Una lunga storia... sfogo e vostre opinioni

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Ma i disegni con le istruzioni gli hanno fatto veramente: io li trovo dappertutto: entrata supermercato, scuola.
Allora mica mi devo offendere perché pensano che non lo capisco.
È un modo di comunicare in modo più efficace.
Lo so.
E' necessario tenendo conto del fatto che tendenzialmente la comprensione di testi più lunghi di dieci righe è difficoltosa.

Oltre a questo l'immagine, per qualcuno (non per tutti, per me no per esempio) è più immediata ed efficace.

Però messa in certi termini diventa una offesa.
Io lo dico quando perdo la pazienza :"ma devo farti il disegno???"

E quando mi dicono che ho offeso, di solito confermo che l'intenzione era esattamente quella.
Contestualizzando l'offesa.

Nel senso che è rivolta a quel comportamento che ritengo idiota, stupido, inadeguato.
E non alla globalità della persona.

Io penso che @Nocciola abbia eluso il quadro generale, come lo penso di @Brunetta.
Ma questo non va minimamente ad intaccare l'immagine che ho in me di loro.
Nel senso che le ritengo comunque entrambe persone valide e con cui ho il piacere di potermi confrontare.

Una cosa non esclude l'altra.
E una cosa non intacca l'altra.

Detto questo condivido quel che hai detto riguardo il sovraccarico, non solo lavorativo ma anche emotivo dei medici e del personale sanitario.
In famiglia ne ho qualcuno. Sono stanchi. Stanchi non fisicamente. Stanchi anche emotivamente.
E preoccupati anche di questo.

Perchè è troppo presto per esserlo.

Stamattina ho sentito uno di loro.
Mi diceva che la sensazione è di star partecipando contemporaneamente ad una maratona e ad una gara di velocità.
Con addosso il carico di allenamenti non scaricati.

Forse perchè per me non sono solo medici "lontani" ma persone umane di cui ascolto anche i risvolti emotivi.
Compartecipo della loro stanchezza. DEl timore per le decisioni che devono costantemente prendere.

E a maggior ragione ho qualche motivo oltre ai miei per rimandare alla responsabilità.
Il personale sanitario è umano.
E hanno emozioni.
Non averne cura, anche usando rigidamente i comportamenti adeguati, è un modo per preservare oppure no il sistema tutto.

Ma la mia sensazione è che si parli di queste persone come se fossero solo prestatori d'opera.
 

Lara3

Utente di lunga data
Lo so.
E' necessario tenendo conto del fatto che tendenzialmente la comprensione di testi più lunghi di dieci righe è difficoltosa.

Oltre a questo l'immagine, per qualcuno (non per tutti, per me no per esempio) è più immediata ed efficace.

Però messa in certi termini diventa una offesa.
Io lo dico quando perdo la pazienza :"ma devo farti il disegno???"

E quando mi dicono che ho offeso, di solito confermo che l'intenzione era esattamente quella.
Contestualizzando l'offesa.

Nel senso che è rivolta a quel comportamento che ritengo idiota, stupido, inadeguato.
E non alla globalità della persona.

Io penso che @Nocciola abbia eluso il quadro generale, come lo penso di @Brunetta.
Ma questo non va minimamente ad intaccare l'immagine che ho in me di loro.
Nel senso che le ritengo comunque entrambe persone valide e con cui ho il piacere di potermi confrontare.

Una cosa non esclude l'altra.
E una cosa non intacca l'altra.

Detto questo condivido quel che hai detto riguardo il sovraccarico, non solo lavorativo ma anche emotivo dei medici e del personale sanitario.
In famiglia ne ho qualcuno. Sono stanchi. Stanchi non fisicamente. Stanchi anche emotivamente.
E preoccupati anche di questo.

Perchè è troppo presto per esserlo.

Stamattina ho sentito uno di loro.
Mi diceva che la sensazione è di star partecipando contemporaneamente ad una maratona e ad una gara di velocità.
Con addosso il carico di allenamenti non scaricati.

Forse perchè per me non sono solo medici "lontani" ma persone umane di cui ascolto anche i risvolti emotivi.
Compartecipo della loro stanchezza. DEl timore per le decisioni che devono costantemente prendere.

E a maggior ragione ho qualche motivo oltre ai miei per rimandare alla responsabilità.
Il personale sanitario è umano.
E hanno emozioni.
Non averne cura, anche usando rigidamente i comportamenti adeguati, è un modo per preservare oppure no il sistema tutto.

Ma la mia sensazione è che si parli di queste persone come se fossero solo prestatori d'opera.
Quoto.
Il personale sanitario non è sufficiente, ha bisogno d’aiuto. Molti di loro lavorano senza protezione, mi sembra un dovere per ognuno limitare la diffusione di questo virus.
Ho sentito i loro loro appelli come una richiesta d’aiuto. Ci chiedono aiuto in modo che loro possano aiutare chi è in stato d’emergenza.
Atteggiamenti che io 10 giorni fa reputavo già inopportuni, adesso vengono indicati come vietati nei vari manifesti, depliant che vengono distribuiti.
 

Nocciola

Super Moderatore
Staff Forum
Ma i disegni con le istruzioni gli hanno fatto veramente: io li trovo dappertutto: entrata supermercato, scuola.
Allora mica mi devo offendere perché pensano che non lo capisco.
È un modo di comunicare in modo più efficace.
Ahahahs
Che fai giri la frittata? L’hai detto come se fossi scema a non capire.
esci dal personaggio di Fantaghiró che i 15 anni li hai passati anche tu da un po’
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Quoto.
Il personale sanitario non è sufficiente, ha bisogno d’aiuto. Molti di loro lavorano senza protezione, mi sembra un dovere per ognuno limitare la diffusione di questo virus.
Ho sentito i loro loro appelli come una richiesta d’aiuto. Ci chiedono aiuto in modo che loro possano aiutare chi è in stato d’emergenza.
Atteggiamenti che io 10 giorni fa reputavo già inopportuni, adesso vengono indicati come vietati nei vari manifesti, depliant che vengono distribuiti.
Anche a me sembra non solo un dovere. Ma un imperativo.

Mi sembra evidente che in questo momento stia emergendo la connessione stretta fra sistemi. (sanitario, economico, sociale, etc etc).

I comportamenti di ognuno ricadono su tutti. Con tempi velocissimi. Diminuendo lo spazio di azione.
Non si può ragionare in termini individuali ma al contempo serve un forte senso di responsabilità individuale.

Si sta comunque rincorrendo il tempo in un contesto in cui, a differenza della Cina per dire, le persone non hanno il senso della collettività e men che meno ubbidiscono al volo.

E questo è un grosso problema.

Han provato a farci bollire piano piano come la rana.
Il punto è che l'aggrapparsi alla "normalità" che è saltata ben più di un mese fa, ha depotenziato e un sacco di gente finirà a sentirsi come la rana buttata in botta nell'acqua bollente.

E di questa gente ho paura.

Come in tutto le cose, il problema non è mai l'impatto.
Ma la tenuta sul medio lungo periodo.
 

Lara3

Utente di lunga data
Ahahahs
Che fai giri la frittata? L’hai detto come se fossi scema a non capire.
esci dal personaggio di Fantaghiró che i 15 anni li hai passati anche tu da un po’
Prendila come vuoi, qui stiamo parlando dell’opportunità di cambiare o no le abitudini. Con fatica, perché molti non sono convinti ancora che è necessario. O almeno i giorni scorsi non lo erano.
 

bettypage

Utente acrobata
Lo so.
E' necessario tenendo conto del fatto che tendenzialmente la comprensione di testi più lunghi di dieci righe è difficoltosa.

Oltre a questo l'immagine, per qualcuno (non per tutti, per me no per esempio) è più immediata ed efficace.

Però messa in certi termini diventa una offesa.
Io lo dico quando perdo la pazienza :"ma devo farti il disegno???"

E quando mi dicono che ho offeso, di solito confermo che l'intenzione era esattamente quella.
Contestualizzando l'offesa.

Nel senso che è rivolta a quel comportamento che ritengo idiota, stupido, inadeguato.
E non alla globalità della persona.

Io penso che @Nocciola abbia eluso il quadro generale, come lo penso di @Brunetta.
Ma questo non va minimamente ad intaccare l'immagine che ho in me di loro.
Nel senso che le ritengo comunque entrambe persone valide e con cui ho il piacere di potermi confrontare.

Una cosa non esclude l'altra.
E una cosa non intacca l'altra.

Detto questo condivido quel che hai detto riguardo il sovraccarico, non solo lavorativo ma anche emotivo dei medici e del personale sanitario.
In famiglia ne ho qualcuno. Sono stanchi. Stanchi non fisicamente. Stanchi anche emotivamente.
E preoccupati anche di questo.

Perchè è troppo presto per esserlo.

Stamattina ho sentito uno di loro.
Mi diceva che la sensazione è di star partecipando contemporaneamente ad una maratona e ad una gara di velocità.
Con addosso il carico di allenamenti non scaricati.

Forse perchè per me non sono solo medici "lontani" ma persone umane di cui ascolto anche i risvolti emotivi.
Compartecipo della loro stanchezza. DEl timore per le decisioni che devono costantemente prendere.

E a maggior ragione ho qualche motivo oltre ai miei per rimandare alla responsabilità.
Il personale sanitario è umano.
E hanno emozioni.
Non averne cura, anche usando rigidamente i comportamenti adeguati, è un modo per preservare oppure no il sistema tutto.

Ma la mia sensazione è che si parli di queste persone come se fossero solo prestatori d'opera.
Ho amici e parenti medici, da anni lamentano la mancanza di rispetto per la loro figura. Chi lavora in ospedale non sa mai con certezza quando finirà il turno. Quando sono andata un 24 dicembre, in gravidanza per controlli, sentivo una dottoressa affranta nel giustificare alla figlia che non poteva stare con lei a natale. Vivono il lavoro come una famiglia. Sono persone straordinarie che devono mediare continuamente. Molti usano psicofarmaci per reggere il carico.
Leggevo del direttore di un ospedale che ha chiesto supporto psicologico.
Stanno cominciando con l'adottare criteri di priorità in base all'età.
 
Ultima modifica:

Marjanna

Utente di lunga data
Letto poco fa: Ufffffffffffffff ma la festa della donna chiusi in casa? 😭😭😭
Mi si è bloccato lo stomaco.
 

Lara3

Utente di lunga data
Ho amici e parenti medici, da anni lamentano la mancanza di rispetto per la loro figura. Chi lavora in ospedale non sa mai con certezza quando finirà il turno. Quando sono andata un 24 dicembre, in gravidanza per controlli, sentivo una dottoressa affranta nel giustificare alla figlia che non poteva stare con lei a natale. Vivono il lavoro come una famiglia. Sono persone straordinarie che devono mediare continuamente. Molti usano psicofarmaci per reggere il carico.
Leggevo del direttore di un'ospedale che ha chiesto supporto psicologico.
Stanno cominciando con l'adottare criteri di priorità in base all'età.
Ed io non vedo come possono aumentare il numero di medici, a parte anticipare la laurea di quelli dell’ultimo anno. Medici in pensione ... già vanno in pensione tardi. Quindi chiedere a medici di oltre 70 anni di ritornare. Ma non erano gli anziani quelli più esposti ?
Allora come aumentare il numero di medici ?
Già vengono contagiati o messi in quarantena, quindi sono sempre meno.
Mentre il numero di malati cresce velocemente.
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Ho amici e parenti medici, da anni lamentano la mancanza di rispetto per la loro figura. Chi lavora in ospedale non sa mai con certezza quando finirà il turno. Quando sono andata un 24 dicembre, in gravidanza per controlli, sentivo una dottoressa affranta nel giustificare alla figlia che non poteva stare con lei a natale. Vivono il lavoro come una famiglia. Sono persone straordinarie che devono mediare continuamente. Molti usano psicofarmaci per reggere il carico.
Leggevo del direttore di un'ospedale che ha chiesto supporto psicologico.
Stanno cominciando con l'adottare criteri di priorità in base all'età.
Sarà durissima per loro. Loro in particolare.
Decidere in prima persona non è mai facile.

Farlo in stato di tensione, timore, non chiarezza delle informazioni e incognita è ben peggiore.
E non c'è formazione che possa preparare.
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Ecco appunto, si diceva della rabbia.
Esatto :D :)

Ho invitato a quel tavolo stupore, gratitudine, affetto...e una sorta di spiritualità antroplogica.
Tutti insieme si bilanciano.

La rabbia è una buona energia. In termini generali. E la riconosco come una mia energia. Abbiamo una lunga storia insieme.
Ma se non è bilanciata diventa un inferno freddo in cui sono già stata. Non desidero tornarci.
Ci ho impiegato mezza vita per attraversarlo.

Sono attenta.
 

isabel

Utente di lunga data
Un altro che non mi legge
Chi discute pacatamente no. Esattamente come ne discuto io con chi non è in panico
Io qui ho letto allarmismo. Lo stesso che poi fa andare in stazione di notte. Non sempre , a volte e non vedo perché non posso condividere la sensazione che ho avuto
Ripeto secondo me parlare tutto il giorno di questo virus non aiuta. Ne qui ne in televisione ne in nessun altro posto
Mia mamma era tranquilla fino due gg fa. Ora sono due giorni che bersagliata dalla tv è insopportabile.
Giusto per fare un esempio che elencare malati e morti e non i guariti per esempio non aiuta nessuno
Ok l’informazione ma a tutto c’è un limite
Però condividere notizie e porsi interrogativi non è allarmismo.
E mi spiace che tua mamma sia in allerta. La mia lo è spesso (per ragioni diverse) ma una particolare attenzione, per quanto possa disturbarti è assolutamente normale che la abbia.

Come te, anche gli altri esprimono sensazioni e reazioni a quelle altrui.
Non lo trovi normale?
 

Nocciola

Super Moderatore
Staff Forum
Però condividere notizie e porsi interrogativi non è allarmismo.
E mi spiace che tua mamma sia in allerta. La mia lo è spesso (per ragioni diverse) ma una particolare attenzione, per quanto possa disturbarti è assolutamente normale che la abbia.

Come te, anche gli altri esprimono sensazioni e reazioni a quelle altrui.
Non lo trovi normale?
Riprovo ma giuro che è l’ultima volta
Va bene condividere non va bene per me che sia diventato, in generale, l’unico argomento di conversazione
Non va bene parlare dei contagiati e dei morti per tutto il giorno e accennare ai guariti una volta scarsa al giorno
Non va bene non accettare che ci sia chi per fortuna non vive nell’angoscia d tacciarlo per irresponsabile.
Questo non è confronto é non accettare chi non ha il nostro stato d’animo
Poi però quando si risponde con la stessa moneta ci si offende
E non c’è disegnino che tenga in questo caso
Io non mi sento superiore a nessuno, mi piacerebbe che fosse così anche per gli altri soprattutto per chi superiore non è
E qui la chiudo
Lascio il 3d a chi ha capito tutto e può continuare a fare disegnini per gli ignoranti come me
 

danny

Utente di lunga data
Mi spiegate perché state litigando sull'argomento?
Cerchiamo di confrontarci senza andare sul personale.
Penso che tutti qui abbiano cambiato la loro vita già da un po'.
Adesso siamo anche obbligati a farlo.
Dispiace a tutti.
Annullare la propria vita sociale è pesante per tutti, credo.
Ognuno di noi rinuncia a qualcosa.
Manteniamo la calma nel discutere e TRASFERIAMOCI nel thread apposito onde lasciar cadere le discussioni di questo.
 

ologramma

Utente di lunga data
A Cuba dicevano che morivano di fame,però avevano un medico ogni cento abitanti!
Ed una sanità migliore di quella degli stati uniti...
sempre perchè quei coglioni degli americani mettono ora come prima le sanzioni, agiscono come quelli che ti mettono il coltello alla gola oppure ti dicono fai come dico io.
Poi si è visto i casini che hanno combinato
 

Nocciola

Super Moderatore
Staff Forum
Mi spiegate perché state litigando sull'argomento?
Cerchiamo di confrontarci senza andare sul personale.
Penso che tutti qui abbiano cambiato la loro vita già da un po'.
Adesso siamo anche obbligati a farlo.
Dispiace a tutti.
Annullare la propria vita sociale è pesante per tutti, credo.
Ognuno di noi rinuncia a qualcosa.
Manteniamo la calma nel discutere e TRASFERIAMOCI nel thread apposito onde lasciar cadere le discussioni di questo.
Se ti dessi dell’ignorante che ha bisogno dei disegni tu cosa faresti?
Da chi sono partite le offese?
 

Skorpio

Utente di lunga data
Però, come non puoi fermare la diffusione del virus (io penso che prima o dopo ce lo passeremo tutti)
Sarebbe un bel punto di partenza condiviso

Non tanto perché necessariamente vero, ma perché almeno consentirebbe di pulire il campo da quella che io credo sia una serie di equivoci che si intersecano come note distonate, in questa discussione

Io ad esempio ho percepito qua e la delle note che somigliano a un
"siamo in agonia nell'attesa di capire se si supera indenni (no contagio) o se ci tocca attraversare il fosso (l'ho beccata pure io) e se si riuscirà a superare il fosso senza affogare (sono salvo! È fatta!)

Io credo che @Brunetta e @Nocciola semplicemente volessero prendere distanza da questo approccio alla discussione, e mi sto spingendo ora sulla percezione mia della percezione loro)

Tutto questo, eventi raccomandazioni, misure, lacune, paure, e stronzate varie a parte.

Appunto fissare invece il punto di partenza che dici te, e condividerlo emotivamente (diciamo così) sarebbe forse un buon punto di partenza comune per una discussione "serena"

Forse..
 

Nocciola

Super Moderatore
Staff Forum
Sarebbe un bel punto di partenza condiviso

Non tanto perché necessariamente vero, ma perché almeno consentirebbe di pulire il campo da quella che io credo sia una serie di equivoci che si intersecano come note distonate, in questa discussione

Io ad esempio ho percepito qua e la delle note che somigliano a un
"siamo in agonia nell'attesa di capire se si supera indenni (no contagio) o se ci tocca attraversare il fosso (l'ho beccata pure io) e se si riuscirà a superare il fosso senza affogare (sono salvo! È fatta!)

Io credo che @Brunetta e @Nocciola semplicemente volessero prendere distanza da questo approccio alla discussione, e mi sto spingendo ora sulla percezione mia della percezione loro)

Tutto questo, eventi raccomandazioni, misure, lacune, paure, e stronzate varie a parte.

Appunto fissare invece il punto di partenza che dici te, e condividerlo emotivamente (diciamo così) sarebbe forse un buon punto di partenza comune per una discussione "serena"

Forse..
Cazzo scrivo male ma qualcuno ancora capisce
Grazie Gesù
 
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