanza andavano a letto presto
 

Jacaranda

Utente di lunga data
Per me è minimo stare in casa se il bimbo ha bisogno di quello o fare una passeggiata tranquilla per favorire il sonno.
Quello che non capirò mai è come si possano considerare cose del genere come una galera, un figlio non è una pratica che rovina il weekend, il benessere di un figlio crea benessere ai genitori.
Poi io ho avuto figli piuttosto spartani che dormivano beati sotto l’ombrellone e non ho mai sentito mancanza di discoteca che non ho mai frequentato.
Si.. ma per molti non è così ..perché toglie tempo e focus verso se stessi .
Alcuni lo capiscono dopo che non è così ..altri mai .
È la stessa sensazione di dover fare i compiti invece di passare il pomeriggio a studiare ...
ho amici che si sono fatti tutto il mese di luglio 200km la sera e 200km la mattina per raggiungere i bimbi al mare pur lavorando ... per loro era un piacere stare con loro ... una goduria ..
 

Brunetta

Utente di lunga data
Si.. ma per molti non è così ..perché toglie tempo e focus verso se stessi .
Alcuni lo capiscono dopo che non è così ..altri mai .
È la stessa sensazione di dover fare i compiti invece di passare il pomeriggio a studiare ...
ho amici che si sono fatti tutto il mese di luglio 200km la sera e 200km la mattina per raggiungere i bimbi al mare pur lavorando ... per loro era un piacere stare con loro ... una goduria ..
Nasciamo inetti, L’accudimento è necessario, ma dà soddisfazione in sé.
Temo che alcuni vivano inconsapevolmente la creazione del figlio immaginario prima della nascita e poi non sappiano gestire la sorpresa/delusione di fronte alla realtà.
 

patroclo

Utente di lunga data
Considerare matura la mia ex perchè ha voluto costruire una famiglia con me e poi per la famiglia ha sacrificato la coppia ed è incazzata perchè io non ho fatto altrettanto mi sembra una ragionamento che non sta in piedi ( ....e sto usando eufemismi)
Indubbiamente ho difettato in maturità, ma non chiedero mai scusa per aver sentito il bisogno di calore, affetto, sesso che in quella casa non ho più trovato......e non che non l'abbia cercato e offerto.

questa evoluzione della coppia, che penso sia un caso frequentissimo, non è un segnale di maturità è solo un errato senso di "seriosità"
 

danny

Utente di lunga data
In base a quel che dici e a quello che si vede in giro, direi per nessuno. Se la variabile è il tempo che passa e la passione che si spegne (uso parole tue) se i figli rendono difficile se non impossibile restare coppia, se prima ci si prova senza un minimo di discernimento e scelta consapevole, tanto al massimo ci si molla....... Francamente per nessuno si potrebbe concretizzare. Si resterebbe in un limbo di rassegnazione, un ripiego magari corredato di "fidanzati" come dice @Jacaranda.
Quando viene un terremoto alcune case restano su, altre crollano.
Il terremoto c'è per tutti, le conseguenze cambiano.
A te, in definitiva, importa solo se la tua casa è crollata oppure no.
 

danny

Utente di lunga data
Bruni... Capita anche a me mentre sono al parco di sognare di essere a farmi un bagno lungo un'ora. Ma in alcuni percepisci... Non so come dire... La sistematicità dello scontento. Poco dentro? Non so. Sicuramente vedi che non vedono l'ora di liberarsi. Di fare altro. Ma non perché magari sono già in ballo da dieci ore, e ad una certa ti cala l'attenzione. Proprio un sistema. Per cui il parco è brutto, mentre andare col passeggino in una fiera di antiquariato affollata per due ore (chissà perché tanti bimbi piccoli non ne trovi, o ne trovi per poco tempo) e' un modo per affermare che la tua "vita" continua. Per imporla, sopra tutto. E fa niente se le tue passioni poco ci incastrano con le esigenze di un bimbo piccolo. Si deve essere "sportivi". Tutti. Anche la madre che magari tra allattamento a richiesta e molto altro magari preferisce evitarsi quelli che diventano "tour de force". E passa pure come quella che "smorza", l'unità della famiglia. Per cui non si vede più una direzione: ma il parco vs la fiera. L'hobby ai quali gli altri devono assistere. Poco importa se io non posso farmene parte attiva, e sto sostanzialmente a fare la spola tra la macchina in cui allattare e la visione di te mentre ti pigli la tua boccata formalmente in famiglia.
Non va. Ma non è che non vado io perché non mi va di andare in un posto a girarmi i pollici, alla meglio parata, mentre ti aspetto. E che se non lo faccio sono la rovina della famiglia. Stare in famiglia non significa anzitutto stare nelle esigenze di tutti? E quali sono queste esigenze? Tre ore di macchina e altrettante di attesa la domenica? Altrimenti sei tu la colpa della disunione? La nemica della coppia? Quella che non vuole fare condividere al papà tempo col figlioletto? Eh.
Noi avevamo trovato una soluzione. Io a casa una volta a badare alla piccola, lei la successiva, e ogni tanto la boccata d'aria per sentirsi individui arrivava.
La prima volta che mia moglie è andata al centro commerciale, nostra figlia ha avuto un attacco di cacca esplosiva mentre la stavo cambiando.
Ho passato il resto del tempo a pulire casa...
Ne stiamo ridendo ancora adesso...
I mercatini me li facevo anch'io. Alle 5 di mattina di domenica, tornavo a casa alle 8.
 
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