Restare insieme per i figli: sicuri che sia solo un alibi?

Max78

Utente di lunga data
I figli, specialmente (credo) se piccoli, hanno un "radar". Captano tutto quello che c'è in famiglia. Compresa l'infelicità. Se stai in famiglia "per non stravolgere la vita dei figli" spesso commetti uno sbaglio. Perché la finzione con tua moglie può funzionare solo se molto, ma molto, limitata e circoscritta. Se di base restano intatti rispetto e sentimento. Unità di fronte ai figli. Mi domando quante volte sia realmente così, e non sto pensando alle famiglie del Mulino Bianco....
Tutto quello che hai scritto lo pensavo anche io, e per questo riflettevo sul separarmi, ma ieri sera ho fatto un passo indietro guardando i miei figli.
 

Buffa

Utente di lunga data
Ciao buffa...
Guarda che posso affermare che i miei figli li ho cresciuti al pari di mia moglie, ho fatto da padre e madre durante le sue assenze lavorative dai due anni di età fino ad oggi, e continuo a farlo con amore, potrei dire anche più di mia moglie, ma non lo faccio perché comunque rispetto il suo lavoro e lo comprendo.
Lo so che non è il massimo, e mi dispiace, so che lei mi ama ancora e forse anche più di prima, ma ha un suo modo di vedere le cose che a me non stanno bene. Lei non è più come lo sempre idealizzata, diciamo che dopo tanti anni le persone cambiano, ed io non accetto il suo cambiamento.
Avevo intenzione di separarmi e riflettevo su questo, perché sono iniziati i primi litigi sul lavoro, prima che iniziassero anche in casa.
Ma ieri sera mi sono bloccato di nuovo a riflettere se è giusto separarmi.
Aspettare? Si è questo quello che vorrei fare, loro hanno già questa età, credo che dovrei aspettare ancora, sono piccoli per ora, molte cose non riuscirebbero a capire.
Ciao Max, mi riferivo a chi solitamente dice all’amante che non si separa per I figli . Il tuo caso mi sembra un po’ diverso.
Sicuri che anche per te pero’ non sia un alibi il volere aspettare ancora un po’? Poi ci sarà’ l’adolescenza e poi ti sembrera’ che forse ormai non ce ne sia piu’ quel gran bisogno.
Dipende da come stai e da come pensi di affrontare realmente questa scelta cosi detonante.’
 

Vera

Supermod disturbante
Staff Forum
Ci riflettevo stasera, dopo che lmio figlio ha cominciato a fare i capricci perchè la mamma era uscita di casa a un'ora insolita (per andare al cinese a prendere cena, sarà stata via 20 minuti e ha fatto il broncio per tutto il tempo).
Ci pensavo perchè quando lei è tornata, e le spiegavo che mamma è come il papà , tornerà sempre, mi si è chiarito in modo totale che non sono più solo in gioco i nostri sentimenti, tra me e lei, ma anche quelli didei miei figli per entrambi. E che quelli dei miei figli hanno, e avranno sempre, la precedenza sui nostri. Che non importa cosa mai potremo farci di brutto noi, questo non cancellerà il bisogno che hanno di averci, di averci insieme, di averci entrambi contemporaneamente in casa.
Il che per noi non è assolutamente un problema, anzi, il mio era un ragionamento ipotetico, sia chiaro.
Ma che mi ha chiarito quello che prima di loro assolutamente non capivo, che si potesse "restare insieme per i figli", che è un discorso verso cui non ho manifestato, in passato, nessunissima comprensione, e che invece adesso capisco in pieno, e vedo non come una scusa ma come una realtà innegabile.
La realtà è che i figli vengono prima (che non significa che possano esserci SOLO i figli, io comprendo che se tra due persone l'unica cosa che resta è una genitorialità condivisa, entrambi possano innamorarsi di qualcuno esterno e volersela vivere mantenendo la stabilità familiare ma senza rinunciare ad amare ed essere amati per il resto della propria vita).
Vengono prima anche di chiunque altro si ami. Io voglio bene mia moglie , ma non quanto i miei figli, è naturale. Se amassi un'altra donna , e dovessi scegliere tra l'infelicità di lei, e quella dei miei figli , non dovrei nemmeno pensarci: non manderei mai all'aria la vita dei miei figli perchè questa donna vuole un ruolo diverso da quello di "amante", anche se ne fossi innamorato
Allora perchè è così diffusa l'opinione che quella dei figli sia solo una scusa?
Soprattutto: ma siamo davvero sicuri che chi molla casa sua e stravolge appunto la vita dei figli che ha sia una persona migliore, meno egoista, di chi cerca di limitare la sua nuova storia a una dimensione che non danneggi nessuno?
Non capisco... Ti sei rivisto nel pensiero di un'altra persona e l'hai fatto tuo oppure volevi solo aprire una discussione sull'argomento?
 

Carola

Utente di lunga data
Ciao Max, mi riferivo a chi solitamente dice all’amante che non si separa per I figli . Il tuo caso mi sembra un po’ diverso.
Sicuri che anche per te pero’ non sia un alibi il volere aspettare ancora un po’? Poi ci sarà’ l’adolescenza e poi ti sembrera’ che forse ormai non ce ne sia piu’ quel gran bisogno.
Dipende da come stai e da come pensi di affrontare realmente questa scelta cosi detonante.’
ma io credo che si resti per se stessi e non c’è niente di male le altre mi sembrano argomentazioni di contorno , importantissime ma di contorno
L amica di cui scrivevo prima sono anni almeno 10 che è infelice , che puntualmente ogni estate spera in un riavvicinamento , che si lamenta che cerca di sbloccare le cose con risultati zero Dal sesso al gesto affettuoso alle uscite che spera avvengano a due e non avvengono mai
Noi amiche la consociamo e già sappiamo a settembre così ci dirà e poi così tutto L anno

per me lei che è palesemente terrorizzata dal cambiamento anche lavorativo lo fa per se stessa di non separarsi dal momento che le figlie entrambi maggiorenni hanno la loro vita oramai sempre più fuori casa!
Sta male ma la fa stare peggio affrontare l ignoto .

e in cuor suo ama ancora suo marito per questo non le sono indifferenti le sue mancanze !
 

Marjanna

Utente di lunga data
Non so se ho capito bene, puoi spiegare meglio? Non vorrei scrivere cavolate,
Io sto riflettendo sul separarmi, sono mesi che lo faccio, ma ieri sera mi sono ritrovato sul punto di partenza. Non ho capito l'ultima parte, ci sorvolo, non ci entro dentro
Scusami Marjanna.
Se ci stai riflettendo parliamo nel concreto. Quanto ha tuo figlio?
Mi sembra un poco limitante arrivare alla conclusione che hai raggiunto su 20 minuti in cui tua moglie è uscita per comprare la cena. Tu parli di capricci, e se è un bambino piccolo i capricci sono il suo mezzo di comunicazione. Tanto più se impara ad ottenere ciò che vuole facendo i capricci, e tu vai nel "panico" a fronte dei suoi capricci, e l'unica cosa che puoi fare per placarli è assecondarli.
Io mi chiederei se fare i capricci e vederli assecondati non possa diventare per lui la forma dell'amore, di come lo riconoscerà in futuro, di come andrà a cercarlo un domani quando troverà una compagna (anche se quel domani al momento ti sembra distante). E lì mi fermerei ad indagare....
Te sei saltato diretto al tuo BISOGNO, altro che bisogno del piccolo, ossia trovare un'amante per non separarti. Se ciò che hai scritto è vero mi sembra che neppure l'hai visto.
 

danny

Utente di lunga data
In questo tuo commento non ci vedo alcun nesso ad avere un amante o meno, nel senso che specie il neretto può essere percepito da un figlio anche con genitori non separati, e può sentirli presenti se sono separati.
Non è che una coppia che sta insieme "per i figli" sia l'assoluto del bene, e la separazione l'assoluto del male. Il problema è se un figlio diventa un pretesto per farsi guerra, e purtroppo di casi così ce ne sono tanti. Se la separazione gli porta a vedere due persone infelici, di cui magari una che si sente abbandonata, tanto da dovergli fare da genitore, e a volte anche da marito o da moglie, dover essere tutto. Ma lo stesso può avvenire anche in una coppia che rimane insieme, dove il figlio si deve portare il peso dello stare bene dei genitori. La separazione leva il filtro.

Quello che tu sei come padre verso tua figlia è Danny, non Danny perchè non si è separato, e dove al posto di Danny potremmo mettere qualsiasi altro nome.

Parlare di figli per dire non mi separo e mi faccio l'amante è proprio senza senso. L'amante uno/a non lo sceglie come sceglierebbe una persona con cui costruire un normale rapporto di coppia, percui alla fine un cerchio non entrerà mai in una forma quadra. Di questo passo un giorno o l'altro potremmo parlare pure del postino :rolleyes:
Difatti non ho detto questo.
Si può essere genitori assenti comunque, amante o meno.
Sui figli: una separazione costa.
Il prezzo lo pagano anche i figli.
Sono tante le ragioni che determinano lo stare insieme comunque e non esiste una regola, se non il dato di fatto che una buona unione, una famiglia in cui vi è amore e soldi è lo stato dell'arte, il resto un compromesso.
Ci si può amare anche essendo una coppia di scambisti, ci si ama anche senza fare sesso, se è una scelta condivisa.
Ci si ama quando ci si rispetta e ci si conosce.
Un'amica di mia figlia ogni tanto portava i lividi sul corpo.
Suo padre ogni tanto era ubriaco. La picchiava.
Sua madre ha problemi psichiatrici. Non lavora. Non fa un cazzo.
In famiglia sono in 5, con 1200 euro al mese.
Il loro problema principale adesso è la casa.
Tutto il resto è secondario.
Definire una scala di priorità universale è essenzialmente un riflesso delle proprie.
Per cui, sì, chi dichiara di stare insieme per la famiglia, è perché si trova bene in quella dimensione perché resta la priorità per lui e ciò è in massima parte indiscutibile anche se non ci piace.
 

patroclo

Utente di lunga data
Davvero?
Però semplicemente le persone fanno cose sbagliate, accumulare cose sbagliate non le fa diventare giuste.
Se il matrimonio non funziona ci si può lasciare prima di tradire, se si tradisce, dire che però si sta insieme il bene dei figli è un espediente per non sentirsi in colpa.
Questo non esclude che ci si possa riuscire e che sia vantaggioso economicamente.
Ma non facciamoci passare per eroi.
Ma guarda che sei tu che l'hai messa (come al solito) sulla morale bianco o nero.
parlando di coppie, famiglie, genitorialità si parla inevitabilmente di "gruppi" di legami di interdipendenza, ogni azione sul gruppo porta conseguenze, ogni star male del singolo crea ripercussioni, "fatalmente" qui si parla solo del tradimento come causa del disequilibrio. Posso riconoscere tranquillamente l'errore di aver tradito per cercare altrove un contributo all'equilibrio che nel nucleo originario si era sfaldato, posso essere pentito dell'inutilità del mio gesto rispetto all'equilibrio della famiglia, ma non rinnego nulla, tantomeno quanto certe cose mi hanno fatto stare bene e mi hanno fatto aprire gli occhi su aspetti di me stesso e sulla relazione.
Abbiamo degli imput morali, ma di fronte alla vite reale le cose non sono applicabili alla lettera, anche per una certa dose di codardia che ci accompagna. Ognuno fa i propri bilanci e di conseguenza le proprie scelte.
 

danny

Utente di lunga data
C’è anche chi ha un sé misero.
Ma se te lo sei sposato, ci hai fatto una famiglia quel suo sé ti piaceva, corrispondeva in gran parte a quello che volevi
Poi, per un'altra parte, a te celata, decisamente no.
Non era un sé misero, era un sé a te ignoto.
A me piace mia moglie in gran parte.
È la parte che mi tiene nascosta che mi fa paura, perché so che può farmi male, ma è un problema mio, lei è semplicemente così.
Ed è una parte che è e resta nascosta. Nessuno di noi si presenta mai del tutto agli altri, proprio per non deludere le aspettative.
È anche un errore nostro: pretendere che gli altri siano un po' come vorremmo che fossero.
E restare delusi se così non è.
Personalmente preferisco le persone che non nascondono.
Ma, ripeto, credo sia molto difficile in un rapporto di coppia arrivare ad accettare che si possano desiderare altre persone e dirselo in faccia.
Di solito è per molti inaccettabile.
 

Max78

Utente di lunga data
Hai notato distanza dal cambiamento di tua moglie dopo il tradimento?
E tu che cambiamento hai avuto?
Dopo il tradimento non ho potuto constatare il suo cambiamento perché lei mi lasciò,
Lei e cambiata dopo la perdita di sua madre,
Il suo modo di vedere le cose, i suoi pensieri erano gli opposti dei miei. Non la riconosco più, e tutt'altratra persona.
Anch'io sono cambiato su alcuni aspetti, esempio, ho perso la fiducia in tutti, anche sul lavoro, sono diventato apatico, tranne per i miei figli, altri cambiamenti in me sono positivi, ho ripreso attività fisica in palestra e mi godo quei momenti di vita che prima non facevo per rispetto a mia moglie, non parlo di sesso.
 

Max78

Utente di lunga data
Grazie a tutti di cuore, all'inizio qui su questo forum non ho trovato un grande aiuto, mentre ora vedo che siete più partecipi e mi fa un enorme piacere leggervi e sperare di fare la scelta giusta.
Risponderò più tardi per motivi di lavoro.
Grazie veramente a tutti coloro che partecipano con il loro pensiero, mi è molto utile sapere i vostri punti di vista.
 

danny

Utente di lunga data
Dopo il tradimento non ho potuto constatare il suo cambiamento perché lei mi lasciò,
Lei e cambiata dopo la perdita di sua madre,
Il suo modo di vedere le cose, i suoi pensieri erano gli opposti dei miei. Non la riconosco più, e tutt'altratra persona.
Anch'io sono cambiato su alcuni aspetti, esempio, ho perso la fiducia in tutti, anche sul lavoro, sono diventato apatico, tranne per i miei figli, altri cambiamenti in me sono positivi, ho ripreso attività fisica in palestra e mi godo quei momenti di vita che prima non facevo per rispetto a mia moglie, non parlo di sesso.
Sì, è capitato anche a mia moglie.
La perdita dei genitori ti mette a contatto con la precarietà della vita, improvvisamente cominci a contare gli anni residui.
Oltre a questo, viene a mancare una parte importante della tua dimensione affettiva, per la quale devi ritrovare un nuovo equilibrio e quasi mai lo identifichi nella nuova famiglia, della quale percepisci la limitatezza di fronte alla situazione.
In alcuni casi, ti senti anche più libero dal giudizio parentale, per cui fai cose che prima ti saresti impedito. La morte della mamma definisce poi la fine di un'epoca, e questo lo si fa a volte coincidere con l'inizio di un'altra, in questo senso il tradimento è un rinnovarsi.
Mia moglie ha perso i genitori e la sorella.
 

Rosarose

Utente di lunga data
Vorrei aggiungere delle altre osservazioni, su questo concetto : "io resto per i figli"
Chiaro è che sarebbe meglio calare questa frase nel concreto di una esperienza, di una situazione concreta.
La mia riflessione deriva dallo stare frequentando da un anno un' associazione di genitori separati, questa associzione è piena di uomini e donne, dai 40-43 anni fino ai 50 circa con figli, tutti reduci da separazioni. Ci si frequenta anche molto con figli al seguito, io ho fatto anche parte delle vacanze con un gruppetto di loro.
Ora tutti i ragazzi e ragazzini che mi sono passati sott'occhio, e il rapporto con i rispettivi monogenitori, li ho trovati assolutamente normali, non ho visto tristezze, capricci fuori dal normale, niente di niente, ho visto padri amorevoli occuparsi e preoccuparsi, di questi figli, andare al cinema in pizzeria, a fare camminate, in vacanza, ovunque, non mi sono mai sembrati padri dimezzati, anzi.....perché devono occuparsi proprio di tutto, quando stanno con loro, della merenda al vestito, all'andare al bagno, ecc..non hanno a chi dire, " ci puoi pensare tu ?" e una cosa che mi commuove sempre molto.
Fino ad ora non ho raccolto, confidenze di uomini che mi abbiano detto mi sono pentito, mi manca la quotidianità dei miei figli.
Qualche mamma all'inizio della separazione ha qualche magone quando passa i primi week end da sola, dopo un po' pero' la vedi tutta contenta perché ha recuperato dello spazio per se, ed è più che soddisfatta di potere andare a fare ad esempio un aperitivo in compagnia.
 

Carola

Utente di lunga data
Sì, è capitato anche a mia moglie.
La perdita dei genitori ti mette a contatto con la precarietà della vita, improvvisamente cominci a contare gli anni residui.
Oltre a questo, viene a mancare una parte importante della tua dimensione affettiva, per la quale devi ritrovare un nuovo equilibrio e quasi mai lo identifichi nella nuova famiglia, della quale percepisci la limitatezza di fronte alla situazione.
In alcuni casi, ti senti anche più libero dal giudizio parentale, per cui fai cose che prima ti saresti impedito. La morte della mamma definisce poi la fine di un'epoca, e questo lo si fa a volte coincidere con l'inizio di un'altra, in questo senso il tradimento è un rinnovarsi.
Mia moglie ha perso i genitori e la sorella.
danny mi ricordo di te anni fa e in sostanz affermi le stesse cose di allora spero almeno la tua relazione vada meglio
Io noto ancora che in qualche modo tu la giustifichi invece a me tua moglie ricordo sembrare una gran paracula passami il termine !!
mi ricordi alMaschile la mia amica ( bellissima persona ) che giustifica sempre tutto di suo marito e’ depresso poi ha perso il lavoro Poi gli hanno rubato la moto poi ha perso la mamma alle fine e un insicuro e bla bla bla...
Però imp tu stia meglio !! La mia amica no ma se la
Fa andare aspetta smepre che arrivi uno a stravolgerle la vita !!🤪
 

Brunetta

Utente di lunga data
ma io credo che si resti per se stessi e non c’è niente di male le altre mi sembrano argomentazioni di contorno , importantissime ma di contorno
L amica di cui scrivevo prima sono anni almeno 10 che è infelice , che puntualmente ogni estate spera in un riavvicinamento , che si lamenta che cerca di sbloccare le cose con risultati zero Dal sesso al gesto affettuoso alle uscite che spera avvengano a due e non avvengono mai
Noi amiche la consociamo e già sappiamo a settembre così ci dirà e poi così tutto L anno

per me lei che è palesemente terrorizzata dal cambiamento anche lavorativo lo fa per se stessa di non separarsi dal momento che le figlie entrambi maggiorenni hanno la loro vita oramai sempre più fuori casa!
Sta male ma la fa stare peggio affrontare l ignoto .

e in cuor suo ama ancora suo marito per questo non le sono indifferenti le sue mancanze !
È la paura della strada nuova, concordo
 

Brunetta

Utente di lunga data
Se ci stai riflettendo parliamo nel concreto. Quanto ha tuo figlio?
Mi sembra un poco limitante arrivare alla conclusione che hai raggiunto su 20 minuti in cui tua moglie è uscita per comprare la cena. Tu parli di capricci, e se è un bambino piccolo i capricci sono il suo mezzo di comunicazione. Tanto più se impara ad ottenere ciò che vuole facendo i capricci, e tu vai nel "panico" a fronte dei suoi capricci, e l'unica cosa che puoi fare per placarli è assecondarli.
Io mi chiederei se fare i capricci e vederli assecondati non possa diventare per lui la forma dell'amore, di come lo riconoscerà in futuro, di come andrà a cercarlo un domani quando troverà una compagna (anche se quel domani al momento ti sembra distante). E lì mi fermerei ad indagare....
Te sei saltato diretto al tuo BISOGNO, altro che bisogno del piccolo, ossia trovare un'amante per non separarti. Se ciò che hai scritto è vero mi sembra che neppure l'hai visto.
Da inquadrare
 

Max78

Utente di lunga data
Forse non sarò troppo obiettivo, essendo immerso fino alle ginocchia proprio in questo tipo di situazione (ne parlo in un mio messaggio recente in questa sezione)

in quasi tutte le risposte al tuo messaggio è stato toccato il tasto della finzione, del recitare, dei figli che non sono scemi: capiscono che qualcosa non va, c'hanno il radar...

ma non è che sia obbligatorio che se marito e moglie non si amano più, allora padre e madre possono solo fingere di stare bene

se il sentimento è finito ma non è conflittuale e non genera odio, rancori e desiderio di vendetta perchè dovrebbe intaccare la serenità famigliare?

sono convinto anche io che mia figlia veda che le effusioni di un tempo non esistono più e che qualcosa è cambiato fra mamma e papà però questo non è che automaticamente faccia sparire il nostro equilibrio "a tre"

non c'è finzione, non ci sono recite: la madre di mia figlia rimane una splendida madre e il nostro percorso come famiglia va avanti.

le mediazioni, i compromessi, i malumori che possiamo vivere noi da separati in casa sono gli stessi che vive una qualunque coppia "normale"

vivere in due case diverse, non pranzare assieme, fare i turni per vedersi, fare le vacanze separate, addormentarsi senza un bacio sulla fronte: questo sarebbe un maremoto, questo è ciò che non vorrei mai affrontare nè imporre a mia figlia. Non lo merita
Condivido quello che hai scritto, però il mio è solo una riflessione, anche perché per fare ciò bisogna essere d'accordo noi due. Cosa che sempre riflettendo non credo che sia possibile essendo che mia moglie mi ama, mentre per me l'unico sentimento che provo per lei è solo il bene.
 
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