Emergenza Covid-19

isabel

Utente di lunga data
La chiesa, sottotraccia, dice una cosa simile quando invoca il perdono di dio e il suo sguardo amorevole.
D'altro canto la malattia è vista, sempre sottotraccia che siam moderni, come una punizione.

Quel che a me colpisce e infastidisce profondamente è la sottotraccia neanche tanto sottotraccia del mulino bianco.
Quell'andrà tutto bene quando non sta andando ADESSO tutto bene.
Quell'amore che supera tutto.
La novella divina provvidenza.

Preferivo dio a questo punto. :)
Mi hai fatto pensare che la spettrale benedizione urbi et orbi da una Piazza San Pietro apocalittica e deserta ha qualcosa di estremamente ancestrale.
Indipendentemente dal credo e dal credere in quel rito.
 

stany

Utente di lunga data
Eh ma vai a dirlo ai genitori che si son visti morire la figlia di 16 anni (Francia).

E chissà come mai flotte di ragazzi che son sparsi per l'Europa in Erasmus ora vogliono tornare tutti in Italia.... secondo la tua frase dovrebbero star lì sereni e tranquilli.
Parlavo dei grandi numeri.
Ogni anno muoiono decine di ragazzi sani di meningite! Eppure esistono i vaccini ma non coprono tutte le possibilità.
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Difatti sono qui che aspetto di vedere gli effetti dell'intervento divino. Ma su questo tema divento facilmente acido. Mi taccio.
Un amico, ieri, quando gli ho detto ridacchiando "il papa è al cel con dio", mi ha risposto "sì. che il cel c'aiuti" :D
 

giorgiocan

Utente prolisso
Vedere complotti dove magari non ci sono significa solo non fare un buon servizio per la verità.invece prendere in considerazione ipotesi alternative, quando non vi sia una chiarezza definita ed incontrovertibile, questo buon servizio lo fa!
Assolutamente d'accordo. Vedi il mio intervento successivo.
Con l'età, però, mi sto rassegnando: siamo semplicemente molto più scemi di come ci vendiamo, quasi sempre non occorre dare una mano alle tragedie di soppiatto.
 

Lostris

Utente Ludica
Anche io, delusa da persone che non capivano, non volevano capire o non erano in grado di capire. Ma dall’alto della loro autocertificata superiorità continuavano a dire che “dell’influenza si muore di più “( si deve essere proprio ignorante a fare un’affermazione così), oppure che si può essere positivo e che non significa che per forza che si deve morire. E che qualcuna è pure contenta che 10 medici ( 10!) l’avevano tranquillizzata che poi non è così terribile e che in effetti “aveva ragione “. Ma come cazzo si può affermare che in tempo di coronavirus in 10 medici vengono a vedere un paziente asintomatico giusto per dirgli “ avevi ragione tu “. Ma neanche nei tempi normali non ci vengono 10 medici per vedere un paziente che sta pure bene.
Qui ancora non si è capito una cosa: che se 6% dei positivi hanno bisogno di un letto d’ospedale, i posti non ci sono per tutti.
QUESTO È IL PROBLEMA.
Ed una certa percentuale dei ricoverati hanno bisogno di un respiratore. Che non ci sono in numero sufficiente.
E che per questo motivo non bisogna minimizzare.
beh, direi che questa, fortunatamente, è una verità incontrovertibile.
Non credo che, ammettendola, si minimizzi niente.
 

Darietto

Utente di lunga data
In tutti gli stati la reazione è stata la medesima.
Ho contatti con amici all'estero che mi raccontano lo stesso scenario italiano.
Forse è una reazione normale.
La negazione. Si sceglie sempre lo scenario più ottimistico.
Oppure sono scelte. Se in tale scuola ci sono i pidocchi so benissimo che se mando mio figlio/a in quella scuola, mi torna a casa con i pidocchi. Da qui posso scegliere.

Ma secondo te ha senso negare l'esistenza dei pidocchi (pur sapendo del problema) per poi sorprendersi del conseguente e scontato contagio?
 

isabel

Utente di lunga data
Anche io.

Mi guardo, mi riconosco. Viva e vibrante.
Alleggerita.
Casa.

Non è assenza di paura. Anzi.
La paura è una scarica piacevole di adrenalina lungo la schiena.

Sì...come dici. Armonia.
Ed è bello anche annusare il ringhiare altrui.
Sentire sintonia.
E distanza.
Come avere in mano un metro di precisione.
 

stany

Utente di lunga data
Stany, siamo in una fase iniziale, è ovvio che i primi a morire siano i più deboli.
Diciamo che dopo i 50 anni è più pericoloso, però una polmonite interstiziale bilaterale grave non assistita è mortale anche a 17 anni.
Certo ma fino ad ora per qualche motivo i dati ci dicono che i bambini Anche se contraggono il virus Non sono in pericolo di vita come non lo sono i giovani diciamo fino ai 30 anni Salvo casi particolari! Come anche gli extracomunitari non parlo di svizzeri o americani sul suolo italico... ma.di africani ,anche se in Senegal qualcuno è già morto di coronavirus. In questo caso la spiegazione potrebbe essere che sono molto più giovani appunto e che probabilmente sono stati sottoposti a delle vaccinazioni che noi non facciamo da 30 anni.
 

Marjanna

Utente di lunga data
Si, ma quelli che lavorano in ospedale o chi ha parenti che lavorano in ospedale da subito hanno visto che si moriva anche senza patologie pregresse. Oppure chi ha un morto in famiglia e che magari era sanissimo.
Io non l'ho letto da nessuna parte. Lo sai per conoscenze dirette?
Poi più che non aver patologie regresse, a me vien più da pensare che devi essere una roccia se ti prende male. Per quel che sento almeno.
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Mi hai fatto pensare che la spettrale benedizione urbi et orbi da una Piazza San Pietro apocalittica e deserta ha qualcosa di estremamente ancestrale.
Indipendentemente dal credo e dal credere in quel rito.
Ha colpito molto anche a me.

Mi fa sempre riflettere il ritorno al rito.

Per lo stesso motivo per cui mi colpisce (e mi preoccupa) la perdita, seppur momentanea, del rito della sepoltura.
La cura dei morti è un indice antropologico di analisi di una civiltà.
Dice del livello evolutivo e del pensiero simbolico di una civiltà.

Mi ha fatto pensare a come girare lo sguardo di fronte la paura sia evitare il deserto interiore.
Di cui quella piazza ieri è stata la proiezione.

A prescindere dal mio ridacchiare, penso che sia stato un atto importante.
E probabilmente necessario.

(mi fa anche pensare alla superstizione, che sia oggettivata in dio, negli arcobaleni, negli andrà tutto bene, o quel che si vuole).
 

stany

Utente di lunga data
Oppure sono scelte. Se in tale scuola ci sono i pidocchi so benissimo che se mando mio figlio/a in quella scuola, mi torna a casa con i pidocchi. Da qui posso scegliere.

Ma secondo te ha senso negare l'esistenza dei pidocchi (pur sapendo del problema) per poi sorprendersi del conseguente e scontato contagio?
In quella scuola è limitante...mio figlio non li ha presi in 3 anni dove era pieno di extracomunitari parlo di cinesi africani.... Ed invece il primo anno che è andato in una scuola in cui non ve n'era nemmeno uno li ha presi!
 

stany

Utente di lunga data
Infatti. Così come un infarto che non riesce a ricevere in tempo le prime cure perché il sistema sanitario è saturo.
Sì perché la maggioranza dei decessi dovuti al infarto sono tra i 17 e i 20 anni!
mentre invece la principale causa di morte in quella fascia di età sono gli incidenti stradali e la droga....
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Ed è bello anche annusare il ringhiare altrui.
Sentire sintonia.
E distanza.
Come avere in mano un metro di precisione.
Sì.
Esattamente.

E' una sensazione di Vita.
E anche la Morte si colloca.

Si parlava di draghi...ecco.
Mi sento affidata al drago. E non abbiamo bisogno di parlarci. Ci sentiamo.

Diventa un qualcosa che si intreccia con la sensualità.
E' una forma della nudità.
 

Marjanna

Utente di lunga data
La chiesa, sottotraccia, dice una cosa simile quando invoca il perdono di dio e il suo sguardo amorevole. (ieri ci siam giovati dell'indulgenza plenaria)
D'altro canto la malattia è vista, sempre sottotraccia che siam moderni, come una punizione.

Quel che a me colpisce e infastidisce profondamente è la sottotraccia neanche tanto sottotraccia del mulino bianco.
Quell'andrà tutto bene quando non sta andando ADESSO tutto bene.
Quell'amore che supera tutto.
La novella divina provvidenza.

Preferivo dio a questo punto. :)
 

Lara3

Utente di lunga data
beh, direi che questa, fortunatamente, è una verità incontrovertibile.
Non credo che, ammettendola, si minimizzi niente.
Si voleva solamente trovare una scusa per gli aperitivi e le uscite fatte quando ancora non c’era un decreto ma solamente un appello alla responsabilità della popolazione.
Tu sei tranquilla sapendo che 80% o 90% guariscono e ti scoccia sentire il numero dei decessi ?
 

danny

Utente di lunga data
Però continuiamo a discutere su qualcosa che rimarrà sempre al di fuori del nostro controllo.
Tutto il mondo ora è paralizzato per evitare che il virus contamini troppa gente velocemente.
Dobbiamo solo fare attenzione per evitare che contamini noi e i nostri cari, nient'altro.
Le nostre uniche possibilità di scelta sono queste.
Dopodiché dovesse accadere, sappiamo tutti che il virus sarà letale per una ridotta percentuale di persone, maggiormente concentrate nella fascia d'età sopra i 60.
Discutere ancora di qualcosa che è incontrovertibile non ha senso.
In questa periodo che potrà essere più o meno lungo ognuno di noi reagirà in maniera diversa, e questo forse potrebbe essere più interessante perché più personale.
C'è chi può contare su un reddito, chi no, chi vive da solo, chi con la famiglia, chi ha genitori anziani, chi li ha persi, chi ha un amante che non può vedere, chi è single e cerca compagnia, ognuno vive ugualmente una sua vita limitata che potrebbe essere più interessante da condividere.
Io stasera sono uscito virtualmente con la mia scuola di canto. È stato divertente. Un modo diverso per tentare ugualmente di vivere in questo periodo, di avere comunque delle esperienze sociali leggere e serene.
Poi con zoom ho rivisto altri amici.
Non si cerca la normalità, ma un'alternativa per vivere ugualmente questo periodo.
Mi ritengo tra i fortunati.
Sto bene, lavoro ancora, posso permettermi di essere sereno, anche se mi rendo conto che è una condizione privilegiata, per ora.
Non me la sento di lamentarmi.
Comprendo invece chi lo fa perché non si trova nelle mie condizioni.
 

stany

Utente di lunga data
Assolutamente d'accordo. Vedi il mio intervento successivo.
Con l'età, però, mi sto rassegnando: siamo semplicemente molto più scemi di come ci vendiamo, quasi sempre non occorre dare una mano alle tragedie di soppiatto.
Diciamo che quelli più scemi a rigor di logica sono quelli che comprano più che quelli che vendono.
 
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