Cosa fareste voi?

Brunetta

Utente di lunga data
Ma neanche un po'.
Mostra solo una spiccata tendenza a mentire e a tutelare i propri interessi più di ogni altra cosa.
Un traditore che rivela sé stesso anche negli aspetti più inaccettabili rivela di avere un rapporto col partner più improntato verso la sincerità.
Poi, se a uno piace la forma e ha una elevata autostima, apprezzerà il partner che si prostra, fa la vittima, piange, si dichiara pentito e magari fa sesso come non mai, salvo poi sorprenderlo ad avere comuni atteggiamenti da stronzo in altre occasioni in cui non è avvezzo a recitare la parte.
Nel mio caso, non amo chi si relazione con me avendo un filtro. Come non ce l'ho io, lo pretendo anche da chi sta con me.
A costo di scoprire lati inaccettabili che, letteratura insegna, appartengono ad ognuno di noi.
Questa è tutta una tua costruzione.
Chi viene beccato se è normale viene colpito dal dolore provocato e si comporta di conseguenza.
Se il comportamento è recitato comunque sarebbe segno che il dolore è capito e considerato.
Chi invece se ne frega “sinceramente” del dolore causato è una persona incapace di empatia nei confronti di chi ha accanto e quindi con problemi gravi oppure, se ti piace di più, si può definire una stronza.
In ogni caso è una persona che mai si occuperà di null’altro che di ciò che è nel suo interesse. Non proprio qualcuno con cui conviene vivere.
 

Jacaranda

Utente di lunga data
Ma neanche un po'.
Mostra solo una spiccata tendenza a mentire e a tutelare i propri interessi più di ogni altra cosa.
Un traditore che rivela sé stesso anche negli aspetti più inaccettabili rivela di avere un rapporto col partner più improntato verso la sincerità. Fa male ad entrambi, ma è apprezzabile, a mio parere.
Poi, se a uno piace la forma e un elevato rigore morale, apprezzerà invece il partner che si prostra, fa la vittima, piange, si dichiara pentito e magari fa sesso come non mai, salvo poi sorprenderlo ad avere comuni atteggiamenti da stronzo in altre occasioni in cui non è avvezzo a recitare la parte.
Nel mio caso, non amo chi si relazione con me avendo un filtro. Come non ce l'ho io, lo pretendo anche da chi sta con me.
A costo di scoprire lati inaccettabili che, letteratura insegna, appartengono comunque ad ognuno di noi.
In fin dei conti è il Truman Show.
Puoi sempre scegliere di non vedere quello che c'è dietro a un mondo tutto sommato accettabile.
Io mi son sempre chiesto come può essere la vita di un Truman qualsiasi dopo aver scoperto che la sua esistenza era una fiction.
In effetti il film termina quando dovrebbe essere più interessante.
Stai partendo dal presupposto che chi piange e si dispera stia mentendo ...
Certo che chi non lo fa e’ sicuramente sincero ...
Una sincera merda , senza ombra di dubbio ..a cui decidiamo di continuare ad accompagnarci.
Chi si dispera almeno fa sorgere il dubbio di un pentimento, di un interesse ...ci si dice: e se fosse vero? Poi si tengono le antenne alte per capire se e’ la verità ... ma per questo , dire che chi piange sta mentendo per nobilitare chi non lo fa ...mi sembra, perdonami, paraculo....
 

danny

Utente di lunga data
Questa è tutta una tua costruzione.
Chi viene beccato se è normale viene colpito dal dolore provocato e si comporta di conseguenza.
Se il comportamento è recitato comunque verrebbe considerato.
Chi invece se ne frega “sinceramente” del dolore causato è una persona incapace di empatia nei confronti di chi ha accanto e quindi con problemi gravi oppure, se ti piace di più, si può definire una stronza.
In ogni caso è una persona che mai si occuperà di null’altro che di ciò che è nel suo interesse. Non proprio qualcuno con cui conviene vivere.
Secondo neretto: Non nego questo.
Ma la definizione di "stronzo" non va esclusa neppure da chi si comporta come una vittima delle circostanze.
Ipocrita è un termine che utilizzerei con più generosità.
Tu, Brunetta, pensi davvero che chi tradisce, soprattutto serialmente, possa salvarsi semplicemente con un atto di contrizione nei confronti del tradito?
No, e la tua storia lo palesa.
Chi tradisce è "stronzo inside" a priori. Non va negato. Poi... amen.
Può essere anche "colpito" dal dolore provocato, ma ho la sensazione che provi più struggimento e ansia per aver perso il controllo della propria vita.
Tu, tradito, hai il tuo dolore. Ma lui ha i suoi problemi. Sei mai stata traditrice?
No. Non ti rendi conto cosa vuol dire stare dall'altra parte, sentirsi accusato e osteggiato da chi hai accanto, perdere la serenità in casa, dover rinunciare a un amante verso cui ci sono sentimenti il tutto per stare in una situazione in cui hai perso la stima e la fiducia di chi hai accanto.
Una vita di merda: speri, come un bambino, che con quattro pianti, un atteggiamento da vittima, qualche genuflessione da figlio pentito e delle coccole in più ti sia abbonata gran parte della pena.
E ci riesci, se dall'altra parte hai chi si fa bastare queste cose.
Tanto, nel giro di un anno o due, si torna a fare la vita di prima, no?
Che cosa è meglio? Chi ti confessa di non amarti più, che ti ha tradito per cercare compensazioni, che rimane in famiglia per i figli, che ti vuole bene ma non sei più l'uomo o la donna della tua vita -
e tu, su questi dati reali, concreti, veri, prendi le decisioni che ti spettano - o chi ti tiene legato con delle promesse false, ti giura pentimento e dichiara un amore che non esiste, si comporta in maniera irresistibile per vedersi ridotta la pena?
 

Foglia

utente viva e vegeta
Ma neanche un po'.
Mostra solo una spiccata tendenza a mentire e a tutelare i propri interessi più di ogni altra cosa.
Un traditore che rivela sé stesso anche negli aspetti più inaccettabili rivela di avere un rapporto col partner più improntato verso la sincerità. Fa male, ma è apprezzabile.
Poi, se a uno piace la forma e un elevato rigore morale, apprezzerà invece il partner che si prostra, fa la vittima, piange, si dichiara pentito e magari fa sesso come non mai, salvo poi sorprenderlo ad avere comuni atteggiamenti da stronzo in altre occasioni in cui non è avvezzo a recitare la parte.
Nel mio caso, non amo chi si relazione con me avendo un filtro. Come non ce l'ho io, lo pretendo anche da chi sta con me.
A costo di scoprire lati inaccettabili che, letteratura insegna, appartengono comunque ad ognuno di noi.
In fin dei conti è il Truman Show.
Puoi sempre scegliere di non vedere quello che c'è dietro a un mondo tutto sommato accettabile.
Io mi son sempre chiesto come può essere la vita di un Truman qualsiasi dopo aver scoperto che la sua esistenza era una fiction.
In effetti il film termina quando dovrebbe essere più interessante.
Mi verrebbe da pensare che se non percepisco un dispiacere nell'altro, ma solo disappunto per essere stato scoperto, allora non potrei fare altro che darmi della scema per avere voluto bene (e volerne) a una persona così. Non credo che sia solo una questione di forma. Sei scoperto e perciò letteralmente cade il sipario. Ti trovi con la scena, e anche il retroscena esposto. Mentre chi hai davanti guarda, ma sei tu che lo agisci. Beh. Direi che oltre al disappunto per trovarti tra i piedi gli attrezzi di scena, una minima sofferenza per chi vedi soffrire davanti a te a quel punto dovresti essere in grado di provarla. Non solo fastidio per non sapere più come pigliare a pedate l'ennesimo oggetto che ti sta facendo inciampare. Perché lo spettatore non è uno qualsiasi che paga il biglietto, e al massimo potrà arrivare a dire che sei un pessimo attore incapace di fare fronte all'imprevisto. Ma perché l'imprevisto colpisce lo spettatore, in un modo che lo rende anche ai tuoi occhi qualcosa di diverso, da uno spettatore insoddisfatto. Se non hai neppure questo... Beh... Possiamo dare ufficialmente atto della avvenuta morte (magari avvenuta molto prima) di una comunicazione emotiva. Anche di livello basso.
Cosa resta? Davvero casa mutuo figli in mezzo a una pessima recita.
 

Foglia

utente viva e vegeta
Stai partendo dal presupposto che chi piange e si dispera stia mentendo ...
Certo che chi non lo fa e’ sicuramente sincero ...
Una sincera merda , senza ombra di dubbio ..a cui decidiamo di continuare ad accompagnarci.
Chi si dispera almeno fa sorgere il dubbio di un pentimento, di un interesse ...ci si dice: e se fosse vero? Poi si tengono le antenne alte per capire se e’ la verità ... ma per questo , dire che chi piange sta mentendo per nobilitare chi non lo fa ...mi sembra, perdonami, paraculo....
Quoto. Anche senza piangere eh. Uno il dispiacere lo mostra, e lo dimostra.

Esulo dal tradimento, a sto punto. Ma se all'interno di un rapporto non ti dispiace del mio dispiacere (così come del pari non hai piacere se io ne ho) cosa cavolo resta? Boh. Direi che è veramente finita.
 

Nocciola

Super Moderatore
Staff Forum
Aveva intenzione di chiudere prima di sapere.
La cosa più probabile è che a noi abbia fatto una sintesi lacunosa.
Boh questa cosa l’hai percepita tu
A me non sembra
 

Lara3

Utente di lunga data
Mi verrebbe da pensare che se non percepisco un dispiacere nell'altro, ma solo disappunto per essere stato scoperto, allora non potrei fare altro che darmi della scema per avere voluto bene (e volerne) a una persona così. Non credo che sia solo una questione di forma. Sei scoperto e perciò letteralmente cade il sipario. Ti trovi con la scena, e anche il retroscena esposto. Mentre chi hai davanti guarda, ma sei tu che lo agisci. Beh. Direi che oltre al disappunto per trovarti tra i piedi gli attrezzi di scena, una minima sofferenza per chi vedi soffrire davanti a te a quel punto dovresti essere in grado di provarla. Non solo fastidio per non sapere più come pigliare a pedate l'ennesimo oggetto che ti sta facendo inciampare. Perché lo spettatore non è uno qualsiasi che paga il biglietto, e al massimo potrà arrivare a dire che sei un pessimo attore incapace di fare fronte all'imprevisto. Ma perché l'imprevisto colpisce lo spettatore, in un modo che lo rende anche ai tuoi occhi qualcosa di diverso, da uno spettatore insoddisfatto. Se non hai neppure questo... Beh... Possiamo dare ufficialmente atto della avvenuta morte (magari avvenuta molto prima) di una comunicazione emotiva. Anche di livello basso.
Cosa resta? Davvero casa mutuo figli in mezzo a una pessima recita.
Vero.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Secondo neretto: Non nego questo.
Ma la definizione di "stronzo" non va esclusa neppure da chi si comporta come una vittima delle circostanze.
Ipocrita è un termine che utilizzerei con più generosità.
Tu, Brunetta, pensi davvero che chi tradisce, soprattutto serialmente, possa salvarsi semplicemente con un atto di contrizione nei confronti del tradito?
No, e la tua storia lo palesa.
Chi tradisce è "stronzo inside" a priori. Non va negato. Poi... amen.
Può essere anche "colpito" dal dolore provocato, ma ho la sensazione che provi più struggimento e ansia per aver perso il controllo della propria vita.
Tu, tradito, hai il tuo dolore. Ma lui ha i suoi problemi. Sei mai stata traditrice?
No. Non ti rendi conto cosa vuol dire stare dall'altra parte, sentirsi accusato e osteggiato da chi hai accanto, perdere la serenità in casa, dover rinunciare a un amante verso cui ci sono sentimenti il tutto per stare in una situazione in cui hai perso la stima e la fiducia di chi hai accanto.
Una vita di merda: speri, come un bambino, che con quattro pianti, un atteggiamento da vittima, qualche genuflessione da figlio pentito e delle coccole in più ti sia abbonata gran parte della pena.
E ci riesci, se dall'altra parte hai chi si fa bastare queste cose.
Tanto, nel giro di un anno o due, si torna a fare la vita di prima, no?
Che cosa è meglio? Chi ti confessa di non amarti più, che ti ha tradito per cercare compensazioni, che rimane in famiglia per i figli, che ti vuole bene ma non sei più l'uomo o la donna della tua vita -
e tu, su questi dati reali, concreti, veri, prendi le decisioni che ti spettano - o chi ti tiene legato con delle promesse false, ti giura pentimento e dichiara un amore che non esiste, si comporta in maniera irresistibile per vedersi ridotta la pena?
Ma chi ci crede a chi fa dichiarazioni di amore?!
Io non sto parlando di perdono o simili reazioni.

Sto parlando di reazioni umane.

Se di fronte a un dolore provocato si prova solo fastidio per sé e lo si dimostra, non si è sinceri, si è psicopatici/stronzi, scegli tu.
 

Divì

Utente senza meta
Finché persino persone come te che non hanno mai tradito non troveranno sbalorditivo che la compagna di vita abbia barattato un marito amorevole per dei pomeriggi eccitanti in motel (e bada bene, non ho detto “abbia preferito un altro uomo ..che può capitare )... allora che ci vogliamo dire ?
Ma si... dai... non meravigliamoci
E trasferiamo questo sentire anche a chi ha fatto la marachella su
Quoto. Preferire un altro / altra perché l'amore è finito ci sta. A una cosa così che commenti si possono fare?
 

Divì

Utente senza meta
Penso che tu abbia ragione, concordo con te.
Ma comunque lui si considera una persona normale, mi dice che tutti i suoi amici sono più o meno così.
Non ha nessuna intenzione di farsi vedere, curare o fare terapia di coppia. Onestamente adesso anche io una terapia di coppia la considero superata.
Quindi visto che si considera una persona normale gli ho parlato come si fa con una persona normale.
Psicologia /psichiatra sono scienze che mettono un limite della normalità secondo canoni sociali , religiosi.
Tutto quello che è fuori da questi limiti è patologico.
E se invece fosse un emerito stronzo egoista che si frega altamente di quelli che gli vogliono bene ?
La maggior parte degli psicopatici o delle persone affette da dipendenze gravi non ammettono di esserlo e si dicono normali. Pure i serial killer .....
 

Divì

Utente senza meta
Il tradito ha bisogno di entrare nella mente del traditore e giustificarlo...se no non ne esce. Accettare che magari mancava qualcosa nella coppia da coraggio e diminuisce la delusione e mantiene un po integra la figura di chi hai accanto.
capirlo, non giustificarlo.

Non è la stessa cosa. Direi che capirlo è necessario, anche se ci si lascia. Giustificarlo è comunque sbagliato.
 

void

Utente di lunga data
Secondo neretto: Non nego questo.
Ma la definizione di "stronzo" non va esclusa neppure da chi si comporta come una vittima delle circostanze.
Ipocrita è un termine che utilizzerei con più generosità.
Tu, Brunetta, pensi davvero che chi tradisce, soprattutto serialmente, possa salvarsi semplicemente con un atto di contrizione nei confronti del tradito?
No, e la tua storia lo palesa.
Chi tradisce è "stronzo inside" a priori. Non va negato. Poi... amen.
Può essere anche "colpito" dal dolore provocato, ma ho la sensazione che provi più struggimento e ansia per aver perso il controllo della propria vita.
Tu, tradito, hai il tuo dolore. Ma lui ha i suoi problemi. Sei mai stata traditrice?
No. Non ti rendi conto cosa vuol dire stare dall'altra parte, sentirsi accusato e osteggiato da chi hai accanto, perdere la serenità in casa, dover rinunciare a un amante verso cui ci sono sentimenti il tutto per stare in una situazione in cui hai perso la stima e la fiducia di chi hai accanto.
Una vita di merda: speri, come un bambino, che con quattro pianti, un atteggiamento da vittima, qualche genuflessione da figlio pentito e delle coccole in più ti sia abbonata gran parte della pena.
E ci riesci, se dall'altra parte hai chi si fa bastare queste cose.
Tanto, nel giro di un anno o due, si torna a fare la vita di prima, no?
Che cosa è meglio? Chi ti confessa di non amarti più, che ti ha tradito per cercare compensazioni, che rimane in famiglia per i figli, che ti vuole bene ma non sei più l'uomo o la donna della tua vita -
e tu, su questi dati reali, concreti, veri, prendi le decisioni che ti spettano - o chi ti tiene legato con delle promesse false, ti giura pentimento e dichiara un amore che non esiste, si comporta in maniera irresistibile per vedersi ridotta la pena?
Gran bella riflessione.
 
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Ginevra65

Moderatrice del cazzo
Staff Forum
la storia di [MENTION=12161]Vigorvis[/MENTION] mi ricorda soloconilcuore.

Un tradimento è sempre una batosta , ma in questo caso una moglie che li cambia spesso, non fa pensare di certo a una che si è invaghita, perso la testa per tizio.

Qui si passa da Tizio a Caio e altri caxxi per puro piacere. Scoprire una così , magari nel tempo passato madre e moglie devota, è una bella botta.
 

Ginevra65

Moderatrice del cazzo
Staff Forum
Secondo neretto: Non nego questo.
Ma la definizione di "stronzo" non va esclusa neppure da chi si comporta come una vittima delle circostanze.
Ipocrita è un termine che utilizzerei con più generosità.
Tu, Brunetta, pensi davvero che chi tradisce, soprattutto serialmente, possa salvarsi semplicemente con un atto di contrizione nei confronti del tradito?
No, e la tua storia lo palesa.
Chi tradisce è "stronzo inside" a priori. Non va negato. Poi... amen.
Può essere anche "colpito" dal dolore provocato, ma ho la sensazione che provi più struggimento e ansia per aver perso il controllo della propria vita.
Tu, tradito, hai il tuo dolore. Ma lui ha i suoi problemi. Sei mai stata traditrice?
No. Non ti rendi conto cosa vuol dire stare dall'altra parte, sentirsi accusato e osteggiato da chi hai accanto, perdere la serenità in casa, dover rinunciare a un amante verso cui ci sono sentimenti il tutto per stare in una situazione in cui hai perso la stima e la fiducia di chi hai accanto.
Una vita di merda: speri, come un bambino, che con quattro pianti, un atteggiamento da vittima, qualche genuflessione da figlio pentito e delle coccole in più ti sia abbonata gran parte della pena.
E ci riesci, se dall'altra parte hai chi si fa bastare queste cose.
Tanto, nel giro di un anno o due, si torna a fare la vita di prima, no?
Che cosa è meglio? Chi ti confessa di non amarti più, che ti ha tradito per cercare compensazioni, che rimane in famiglia per i figli, che ti vuole bene ma non sei più l'uomo o la donna della tua vita -
e tu, su questi dati reali, concreti, veri, prendi le decisioni che ti spettano - o chi ti tiene legato con delle promesse false, ti giura pentimento e dichiara un amore che non esiste, si comporta in maniera irresistibile per vedersi ridotta la pena?
Gran bella riflessione.
Per ogni persona è diverso il meglio o il peggio, dipende dal carattere.

Quando scopri chi hai al tuo fianco la valutazione cambia:

- si è invaghito/a di un* altr*
-salta da un cazzo/figa all'altro per spasso

la differenza c'è eccome
 
Ultima modifica da un moderatore:

Foglia

utente viva e vegeta
Ma chi ci crede a chi fa dichiarazioni di amore?!
Io non sto parlando di perdono o simili reazioni.

Sto parlando di reazioni umane.

Se di fronte a un dolore provocato si prova solo fastidio per sé e lo si dimostra, non si è sinceri, si è psicopatici/stronzi, scegli tu.
Ma no.
Si è in una relazione in cui non ci sono altri collegamenti reciproci che non siano casa mutuo e figli.
Il resto dipende. Tradire e' sbagliato. Però le cause di perdita di una certa corrispondenza sono le più svariate.
Se io avessi messo un bel palco di corna al mio ex poco prima della separazione, non avrei corrisposto alcun dispiacere eventualmente letto in lui. Come anche lui aveva visibilmente dispiacere per la separazione. Pure io ne avevo. Ma erano dispiaceri non so come dire... Autonomi. Con diversa fonte. Quello e' lo stacco emotivo. Che non significa che io non possa essere dispiaciuta in relazione alla mia posizione di traditrice beccata e al contempo dispiaciuta per il dolore che vedo in te.
 

Eagle72

Utente di lunga data
capirlo, non giustificarlo.

Non è la stessa cosa. Direi che capirlo è necessario, anche se ci si lascia. Giustificarlo è comunque sbagliato.
Dico che se resti per soffrire meno provi a giustificarlo..tipo trovare le tue mancanze ecc..
 

Eagle72

Utente di lunga data
la storia di [MENTION=12161]Vigorvis[/MENTION] mi ricorda soloconilcuore.

Un tradimento è sempre una batosta , ma in questo caso una moglie che li cambia spesso, non fa pensare di certo a una che si è invaghita, perso la testa per tizio.

Qui si passa da Tizio a Caio e altri caxxi per puro piacere. Scoprire una così , magari nel tempo passato madre e moglie devota, è una bella botta.
E qui si apre il bivio. E se invece di saltare da uno a un altro si è invaghita e ha avuto relazione pluriennale..è meglio? Piu sopportabile? Chiedo e...
 

Divì

Utente senza meta
Dico che se resti per soffrire meno provi a giustificarlo..tipo trovare le tue mancanze ecc..
Lo si fa, lo so benissimo, questo non lo rende più giusto e soprattutto più utile per sè e per l'altro.

Sul trovare le mie mancanze come forma di giustificazione per l'altro, manco per sogno.

Esigo piuttosto che le mie mancanze eventuali siano espresse e discusse dall'altra persona.

Che siano oggetto di liti. Nelle relazioni sane funziona così.
 

danny

Utente di lunga data
Stai partendo dal presupposto che chi piange e si dispera stia mentendo ...
Certo che chi non lo fa e’ sicuramente sincero ...
Una sincera merda , senza ombra di dubbio ..a cui decidiamo di continuare ad accompagnarci.
Chi si dispera almeno fa sorgere il dubbio di un pentimento, di un interesse ...ci si dice: e se fosse vero? Poi si tengono le antenne alte per capire se e’ la verità ... ma per questo , dire che chi piange sta mentendo per nobilitare chi non lo fa ...mi sembra, perdonami, paraculo....
Stai giustificando una manipolazione?
(sottolineato).
No, chi piange e si dispera è... un bambino.
Se una persona tradisce lo deve fare da adulto, con la piena convinzione di quello che sta facendo, e, nel caso malaugurato di una scoperta, riconoscere fino in fondo le responsabilità che si assume.
Io a certe conclusioni sono arrivato perché le spiegazioncine da figlia con papà non le avrei trovate accettabili o convincenti.
E neppure coerenti con la persona e il rapporto che pretendevo.
Certo, sarebbe stato tutto più facile. Non mi sarei dovuto mettere in discussione. La coppia sarebbe rimasta uguale, come prima, e confesso che per un lungo tempo ho anche sperato che tutto tornasse come prima.
Cercare indizi a vita, "tenere alte le antenne" è esattamente questo.
Se la coppia è finita è finita. Bisogna solo dirsi in faccia le basi sulle quali ci si rapporta da quel momento in poi.
Per i figli? Per farsi compagnia? Per l'affetto? Per convenienza?
Basta dirlo.
A volte ci vogliono mesi perché si abbia il coraggio di farlo, ma la risposta deve arrivare, altrimenti si resta nel "comodo" a vita.
 

Marjanna

Utente di lunga data
Non è così.

Si sa perfettamente che si sta tradendo un patto, una persona, che ci si sta comportando slealmente, che ci si mostra per quel che non si è.

Che questo sia un effetto collaterale del privilegiare un proprio desiderio non la rende certo una cosa giusta.
Ma su quel "patto" il traditore stesso ci ha costruito la sua vita, tradisce se stesso in primis.
Poi serve veramente un patto??? Serve aver fatto il matrimonio in chiesa, il pranzone da 6 ore con i parenti, il viaggio di nozze??? Il "patto" lo fai dentro di te.
Una/o si sposa, si incasina in mille aspetti economici, fa uno due figli, e poi gli svirgola che vive meglio facendosi amanti? E devi venire beccato per correre a chiudere la storia, subito... altrimenti andavi avanti. Ma per la testa che cavolo ti girava??? Perchè mentre tu pensavi che vivevi meglio con l'amante l'altro ti era fedele e ti credeva fedele. E tu interrompi per non fare saltare la fedeltà dell'altro, per non perdere la sua cura. Ma proprio quel giorno scopri che il valore della cura che ti dava l'altro? Perchè se mancava qualcosa e ti sei fatto l'amante, non è che il giorno che vieni beccato quel qualcosa improvvisamente si materializza.

Spesso è solo immaturità.
Gli adolescenti non hanno empatia. Pensano al proprio godimento, non alle conseguenze.
E' un problema aver a che fare con partner adulti che l'adolescenza non l'hanno mai superata.
Oddio, quelli sono più i neonati nella culla. Piangono se hanno fame, se stanno male, è un bisogno non essendo indipendenti.
I bambini spesso dimostrano grande empatia, se vedono qualcuno piangere (è che di solito vengono protetti dal vedere adulti tristi), se vedono un animale soffrire.
 
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