Non mi riferivo tanto a te come persona, ma seguivo quanto hai scritto. Non sono concetti che hai espresso solo tu nel forum.
Il tradito che ha diritto ha tradire perchè l'altro ha violato un patto di fedeltà.
Il tradito che ripercorre il sentiero intrapreso dal traditore per capire cosa ha provato.
Il tradito che "perdona", ma gode tremendamente a vedere l'altro con la cacarella di poter essere lasciato, vederlo leccare i cocci dal pavimento, vederlo turbato, teso, a volte persino depresso.
E' volere il bene dell'altro? Non dico che sia facile andare oltre, però mi pare si richieda di mettersi a terra, col collo ben esposto, pronti a farsi sbranare.
E tanti traditori beccati infatti lo fanno.
Quando si parla di "umanità" ci entrano tutti gli animali del mondo, e nessuno, si è umani quando si perdona, si è umani quando si accudisce, si è umani quando ci si vendica... mi pare che non sappiamo neppure noi cosa siamo.
Dici che hai pensato alla vendetta, e poi dici che non cedi alle occasioni. Quindi ti trattieni. Ma da cosa ti trattieni? Dal beccarti la prima persona che ti fa capire che te la darebbe per vendicarti (quindi andresti con lei non per la persona in se, ma per vendetta, pensando quindi a tua moglie), o ti trattieni da un rapporto con un'altra persona, dalle emozioni che ti potrebbe fare provare?