Cosa fareste voi?

danny

Utente di lunga data
Domanda un po' a tutti:
ma perché una donna avrebbe questa esigenza di mostrarsi scafata davanti agli uomini?
Lei ha detto di "amare" ancora suo marito, ma che le manca l'elemento passionale. Col pregresso (vero o falso che sia) ha circoscritto cosa vuole. La storiella.
Un gioco di ruolo
Interpreta una parte che nella vita reale non ha mai interpretato. Può essere divertente
per lo stesso motivo per cui un uomo vuole sentirsi figo e non idiota. Nel campo dei tradimenti il fatto di essere "scafate" (cioe' fare la figura delle troie) e' un plus e non un difetto.
Giro la domanda...perchè una donna si dovrebbe mostrare (e non semplicemente essere) scafata?

io sono scafata, e non ne faccio mistero.
dirlo è avvertire l'altro, stabilire i confini e le regole.

di scafate è pieno.
Io ho visto capitare spesso il contrario.
Ossia fingere di non essere scafate.
Diminuire la questione in particolare col marito. E in particolare se l'intenzione non è far saltare il matrimonio.
Quella che è scafata e si mostra diversamente chiamasi gattamorta. Uno dei principali indicatori che finalmente si è raggiunta la parità dei sessi è che le donne sono sono libere di dire che piace loro il cazzo. Mentre noi maschietti non siamo più forzati a dire per forza che siamo fregna dipendenti.


In pratica la donna nel tradimento è finalmente libera di esprimere sé stessa, cosa che non può fare liberamente col marito o in una situazione in cui ammettere che le piace il cazzo indipendentemente dai sentimenti e dall'immagine ideale di donna e mamma potrebbe esporla a un giudizio negativo, sia maschile che femminile.
O sbaglio?
Perché nella vita di tutti i giorni non ne trovi cos' tante di donne che ammettano con orgoglio di essere scafate...
 
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ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
In pratica la donna nel tradimento è finalmente libera di esprimere sé stessa, cosa che non può fare liberamente col marito o in una situazione in cui ammettere che le piace il cazzo indipendentemente dai sentimenti e dall'immagine ideale di donna e mamma potrebbe esporla a un giudizio negativo, sia maschile che femminile.
O sbaglio?
Perché nella vita di tutti i giorni non ne trovi cos' tante di donne che ammettano con orgoglio di essere scafate...
Io ne conosco parecchie di donne che ammettono serenamente le loro esperienze.
con quel che ne consegue ancora anche adesso con alcuni tipi di maschi eh.

concordo sul fatto che a volte nel tradimento - che poi no è il tradimento ma un certo tipo di relazione sganciata dai legami - sia più semplice.
Non c'è affettività in gioco.

Fra sconosciuti è molto più semplice essere liberi.

Essere liberi fra conosciuti richiede una certa intenzionalità e anche una certa predisposizione al rischio.

Fra conosciuti, che stanno costruendo una relazione, per poterlo essere serve sganciarsi da tutta una serie di immagini che ci si proietta addosso.
A partire, per esempio, dalle immagini, spesso inconsapevoli del "tipo giusto di donna/uomo" che si vuole accanto in una relazione progettuale.

Pensa a tutti i non detti che si trattengono per timore di ferire, offendere. Quei non detti che si trattengono per non urtare la sensibilità dell'altro raccontandosi che sono cazzate. E poi si accumulano...

ho letto un sacco di uomini, pure qui, che ritengono che una che ha un passato insomma...non è molto affidabile eh.
Sai, chissà che ti può combinare una così..
 
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Foglia

utente viva e vegeta
In pratica la donna nel tradimento è finalmente libera di esprimere sé stessa, cosa che non può fare liberamente col marito o in una situazione in cui ammettere che le piace il cazzo indipendentemente dai sentimenti e dall'immagine ideale di donna e mamma potrebbe esporla a un giudizio negativo, sia maschile che femminile.
O sbaglio?
Perché nella vita di tutti i giorni non ne trovi cos' tante di donne che ammettano con orgoglio di essere scafate...
Boh.
Semplicemente rilevo che ha messo da subito in chiaro i propri paletti a un uomo.
 

danny

Utente di lunga data
Io ne conosco parecchie di donne che ammettono serenamente le loro esperienze.
con quel che ne consegue ancora anche adesso con alcuni tipi di maschi eh.

concordo sul fatto che a volte nel tradimento - che poi no è il tradimento ma un certo tipo di relazione sganciata dai legami - sia più semplice.
Non c'è affettività in gioco.

Fra sconosciuti è molto più semplice essere liberi.

Essere liberi fra conosciuti richiede una certa intenzionalità e anche una certa predisposizione al rischio.

Fra conosciuti, che stanno costruendo una relazione, per poterlo essere serve sganciarsi da tutta una serie di immagini che ci si proietta addosso.
A partire, per esempio, dalle immagini, spesso inconsapevoli del "tipo giusto di donna/uomo" che si vuole accanto in una relazione progettuale.

ho letto un sacco di uomini, pure qui, che ritengono che una che ha un passato insomma...non è molto affidabile eh.
Sai, chissà che ti può combinare una così..
In pratica succede come con le auto...
Si tira indietro il chilometraggio perché dire 150.000 km è brutto.
Una lucidata alla carrozzeria e ai 50.000 ci credono tutti.
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
In pratica succede come con le auto...
Si tira indietro il chilometraggio perché dire 150.000 km è brutto.
Una lucidata alla carrozzeria e ai 50.000 ci credono tutti.
A me a volte pare una cosa del genere, sì. :D

Una cosa tipo, ho voglia di scoparti dal primo momento in cui ti ho visto. Ma non lo faccio.
Prima ti testo, mi testo, verifico la questione dei sentimenti, la serietà delle intenzioni etc etc.

E capisco che se si è in cerca di una relazione stabile si prendano cautele...ma penso anche che siano cagate, non c'è cautela che tenga.
Ci si conosce sperimentandosi.

A volte va bene, a volte va male.
Che poi...male...se è andata "male" è andata bene in realtà.
significa semplicemente che non scorreva.

Mi sembrano tutti paletti che si mettono per non lanciarsi in una situazione e lasciarsi portare.
Un "tirare indietro" portati da dubbi e timori ricoperti di buone intenzioni e precauzioni.
 

danny

Utente di lunga data
ho letto un sacco di uomini, pure qui, che ritengono che una che ha un passato insomma...non è molto affidabile eh.
Sai, chissà che ti può combinare una così..
Certo.
Io ricordo che mia moglie era tutta orgogliosa di sembrare scafata con l'amante.
La intrigava il gioco della troia, in un motel, con le pareti che risuonavano degli amplessi delle stanze accanto.
Sono confessioni che ho raccolto...
Sembra quasi che ci sia da vergognarsi, oggi, nel non avere molta esperienza, e se questo concetto era attribuibile al sesso maschile soltanto fino a qualche anno fa, ora anche le donne possono subire lo stesso giudizio in alcune situazioni.
L'inesperienza: qualcosa da nascondere.
Resta come sempre il giudizio sulle scelte individuali.
 
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danny

Utente di lunga data
A me a volte pare una cosa del genere, sì. :D

Una cosa tipo, ho voglia di scoparti dal primo momento in cui ti ho visto. Ma non lo faccio.
Prima ti testo, mi testo, verifico la questione dei sentimenti, la serietà delle intenzioni etc etc.

E capisco che se si è in cerca di una relazione stabile si prendano cautele...ma penso anche che siano cagate, non c'è cautela che tenga.
Ci si conosce sperimentandosi.

A volte va bene, a volte va male.
Che poi...male...se è andata "male" è andata bene in realtà.
significa semplicemente che non scorreva.

Mi sembrano tutti paletti che si mettono per non lanciarsi in una situazione e lasciarsi portare.
Un "tirare indietro" portati da dubbi e timori ricoperti di buone intenzioni e precauzioni.
Sì, credo anch'io.
 

Marjanna

Utente di lunga data
In pratica la donna nel tradimento è finalmente libera di esprimere sé stessa, cosa che non può fare liberamente col marito o in una situazione in cui ammettere che le piace il cazzo indipendentemente dai sentimenti e dall'immagine ideale di donna e mamma potrebbe esporla a un giudizio negativo, sia maschile che femminile.
O sbaglio?
Perché nella vita di tutti i giorni non ne trovi cos' tante di donne che ammettano con orgoglio di essere scafate...
Comunque quello che la moglie di V. ha detto è DESIDERIO. Sentirsi desiderata. Essere corteggiata.
Non è detto che nel suo desiderio debba arrivare ad avere rapporti di sesso con altri. Cosa che però implicherebbe una capacità di gioco senza concedersi.
Per V. il doppio invito è una scelta: scegli me marito o me uomo della chat che ti desidera? Lui si aspetta che chieda al lui marito di spostare il weekend. Se in questo periodo di tempo, causa rabbia contenuta, si mostra freddo e staccato potrebbe -dico potrebbe- essere lui stesso a spingerla nel concedersi questo weekend con l'altro. Quindi nel sapere contribuire a scrivere un futuro (relativo all'appuntamento) che al momento non è stato scritto.
Voglio dire, un bel weekend con gita fuori porta col marito, che salta per 2 ore (3?) ad incontrare uno sconosciuto. Certo il marito è sempre lì, e il weekend potrebbe essere il seguente, ma l'altro chi è? Nessuno. Neppure mai visto.
E' solo pepe, desiderio. E se è stata presa dal marito/uomo misterioso della chat in un certo senso l'ha scelto di nuovo, scartando altri e concentrandosi su lui per due mesi. Lui dice di aver giocato facile conoscendo i gusti di lei, ma quanto ha cercato di mascherare se stesso come personalità nel proporsi a lei?
Creare una finta identità e portarla avanti per due mesi, è fattibile? Quanto lontano di può andare dall'essere se stessi? Parlo di lui, non di lei.
 
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ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Certo.
Io ricordo che mia moglie era tutta orgogliosa di sembrare scafata con l'amante.
La intrigava il gioco della troia, in un motel, con le pareti che risuonavano degli amplessi delle stanze accanto.
Sono confessioni che ho raccolto...
Sembra quasi che ci sia da vergognarsi, oggi, nel non avere molta esperienza, e se questo concetto era attribuibile al sesso maschile soltanto fino a qualche anno fa, ora anche le donne possono subire lo stesso giudizio in alcune situazioni.
L'inesperienza: qualcosa da nascondere.
Resta come sempre il giudizio sulle scelte individuali.
Guarda, io non so bene il meccanismo che scatta eh.
Mi è sempre piaciuto sentirmi troia, e non ho mai tirato indietro in quel sentire.

Ho fatto tutte le esperienze che ho desiderato fare. Se mi guardo indietro, non ho mancanze.
Quel che volevo sperimentare, l'ho sperimentato.

non ne ho mai fatto mistero, e mi sono presa, in particolare quando ero ragazza, anche quel che ne conseguiva.
mi ricordo di un tipo, che mi piaceva veramente moltissimo, che mi aveva chiesto, come prova d'amore, di smettere di essere quella che ero. Ossia uscire da sola, andare a ballare, conoscere gente. Mi chiedeva di trasformarmi nella "sua ragazza immaginaria" ossia quella che la sera era a casa presto, che lo aspettava alla finestra per certi versi, che non aveva esperienze. (l'inesperta che lui potesse guidare alla scoperta di mondi)

Ci ho pianto. ci sono rimasta male.
E poi l'ho sfanculato.

Erano problemi suoi. di percezione di sè, non di me.

forse a tua moglie mancava quel vissuto.
forse il tuo modo di porti con lei, di tenerla a quel modo in palmo di mano, come se fosse la cosa più preziosa al mondo, non bastava. non la rappresentava tutta.
Aveva bisogno di sentire una parte più "selvatica" e meno delicata.

io, non potrei rinunciare alla mia parte selvatica.
Mi deprimerei.

Non è ipotesi eh.
Ho provato a farlo col mio ex, per farlo sentire al sicuro, credendo di dargli il tempo di arrivare anche all'altra.
Sono finita a dormire 18 ore al giorno quando potevo, e ad alzarmi ogni mattina come se dovessi affrontare la morte. Che piuttosto che aprire gli occhi, le martellate sulle unghie.
Il desiderio per lui era ovviamente evaporato.

E' un errore che non rifarò più.
O sono anche la troia (che poi, è una parola sintesi ma anche di biforcazione...dentro ci sono parecchi significati in termini di fantasie al femminile) o meglio salutarci.

Essere lo swaroski, il fiorellino delicato, il cuore del focolare e basta. No.

Io muoio dentro.

forse tua moglie sente cose simili.
E non sa dirle neppure a se stessa.

Come minimo desiderava sentirsi parte di un mondo che le mancava e che la "chiamava" da dentro.
 
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danny

Utente di lunga data
Comunque quello che la moglie di V. ha detto è DESIDERIO. Sentirsi desiderata. Essere corteggiata.
Non è detto che nel suo desiderio debba arrivare ad avere rapporti di sesso con altri. Cosa che però implicherebbe una capacità di gioco senza concedersi.
Per V. il doppio invito è una scelta: scegli me marito o me uomo della chat che ti desidera? Lui si aspetta che chieda al lui marito di spostare il weekend. Se in questo periodo di tempo, causa rabbia contenuta, si mostra freddo e staccato potrebbe -dico potrebbe- essere lui stesso a spingerla nel concedersi questo weekend con l'altro. Quindi nel sapere contribuire a scrivere un futuro (relativo all'appuntamento) che al momento non è stato scritto.
Voglio dire, un bel weekend con gita fuori porta col marito, che salta per 2 ore (3?) ad incontrare uno sconosciuto. Certo il marito è sempre lì, e il weekend potrebbe essere il seguente, ma l'altro chi è? Nessuno. Neppure mai visto.
E' solo pepe, desiderio. E se è stata presa dal marito/uomo misterioso della chat in un certo senso l'ha scelto di nuovo, scartando altri e concentrandosi su lui per due mesi. Lui dice di aver giocato facile conoscendo i gusti di lei, ma quanto ha cercato di mascherare se stesso come personalità nel proporsi a lei?
Creare una finta identità e portarla avanti per due mesi, è fattibile? Quanto lontano di può andare dall'essere se stessi? Parlo di lui, non di lei.
Sai che è una bellissima trama per un racconto?
Molto intrigante.:up:
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Veramente cosa intendi tu
:rotfl::rotfl:

guarda che non ti carbonizzi se ti esponi alla luce eh ;):D

ho avuto più uomini contemporaneamente, ho giocato con sconosciuti incontrati quella sera, ho frequentato posti dove il contatto fisico e il sesso erano normalità e non legate ad altro se non al desiderio di trovare piacere.
E un po' di altre cose :)

Ho trovato una definizione che calza secondo me: scafata è aver avuto pluralità di esperienze in pluralità di contesti.
Un ventaglio aperto sulle opzioni della sessualità fra individui.
 
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danny

Utente di lunga data
O sono anche la troia (che poi, è una parola sintesi ma anche di biforcazione...dentro ci sono parecchi significati in termini di fantasie al femminile) o meglio salutarci.

Essere lo swaroski, il fiorellino delicato, il cuore del focolare e basta. No.

Io muoio dentro.

forse tua moglie sente cose simili.
E non sa dirle neppure a se stessa.

Come minimo desiderava sentirsi parte di un mondo che le mancava e che la "chiamava" da dentro.
Al di là di mia moglie, quella in neretto è una motivazione che mi sembra sia applicabile a non pochi tradimenti femminili.
Mi sto chiedendo se possa valere lo stesso discorso per un uomo.
Comunque sentirsi "porco/troia" ha il suo fascino...
Mi sembra che attiri molti.
 
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ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Al di là di mia moglie, quella in neretto è una motivazione che mi sembra sia applicabile a non pochi tradimenti femminili.
Mi sto chiedendo se possa valere lo stesso discorso per un uomo.

Che parlino i traditori!! :D
 

Marjanna

Utente di lunga data
Sai che è una bellissima trama per un racconto?
Molto intrigante.:up:
Ma è il suo di racconto, lo sta scrivendo lui (vale anche per tutti noi in generale).
Entrando nella chat lui ha aperto il vaso di Pandora e ne è stato travolto.

Ora, non so se con calcolo o senza, sta facendo i conti su casa, soldi, possibile separazione, ma a lui e di lui cosa rimane dopo tutto questo?
 

Marjanna

Utente di lunga data
Guarda, io non so bene il meccanismo che scatta eh.
Mi è sempre piaciuto sentirmi troia, e non ho mai tirato indietro in quel sentire.

Ho fatto tutte le esperienze che ho desiderato fare. Se mi guardo indietro, non ho mancanze.
Quel che volevo sperimentare, l'ho sperimentato.

non ne ho mai fatto mistero, e mi sono presa, in particolare quando ero ragazza, anche quel che ne conseguiva.
mi ricordo di un tipo, che mi piaceva veramente moltissimo, che mi aveva chiesto, come prova d'amore, di smettere di essere quella che ero. Ossia uscire da sola, andare a ballare, conoscere gente. Mi chiedeva di trasformarmi nella "sua ragazza immaginaria" ossia quella che la sera era a casa presto, che lo aspettava alla finestra per certi versi, che non aveva esperienze. (l'inesperta che lui potesse guidare alla scoperta di mondi)

Ci ho pianto. ci sono rimasta male.
E poi l'ho sfanculato.

Erano problemi suoi. di percezione di sè, non di me.

forse a tua moglie mancava quel vissuto.
forse il tuo modo di porti con lei, di tenerla a quel modo in palmo di mano, come se fosse la cosa più preziosa al mondo, non bastava. non la rappresentava tutta.
Aveva bisogno di sentire una parte più "selvatica" e meno delicata.

io, non potrei rinunciare alla mia parte selvatica.
Mi deprimerei.

Non è ipotesi eh.
Ho provato a farlo col mio ex, per farlo sentire al sicuro, credendo di dargli il tempo di arrivare anche all'altra.
Sono finita a dormire 18 ore al giorno quando potevo, e ad alzarmi ogni mattina come se dovessi affrontare la morte. Che piuttosto che aprire gli occhi, le martellate sulle unghie.
Il desiderio per lui era ovviamente evaporato.

E' un errore che non rifarò più.
O sono anche la troia (che poi, è una parola sintesi ma anche di biforcazione...dentro ci sono parecchi significati in termini di fantasie al femminile) o meglio salutarci.

Essere lo swaroski, il fiorellino delicato, il cuore del focolare e basta. No.

Io muoio dentro.

forse tua moglie sente cose simili.
E non sa dirle neppure a se stessa.

Come minimo desiderava sentirsi parte di un mondo che le mancava e che la "chiamava" da dentro.
Tu associ la tua parte selvatica con essere troia?
Mi colpisce "selvatica", ma non lo associo con troia.
 
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