Una lunga storia... sfogo e vostre opinioni

danny

Utente di lunga data
😱😨😱😨😱😨😱😨😱

Al momento non si sa se siete venuti a contatto con qualche contagiato, dovete aspettare anche voi (pur non essendo in quarantena), ma non credo lo stato d'animo sia il massimo, visti anche i tuoi problemi pregressi a cui avevi accennato.
Comunque notavo come nel giro di una settimana ha camminato di provincia in provincia.
La teoria dei sei gradi di separazione aiuta a comprendere il perché.
 

Darietto

Utente di lunga data
Perfetto!!

Appurato che non desideri parlare di me, non hai chiesto.
Appurato che non desideri parlare di te, avresti aperto una discussione.

Io suggerirei di tornare al "senso tendenzioso" cui accennavi qualche post fa.
Che ne pensi? :)

Quanto allo sbagliare.
Io do per assodato l'errore.
E' compreso di default nella comunicazione, tanto che ribadirlo mi è sempre sembrata umiltà pelosa.
Altrettanto di default dal mio punto di vista è l'argomentare le proprie motivazioni per chiarire all'altro la propria posizione (dandosi e dando la possibilità di apprendere dall'errore e dando significato alla comunicazione).

In un contesto in cui manca l'80% della comunicazione e ogni messaggio è mediato da media che richiedono un completamento del messaggio altissimo, operazione che si svolge utilizzando ciò che si conosce di sè e non dell'altro, è scontato che non sia l'altro ad essere percepito ma la propria struttura di lettura di ciò che l'altro scrive.
Che è poi il motivo per cui se non si argomenta, non ci si capisce :)
se ciò che scrivi non rappresenta necessariamente quello che pensi, e non dice quello che sei, allora il tuo comunicare cosa rappresenta, esibizionismo dialettico? forse l'vevo accennato qualche post fa.

per il "senso tendenzioso" onestamente ho perso il filo. A quale post ti riferisci?
 

Darietto

Utente di lunga data
Quello che mi risulta difficile da capire è la non volontà di prendere atto che qualche problema probabilmente lo abbiamo. Pensare che tanto "speriamo che io me la cavo". Tacciare di inutile allarmismo qualsiasi perplessità.
Ho capito che la gente se ne sta comoda nel suo angolino confort ma ci sono degli eventi che dalla tana ti spingono fuori, volenti o nolenti.
E questo ha tutta l'aria di essere uno di quelli.
Io la butto li: se non avessero messo in piedi questo circo, quante delle migliaia di persone sintomatiche accorse ad affollare gli ospedali (allarmate e terrorizzate dai media e non solo), se ne sarebbero invece state a letto tranquille a far decorrere la malattia?
 

Gennaro73

Utente di lunga data
Io la butto li: se non avessero messo in piedi questo circo, quante delle migliaia di persone sintomatiche accorse ad affollare gli ospedali (allarmate e terrorizzate dai media e non solo), se ne sarebbero invece state a letto tranquille a far decorrere la malattia?
Sottoscrivo. Dovevano allertare solo anziani ed immunodepressi. Io ho già perso dei lavori, che per carità, prima la salute, ma in questo modo la salute non l'hanno tutelata affatto.
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
se ciò che scrivi non rappresenta necessariamente quello che pensi, e non dice quello che sei, allora il tuo comunicare cosa rappresenta, esibizionismo dialettico? forse l'vevo accennato qualche post fa.

per il "senso tendenzioso" onestamente ho perso il filo. A quale post ti riferisci?
Sai che dalla tua risposta mi pare proprio di capire che tu non abbia compreso quello che ho scritto?
Il grassetto è riferito al destinatario. Non all'emittente.

Occhio ai bias ;)

Ci credo che hai perso il filo, è nell'ultimo tuo post in cui eri in discussione. :)
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
«Non esiste alcun criterio generale di verità. Ma ciò non legittima la conclusione che la scelta fra teorie concorrenti sia arbitraria: significa soltanto e molto semplicemente che noi possiamo sempre errare nella nostra scelta, che possiamo sempre vederci sfuggire la verità o che possiamo non raggiungerla, che non possiamo mai pretendere la certezza; che noi insomma siamo fallibili.» Karl Popper
Esattamente.

E' il motivo per cui tendo a distinguere realtà (raccolta, validazione e confutazione di dati osservabili e ripetibili) e verità (produzione soggettiva di opinioni). :)
 

Lara3

Utente di lunga data
Qui prima delle mascherine devono andare un po’ a scuola e fare anche un po’ di lezioni di educazione civica.
Ma è possibile che scappano dalla quarantena o che “ omettono “ di dire dove sono stati ?
Per l’ignoranza si può far poco, ecco perché la scuola dovrebbe essere obbligatoria fino ai 18 anni.
 

danny

Utente di lunga data
Lodi, Pavia, Bergamo, Cremona, le città più contagiate.
Ma è solo l'inizio.
CI hanno messo più di una settimana per gli esiti del tampone della dottoressa di Codogno collegata col mio ufficio. Nel frattempo lei non ha mai smesso di lavorare a Lodi. Negativa, certo, per ora. Ora emerge un altro caso, collegato alla mia collega, in un coro. E un altro, un mio vicino, il cui socio dentista, è del mio quartiere. Dentista la cui moglie va dalla parrucchiera di mia madre etc etc.
Se è così contagioso, e sembrerebbe lo sia, visti anche i casi italiani riscontrati in tutto il mondo, manca poco per essere più o meno contagiati tutti.
Stiamo parlando di un area con milioni di persone.
Un dentista quanti abitanti del mio quartiere può contagiare?
 
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stany

Utente di lunga data
se ciò che scrivi non rappresenta necessariamente quello che pensi, e non dice quello che sei, allora il tuo comunicare cosa rappresenta, esibizionismo dialettico? forse l'vevo accennato qualche post fa.

per il "senso tendenzioso" onestamente ho perso il filo. A quale post ti riferisci?
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Qui prima delle mascherine devono andare un po’ a scuola e fare anche un po’ di lezioni di educazione civica.
Ma è possibile che scappano dalla quarantena o che “ omettono “ di dire dove sono stati ?
Per l’ignoranza si può far poco, ecco perché la scuola dovrebbe essere obbligatoria fino ai 18 anni.
Educazione civica?

Guarda...i genitori, quindi gli adulti responsabili in questo paese, dopo più di 40 anni di educazione alla questione dei pidocchi, non sono ancora riusciti a capire come comportarsi coi pidocchi. E ancora non è stato capito che non dipendo dalla sporcizia. (maledetta scienza difficile!!! meglio i pregiudizi e le semplificazioni massime)
E ogni anno è il pidocchio year!! :LOL:

Non è ignoranza.
E' superficialità. E delega della responsabilità individuale.

Dubito che l'educazione civica possa servire a qualcosa, nel breve termine perlomeno.
Anche perchè la scuola non si può sostituire, non sto qui a dilungarmi dal punto di vista delle dinamiche relazionali, alla famiglia.
O meglio, all'educazione familiare.

La scuola sarebbe un partner.
Peccato venga vista alternativamente come capro espiatorio, nemico ma anche servizio di babysitting.

La scuola non esiste senza un tessuto, sociale ed economico, che ne riconosca il ruolo e le funzioni.

Un insegnante è pagato come un operatore ecologico.

Già solo questo la dice lunga sulla considerazione non del corpo insegnante, ma della cultura e del ruolo dell'istruzione.
 

danny

Utente di lunga data
La crescita segue questa curva:
notare come ci siano voluti 5 giorni per arrivare a 500 contagiati, 2,5 per raddoppiare. Grosso modo il numero raddoppia rispetto al precedente ogni 2,5/3 giorni.
E' una curva che determina quella che si chiama crescita esponenziale, tipica dei virus dove non sia disponibile alcuna immunizzazione.
Anche la popolazione umana cresce secondo questa curva.
Vuol dire che cresce grosso modo con questa scala, ogni 3 giorni: 500/1000/2000/4000/8000/16000/32000/64000/128000/256000/512000...
Per evitare questo l'unico modo è limitare il più possibile i contatti tra le persone.
Procedendo se non cambia il trend necessariamente si deve arrivare all'isolamento totale e contemporaneamente verranno a mancare personale e strutture.

Schermata 2020-03-06 alle 09.36.32.png
 
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ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Lodi, Pavia, Bergamo, Cremona, le città più contagiate.
Ma è solo l'inizio.
CI hanno messo più di una settimana per gli esiti del tampone della dottoressa di Codogno collegata col mio ufficio. Nel frattempo lei non ha mai smesso di lavorare a Lodi. Negativa, certo, per ora. Ora emerge un altro caso, collegato alla mia collega, in un coro. E un altro, un mio vicino, il cui socio dentista, è del mio quartiere. Dentista la cui moglie va dalla parrucchiera di mia madre etc etc.
Se è così contagioso, e sembrerebbe lo sia, visti anche i casi italiani riscontrati in tutto il mondo, manca poco per essere più o meno contagiati tutti.
Stiamo parlando di un area con milioni di persone.
Un dentista quanti abitanti del mio quartiere può contagiare?
Anche qui da me stanno aumentando i casi.
Nella proporzione individuata e prevista.

I numeri pubblicati contano i positivi.
Non contano (giustamente) gli asintomatici o chi ha sintomi lievi (e non riconosce) e la sta facendo in piedi, magari andando a lavoro o comunque gironzolando qui e là e toccacciando.

Le precauzioni servirebbero per tenere in controllo gli asintomatici.
Se venissero rigidamente rispettate.

In questi giorni mi sono parecchio scontrata sul rispetto letterale delle prescrizioni.
Io le rispetto.

Per senso di responsabilità verso la collettività e anche con un occhio al budget.
Inutile lamentarsi degli sprechi se poi si è in prima persona autori di spreco (come in questi casi...costa bloccare un reparto. costa fare tamponi a tappeto. costa non avere medici e infermieri a disposizione, etc etc).

Spesso mi dicono che sono esagerata.
Di solito rispondo "niente di nuovo!! sono sempre stata un'eccentrica". ;)
(credo che qualcuno a cui lo dico non sappia nemmeno il significato di eccentrica e men che meno colga il senso della mia risposta).
 

abebis

Utente di lunga data
In questi giorni mi sono parecchio scontrata sul rispetto letterale delle prescrizioni.
Io le rispetto.
...
Spesso mi dicono che sono esagerata.
Ma tu sei sempre stata così ortodossamente rispettosa delle regole (tutte...) oppure è un comportamento che ti si è sviluppato con la, diciamo così..., maturità?
 

danny

Utente di lunga data
Ma andiamo a guardare quest'altro grafico. Cosa si nota? Che la curva dei guariti è molto piatta rispetto a quella dei contagi.
Questo significa che con l'aumento dei contagi si avrà una contemporaneità di persone "malate", in quarantena, ospedalizzate, in terapia intensiva numericamente importante. Assolutamente ingestibile quando il numero dei contagiati arriverà a numeri importanti.
Secondo il trend visto nel post precedente per arrivare al numero di un milione di casi complessivi occorrerà circa un mese dal punto d'incontro delle ascisse e ordinate che qui è indicato con il giorno 22/2. Tenendo conto che sono state predisposte misure di contenimento si potrebbe auspicare una curva di crescita un po' più piatta che ci porti a fine mese al milione di contagiati. In teoria. Ovvero una richiesta di un 60.000 posti al minimo in terapia intensiva. In pianura padana sono in totale 1800. E' credibile che se questo trend nei prossimi giorni dovesse essere confermato si arrivi a misure straordinarie molto più limitanti della libertà personale. Io spero che non accada, ovviamente e che ci sia un fattore che modifichi questa curva. Decisivi saranno i comportamenti delle persone, che devono limitare nella maniera più assoluta la socialità.


Schermata 2020-03-06 alle 09.59.37.png
 
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ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Ma tu sei sempre stata così ortodossamente rispettosa delle regole (tutte...) oppure è un comportamento che ti si è sviluppato con la, diciamo così..., maturità?
Sono stata una trasgressiva.
Di quelle serie e professionali ;)

Poi mi sono accorta che trasgredire le regole era semplicemente un giro, mooolto lungo e dispendioso, per rimanere all'interno del sistema delle regole ma sentendomi fica e speciale .
(non posso trasgredire una regola che non considero regola).

E ho iniziato a ragionare su chi io sono nel sistema e quali sono i modi per costruirmi il MIO sistema e le MIE regole.

Senza dimenticarmi che siccome non vivo in un eremo le mie azioni hanno conseguenze non solo su di me ma anche sul resto della collettività e che dalla collettività ho tutta una serie di vantaggi che da sola non avrei.

Da qui, le regole per me non sono che comportamenti più o meno funzionali al mio benessere nel sociale (che è poi anche il motivo di fondo per cui tengo l'occhio alla collettività. Non sono nè buona nè altruista. Sono semplicemente abbastanza egoista da rendermi conto che se il sociale funziona ne ho vantaggi pure io).

Se decido che un comportamento è funzionale, lo rispetto.
E sono marziale nel rispetto.
Marziale e disciplinata.

Ho imparato che la disciplina non piace diffusamente.
A me piace moltissimo invece.

Semplice :)

EDIT: in questo specifico caso. Il mio interesse è che ci siano posti letto a disposizione per mio padre, o per mia madre o per me o per mia sorella o il suo compagno o per il mio moroso. Quindi mi muovo verso quell'obiettivo.
E mi fa incazzare chi con la sua superficialità e stupidità mette a rischio il mio benessere.
Poi di solito arrivo ad un certo punto in cui smetto di incazzarmi e dove posso e riesco colpisco. Quando sono sicura di fare a pezzi ed eliminare dalla mia strada.
 
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