Sinceramente penso che l’ignoranza e la presunzione del presidente e degli assessori regionali siano intollerabili.
Però cerco di evitare anche la proiezione delle mie opinioni sui comportamenti tenuti.
Può essere che si sia realizzato quel disastro per fatti banali, ad esempio probabilmente, aver delegato alla burocrazia quella richiesta di reperire posti nelle rsa.
La cosa grave è precedente ovvero nel sistema sanitario e delle rsa messo in mano agli amici.
La richiesta precisava di farlo in parti separate degli edifici ecc.
Chi ha accettato invece non ha capito niente, perché avrà accettato senza magari avere neppure idea di come funzionavano le loro strutture.
Adesso chi propone per settembre l’ingresso a scuola scaglionato, ha idea concretamente se sia realizzabile?
Come si può proporlo senza considerare i numeri e le porte? E poi la gestione di chi porta le creature che già ora bastano due gocce di pioggia per vederli ammassati?
Le responsabilità le verificherà la magistratura.
Nel frattempo ci si è mossi in tanti, evitando i mezzi tradizionali, non solo adesso inopportuni ora, ma che non erano più efficaci da tempo.
Io sono stata a casa e quindi non ho visto gli incoscienti/imbecilli/criminali con la mascherina messa male neppure gli assembramenti.
Ho visto invece alcune foto all’inizio e poi dopo in luoghi che conosco fatte in modo da creare l’effetto schiacciamento.
Quelle fatte dove non conosco le località non so.
Però credo che tutto sarà più chiaro dopo e che si potranno meglio valutare molti comportamenti.
Già.
Non solo di presidente e assessori. Poi sindaci e responsabili ATS.
Ma poi ci sono anche gli operatori. E i direttori di struttura.
E fra la parte politica la parte amministrativa e la parte operativa i consorzi.
Non entro nel merito.
Sennò ne esce uno spiegone.
In tutto questo,
che non è la novità del corona, il silenzio assordante della comunità, del popolo per intenderci, è spaventoso.
Posso affermare con cognizione di causa che chi, e ci sono stati, si è attrezzato per poter rispondere all'ordinanza seguendo la deontologia e l'etica l'ha fatto perchè ha DECISO che quell'ordinanza era scandalosa. Correndo rischi anche personali. Non solo professionali. E ha cercato e trovato il modo di non farsela cadere in testa.
Ad inizio aprile, non ricordo in che 3d, avevo accennato a skorpio in un post che le RSA sarebbero stati dei posti belli caldi di lì a poco. (rompevo i coglioni che le RSA non sono ospizi fra le altre cose).
Non era proiezione e nemmeno preveggenza.
Sapevo quello a cui mi stavo riferendo. Come sapevo che era silente e stava esplodendo proprio perchè una fascia di direttori e operatori coi coglioni aveva mosso quel che doveva muovere nelle settimane precedenti. E stava arrivando ad un risultato.
I progetti in cui si è riusciti a smuovere, smuovendo anche partite iva bloccate, si sono smossi a partire dal tessuto territoriale.
Facendo politica sociale di territorio.
Andando a toccare i tasti giusti, un po' come quell'utente di cui dicevo nell'altro post.
La responsabilità civica si tocca qui. A mio parere.
Sulla direzione che prende lo sguardo degli individui. Dei cittadini (questo sarebbe il compito dei cittadini.)
E sulle azioni.
Sull'ordine di priorità che ogni singolo aggiusta a seconda della situazione.
Pienamente d'accordo con te sul percorso che ha portato a questo sfacelo. Prevedibilissimo. (all'inizio mi cagavo in mano vedendo arrivare quel che arrivava e sapendo come era la situazione del sistema socio-sanitario...).
Sono decenni che stiamo assistendo, tutti insieme, alla destrutturazione capillare del sistema sanitario.
A partire dalla medicina di territorio.
E non che adesso stia andando meglio.
Per le voci che mi arrivano ad orecchio, non è che si stia pensando di metterci mano eh.
Il giochetto dello scarica barile fra livelli è in atto e funziona benissimo.
In tutto questo, i cittadini che fanno?
Uso l'aperitivo come simbolo per rispondere, ma va bene qualunque comportamento che PRESO INDIVIDUALMENTE non smuove di molto l'ago della bilancia, ma DENTRO NEL QUADRO GENERALE, fuori dalla singola esperienza, usti se pesa in termini di impatto di politica sociale di cui tutti, almeno in teoria, saremmo co-responsabili.
Quella che ci è arrivata addosso e che non ha ancora finito di arrivare è l'onda lunga di parecchi anni. Non è dovuta al corona.
Lo stesso discorso vale per la scuola.
Quanti anni sono che la stanno destrutturando capillarmente?
E scientemente (se si può parlar di scienza e competenza parlando della scuola che sta rimanendo in piedi).
Quanti anni sono che capillarmente si sta smantellando il patto educativo e formativo fra famiglia e scuola? Fra scuola e territorio?
Parliamo delle deroghe attraverso cui si stanno tenendo aperte le scuole, da anni? Degli edifici fatiscenti e inadeguati?
Come si è arrivati a classi di 25-30 bambini? Parliamo dell'inclusione di DSA, BES, 104 com. 1 e 3?
Oppure dei pdp? o dei pei?
Caduto dall'alto?
Adesso c'è il problema del distanziamento. (voglio vederli a settembre con le assunzioni che arrivano ad ottobre, per dire...con la carenza cronica di ata, insegnanti, con la barzelletta delle supplenze gestite come se la scuola fosse un ufficio).
Per dire solo qualcosa della complessità.
Se vogliam rimanere più sul leggero parliamo delle epidemie croniche di pidocchi di tutti gli anni. Negli ultimi anni potremmo parlare di scabbia, per variare un po'. L'igiene di territorio e di comunità sta approfondendo parecchie vecchie conoscenze.
Settembre...concordo con te che sarà "interessante"...in effetti, come dici, bastan due gocce di pioggia per il delirio stile rave metanfetaminico!!
(e parlo di secondo grado, non primo).
Ma è interessante anche dare un occhio alla valutazione - intendo la pagella - di questi giorni.
A come famiglie e insegnanti ci si stanno rapportando.
Sarebbe una opportunità per mettere mano al delirio creato dalla Gelmini in avanti...e invece. .
Che la scuola apra in fretta e svolga il suo compito di babysitting! In fretta! Non pensiamoci troppo su.
...non è che è la ministra da sola a far scoppiare fuochi d'artificio eh.
Anche qui si parla di corresponsabilità. Di politica sociale. Di uscire dal proprio orto e guardare un pochetto più in là.
Di non suggerire da dietro lo schermo, fondamentalmente.
Parliamo dei disabili e della tanto decantata inclusione?
Di che fine hanno fatto i disabili in questo periodo mentre si chiacchierava dei danni da lockdown?
Parliamo delle famiglie che se li son trovati in casa 24/7 senza il minimo sostegno.
Tenendo conto che insieme alla scuola sono stati sospesi/isolati i servizi educativi a cui le famiglie si affidavano per poter gestire in modo almeno un po' professionale la disabilità dei loro figli. (almeno un po'...che sarebbe interessante andare a vedere quanto costava alle famiglie, come venivano indirizzati soldi e appalti per i servizi, come venivano scelti gli operatori prima del corona intendo eh).
Sarà interessante anche vedere come verranno reimpostati i servizi di territorio che erano vitali per dar aria a famiglie veramente in difficoltà.
A tutti i livelli.
E guarda che la possibilità di fare c'era. Ma anche in questo caso...eh...soldi, servizi. Appalti. Burocrazia.
La scuola di settembre....sarà da brivido blu.
Ma non solo la scuola.
Assembramenti...i referenti di categoria a Brescia avevan scritto alla loggia segnalando il rischio di assembramenti e il fatto che non sarebbero riusciti a gestirli. Soddisfatti!
Io non ho visto dalle foto.
Nel senso che di comportamenti irresponsabili ne vedo parecchi e ne ho visti parecchi, anche in prima persona.
E siccome potrei esser rigida io, mi sono confrontata un po' in giro. Evitando le camere dell'eco proprio per spirito di ricerca.
Emblematica quella che mi dice "ma tu, come fai a far la spesa ogni 7-10 giorni ?
(pieno lockdown coi morti che fioccavano e le sirene delle ambulanze costanti giorno e notte)
io le rispondo "programmo quello che mi serve" e lei mi dice "anche io, ma come faccio senza prosciutto?? io esco e vado a prenderlo tutti i giorni."
E guarda che
qui il servizio a domicilio dei piccoli negozi funzionava in modo impeccabile!
E' un episodio barzelletta...ancora ci rido, il prosciutto minchia.
Ma è piuttosto rappresentativo di un livello generale. E
non è l'azione. E' proprio il pensiero che sostiene l'azione.
Il prosciutto per la puttana.
