Pronti per la prossima volta?

giorgiocan

Utente prolisso
Visto che la curva epidemica è scesa, significa che la stragrande maggioranza ha rispettato le indicazioni. Il resto sono percezioni.
Premesso che è soltanto una mia opinione, credo invece abbia un certo peso l'andamento del contagio. In ogni caso speriamo che qualunque sia la ragione, la cosa sia finita a breve.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Premesso che è soltanto una mia opinione, credo invece abbia un certo peso l'andamento del contagio. In ogni caso speriamo che qualunque sia la ragione, la cosa sia finita a breve.
Se così fosse le trasgressioni sarebbero irrilevanti
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Ciao !
Ti ringrazio per il pensiero.
Si, sto bene.
Ho lavorato esposta ma non proprio in prima linea. Ma famigliari stretti, medici, erano in prima linea con tutto quello che comporta.
Siamo tutti bene, da noi non è mai stata una chiusura completa, nel senso che volendo e avendo tempo si poteva uscire di casa. Le strade erano comunque deserte anche nelle città.
Gli ospedali qui non sono mai arrivati al limite. Sono riusciti a contenere. Le scuole e ristoranti sono aperti.
Ma i centri commerciali non sono più come prima. Molto meno gente.
Tu come stai ?
Un abbraccio e buona notte
Son contenta. :)

Qui si stan facendo i conti.
Sul mio territorio l'onda è passata pesantemente a diversi livelli.

E' passata pesantemente per quanto riguarda le morti nelle RSA.
In alcune il tasso di mortalità rispetto agli anni precedenti è spaventoso.
Alcune storie che ho ascoltato lo sono altrettanto.

E' passato pesantemente sul territorio.
E sta ancora passando, nel senso che adesso che l'onda è finita si inizia a vedere cosa ha lasciato dietro di sè.

Malati guariti che però hanno ancora seri problemi di salute, riabilitazioni che non sanno bene come muoversi senza contare la situazione psicologico ed emotiva di chi in prima linea ci è stato (e qui gli ospedali hanno boccheggiato parecchio come han boccheggiato farmacie e medici di base. Alcuni di loro sono ancora a casa con l'ossigeno nonostante siano considerati guariti.)
Mappature fatte col culo anche adesso (col casino di protocollo di sierologico e tampone poi è tutta da ridere).
Per non parlare di quello che hanno affrontato le famiglie che si son tenute in casa i vecchi a morire con ossigeno insufficiente, piuttosto che le famiglie dei disabili che sono allo stremo o quelle degli psichiatrici o di tutte quelle situazioni di disagio di cui non si parla, non fanno notizia.

In questi giorni rilevavo alcune situazioni complesse in questo passaggio.
Artigiani che si lamentano dei loro clienti senza poter però farci nulla se non tenere "ordine" alla bellemeglio visto che sono clienti e gli servono. Operatori di servizi rivolti al pubblico che oltre alla difficoltà di riorganizzazione del servizio (prenotazioni, turnazioni, scaglionamenti) si ritrovano a dover spiegare l'ovvio, ossia che le cose non sono come le si era lasciate prima del lockdown con le diverse reazioni con cui si trovano a doversi confrontare (senza poter ovviamente perder il sorriso, so' clienti).
Giusto ieri chiacchieravo con uno di loro che era sull'incazzato andante per quel che si ritrova a dover gestire, lui l'ha definito un "cin cèn". (qui da me significa un gran casino). La chiacchierata di stamattina è finita con la tipa che si faceva "facepalm" scuotendo la testa.

Si mescola il sollievo di chi può finalmente uscire e non ha sguardo se non al sollievo o al suo posto con il malcontento di chi si ritrova a dover gestire la parte amministrativa e burocratica e strumentale di questa fase dovendo organizzare e investire e tenendo equilibrio fra costi e guadagni.

In una situazione di governo centrale che ha già fatto i fuochi d'artificio prima e adesso non è che stia particolarmente migliorando (a partire dal protocollo riguardante test sierologico e tampone fino a scendere nel "ma se ho il sierologico positivo e quindi devo stare in quarantena fiduciaria in attesa del tampone, sono in ferie, sono in permesso, sono in mutua??" i medici di base stessi danno opinioni differenti e dalla regione lombardia il carico viene spostato sui medici di base che non hanno un protocollo chiaro e condiviso con quel che ne consegue nel trattamento del paziente sul territorio e nell'organizzazione della sanità di territorio.).

Un gran casino fondamentalmente. 🤦‍♀️

questa è Brescia ora, per dire

https://brescia.corriere.it/notizie...28-11ea-bcda-1b088225c4d4.shtml?refresh_ce-cp

Si sta riattivando poco per volta una macchina che era già zoppicante.

E il nostro territorio per fortuna è "combattivo".
Quindi dal basso c'è movimento fermo e deciso da parte degli imprenditori, degli artigiani, delle persone occupate nei diversi servizi.
Si sente molto la "personalizzazione" della situazione. Non mi è ancora chiaro se sia un bene oppure no. Si vedrà.


Non è una passeggiata insomma. :)

A parte il lavoro, che è aumentato a dismisura, io sto bene.
E sono anche piuttosto soddisfatta di quanto fatto in questo periodo. E dei piccoli progetti che siamo riusciti ad attivare per smuovere situazioni sul territorio. Spero si continuerà così.
Tutto molto silente. Lontano dalla movida, ma ben centrato sull'ottenere il meglio possibile da una situazione complessissima.

Vediamo come andrà e come si mescoleranno sollievo e malcontento. :)
 
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giorgiocan

Utente prolisso
Se così fosse le trasgressioni sarebbero irrilevanti
Non credo sia così semplice. Le prossime settimane diranno se l'emergenza è finita, i prossimi mesi se possa esserci una nuova ondata. E rimane un fiume di implicazioni su cui non abbiamo le idee chiare.
 

perplesso

Administrator
Staff Forum
Non credo sia così semplice. Le prossime settimane diranno se l'emergenza è finita, i prossimi mesi se possa esserci una nuova ondata. E rimane un fiume di implicazioni su cui non abbiamo le idee chiare.
in assenza di una terapia definitiva, la seconda ondata da fine ottobre se non è certa è sicuramente probabile. ma è paradossalemte secondario come pensiero ora.

diciamo che si aspetta metà giugno per capire se questa prima ondata è davvero passata.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Non credo sia così semplice. Le prossime settimane diranno se l'emergenza è finita, i prossimi mesi se possa esserci una nuova ondata. E rimane un fiume di implicazioni su cui non abbiamo le idee chiare.
Ma sì. Non ci capiamo ancora molto.
Però non si può dire che un comportamento, che per me ha riguardato un numero minimo di persone, sia stato significativo per la diffusione delle epidemia. Certamente ha contato molto meno rispetto alla richiesta di usare le rsa come ospedali, ma anche lì, evidentemente, non è che volessero causare una strage.
Poi vedremo come si evolverà.
Io penso che sia importante cercare di evitare la tendenza “oroscopo” ovvero a considerare rilevante solo ciò che conferma non solo quello che pensiamo, ma soprattutto quello che abbiamo detto, vedendo la comunicazione come una arena in cui si debba cercare di prevalere.
 

Martes

Utente di lunga data
Ma sì. Non ci capiamo ancora molto.
Però non si può dire che un comportamento, che per me ha riguardato un numero minimo di persone, sia stato significativo per la diffusione delle epidemia. Certamente ha contato molto meno rispetto alla richiesta di usare le rsa come ospedali, ma anche lì, evidentemente, non è che volessero causare una strage.
Poi vedremo come si evolverà.
Io penso che sia importante cercare di evitare la tendenza “oroscopo” ovvero a considerare rilevante solo ciò che conferma non solo quello che pensiamo, ma soprattutto quello che abbiamo detto, vedendo la comunicazione come una arena in cui si debba cercare di prevalere.
Già.
E mi trovo a comprendere particolarmente il neretto, visto che per mancanza di risorse, di organizzazione e per conseguente disperazione nel luogo in cui lavoro, che non è una rsa ed è privo di personale sanitario, è stato creato a forza un reparto covid e credo che se - finora - non ci sono stati contagi sia stato grazie alla dedizione, all'inventiva e alla collaborazione di tutti i colleghi... e a un po' di culo.
E panico e caccia all'untore si sono evitati perché ognuno ha riportato alle rispettive famiglie e contatti le verità che sapeva avrebbero saputo sostenere
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Ma sì. Non ci capiamo ancora molto.
Però non si può dire che un comportamento, che per me ha riguardato un numero minimo di persone, sia stato significativo per la diffusione delle epidemia. Certamente ha contato molto meno rispetto alla richiesta di usare le rsa come ospedali, ma anche lì, evidentemente, non è che volessero causare una strage.
Poi vedremo come si evolverà.
Io penso che sia importante cercare di evitare la tendenza “oroscopo” ovvero a considerare rilevante solo ciò che conferma non solo quello che pensiamo, ma soprattutto quello che abbiamo detto, vedendo la comunicazione come una arena in cui si debba cercare di prevalere.
Sono d'accordo che l'intenzione non fosse causare una strage.
Come son d'accordo sull'evitare la tendenza oroscopo.

Ma quell'evidentemente io lo prenderei, col tuo permesso, e lo metterei in un'altra frase.

Ossia "evidentemente" era prevedibile che spostare i covid nelle RSA avrebbe fatto danni.
Non misurabili.


Il mio pensiero è che non pensavano che il danno sarebbe stato così grosso da non poter essere sviato nell'emergenza generale.
Creando una emergenza nell'emergenza.
Il fatto è che hanno incrociato le dita.

Quando era ancora epidemia è stata pubblicizzata come "state tranquilli, ammazza solo gli anziani".

Quindi, da bambina di 2 anni, mi chiedo:

se quel che si sa per certo è che questa roba becca e ammazza gli anziani, dove metto i covid?"

Da bambina di 2 anni mi dico
"lontano dagli anziani". :)

E invece, avendo come unico dato certo l'innalzamento della mortalità negli anziani, avendo chiaro che non solo non c'erano dpi a disposizione da fornire, ma neanche ce n'erano presenti nella stragrande maggioranza delle strutture, non avendo chiari protocolli di divisione dei percorsi etc etc, cosa si è deciso?

Mettiamoli nelle RSA.

Politicamente lo capisco. E lo capisco anche dal punto di vista dei conti della serva.

Se immagino uno scenario lieve, gli anziani tanto hanno da morire, in mezzo ad una epidemia è un dato poco incisivo (tenendo poi conto che l'opinione pubblica aveva già dato il suo benestare per la maggioranza) i giochi delle tre carte si fanno e si possono fare e contengo la spesa.

Però non è andata così.
Quando è uscita l'ordinanza all'inizio di marzo eravamo in epidemia, quando nelle rsa c'erano i malati è stata dichiarata la pandemia.

Sono d'accordo, non avevano previsto l'entità del danno. Dicono.

Ma.

Qualcuno il danno invece l'ha previsto.

Nelle strutture dove ci sono operatori coi controcoglioni, già all'inizio di marzo con l'ordinanza avevano iniziato ad attivarsi per rispondere picche all'ordinanza.
In quelle strutture non c'è stato innalzamento delle morti rispetto agli anni precedenti.
E nessun contagio.


Pur non essendosi blindati all'interno. Quindi gli operatori entravano ed uscivano.

I posti alternativi c'erano. C'erano alberghi che si sono messi a disposizione. Per esempio.
Certo, se il discorso è come quello che avevo sentito anni fa rispetto ad un utente "eh...lo metto lì - struttura inadeguata per la patologia - perchè se lo metto di là mi costa e in fondo...".
E anche lì, è bastato toccare i tasti giusti per rendere improvvisamente sostenibile il costo..

Forse la magistratura chiarirà.
Le indagini sono in corso.
Io personalmente ne dubito parecchio.

Ma, se anche mi dimentico di tutto questo, io mi chiedo dove sia il senso civico di chi resta in silenzio di fronte ad una strategia di questo genere.
Parlo dei cittadini.

Non tutti, sia ben chiaro.

Personalmente non ho giustificazioni per una classe politica che ha fatto la pubblicità che ha fatto e che si è comportata come si è comportata.
E nemmeno la risposta del pubblico in ascolto.
E mi fanno veramente ribrezzo i commenti con cui si rimpallano la responsabilità fra politica e ATS.

Non è solo un fatto politico.
E' anche un fatto sociale.

Che non c'entra niente con "è vecchio, ha da morire".

E' una società che di fronte ad una scelta evidentemente ad altissimo rischio e praticamente zero controllo, non solo non dice nulla ma ridacchia.
I comportamenti generali (l'uscita di nascosto, la mascherina sul naso) - che presi a sè sono di poco conto, concordo - sono una aggravante pesante invece se inseriti nello scenario più ampio della situazione in cui tutti si è immersi.


Una mia vecchia collega, saggia, diceva che serve assolutamente conoscere le regole.
Per poter decidere quando è il caso di rispettarle oppure no e sapendo il perchè.
 
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abebis

Utente di lunga data
Sono d'accordo che l'intenzione non fosse causare una strage.

Ma quell'evidentemente io lo prenderei, col tuo permesso, e lo metterei in un'altra frase.

Ossia "evidentemente" era prevedibile che spostare i covid nelle RSA avrebbe fatto danni.
Non misurabili.
Il mio pensiero è che non pensavano che il danno sarebbe stato grosso da non poter essere sviato nell'emergenza generale.
Creando una emergenza nell'emergenza.

Quando era ancora epidemia è stata pubblicizzata come "state tranquilli, tanto becca solo gli anziani".
Quindi, da bambina di 2 anni, mi chiedo:

se quel che si sa per certo è che questa roba becca e ammazza gli anziani, dove metto i covid?"

Da bambina di 2 anni mi dico
"lontano dagli anziani".
Se tu invece fossi un cinquantenne, pelato, fascistoide, psicopatico e che comanda una nazione da dietro le quinte, diresti: "insieme agli anziani! E senza DPI...".

Parecchi piccioni con una fava...

Quindi la tua prima affermazione, quella in neretto, è sbagliata. Almeno se si considera il mondo nella sua globalità. In Italia forse è vera. Forse...
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Se tu invece fossi un cinquantenne, pelato, fascistoide, psicopatico e che comanda una nazione da dietro le quinte, diresti: "insieme agli anziani! E senza DPI...".

Parecchi piccioni con una fava...


Quindi la tua prima affermazione, quella in neretto, è sbagliata. Almeno se si considera il mondo nella sua globalità. In Italia forse è vera. Forse...
Sai cosa penso?

Che se dietro ci fosse un pensiero del genere, che implicherebbe una certa lucidità nella valutazione di costi/benefici ed una certa lucidità nella valutazione di un quadro generale, sarei sollevata.

Non perchè sarei d'accordo, ma perchè dietro ci sarebbe un pensiero.
Una struttura.

Non sarebbe neanche una novità storica il decidere di sacrificare scientemente parti di popolazione per la sopravvivenza e il miglioramento della qualità della vita dei restanti.
Il sacrificio umano in cambio di umani, è antico. E' parte della spiritualità umana, agli esordi della religione.

Sono ignorante in fatto di cultura giapponese (e la guardo coi miei occhi occidentali e italiani), ma mi è rimasto impresso il comportamento degli ingegneri (mi pare) che sono entrati nella centrale di Fukushima ben consapevoli che sarebbero andati a morire per riparare un danno ben più grande. Lo sapevano loro, lo sapeva l'intera nazione.
Niente fronzoli e dichiarazioni strappalacrime. E' da fare. Si fa.

E' il non pensiero che mi preoccupa. Le valutazioni un tanto al kg. Lo sguardo che non tenta nemmeno di abbracciare l'orizzonte.
Con questo non ci si può far niente.

A qualunque livello sia collocato.
 
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spleen

utente ?
Veramente la cultura attuale porta a sentirsi dire, dando la notizia della morte di una novantesettenne, come è successo a me a proposito di una ex collega, “eh maledetto virus, poteva vivere ancora, stava bene”.
E quale sarebbe l'affermazione giusta?
Chi lo stabilisce quando e quale sia lo "standard accettabile" per andarsene?
Tu?
Diresti la stessa cosa di una persona che muore sul lavoro?
Di una donna massacrata da un compagno violento?
Per tornare ad un tema a te caro, di un ragazzo che muore in un incidente?
La vita umana per me merita rispetto, sempre.
La diffusione di una pandemia e quello che ne consegue è dipendente dalle azioni umane e dalle politiche di contenimento che si adottano, il sud america sta diventando una bomba, grazie a governanti che hanno affrontato il virus "a mani nude".
Il virus non è stato paracadutato dai marziani.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Sono d'accordo che l'intenzione non fosse causare una strage.
Come son d'accordo sull'evitare la tendenza oroscopo.

Ma quell'evidentemente io lo prenderei, col tuo permesso, e lo metterei in un'altra frase.

Ossia "evidentemente" era prevedibile che spostare i covid nelle RSA avrebbe fatto danni.
Non misurabili.


Il mio pensiero è che non pensavano che il danno sarebbe stato così grosso da non poter essere sviato nell'emergenza generale.
Creando una emergenza nell'emergenza.
Il fatto è che hanno incrociato le dita.

Quando era ancora epidemia è stata pubblicizzata come "state tranquilli, ammazza solo gli anziani".

Quindi, da bambina di 2 anni, mi chiedo:

se quel che si sa per certo è che questa roba becca e ammazza gli anziani, dove metto i covid?"

Da bambina di 2 anni mi dico
"lontano dagli anziani". :)

E invece, avendo come unico dato certo l'innalzamento della mortalità negli anziani, avendo chiaro che non solo non c'erano dpi a disposizione da fornire, ma neanche ce n'erano presenti nella stragrande maggioranza delle strutture, non avendo chiari protocolli di divisione dei percorsi etc etc, cosa si è deciso?

Mettiamoli nelle RSA.

Politicamente lo capisco. E lo capisco anche dal punto di vista dei conti della serva.

Se immagino uno scenario lieve, gli anziani tanto hanno da morire, in mezzo ad una epidemia è un dato poco incisivo (tenendo poi conto che l'opinione pubblica aveva già dato il suo benestare per la maggioranza) i giochi delle tre carte si fanno e si possono fare e contengo la spesa.

Però non è andata così.
Quando è uscita l'ordinanza all'inizio di marzo eravamo in epidemia, quando nelle rsa c'erano i malati è stata dichiarata la pandemia.

Sono d'accordo, non avevano previsto l'entità del danno. Dicono.

Ma.

Qualcuno il danno invece l'ha previsto.

Nelle strutture dove ci sono operatori coi controcoglioni, già all'inizio di marzo con l'ordinanza avevano iniziato ad attivarsi per rispondere picche all'ordinanza.
In quelle strutture non c'è stato innalzamento delle morti rispetto agli anni precedenti.
E nessun contagio.


Pur non essendosi blindati all'interno. Quindi gli operatori entravano ed uscivano.

I posti alternativi c'erano. C'erano alberghi che si sono messi a disposizione. Per esempio.
Certo, se il discorso è come quello che avevo sentito anni fa rispetto ad un utente "eh...lo metto lì - struttura inadeguata per la patologia - perchè se lo metto di là mi costa e in fondo...".
E anche lì, è bastato toccare i tasti giusti per rendere improvvisamente sostenibile il costo..

Forse la magistratura chiarirà.
Le indagini sono in corso.
Io personalmente ne dubito parecchio.

Ma, se anche mi dimentico di tutto questo, io mi chiedo dove sia il senso civico di chi resta in silenzio di fronte ad una strategia di questo genere.
Parlo dei cittadini.

Non tutti, sia ben chiaro.

Personalmente non ho giustificazioni per una classe politica che ha fatto la pubblicità che ha fatto e che si è comportata come si è comportata.
E nemmeno la risposta del pubblico in ascolto.
E mi fanno veramente ribrezzo i commenti con cui si rimpallano la responsabilità fra politica e ATS.

Non è solo un fatto politico.
E' anche un fatto sociale.

Che non c'entra niente con "è vecchio, ha da morire".

E' una società che di fronte ad una scelta evidentemente ad altissimo rischio e praticamente zero controllo, non solo non dice nulla ma ridacchia.
I comportamenti generali (l'uscita di nascosto, la mascherina sul naso) - che presi a sè sono di poco conto, concordo - sono una aggravante pesante invece se inseriti nello scenario più ampio della situazione in cui tutti si è immersi.


Una mia vecchia collega, saggia, diceva che serve assolutamente conoscere le regole.
Per poter decidere quando è il caso di rispettarle oppure no e sapendo il perchè.
Sinceramente penso che l’ignoranza e la presunzione del presidente e degli assessori regionali siano intollerabili.
Però cerco di evitare anche la proiezione delle mie opinioni sui comportamenti tenuti.
Può essere che si sia realizzato quel disastro per fatti banali, ad esempio probabilmente, aver delegato alla burocrazia quella richiesta di reperire posti nelle rsa.
La cosa grave è precedente ovvero nel sistema sanitario e delle rsa messo in mano agli amici.
La richiesta precisava di farlo in parti separate degli edifici ecc.
Chi ha accettato invece non ha capito niente, perché avrà accettato senza magari avere neppure idea di come funzionavano le loro strutture.
Adesso chi propone per settembre l’ingresso a scuola scaglionato, ha idea concretamente se sia realizzabile?
Come si può proporlo senza considerare i numeri e le porte? E poi come potrebbe funzionare la gestione di chi accompagna e riprende le creature? Già ora bastano due gocce di pioggia per vederli ammassati! Immagino in aggiunta risse per il rispetto delle distanze e delle mascherine.

Le responsabilità le verificherà la magistratura.

Nel frattempo politicamente ci si è mossi in tanti, evitando i mezzi tradizionali, non solo adesso inopportuni ora, ma che non erano più efficaci da tempo.

Io sono stata a casa e quindi non ho visto gli incoscienti/imbecilli/criminali con la mascherina messa male neppure gli assembramenti.
Ho visto invece alcune foto all’inizio e poi dopo in luoghi che conosco bene fatte in modo da creare l’effetto schiacciamento.
Quelle fatte dove non conosco le località non so.
Però credo che tutto sarà più chiaro dopo e che si potranno meglio valutare molti comportamenti.
 
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Brunetta

Utente di lunga data
E quale sarebbe l'affermazione giusta?
Chi lo stabilisce quando e quale sia lo "standard accettabile" per andarsene?
Tu?
Diresti la stessa cosa di una persona che muore sul lavoro?
Di una donna massacrata da un compagno violento?
Per tornare ad un tema a te caro, di un ragazzo che muore in un incidente?
La vita umana per me merita rispetto, sempre.
La diffusione di una pandemia e quello che ne consegue è dipendente dalle azioni umane e dalle politiche di contenimento che si adottano, il sud america sta diventando una bomba, grazie a governanti che hanno affrontato il virus "a mani nude".
Il virus non è stato paracadutato dai marziani.
Resta che la durata della vita sia limitata.
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Sinceramente penso che l’ignoranza e la presunzione del presidente e degli assessori regionali siano intollerabili.
Però cerco di evitare anche la proiezione delle mie opinioni sui comportamenti tenuti.
Può essere che si sia realizzato quel disastro per fatti banali, ad esempio probabilmente, aver delegato alla burocrazia quella richiesta di reperire posti nelle rsa.
La cosa grave è precedente ovvero nel sistema sanitario e delle rsa messo in mano agli amici.
La richiesta precisava di farlo in parti separate degli edifici ecc.
Chi ha accettato invece non ha capito niente, perché avrà accettato senza magari avere neppure idea di come funzionavano le loro strutture.

Adesso chi propone per settembre l’ingresso a scuola scaglionato, ha idea concretamente se sia realizzabile?
Come si può proporlo senza considerare i numeri e le porte? E poi la gestione di chi porta le creature che già ora bastano due gocce di pioggia per vederli ammassati?

Le responsabilità le verificherà la magistratura.

Nel frattempo ci si è mossi in tanti, evitando i mezzi tradizionali, non solo adesso inopportuni ora, ma che non erano più efficaci da tempo.

Io sono stata a casa e quindi non ho visto gli incoscienti/imbecilli/criminali con la mascherina messa male neppure gli assembramenti.
Ho visto invece alcune foto all’inizio e poi dopo in luoghi che conosco fatte in modo da creare l’effetto schiacciamento.
Quelle fatte dove non conosco le località non so.
Però credo che tutto sarà più chiaro dopo e che si potranno meglio valutare molti comportamenti.
Già.
Non solo di presidente e assessori. Poi sindaci e responsabili ATS.

Ma poi ci sono anche gli operatori. E i direttori di struttura.
E fra la parte politica la parte amministrativa e la parte operativa i consorzi.

Non entro nel merito.
Sennò ne esce uno spiegone. :)

In tutto questo, che non è la novità del corona, il silenzio assordante della comunità, del popolo per intenderci, è spaventoso.

Posso affermare con cognizione di causa che chi, e ci sono stati, si è attrezzato per poter rispondere all'ordinanza seguendo la deontologia e l'etica l'ha fatto perchè ha DECISO che quell'ordinanza era scandalosa. Correndo rischi anche personali. Non solo professionali. E ha cercato e trovato il modo di non farsela cadere in testa.

Ad inizio aprile, non ricordo in che 3d, avevo accennato a skorpio in un post che le RSA sarebbero stati dei posti belli caldi di lì a poco. (rompevo i coglioni che le RSA non sono ospizi fra le altre cose).
Non era proiezione e nemmeno preveggenza.
Sapevo quello a cui mi stavo riferendo. Come sapevo che era silente e stava esplodendo proprio perchè una fascia di direttori e operatori coi coglioni aveva mosso quel che doveva muovere nelle settimane precedenti. E stava arrivando ad un risultato.

I progetti in cui si è riusciti a smuovere, smuovendo anche partite iva bloccate, si sono smossi a partire dal tessuto territoriale.
Facendo politica sociale di territorio.
Andando a toccare i tasti giusti, un po' come quell'utente di cui dicevo nell'altro post.

La responsabilità civica si tocca qui. A mio parere.
Sulla direzione che prende lo sguardo degli individui. Dei cittadini (questo sarebbe il compito dei cittadini.)
E sulle azioni.

Sull'ordine di priorità che ogni singolo aggiusta a seconda della situazione.

Pienamente d'accordo con te sul percorso che ha portato a questo sfacelo. Prevedibilissimo. (all'inizio mi cagavo in mano vedendo arrivare quel che arrivava e sapendo come era la situazione del sistema socio-sanitario...).
Sono decenni che stiamo assistendo, tutti insieme, alla destrutturazione capillare del sistema sanitario.
A partire dalla medicina di territorio.
E non che adesso stia andando meglio.

Per le voci che mi arrivano ad orecchio, non è che si stia pensando di metterci mano eh.
Il giochetto dello scarica barile fra livelli è in atto e funziona benissimo.

In tutto questo, i cittadini che fanno?

Uso l'aperitivo come simbolo per rispondere, ma va bene qualunque comportamento che PRESO INDIVIDUALMENTE non smuove di molto l'ago della bilancia, ma DENTRO NEL QUADRO GENERALE, fuori dalla singola esperienza, usti se pesa in termini di impatto di politica sociale di cui tutti, almeno in teoria, saremmo co-responsabili.

Quella che ci è arrivata addosso e che non ha ancora finito di arrivare è l'onda lunga di parecchi anni. Non è dovuta al corona.

Lo stesso discorso vale per la scuola.

Quanti anni sono che la stanno destrutturando capillarmente?
E scientemente (se si può parlar di scienza e competenza parlando della scuola che sta rimanendo in piedi).

Quanti anni sono che capillarmente si sta smantellando il patto educativo e formativo fra famiglia e scuola? Fra scuola e territorio?
Parliamo delle deroghe attraverso cui si stanno tenendo aperte le scuole, da anni? Degli edifici fatiscenti e inadeguati?
Come si è arrivati a classi di 25-30 bambini? Parliamo dell'inclusione di DSA, BES, 104 com. 1 e 3?
Oppure dei pdp? o dei pei?
Caduto dall'alto?
Adesso c'è il problema del distanziamento. (voglio vederli a settembre con le assunzioni che arrivano ad ottobre, per dire...con la carenza cronica di ata, insegnanti, con la barzelletta delle supplenze gestite come se la scuola fosse un ufficio).
Per dire solo qualcosa della complessità.
Se vogliam rimanere più sul leggero parliamo delle epidemie croniche di pidocchi di tutti gli anni. Negli ultimi anni potremmo parlare di scabbia, per variare un po'. L'igiene di territorio e di comunità sta approfondendo parecchie vecchie conoscenze.

Settembre...concordo con te che sarà "interessante"...in effetti, come dici, bastan due gocce di pioggia per il delirio stile rave metanfetaminico!!
(e parlo di secondo grado, non primo).

Ma è interessante anche dare un occhio alla valutazione - intendo la pagella - di questi giorni.
A come famiglie e insegnanti ci si stanno rapportando.
Sarebbe una opportunità per mettere mano al delirio creato dalla Gelmini in avanti...e invece. .

Che la scuola apra in fretta e svolga il suo compito di babysitting! In fretta! Non pensiamoci troppo su.

...non è che è la ministra da sola a far scoppiare fuochi d'artificio eh.
Anche qui si parla di corresponsabilità. Di politica sociale. Di uscire dal proprio orto e guardare un pochetto più in là.
Di non suggerire da dietro lo schermo, fondamentalmente.

Parliamo dei disabili e della tanto decantata inclusione?
Di che fine hanno fatto i disabili in questo periodo mentre si chiacchierava dei danni da lockdown?

Parliamo delle famiglie che se li son trovati in casa 24/7 senza il minimo sostegno.
Tenendo conto che insieme alla scuola sono stati sospesi/isolati i servizi educativi a cui le famiglie si affidavano per poter gestire in modo almeno un po' professionale la disabilità dei loro figli. (almeno un po'...che sarebbe interessante andare a vedere quanto costava alle famiglie, come venivano indirizzati soldi e appalti per i servizi, come venivano scelti gli operatori prima del corona intendo eh).

Sarà interessante anche vedere come verranno reimpostati i servizi di territorio che erano vitali per dar aria a famiglie veramente in difficoltà.
A tutti i livelli.

E guarda che la possibilità di fare c'era. Ma anche in questo caso...eh...soldi, servizi. Appalti. Burocrazia.

La scuola di settembre....sarà da brivido blu.
Ma non solo la scuola.

Assembramenti...i referenti di categoria a Brescia avevan scritto alla loggia segnalando il rischio di assembramenti e il fatto che non sarebbero riusciti a gestirli. Soddisfatti!
Io non ho visto dalle foto.
Nel senso che di comportamenti irresponsabili ne vedo parecchi e ne ho visti parecchi, anche in prima persona.
E siccome potrei esser rigida io, mi sono confrontata un po' in giro. Evitando le camere dell'eco proprio per spirito di ricerca.

Emblematica quella che mi dice "ma tu, come fai a far la spesa ogni 7-10 giorni ?
(pieno lockdown coi morti che fioccavano e le sirene delle ambulanze costanti giorno e notte)
io le rispondo "programmo quello che mi serve" e lei mi dice "anche io, ma come faccio senza prosciutto?? io esco e vado a prenderlo tutti i giorni."
E guarda che qui il servizio a domicilio dei piccoli negozi funzionava in modo impeccabile!
E' un episodio barzelletta...ancora ci rido, il prosciutto minchia.
Ma è piuttosto rappresentativo di un livello generale. E non è l'azione. E' proprio il pensiero che sostiene l'azione.
Il prosciutto per la puttana. :LOL: :)
 
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ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Aggiungo.

La magistratura svolgerà le sue funzioni come le potrà svolgere.
(e ci sarebbe da dire a riguardo).

A me però piace pensare che i cittadini siano cittadini, non sudditi. :)
E' un "mi piace".
Questa sì è una mia attribuzione.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Però se stiamo a vedere mascherine e aperitivi, non ci assumiamo le responsabilità vere dei cittadini che sono quelle di controllo (ed eventualmente denuncia) ma soprattutto di partecipazione e corresponsabilità vera, senza assumere sempre costantemente la posizione di adolescenti che chiedono tutto allo Stato-papà senza voler dare niente, impegnati a guardare se i fratelli ci hanno guadagnato di più.
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Però se stiamo a vedere mascherine e aperitivi, non ci assumiamo le responsabilità vere dei cittadini che sono quelle di controllo (ed eventualmente denuncia) ma soprattutto di partecipazione e corresponsabilità vera, senza assumere sempre costantemente la posizione di adolescenti che chiedono tutto allo Stato-papà senza voler dare niente, impegnati a guardare se i fratelli ci hanno guadagnato di più.
Sono d'accordo. Pienamente.

E' il motivo per cui sono molto poco empatica con le lamentele a questo livello, da un lato e dal'altro eh (mi scazzo anche con chi vede solo la mascherina giù per dire senza contestualizzare o coi complotti). :)

La mascherina, l'aperitivo, sono come il prosciutto della tipa.
Non è mascherina, aperitivo, prosciutto in sè e per sè.
MA.
Sono segni, grimaldelli che portano al pensiero a cui ti riferisci oppure no.


Anche se la mascherina serve indossarla per norma e quindi io denuncio se vedo chi non la porta dove la deve portare per legge e mi scazzo velocemente delle lamentele a riguardo, dei però io penso che etc etc;
piuttosto che se l'aperitivo diventa assembramento mettendo in difficoltà prima di tutto gli esercenti che si ritrovano a dover ricoprire ruoli che non gli competono lo critico aspramente e senza farmi il minimo problema lo nomino come comportamento idiota, ma si potrebbe dire anche del pubblico che si rivolge ai servizi e non mantiene il distanziamento o non rispetta una organizzazione in fieri fra l'altro, o di quel che mi raccontavano gli artigiani con cui ho parlato rispetto ai loro clienti a cui in quanto clienti non potevano dire nulla ma erano lo stesso in difficoltà e seccati.


Come si dice...una montagna non la si scala in un balzo. La si affronta passo dopo passo.

Per partecipare, lo sai benissimo anche tu, serve che lo sguardo non sia al proprio personale.

Come lo è quello degli adolescenti, che fanno ma si scazzano e polemizzano su ogni cosa, che non fanno ma si offendono se non vengono ripresi, se non possono litigarci e discutere l'autorità un tanto al kg etc etc
(agli adolescenti però tutto questo serve per costruire un loro modello di autorità e autorevolezza.
Da un adulto sano è inaccettabile e irricevibile. Questa è una posizione personale, rigida anche.)

Serve che lo sguardo abbracci il quadro generale. E che dal personale ci si sposti al sociale.
(anche quando il sociale obbliga ad uscire dalla propria zona confort, in consapevolezza che non è un obbligo tirannico ma un modo per trarne tutti vantaggio)
 
Ultima modifica:

giorgiocan

Utente prolisso
Però se stiamo a vedere mascherine e aperitivi, non ci assumiamo le responsabilità vere dei cittadini che sono quelle di controllo (ed eventualmente denuncia) ma soprattutto di partecipazione e corresponsabilità vera, senza assumere sempre costantemente la posizione di adolescenti che chiedono tutto allo Stato-papà senza voler dare niente, impegnati a guardare se i fratelli ci hanno guadagnato di più.
Finchè c'è chi, in piena pandemia, giudica il prosciutto fresco come un bene essenziale, io sono pessimista sui neretti. Cito l'esempio di ipazia perchè lo trovo assolutamente calzante e rappresentativo.

Per il resto, sottoscrivo ciò che hai scritto senza pensarci due volte.
 
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