I conti di Conte e i deliri di potenza

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
che mi
Ma lo so che è diverso, eh.. :)

È il suono che mi è ritornato che trovo perfettamente assimilabile

Razionalmente certo che è diverso

Poi.. Non sono nemmeno d'accordo sulla mancanza di informazioni

Sul virus abbiamo poche informazioni, non totale assenza

Ci sono molte informazioni di carattere economico (purtroppo) che sono certo ognuno di noi, direttamente o indirettamente può portarne, e fresche di giornata

Ci sono anche informazioni sullo stato dei contagi nelle varie zone di Italia, dove parecchie provincie sono a contagio zero, ad esempio

Queste, in una strategia di convivenza, e in una ottica di "governo" di un sistema in cui l'evento contagioso è una componente (non l'unica) sono informazioni, per me.
Io a questo livello mi fermo alla razionalità.

E il suono che mi ritorna è lo stesso di 20 anni fa.
Solo che allora lo ascoltavo. Poi sono passati 20 anni.

Pragmaticamente, i buchi informativi (che non sono minimali in un paese che non è in grado di raccogliere dati in modo adeguato e ordinato e in un sistema globale che li ha raccolti ognuno a modo suo rendendoli quantomeno complessi da raffrontare e utilizzare velocemente) e di risorse (pezze al culo fondamentalmente) sono in dinamica.
L'evento contagioso è un detonatore.

Non mi aspetto da anni una strategia di governo.
Anche perchè c'è.

Solo che non è orientata al governo del sistema paese.

Da decenni però.

E prima di questa situazione si era creato un certo equilibrio, lo stesso per cui gente che lavora a nero accetta di lavorare a nero lamentandosi di lavorare a nero mentre tutti sanno che si lavora a nero e lo sanno tanto bene che uno dei primi interventi di cui si parla è trovar da sfamare il sommerso ( :LOL::LOL:) che non può più lavorare a nero mentre si pensa a come sostenere i datori di lavoro dei lavoratori a nero.

Che è lo stesso governo che pubblica sul giornale di turno "sequestrati 100gr di hashish" e il coro (beota) "uuuhhhhhhhh!!!"
E chi ne sa qualcosina sa che con 100gr un fumatore medio ci fa forse due settimane.
Ma è il maxi sequestro eh....wow!!!

Oppure la vanna di turno che vende sale, per non mi ricordo cosa, per anni. Poi di botto....aaarghhh....scandalo, la vecchia megera fotte i poveri italioti.

Questa è la strategia.

Questi sono i dati di realtà della storia superficiale del nostro paese.
Entrare nei meandri manco mi ci metto, mi pare già sufficiente la superficie per farsi una idea piuttosto precisa dello stato dell'arte.

Di gente, lo ripeto, che santifica i medici ma non è in grado di scandalizzarsi che 11 coglioni su un prato in un mese guadagnano più di un medico in una vita. E non solo, che paga pure per vederli. Pure in termini di pandemia. Che partita era quella a Bergamo a inizio marzo, o fine febbraio? Quella dove la gente ha pagato per prendersi il corona e portarlo a giro...

Davvero ti aspetti altro in "una ottica di "governo" ? :oops:

Partendo dalla realtà, intendo.
Non dai desiderata o dai dovrebbe essere.

(e questi sono esattamente i motivi per cui mesi fa sostenevo che tutto sommato, vabbè...non sta poi andando tanto male).
 
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Skorpio

Utente di lunga data
Oltre che il rispetto delle regole, che saranno molto restrittive e che quindi abbasseranno del 30%, 40%, o più gli incassi di alcune attività commerciali come bar e ristoranti, in un primo tempo, sicuramente,le persone ridurranno le spese non necessarie; molte che nel frattempo avranno perso il lavoro non solo le ridurranno, ma le elimineranno completamente , ed il bar ed il ristorante saranno spese superflue ,voluttuarie in un contesto di crisi nera, come sarà.
E chi non ha chiuso per sempre il bar o la trattoria nella prima e seconda fase, lo farà nel giro di un anno.
Non vorrei entrare in questo ambito, ma allo stato attuale le "regole" sono quasi impossibili per consentire una apertura.

Pensa solo alla "sanificazione" dei locali, che non è esattamente una bella pulita

La sanificazione la può fare una impresa di pulizie debitamente abilitata alla sanificazione, e quindi con al suo interno una professionalità adeguata per la specifica procedura (titolare, socio, legale rappresentante, etc..)

In 2 parole : non tutte le imprese di pulizia possono farlo (e se dico "non tutte" dico che forse 1 su 10, forse, può farlo)

Quindi cominciamo a pensare che il rispetto delle regole dovrà gioco forza essere "grossolano" già a questo livello, permanendo la situazione normativa attuale
 

Skorpio

Utente di lunga data
che mi


Io a questo livello mi fermo alla razionalità.

E il suono che mi ritorna è lo stesso di 20 anni fa.
Solo che allora lo ascoltavo. Poi sono passati 20 anni.

Pragmaticamente, i buchi informativi e di risorse sono in dinamica.
L'evento contagioso è un detonatore.

Non mi aspetto da anni una strategia di governo.
Anche perchè c'è.

Solo che non è orientata al governo del sistema paese.

Da decenni però.

E prima di questa situazione si era creato un certo equilibrio, lo stesso per cui gente che lavora a nero accetta di lavorare a nero lamentandosi di lavorare a nero mentre tutti sanno che si lavora a nero e lo sanno tanto bene che uno dei primi interventi di cui si parla è trovar da sfamare il sommerso ( :LOL::LOL:) che non può più lavorare a nero.

Che è lo stesso governo che pubblica sul giornale di turno "sequestrati 100gr di hashish" e il coro (beota) "uuuhhhhhhhh!!!"
E chi ne sa qualcosina sa che con 100gr un fumatore medio ci fa forse due settimane.
Ma è il maxi sequestro eh....wow!!!

Oppure la vanna di turno che vende sale, per non mi ricordo cosa, per anni. Poi di botto....aaarghhh....scandalo, la vecchia megera fotte i poveri italioti.

Questa è la strategia.

Questi sono i dati di realtà della storia superficiale del nostro paese.
Entrare nei meandri manco mi ci metto, mi pare già sufficiente la superficie per farsi una idea piuttosto precisa dello stato dell'arte.

Di gente, lo ripeto, che santifica i medici ma non è in grado di scandalizzarsi che 11 coglioni su un prato in un mese guadagnano più di un medico in una vita.

Davvero ti aspetti altro?

Partendo dalla realtà.
Non dai desiderata.
Io ti assicuro che "non mi aspetto" nulla, da almeno una 45ina di anni.. 🤣

Solo che non sono creduto, e non capisco perché .. Forse perché è normale o scontato aspettarsi sempre qualcosa?

Però a me interessa confrontare movimenti

Io come ti dicevo, resto convinto che questo "decreto fase 2" segua una strategia, almeno nella idea di chi lo ha partorito

Ed è ovviamente una strategia che comprende una serie di cose, di cui il contenimento del contagio è chiaramente una componente, ma non l'unica, essendo in gioco altre componenti, più o meno chiare

Io, visti i contenuti, non capisco la strategia.

Ho spiegato sommariamente (con i dati disponibili alla mano) il perchè non la capisco, nel post di apertura, e un po' nei successivi
 

isabel

Utente di lunga data
Ma lo so che è diverso, eh.. :)

È il suono che mi è ritornato che trovo perfettamente assimilabile

Razionalmente certo che è diverso

Poi.. Non sono nemmeno d'accordo sulla mancanza di informazioni

Sul virus abbiamo poche informazioni, non totale assenza

Ci sono molte informazioni di carattere economico (purtroppo) che sono certo ognuno di noi, direttamente o indirettamente può portarne, e fresche di giornata

Ci sono anche informazioni sullo stato dei contagi nelle varie zone di Italia, dove parecchie provincie sono a contagio zero, ad esempio

Queste, in una strategia di convivenza, e in una ottica di "governo" di un sistema in cui l'evento contagioso è una componente (non l'unica) sono informazioni, per me.
Quello che manca è una grossa fetta di informazioni di natura epidemiologica.
Tutta una serie di evidenze che concorrono al "controllo" di una malattia a partire da dati statistici che, vista la "giovane età" dell'epidemia, non ci sono ancora.

Tu percepisci una raggiunta consapevolezza di gregge?
Mi pare che questo periodo più che formativo sia stato inteso come "repressivo".
E ho idea che non si veda l'ora che arrivi qualcuno a dire "Tana libera tutti" (uso la locuzione di Rezza perché mi è simpatico).
Le direttive sono ancora recepite come imposizioni e ci si chiede "perché la libreria sì e il parrucchiere no?" invece che dire "perché la libreria?".

Molte delle province a zero contagi o con pochi contagi, se dovessero sostenere un pezzettino della pressione sanitaria sostenuta dalla Lombardia...deflagrerebbero.
E invece...si aprono i bar.
Consapevolezza, dici? :)
 

Skorpio

Utente di lunga data
Quello che manca è una grossa fetta di informazioni di natura epidemiologica.
Tutta una serie di evidenze che concorrono al "controllo" di una malattia a partire da dati statistici, che vista la "giovane età" dell'epidemia non ci sono ancora.

Tu percepisci una raggiunta consapevolezza di gregge?
Mi pare che questo periodo più che formativo sia stato inteso come "repressivo".
E ho idea che non si veda l'ora che arrivi qualcuno a dire "Tana libera tutti" (uso la locuzione di Rezza perché mi è simpatico).
Le direttive sono ancora recepite come imposizioni e ci si chiede "perché la libreria sì e il parrucchiere no?" invece che dire "perché la libreria?".

Molte delle province a zero contagi o con pochi contagi, se dovessero sostenere un pezzettino della pressione sanitaria sostenuta dalla Lombardia...deflagrerebbero.
E invece...si aprono i bar.
Consapevolezza, dici? :)
Beh.. Però tu eri molto "ottimista" solo qualche giorno fa, parlando di tempo e aria di collaborazione, di un periodo che poteva unire nello sforzo comune.. etc.. Etc..

Ti ho preso in parola..

Ora è il momento di giocarlo questo "sogno"?

Oppure no? Facciamo il 16 maggio? Anzi facciamo il 10 giugno?

Io sono pronto, a stare a 2 metri da chiunque con la mascherina , ovunque mi trovi.

Io vedo gente pronta, che somiglia a quella che descrivervi tu.

Tu sei pronta?

Io penso che è l'ora dei fatti, se fatti dovranno essere, convivere col virus

Ma

Se chi ha governo ha una strategia che prevede che saremo sempre inabili e piccini, vorrei capire cosa prevede questa strategia
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Io ti assicuro che "non mi aspetto" nulla, da almeno una 45ina di anni.. 🤣

Solo che non sono creduto, e non capisco perché .. Forse perché è normale o scontato aspettarsi sempre qualcosa?

Però a me interessa confrontare movimenti

Io come ti dicevo, resto convinto che questo "decreto fase 2" segua una strategia, almeno nella idea di chi lo ha partorito

Ed è ovviamente una strategia che comprende una serie di cose, di cui il contenimento del contagio è chiaramente una componente, ma non l'unica, essendo in gioco altre componenti, più o meno chiare

Io, visti i contenuti, non capisco la strategia.

Ho spiegato sommariamente (con i dati disponibili alla mano) il perchè non la capisco, nel post di apertura, e un po' nei successivi
Leggendoti a dirti la verità di aspettative ne ho colte parecchie.

Dalla raggiunta consapevolezza di gregge. Alle regole introiettate.
Dalla percezione della portata di quanto sta avvenendo, non in Italia, ma a livello globale ad un governo di sistema. (che è stato minuziosamente smantellato però) per arrivare alla consapevolezza della portata che avrà in questo paese nei diversi livelli e loro interazioni.

Con una conseguente chiarezza di intenzione e comportamenti. Dall'alto al basso e viceversa.

E quindi una strategie mirata al governo di un sistema paese.

Ma se dici che non ne hai...parola torna indietro.
Rispetto alle aspettative. :)

Il resto lo confermo.
Reagenti.

Che è poi il motivo per cui fin dall'inizio mi piace la metafora della pandemia invece di quella della guerra.

In pandemia tutto sommato c'è spazio per la collaborazione di chi la desidera. Piccole reti. Spazio per non subire il silenzio assordante di questo paese, che lo ha caratterizzato negli ultimi 20, 30, 40 anni.

In una guerra saremmo i soldati al fronte.
Mi raccontava G. che gli ufficiali dei nostri eserciti erano ufficiali per nascita nella stragrande maggioranza.
Quindi non sapevano niente di guerra concreta (e a volte neppure teorica).
Di contro i nostri eserciti sono quelli che hanno storicamente avuto il maggior numero di fucilazioni per insubordinazione.

Mi piacciono le reti.

Essere o non essere un reagente non appartiene al mio dominio di scelta.
COME esserlo sì.

Quale è la strategia che vedi ma non cogli?
 
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isabel

Utente di lunga data
Beh.. Però tu eri molto "ottimista" solo qualche giorno fa, parlando di tempo e aria di collaborazione, di un periodo che poteva unire nello sforzo comune.. etc.. Etc..

Ti ho preso in parola..

Ora è il momento di giocarlo questo "sogno"?

Oppure no? Facciamo il 16 maggio? Anzi facciamo il 10 giugno?

Io sono pronto, a stare a 2 metri da chiunque con la mascherina , ovunque mi trovi.

Io vedo gente pronta, che somiglia a quella che descrivervi tu.

Tu sei pronta?

Io penso che è l'ora dei fatti, se fatti dovranno essere, convivere col virus

Ma

Se chi ha governo ha una strategia che prevede che saremo sempre inabili e piccini, vorrei capire cosa prevede questa strategia
Io ero e sono convinta che questo sarebbe un buon momento per collaborare, unire etc...
Ero e sono portata a vedere le possibilità insite nelle crisi.
Se intendi questo con "ottimista", lo ero e lo sono. :)
Ma "possibilità" non è sinonimo di "attuazione".
E, sarò sfortunata, ma non vedo, come non vedevo nemmeno prima (alla faccia dell'ottimismo) una presa di coscienza.
Sento lamentele, magari diverse dalle precedenti ma pur sempre lamentele.
Vedo deleghe di responsabilità.
Vedo che sprecheremo un'opportunità perdendoci dietro a ristoranti, parrucchieri ed estetisti drammaticamente "negati" invece che spontaneamente e responsabilmente evitati.

Per quanto mi riguarda...sì, sono pronta. :)
Lo ero da prima del famoso primo decreto, lo sono ora.
Io non mi aspetto una strategia dall'alto e so di non essere spettatrice.
Gioco già il "mio sogno", @Skorpio.
E sono contenta che anche tu sia pronto e veda persone pronte intorno a te.

Ti disturba che lo stato ci tratti da bimbi piccoli e inabili?
Perché ti disturba?
A me disturba ad esempio che questo genere di considerazione potrebbe portarsi dietro un "mascheramento" o "addolcimento" delle informazioni legate alla situazione attuale.
A te?
 

Skorpio

Utente di lunga data
Leggendoti a dirti la verità di aspettative ne ho colte parecchie.

Dalla raggiunta consapevolezza di gregge. Alle regole introiettate.
Dalla percezione della portata di quanto sta avvenendo, non in Italia, ma a livello globale ad un governo di sistema. (che è stato minuziosamente smantellato però) per arrivare alla consapevolezza della portata che avrà in questo paese nei diversi livelli e loro interazioni.

Con una conseguente chiarezza di intenzione e comportamenti. Dall'alto al basso e viceversa.

E quindi una strategie mirata al governo di un sistema paese.

Ma se dici che non ne hai...parola torna indietro.
Rispetto alle aspettative. :)

Il resto lo confermo.
Reagenti.

Che è poi il motivo per cui fin dall'inizio mi piace la metafora della pandemia invece di quella della guerra.

In pandemia tutto sommato c'è spazio per la collaborazione di chi la desidera. Piccole reti. Spazio per non subire il silenzio assordante di questo paese, che lo ha caratterizzato negli ultimi 20, 30, 40 anni.

In una guerra saremmo i soldati al fronte.
Mi raccontava G. che gli ufficiali dei nostri eserciti erano ufficiali per nascita nella stragrande maggioranza.
Quindi non sapevano niente di guerra concreta (e a volte neppure teorica).
Di contro i nostri eserciti sono quelli che hanno storicamente avuto il maggior numero di fucilazioni per insubordinazione.

Mi piacciono le reti.

Essere o non essere un reagente non appartiene al mio dominio di scelta.
COME esserlo sì.

Quale è la strategia che vedi ma non cogli?
Hai detto bene, percezioni e consapevolezze, ovviamente dal mio personale ambito di visuale

Aspettative no

Anche la "consapevolezza di gregge" è una percezione, che ho vivendo in un contesto urbano e vedendo quasi quotidianamente le persone.

Vedi la attenzione, che tengono le distanze, si parlano da lontano, hanno assimilato

Ciò non mi da "aspettativa" ma "percezione" di una consapevolezza che c'è nelle persone

Lo scemo ci sarà sempre eh? Non mi stupisco dello scemo

Quello che va senza mascherina intruppato con altri scemi come lui

Ma quello c'è con e senza decreti.
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Hai detto bene, percezioni e consapevolezze, ovviamente dal mio personale ambito di visuale

Aspettative no

Anche la "consapevolezza di gregge" è una percezione, che ho vivendo in un contesto urbano e vedendo quasi quotidianamente le persone.

Vedi la attenzione, che tengono le distanze, si parlano da lontano, hanno assimilato

Ciò non mi da "aspettativa" ma "percezione" di una consapevolezza che c'è nelle persone

Lo scemo ci sarà sempre eh? Non mi stupisco dello scemo

Quello che va senza mascherina intruppato con altri scemi come lui

Ma quello c'è con e senza decreti.
Secondo te il grassetto è consapevolezza?

Questo è un articolo interessante riguardo le "conoscenze".

https://www.huffingtonpost.it/entry...4ec5b633a8544661a0?1vu&utm_hp_ref=it-homepage

e anche questo

https://www.ilsole24ore.com/art/covid-19-c-e-legame-il-virus-e-sindrome-kawasaki-bambini-ADgTKQN
 

Skorpio

Utente di lunga data
Io ero e sono convinta che questo sarebbe un buon momento per collaborare, unire etc...
Ero e sono portata a vedere le possibilità insite nelle crisi.
Se intendi questo con "ottimista", lo ero e lo sono. :)
Ma "possibilità" non è sinonimo di "attuazione".
E, sarò sfortunata, ma non vedo, come non vedevo nemmeno prima (alla faccia dell'ottimismo) una presa di coscienza.
Sento lamentele, magari diverse dalle precedenti ma pur sempre lamentele.
Vedo deleghe di responsabilità.
Vedo che sprecheremo un'opportunità perdendoci dietro a ristoranti, parrucchieri ed estetisti drammaticamente "negati" invece che spontaneamente e responsabilmente evitati.

Per quanto mi riguarda...sì, sono pronta. :)
Lo ero da prima del famoso primo decreto, lo sono ora.
Io non mi aspetto una strategia dall'alto e so di non essere spettatrice.
Gioco già il "mio sogno", @Skorpio.
E sono contenta che anche tu sia pronto e veda persone pronte intorno a te.

Ti disturba che lo stato ci tratti da bimbi piccoli e inabili?
Perché ti disturba?
A me disturba ad esempio che questo genere di considerazione potrebbe portarsi dietro un "mascheramento" o "addolcimento" delle informazioni legate alla situazione attuale.
A te?
Da domattina nel granducato di Toscana sono consentite liberarmente le passeggiate a piedi e in bici nel proprio comune, e avrò sicuramente più informazioni per confermare la mia percezione sulla "consapevolezza di gregge".. Dato che vorrò passeggiare un po' :)

Ovviamente info nel mio ambito di visuale

Quanto a parrucchieri ristoranti e altro.. Ahimè.. Non posso evitare il contatto (sempre via web si intende) con quel tipo di realtà, praticamente continuo, per motivi di lavoro, e la mia ottica è un po' diversa dal fastidio di una capigliatura in disordine o di un palato imbronciato da volgare cucina casalinga :)

Non sono disturbato dai modi di chi ha governo, troppa distanza per percepire disturbo, in un contesto di grande vicinanza sarei disturbato eccome, e metterei un po' di distanza, e il disturbo svanirebbe

Il fatto che non sia disturbato individualmente non mi impedisce però di notare che un po' c'è (percezione mia)

E si ritorna alla strategia che non comprendo, in compresenza di un teorico atteggiamento di questo tipo.

Potrebbe come dici essere un addolcimento, ma di cosa?

Io qualche idea ce l'ho, e non è esattamente riferita al covid :cool:
 

Marjanna

Utente di lunga data
Anche nel tuo intervento leggo l'impressione che si sia deciso a tavolino che alcuni devono sopravvivere e altri no. Non è che sia stato deciso scientemente, sarà semplicemente inevitabile. Alcune categorie sono considerate più sacrificabili di altre, è vero. Ad oggi queste sono le possibilità di questo Paese. Coerenti con quelle emerse, nel corso dell'ultimo secolo, innanzi a ogni tragedia epocale.
Se la metti così mi tornano in mente i giovani che a inizio pandemia venivano intervistati nei locali dicendo "che tanto muoiono i vecchi", perchè -esempio- se per questa pandemia un ristoratore si trova a dover licenziare del personale, potrebbe voler dire anche scegliere tra Pino, 50enne che ha famiglia e con lo stipendio ci campa (=presente), e il 23enne che si sta pagando l'università (=futuro).
Vedi se è inevitabile sacrificare qualche testa, capisci che qualcuno non sia proprio favorevole che sia la sua.
Uno dei problemi è proprio questo, la "guerra" tra le persone, anche se è solo teorica. Parole. Non è che ci volesse molto a prevederlo. Era possibile arginarlo con un altro tipo di comunicazione, in primis.
La divisione, qualora non si capisse, è tra chi può vivere un periodo di fermo senza vedere cancellato un futuro e chi no. I primi sono sereni, guardano in poltrona, al massimo si annoiano. I secondi sono tirati. In questi due schieramenti si associano persone che comunque capiscono la gravità della situazione, non credendo il virus sia una bufala, e persone che invece sentono ugualmente pericolo per il proprio futuro, anche se non imminente. E poi ci sono quelli convinti della dittatura, del complotto e di un mucchio di altre minchiate.

Ma è come per la parola congiunti. Il giorno dopo mezza Italia a chiedere se nei congiunti rientravano i fidanzati.
Da vocabolario no. E credo pure nella versione originale, anche perchè viene detto "a distanza e con mascherina" e fa ridere non di poco credere che due fidanzati si ritrovano e stanno ad un metro di distanza tenendo la mascherina...
Ma dillo, dillo subito, parli ad un popolo (che dovresti conoscere), o no? Invece no, poi si chiarisce che si intendeva anche i fidanzati.

@ipazia
Prima erano sacrificabili gli anziani. Adesso siamo sacrificabili tutti.
Ma intendi per lo stato? Se è così quel prima è stato deciso a porte chiuse (nessuno di noi sapeva di essere in emergenza, anzi pareva bastasse un termometro e basta, questo è quanto il popolo ha visto, assieme a rassicurazioni varie). Il dopo condito di tante parole di fratellanza, è normale faccia insorgere un coro di vaffanculo. Se chiedi fratellanza e dichiari "lo stato c'è" ma nel contempo decidi chi sacrificare. Siamo il paese dei terremotati che si sono sentiti parole di fratellanza per essere abbandonati nella merda. E non è che serve andare tanto indietro da aver letto libri di storia per saperlo.
Tra l'altro chi protesta ora (in questi giorni si sente tutto un vociare di ristoratori e parrucchiere) volendola vedere sotto un'altra ottica non posso dire che sbagli, nei termini di ognuno pensa se. Perchè potrebbero ottenere qualcosa. In futuro non potrebbe esserci più niente, dal momento che non sappiamo come andrà. E credo che nessuno si aspetti di essere caricato in spalla come nel racconto di guerra di tuo nonno.
Ovvero si parla di umanità ma non si crede esista, non in termini oltre di "una mangiata in allegria".
EDIT: sarà per questo che a molti manca la mangiata?

@Brunetta
Possiamo considerare ora che sia un rischio accettabile avere morti per conservare il nostro stile di vita? Quanti?
Oggi nel tg di Rete4 il professore del Sacco di Milano osservava come il grosso delle attività che dovrebbero ripartire al 4 maggio sono concentrate nelle regioni maggiormente colpite dal covid19: Lombardia, Piemonte, Veneto, Emilia Romagna...
Quindi si è accettabile, non per il nostro stile di vita inteso come singole persone, ma forse per quello di altri.

Non chiedendo......obbligando!
L'obbligo è stato necessario. 8 marzo già dimenticato? Eri tu intorno a quei giorni a uscire e raccontarci di quanti erano al parco.
E' che dall'8 marzo ad oggi non è stato detto niente oltre lavatevi le mani, state a casa, indossate le mascherine e stampate autocertificazioni.
E le risposte a tante domande che si sono formate nelle persone il popolo -purtroppo- se le è andate a cercare su facebook, da dove sono scaturite e hanno girato vorticosamente milioni di fake, fake riguardanti anche presunti medici che dichiaravano cose totalmente false e senza fondamento scientifico.
Il coronavirus non è un virus proveniente dalla Cina di originale animale, ma un mucchio di altre cose, ci mancano solo i marziani. E le persone hanno preso pezzi qua e là costruendo un ventaglio di realtà allucinanti.

Io faccio un gioco in questi giorni. Si chiama "conta i nasi", lo faccio nelle brevi uscite per fare qualche acquisto, e anche quando guardo i telegiornali e i vari servizi televisivi (un po' come da piccola contavo gli alberi di Natale mentre mio padre guidava la macchina). Nel mio comune vincono gli over 60 (almeno ad occhio, non è che posso sapere l'età di tutti). I giovani imboscati per i campi (so dove vanno) non se la mettono proprio, ma se vanno nei negozi o per le strade la indossano e in modo corretto. Per tv c'è un larga scala. Non ho capito perchè chi protesta e si fa intervistare da un giornalista dentro il proprio negozio lo faccia senza mascherina. Io fossi in loro mi rifiuterei di levarla proprio per fare capire che ho ben intenso come dovrò comportarmi. In riprese di gruppo si vedono spuntare nasi, magari mentre la persona parla accaldata esponendo i suoi problemi, non fa proprio caso che il nasino è sbucato fuori (anche se sta urlando "fatemi riaprire, ho tutti gli ausili"). Bip! Errore. Il messaggio che a me fan passare è che a fronte dell'emotività dimenticano il corretto funzionamento della mascherina. E l'emotività passa in molti modi nelle nostre giornate lavorative.
Purtroppo nonostante le "informazioni" sul virus, non è arrivato ciò che doveva arrivare. Io di nasi per tv (sono estrema?) non ne dovrei proprio vedere. Non parliamo laddove la mascherina è completamente assente (si vede anche questo), e qui non mi riferisco a chi protesta. Diciamo che questo mi rassicura rispetto a chi dice che le informazioni sono manipolate. Volendo manipolare basterebbe fare un montaggio dove tutti sono rispettosi delle regole.
 
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Skorpio

Utente di lunga data
Si, io percepisco consapevolezza nel grassetto. Ma io non vedo il "grassetto" ma le persone

E la consapevolezza non solo la percepisco, ma la "tocco".. La "sento".. e in parecchie persone, sconosciute per lo più

Ed è una cosa molto interessante, emozionante anche..
Da provare.

Il cambiamento c'è... Doloroso anche, perché è una consapevolezza anche dolorosa che è impedita una serie di cose che prima si facevano normalmente

Consapevolezza non perchè si è tutti virologi e si è capito tutto, ma consapevolezza dell'atteggiamento sociale da tenere

Ma se oggi in giro vedrò gente senza mascherine che si salta addosso per baciarsi e abbracciarsi, sarò pronto a dire che la mia percezione era sbagliata
 

stany

Utente di lunga data
L'obbligo è stato necessario. 8 marzo già dimenticato? Eri tu intorno a quei giorni a uscire e raccontarci di quanti erano al parco.
E' che dall'8 marzo ad oggi non è stato detto niente oltre lavatevi le mani, state a casa, indossate le mascherine e stampate autocertificazioni
Infatti si tratta di un obbligo, non di semplice richiesta o di consiglio.
Che sia necessario è un altro discorso, ma chiamiamo le cose col proprio nome!
Per le fake,comincerei a valutare quelle spacciate nelle TV istituzionali da sedicenti virologi ed altri campioni della scienza ,che smentivano le proprie affermazioni di settimana in settimana nelle comparsate dall'ex imitatore umano e strapagato Fazio.
Quantomeno darei più valore a quelle di montagnier che a quelle di un burioni qualunque.
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Si, io percepisco consapevolezza nel grassetto. Ma io non vedo il "grassetto" ma le persone

E la consapevolezza non solo la percepisco, ma la "tocco".. La "sento".. e in parecchie persone, sconosciute per lo più

Ed è una cosa molto interessante, emozionante anche..
Da provare.

Il cambiamento c'è... Doloroso anche, perché è una consapevolezza anche dolorosa che è impedita una serie di cose che prima si facevano normalmente

Consapevolezza non perchè si è tutti virologi e si è capito tutto, ma consapevolezza dell'atteggiamento sociale da tenere

Ma se oggi in giro vedrò gente senza mascherine che si salta addosso per baciarsi e abbracciarsi, sarò pronto a dire che la mia percezione era sbagliata

Capisco.


Mi hai fatto venire in mente l'introiezione, il percorso, delle regole del bambino. :)

"Per quanto riguarda lo sviluppo morale, già durante i primi anni di vita il bambino compie l’esperienza di comportamenti caratterizzati da certe regolarità (ad esempio l’ora della sveglia o del pasto, la sequenza prevista per vestirsi...). Successivamente le figure di accudimento, attraverso una educazione occasionale o sistematica, aiutano il bambino nella acquisizione di quell’insieme di nozioni e convinzioni che formeranno la sua morale teoretica, attraverso la verbalizzazione di indicazioni (“Non dire bugie!” “Bisogna fare parti uguali”).

Nella prima infanzia, però, la presa di coscienza delle regole sociali e morali è limitata agli aspetti esteriori e più appariscenti, senza che ci sia una reale comprensione del motivo che sottende ciascuna regola.

Naturalmente la capacità di apprendimento delle regole è commisurata alla capacità di comprensione sia cognitiva che emotiva e alla capacità di introiezione delle regole stesse, cioè all’introiezione dell’indicazione del genitore e delle figure di accudimento con il quale il bambino si identifica (“Papà non vuole…”, “Mamma mi ha detto...”, “La maestra non mi lascia…”).

Con il passare degli anni e con l’evoluzione del pensiero e della capacità di astrazione e simbolizzazione, il bambino
diviene capace di comprendere le motivazioni che sottendono le regole e in questo modo diviene in grado di utilizzarle con consapevolezza discriminando in maniera adeguata tra ciò che si può o non si può fare e tra ciò che è bene e ciò che è male, creandosi con il tempo una propria scala di valori." (R. Carchio).

Ecco.

Fino a quando sentirò dire "me l'ha detto Conte, Salvini" o il cazzo a cavallo..., "sono impedit* di..." "non mi lasciano fare..."...
io non leggo consapevolezza, ma una presa di coscienza limitata agli aspetti esteriori e più appariscenti.

Che è meglio di una martellata sulle dita eh. :)
Tenendo conto che un mese fa non era salita alla coscienza neppure l'idea della necessità di un qualche livello di cambiamento a livello diffuso.

I risvolti di questa pandemia sono ampi.
Non riguardano il virus.

Ma riguardano lo stile di vita che si è condotto fino ad oggi.
(che non è evidentemente sintetizzabile in una "strategia").

A partire dal modo in cui si abita il pianeta per arrivare al modo in cui si abita la propria casa.
Con tutto quello che ci sta in mezzo.
 
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giorgiocan

Utente prolisso
Vedi se è inevitabile sacrificare qualche testa, capisci che qualcuno non sia proprio favorevole che sia la sua.
Anche io, come Ipazia, mi riferivo al punto di vista dello Stato. In tutti i capitoli salienti della storia italiana le disgrazie si sono affrontate (anche) sacrificando gli uni a vantaggio o monito per gli altri. Penso alle "fucilazioni disciplinari" dei soldati italiani durante la Grande Guerra*, ad esempio, secondo alcuni storici perpetrate in proporzione inaudita rispetto a quanto avveniva negli altri eserciti europei.

Il punto è che non c'è nemmeno da stupirsi, è la storia della civiltà ad essere intrisa di questo principio. Il "Noi vs Loro" è una costante che non mi aspetto di veder mutare nel comportamento umano.

*Scenario vagamente simile a quello che accade oggi: esercito piuttosto impreparato dal punto di vista tecnico e soprattutto psicologico -> Comando che pretendeva risultati ad ogni costo -> diffusa indisciplina e atteggiamenti di boicottaggio tra le truppe maggiormente sotto pressione -> fucilazioni "di ammonimento".
 
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Ginevra65

Moderatrice del cazzo
Staff Forum
Parlando con alcuni giovani.
Io tanto non morirò è evidente dalle statistiche.
Appena posso vado a fare aperitivo, birra.....
Non andrò a trovare i nonni così non ci sono rischi per loro.

Ma i tuoi genitori sono immuni?
Sono più importanti gli amici che vi nonni?

Ecco questa fotografia del giovane d'oggi ( sto parlando di gente anche vicino ai 30) non mi piace.
Vedo una totale mancanza di valori, e un forte egocentrismo.
Sono rimasta molto male, con tutta sincerità.
Genitori e nonni sono anche sacrificabile in nome del divertimento?
 

giorgiocan

Utente prolisso
@Ginevra65

Io potrei anche metterci la firma su quello che scrivi, ma credo la tua fotografia non si discosti da quella che ogni generazione potrebbe fare dei "giovani" che incrociano la propria.
Non credo sia nemmeno totalmente deprecabile la pulsione di viversi appieno la propria gioventù, finchè c'è. Parliamo naturalmente di un quadro in cui ci sono le condizioni per farlo. Dubito che in Siria accada la stessa cosa negli stessi termini.

Su una cosa però mi accodo all'amarezza: io ho percepito chiaramente, da giovane come da adolescente, quanto i miei nonni avessero da insegnarmi. Temo invece che oggi la distanza culturale tra nonni e nipoti sia diventata davvero troppa per uno scambio così appagante. Forse è proprio una caratteristica dell'avvento della rete: non saprei dire se e cosa cambierà da qui in futuro.
 
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