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Marjanna

Utente di lunga data
Questo dico..

Poi sai.. nelle immagini ognuno legge ciò che crede, non è questione di "indovinare"

Però da fuori la tua relazione aveva la etichetta di "amanti" come tutte le altre

Le etichette sono usate appunto x semplificare, e evitare di andare oltre.

Sono amanti. Scopano. Punto. :)
Ma io sono abbastanza abituata a guardare con un certo occhio le foto.
In mezzo a milioni di immagini che si vedono di questi tempi ci si ferma poco.
Dovresti associarci qualche prodotto di vendita e vedresti come la differenza cade addosso alle persone.
Sotto certi aspetti è abbastanza mostruoso.


Io lo ho aperto su un particolare aspetto, ma il discorso è andato in una direzione attigua ma non coincidente con la mia domanda.
Posto che ci sono anche termini di recente conio (come scopamicizia, o ancora trombamicizia) c'è chi di fronte alla parola base amante sente proprio una non corrispondenza. Come se appunto usassi bicicletta al posto di moto e per vocabolario la moto ha il motore, e la bici no. Allo stesso modo con l'amante c'è sesso, che non esclude anche amicizia. Eppure con la scusa di non etichettare, amico suona meglio. Mi chiedo il perché di quello. Se poi vogliamo dire che i contenuti sono vari anche all'interno di marito e moglie diciamolo. Ma marito e moglie non sono etichette più di amico o amante. Non è che per questo rifiuto il termine marito. E' chiaro che se poi gli associo insieme la galera (marito carceriere) allora eviterò il termine. In effetti ripeto: parlandone mi sono convinta che etichetta sia l'aggettivo che viene dopo.
Altrimenti non ha senso: posso essere amante per una sera o per anni. Posso essere l'amante del "dimmi quanto sono zoccola", o l'amante del "parliamo". Ma amante sono per te. Altrimenti e' come dire che non sono donna perché non corrispondo alla tua immagine di donna. Non so se mi spiego. Basta mettere dopo donna l'aggettivo "orrenda" per far dire che preferisci definirmi persona, così non mi etichetti?
Amante per me vuol dire che vengo da te per amarti, in tutte le sue declinazioni.
Una moglie è amante di suo marito, dovrebbe fare questo in primis, ed essere suo desiderio farlo. La vera amante per me sarebbe quindi la compagna.
Chiaramente una moglie non è solo amante, può essere anche madre. Non è che una leva l'altra anche se in determinati periodi come un post parto è normale che vi sia una maggiore cura ad un nascituro, ma è una forma di amore. Ad esempio l'immagine di una donna che allatta al seno un bambino può essere molto sensuale.

L'uso legato a relazioni extraconiugali credo sia stato influenzato dalla letteratura e dalla cinematografia, su tutti mi viene in mente il film L'amante tratto dal romanzo di Marguerite Duras.
 

danny

Utente di lunga data
L'uso legato a relazioni extraconiugali credo sia stato influenzato dalla letteratura e dalla cinematografia, su tutti mi viene in mente il film L'amante tratto dal romanzo di Marguerite Duras.
Affatto. È il secondo significato del vocabolario.
Il primo indica colui che ha passione per qualcosa.
Il secondo chi ha una (qualsiasi) relazione coniugale.
Amico è nella lingua italiana anche (terzo significato) l'eufemismo di amante.
Ovvero viene scelto da chi ritiene troppo forte il primo termine e preferisce il termine più soft.
Le fotografie postate non c'entrano un cazzo, pardon, un pisellino (eufemismo) , sono semplicemente declinazioni di un rapporto di coppia qualsiasi. Extra, premium o basic che sia.
Per me potete (generico) usare il termine che volete, essendo entrambi corretti, senza però farvi (generico) menate, seghe mentali e sofismi barocchi per motivare una scelta che vista dal di fuori non è così palesemente evidente.
D'altronde a me piace ogni tanto usare gnocca o figa al posto di bella donna. Sono scelte, si sa. Non sto neanche a spiegare perché.
 
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Marjanna

Utente di lunga data
Affatto. È il secondo significato del vocabolario.
Il primo indica colui che ha passione per qualcosa.
Il secondo chi ha una (qualsiasi) relazione coniugale.
Amico è nella lingua italiana anche (terzo significato) l'eufemismo di amante.
Ovvero viene scelto da chi ritiene troppo forte il primo termine e preferisce il termine più soft.
Le fotografie postate non c'entrano un cazzo, pardon, un pisellino (eufemismo) , sono semplicemente declinazioni di un rapporto di coppia qualsiasi. Extra, premium o basic che sia.
Per me potete (generico) usare il termine che volete, essendo entrambi corretti, senza però farvi (generico) menate, seghe mentali e sofismi barocchi per motivare una scelta che vista dal di fuori non è così palesemente evidente.
D'altronde a me piace ogni tanto usare gnocca o figa al posto di bella donna. Sono scelte, si sa. Non sto neanche a spiegare perché.
Pure per me potete usare il termine che volete. Credo pure per [MENTION=7069]Foglia[/MENTION] e [MENTION=6586]Skorpio[/MENTION]. Si divagava. :)
 

Brunetta

Utente di lunga data
Allora AMANTE indica uno status impegnativo di uno per l’altra quasi un fidanzamento dove però non vi può essere evoluzione in senso matrimoniale perché almeno uno dei due è impegnato e non ha intenzione di chiudere il matrimonio.
Se non vi è questo impegno sentimentale non si è amanti.
Corretto?
 

danny

Utente di lunga data
Allora AMANTE indica uno status impegnativo di uno per l’altra quasi un fidanzamento dove però non vi può essere evoluzione in senso matrimoniale perché almeno uno dei due è impegnato e non ha intenzione di chiudere il matrimonio.
Se non vi è questo impegno sentimentale non si è amanti.
Corretto?
Per il 27,5% degli intervenuti sì.
Il 18,3 ritiene amante e amico indifferentemente sinonimi.
Il 27,7 non ritiene corretto l'uso.
Astenuti tutti gli altri.
Io introdurrei il termine amicante o amico premium (da usarsi solo quando occasionalmente si fa sesso con un amico), così siamo a posto.
Faccio partire Venditti?
 
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Skorpio

Utente di lunga data
Eppure con la scusa di non etichettare, amico suona meglio. Mi chiedo il perché di quello. Se poi vogliamo dire che i contenuti sono vari anche all'interno di marito e moglie diciamolo. Ma marito e moglie non sono etichette più di amico o amante. Non è che per questo rifiuto il termine marito.
ho capito cosa intendi, dipende dall'uso individuale dell'etichetta, e se l'uso è strumentale alla "definizione" e alla "semplificazione" per andare oltre, capisco il rifiuto

anche "famiglia" è una etichetta, in Alto Adige nelle strutture ricettive le stanze sono assegnate alla "Famiglia Rossi"

ai tavoli c'è scritto "famiglia Rossi, o Bianchi o Verdi"

questa etichetta però serve per definire i tavoli e le camere

perché se all'hotel ci sono tanti tavoli dove c'è scritto "famiglia @Foglia , famiglia @Skorpio famiglia @Jacaranda famiglia @spleen famiglia @Nocciola famiglia @danny etc.. etc.. .. non vuol dire che siamo tutti uguali

dentro ogni "famiglia" circolano cose emozioni equilibri tutti completamente diversi tra di loro

eppure abbiamo tutti l'etichetta "famiglia"


quindi.. si, io "voglio dire" che i contenuti non solo "non sono tutti uguali" ma sono "tutti diversi

e quindi SE l'etichetta serve per "assimilare tutti" in uguali e "evitare" cosi di andare a rumare dentro, rassicurati dalla etichetta, imi distanzio eccome :D
 
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Skorpio

Utente di lunga data
Pure per me potete usare il termine che volete. Credo pure per @Foglia e @Skorpio. Si divagava. :)
io non ho problemi con i termini, ho problemi con la condivisione dei contenuti :)

ad esempio io "ti amo" l'ho detto a diverse persone, a volte inopinatamente, a volte no

ultimamente sto molto attento, ma se so che posso dire "ti amo" lo dico eccome, e come mi piace e come lo sento forte

ma so anche che chi riceve il mio "ti amo" non pensa nella sua testolina "epperò allora tua moglie.. epperò allora bisognerebbe andare a vivere assieme epperò allora… epperò allora…."


e non ho nessun problema se il "contenuto" è condiviso..

se però lo dico a una persona che mi fa: "fermi tutti oh.. che hai detto? no no no.. fermo fermo eccheccazzo eh no.." vuol dire che (forse) i problemi con la etichetta ce li ha più lei che io
 

danny

Utente di lunga data
ho capito cosa intendi, dipende dall'uso individuale dell'etichetta, e se l'uso è strumentale alla "definizione" e alla "semplificazione" per andare oltre, capisco il rifiuto

anche "famiglia" è una etichetta, in Alto Adige nelle strutture ricettive le stanze sono assegnate alla "Famiglia Rossi"

ai tavoli c'è scritto "famiglia Rossi, o Bianchi o Verdi"

questa etichetta però serve per definire i tavoli e le camere

perché se all'hotel ci sono tanti tavoli dove c'è scritto "famiglia @Foglia , famiglia @Skorpio famiglia @Jacaranda famiglia @spleen famiglia @Nocciola famiglia @danny etc.. etc.. .. non vuol dire che siamo tutti uguali

dentro ogni "famiglia" circolano cose emozioni equilibri tutti completamente diversi tra di loro

eppure abbiamo tutti l'etichetta "famiglia"


quindi.. si, io "voglio dire" che i contenuti non solo "non sono tutti uguali" ma sono "tutti diversi

e quindi SE l'etichetta serve per "assimilare tutti" in uguali e "evitare" cosi di andare a rumare dentro, rassicurati dalla etichetta, imi distanzio eccome :D
Va beh, manco io sono uguale a te, però sono un uomo più o meno come te.
O preferisci un'altra etichetta al posto di uomo?
Maschio?
Essere vivente dotato di pene?
Sono interessanti i tuoi sofismi, però dopo mesi che discutiamo mi chiedo perché tu tenda generalmente a rifiutare le definizioni più comuni e condivisibili, cercando di portare la comunicazione all'uso di una terminologia a tuo esclusivo uso e consumo.
Io non vado in Alto Adige, vado in un villaggio naturista, dove sono tutti nudi. Potresti considerare la nudità un'etichetta, e disquisire sul fatto che malgrado questo le persone si distinguano ancora, ma tutto sommato quello che conta è il concetto di base che fornisce la singola parola: la nudità è stare senza vestiti.
Identicamente l'uso di amante o della versione più soft amico non presuppone nulla di più di quello che riporta qualunque vocabolario: non specifica il nome, l'età, la disponibilità alle posizioni, la dimensione delle tette e del pisello, l'odore della pelle, l'orario degli appuntamenti e la frequenza, i sentimenti in gioco, non dice nulla.
Perché le parole sono semplici e non hanno bisogno di tante spiegazioni.
Sono i discorsi che dovrebbero essere complessi e raccontare qualcosa, ma spesso si fermano prima.
Alle parole, appunto.
 
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Jacaranda

Utente di lunga data
ho capito cosa intendi, dipende dall'uso individuale dell'etichetta, e se l'uso è strumentale alla "definizione" e alla "semplificazione" per andare oltre, capisco il rifiuto

anche "famiglia" è una etichetta, in Alto Adige nelle strutture ricettive le stanze sono assegnate alla "Famiglia Rossi"

ai tavoli c'è scritto "famiglia Rossi, o Bianchi o Verdi"

questa etichetta però serve per definire i tavoli e le camere

perché se all'hotel ci sono tanti tavoli dove c'è scritto "famiglia @Foglia , famiglia @Skorpio famiglia @Jacaranda famiglia @spleen famiglia @Nocciola famiglia @danny etc.. etc.. .. non vuol dire che siamo tutti uguali

dentro ogni "famiglia" circolano cose emozioni equilibri tutti completamente diversi tra di loro

eppure abbiamo tutti l'etichetta "famiglia"


quindi.. si, io "voglio dire" che i contenuti non solo "non sono tutti uguali" ma sono "tutti diversi

e quindi SE l'etichetta serve per "assimilare tutti" in uguali e "evitare" cosi di andare a rumare dentro, rassicurati dalla etichetta, imi distanzio eccome :D
L’italiano è una così bella lingua ... ci si può spiegare così bene quando si vuole .
Dire famiglia non significa etichettare ma indicare prevalentemente delle persone con un legame appunto familiare ... poi ci puoi aggiungere tanti aggettivi che la qualifichino “di merda” affiatata” “indifferente”..”bella” “brutta”....
 

danny

Utente di lunga data
L’italiano è una così bella lingua ... ci si può spiegare così bene quando si vuole .
Dire famiglia non significa etichettare ma indicare prevalentemente delle persone con un legame appunto familiare ... poi ci puoi aggiungere tanti aggettivi che la qualifichino “di merda” affiatata” “indifferente”..”bella” “brutta”....
Esatto.
E oltre agli aggettivi anche un fatto, un racconto, un'opinione.
 

Jacaranda

Utente di lunga data
Allora AMANTE indica uno status impegnativo di uno per l’altra quasi un fidanzamento dove però non vi può essere evoluzione in senso matrimoniale perché almeno uno dei due è impegnato e non ha intenzione di chiudere il matrimonio.
Se non vi è questo impegno sentimentale non si è amanti.
Corretto?
Ah si ? Quindi prima di dire “la mia collega ha un amante”.. devo chiedere ai diretti interessati la profondità del legame che li unisce ?
E magari prima di dire “chiedi a quell’uomo dove si trova via tal dei tali ..” devo fare ricerche approfondite sulla sua identita’ più profonda perché in fondo in fondo magari lui si sente un’alpaca?
Boh ....
Non è che semplicemente a volte vogliamo cambiare il significato delle parole per sentirci meglio ?
 

Skorpio

Utente di lunga data
L’italiano è una così bella lingua ... ci si può spiegare così bene quando si vuole .
Dire famiglia non significa etichettare ma indicare prevalentemente delle persone con un legame appunto familiare ... poi ci puoi aggiungere tanti aggettivi che la qualifichino “di merda” affiatata” “indifferente”..”bella” “brutta”....
Il mio esempio era di famiglia usato come etichetta

E l'uso , nel caso specifico serve allo scopo di portare la pastasciutta al tuo tavolo e i canederli al mio

Al gestore serve a questo

A noi a cosa serve?

Si, l'italiano è una bella lingua..
 

Jacaranda

Utente di lunga data
Il mio esempio era di famiglia usato come etichetta

E l'uso , nel caso specifico serve allo scopo di portare la pastasciutta al tuo tavolo e i canederli al mio

Al gestore serve a questo

A noi a cosa serve?

Si, l'italiano è una bella lingua..
A noi serve ad indicare un gruppo di persone con un legame familiare ...
 

Skorpio

Utente di lunga data
Va beh, manco io sono uguale a te, però sono un uomo più o meno come te.
O preferisci un'altra etichetta al posto di uomo?
Maschio?
Essere vivente dotato di pene?
Sono interessanti i tuoi sofismi, però dopo mesi che discutiamo mi chiedo perché tu tenda generalmente a rifiutare le definizioni più comuni e condivisibili, cercando di portare la comunicazione all'uso di una terminologia a tuo esclusivo uso e consumo.
Io non vado in Alto Adige, vado in un villaggio naturista, dove sono tutti nudi. Potresti considerare la nudità un'etichetta, e disquisire sul fatto che malgrado questo le persone si distinguano ancora, ma tutto sommato quello che conta è il concetto di base che fornisce la singola parola: la nudità è stare senza vestiti.
Identicamente l'uso di amante o della versione più soft amico non presuppone nulla di più di quello che riporta qualunque vocabolario: non specifica il nome, l'età, la disponibilità alle posizioni, la dimensione delle tette e del pisello, l'odore della pelle, l'orario degli appuntamenti e la frequenza, i sentimenti in gioco, non dice nulla.
Perché le parole sono semplici e non hanno bisogno di tante spiegazioni.
Sono i discorsi che dovrebbero essere complessi e raccontare qualcosa, ma spesso si fermano prima.
Alle parole, appunto.
Secondo me hanno bisogno di spiegazioni, invece

E parecchie

Io aprii un 3d tempo fa, che ora vado a riesumare, facile facile, (in apparenza) e senza equivoci

Sul "ti voglio bene"...

Sembrava facile, eppure uscì di tutto e il contrario di tutto, a conferma che le spiegazioni servono eccome
 

Skorpio

Utente di lunga data
A noi serve ad indicare un gruppo di persone con un legame familiare ...
E questo può essere un punto di partenza (inizio discorso) o un punto di arrivo (fine discorso)

Due "amanti" sono due amanti? Punto? (Fine discorso)

O appare interessante discutere sui contenuti della loro relazione, secondo te?

Perché la storia è questa.. scendere sotto l'etichetta, oppure usare l'etichetta come punto di definizione e di termine del confronto

Io non ho problemi a chiamare "amanti" due amanti

Se però è un inizio discorso
 
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Nocciola

Super Moderatore
Staff Forum
Ah si ? Quindi prima di dire “la mia collega ha un amante”.. devo chiedere ai diretti interessati la profondità del legame che li unisce ?
E magari prima di dire “chiedi a quell’uomo dove si trova via tal dei tali ..” devo fare ricerche approfondite sulla sua identita’ più profonda perché in fondo in fondo magari lui si sente un’alpaca?
Boh ....
Non è che semplicemente a volte vogliamo cambiare il significato delle parole per sentirci meglio ?
Ma tu puoi definire amante chi secondo te lo è
Qui si parla di come due persone definiscono la loro relazione
 

danny

Utente di lunga data
Ah si ? Quindi prima di dire “la mia collega ha un amante”.. devo chiedere ai diretti interessati la profondità del legame che li unisce ?
E magari prima di dire “chiedi a quell’uomo dove si trova via tal dei tali ..” devo fare ricerche approfondite sulla sua identita’ più profonda perché in fondo in fondo magari lui si sente un’alpaca?
Boh ....
Non è che semplicemente a volte vogliamo cambiare il significato delle parole per sentirci meglio ?
:)
 

danny

Utente di lunga data
Secondo me hanno bisogno di spiegazioni, invece

E parecchie

Io aprii un 3d tempo fa, che ora vado a riesumare, facile facile, (in apparenza) e senza equivoci

Sul "ti voglio bene"...

Sembrava facile, eppure uscì di tutto e il contrario di tutto, a conferma che le spiegazioni servono eccome
Sì, ma non della singola parola...
Servono discorsi, dialogo, comunicazione, risposte.
 
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