DPCM Conte 25/10: consapevolezza e strategia

Lara3

Utente di lunga data
Come mai il coperto, in Italia, lo consideri una furbata mentre €8 per una bottiglietta d'acqua, da voi, li trovi giusti?
Parliamo di stipendi diversi.
Non trovo giusto 8 euro una bottiglia di acqua ( intendo al ristorante), visto che si tratta di acqua lo trovo eccessivo ma comunque in linea con gli stipendi di qui.
E nei ristoranti in cui è possibile prendere acqua in caraffa ( comunque a pagamento, ma costa meno) io la prendo.
Ovviamente da un certo livello in su l’acqua in caraffa non va.
In Italia se ricordo bene ( potrei sbagliarmi) in un ristorante medio alto era 5 o 6 euro ?
 

Lara3

Utente di lunga data
Parliamo di stipendi diversi.
Non trovo giusto 8 euro una bottiglia di acqua ( intendo al ristorante), visto che si tratta di acqua lo trovo eccessivo ma comunque in linea con gli stipendi di qui.
E nei ristoranti in cui è possibile prendere acqua in caraffa ( comunque a pagamento, ma costa meno) io la prendo.
Ovviamente da un certo livello in su l’acqua in caraffa non va.
In Italia se ricordo bene ( potrei sbagliarmi) in un ristorante medio alto era 5 o 6 euro ?
Comunque, a parte questo, la situazione è seria.
Mi chiedo se durante le guerre mondiali la gente di è ribellata al coprifuoco ?
Negare il rischio è ormai fuori luogo; leggo l’appello dei vari governi che chiedono alla popolazione di evitare i rischi.
Non è il momento delle polemiche sull’opportunità di passare o non le serate fuori fino alle 18 oppure alle 24.
È un sacrificio, certo, tutti vogliamo la vita di prima.
Ma se si arriva a 50.000 o più contagi al giorno e dover scegliere in ospedale chi curare e chi no ... allora veramente per qualche mese fare discorsi sull’apertura serale dei locali, io personalmente lo trovo superfluo.
 

Marjanna

Utente di lunga data
Comunque, a parte questo, la situazione è seria.
Mi chiedo se durante le guerre mondiali la gente di è ribellata al coprifuoco ?
Negare il rischio è ormai fuori luogo; leggo l’appello dei vari governi che chiedono alla popolazione di evitare i rischi.
Non è il momento delle polemiche sull’opportunità di passare o non le serate fuori fino alle 18 oppure alle 24.
È un sacrificio, certo, tutti vogliamo la vita di prima.
Ma se si arriva a 50.000 o più contagi al giorno e dover scegliere in ospedale chi curare e chi no ... allora veramente per qualche mese fare discorsi sull’apertura serale dei locali, io personalmente lo trovo superfluo.
Negare è fuori luogo. Ma devi anche capire che viviamo in un paese delle grandi promesse.
Io ho già portato in passato l'esempio dei terremotati. Se c'è qualcosa a cui non credo più, è il bene... domani. Se è domani potrebbe anche essere mai.
I primi che bussano alla porta possono aspettarsi di ricevere qualcosa, gli altri forse anche no.
Ci sono persone che non finiscono alla fame, ma subiscono comunque una decrescita rispetto al loro tenore di vita.
Ci sono bar che vivono con il giro delle colazioni e con quello dell'aperitivo. Se gli levi l'aperitivo gli tagli le gambe.

Nel sito di fotografia che frequento ci sono parecchi pensionati. Pure loro usano termini tipo "ci chiudono". Per me è abbastanza chiaro che anche se si hanno 70 anni non ci si sente "finiti", si vuole uscire, fare viaggi, andare in giro. I matrimoni trascinati per una vita intera non è che passata una certa età diventano paradisi. Stanno in piedi in mezzo a movimento, ad amici, a gite.
Chi è giovane ha visto gli anziani continuare ad andare nei bar appena si è potuto, ha visto come girano con il naso perennemente scoperto, ha visto che vanno a fare la spesa più volte al giorno perchè si annoiano, non vogliono rinunciare a fare la partita a carte, non vogliono rinunciare ad andare nel parco e sedersi nelle panchine senza mascherina, non vogliono rinunciare ad andare dal parrucchiere, han visto che non rinunciano. Non tutti.

Mi sembra che chi ci governa sia cieco di ciò che è maturato nel popolo in questi mesi, e continui con una comunicazione che era fallita subito.
In tutta la classe politica non mi arriva uno straccio di amore per la patria. Sventolano bandierine di carta alla sagra della porchetta.
 

Foglia

utente viva e vegeta
Negare è fuori luogo. Ma devi anche capire che viviamo in un paese delle grandi promesse.
Io ho già portato in passato l'esempio dei terremotati. Se c'è qualcosa a cui non credo più, è il bene... domani. Se è domani potrebbe anche essere mai.
I primi che bussano alla porta possono aspettarsi di ricevere qualcosa, gli altri forse anche no.
Ci sono persone che non finiscono alla fame, ma subiscono comunque una decrescita rispetto al loro tenore di vita.
Ci sono bar che vivono con il giro delle colazioni e con quello dell'aperitivo. Se gli levi l'aperitivo gli tagli le gambe.

Nel sito di fotografia che frequento ci sono parecchi pensionati. Pure loro usano termini tipo "ci chiudono". Per me è abbastanza chiaro che anche se si hanno 70 anni non ci si sente "finiti", si vuole uscire, fare viaggi, andare in giro. I matrimoni trascinati per una vita intera non è che passata una certa età diventano paradisi. Stanno in piedi in mezzo a movimento, ad amici, a gite.
Chi è giovane ha visto gli anziani continuare ad andare nei bar appena si è potuto, ha visto come girano con il naso perennemente scoperto, ha visto che vanno a fare la spesa più volte al giorno perchè si annoiano, non vogliono rinunciare a fare la partita a carte, non vogliono rinunciare ad andare nel parco e sedersi nelle panchine senza mascherina, non vogliono rinunciare ad andare dal parrucchiere, han visto che non rinunciano. Non tutti.

Mi sembra che chi ci governa sia cieco di ciò che è maturato nel popolo in questi mesi, e continui con una comunicazione che era fallita subito.
In tutta la classe politica non mi arriva uno straccio di amore per la patria. Sventolano bandierine di carta alla sagra della porchetta.
Vietata pure la sagra della porchetta ;)

Ragazzi.... ognuno di noi poi sa cosa gli costa meno rinunciare.
Ma non è solamente questione di rinunciare a una cena o a un cinema....
 

Marjanna

Utente di lunga data
Vietata pure la sagra della porchetta ;)

Ragazzi.... ognuno di noi poi sa cosa gli costa meno rinunciare.
Ma non è solamente questione di rinunciare a una cena o a un cinema....
Se parliamo del virus è proprio errato il termine rinuncia, se si parla di attività ludiche.
Con questo non voglio cancellare il fatto che con le "attività ludiche" qualcuno ci vive.
Io ho scritto che sono andata a prendere la pizza al ristorante, ma non l'ho fatto come atto di misericordia, l'ho fatto perchè avevo piacere di mangiare la pizza. Se io non avessi soldi per pagare la pizza il ristoratore non me la regalebbe di certo, per misericordia.
Se voglio sostenere un'attività, ad esempio una palestra, e posso farlo, pago una retta pur sapendo che l'attività sarà bloccata, o mi rendo parte di qualcosa perchè l'attività non muia, ad esempio dei corsi via skype da seguire da casa, magari strutturati non tanto per far venire le chiappe sode, ma per far sentire la vita del corpo.

Quello che è stato fatto nel precedente lockdown, ad esempio le varie ricette e dolci realizzati in casa, sono cose che sono state fatte per occupare il tempo, non per creare un nuovo tempo. Era uno stallo.
E rimane uno stallo perchè non mi puoi tenere cose del mondo vecchio se pare inevitabile che si vada verso un mondo nuovo.
Chi vive sulle "attività ludiche" non può rispondere alla vecchia realtà, anche in termini economici, e adeguarsi alla nuova. Se gli parli di sacrificio mi pare ovvio che la gente si senta presa per il culo.

Ma parlare di una nuova realtà vorrebbe dire riconoscerla verso se stessi per primi, con tutto ciò che comporta.
 

Vera

Supermod disturbante
Staff Forum
Comunque, a parte questo, la situazione è seria.
Mi chiedo se durante le guerre mondiali la gente di è ribellata al coprifuoco ?
Negare il rischio è ormai fuori luogo; leggo l’appello dei vari governi che chiedono alla popolazione di evitare i rischi.
Non è il momento delle polemiche sull’opportunità di passare o non le serate fuori fino alle 18 oppure alle 24.
È un sacrificio, certo, tutti vogliamo la vita di prima.
Ma se si arriva a 50.000 o più contagi al giorno e dover scegliere in ospedale chi curare e chi no ... allora veramente per qualche mese fare discorsi sull’apertura serale dei locali, io personalmente lo trovo superfluo.
La selezione negli ospedali da voi la fate già. Non fate nulla?
 

Martes

Utente di lunga data
Contenta te che ti stufa solamente la mia lamentela e sopporti bene tutto il resto ( coperto compreso).
Non è che sopporto tutto, è che queste continue lamentele fini a se stesse sono il più classico esempio del ben noto disfattismo italico e sentirlo ripetere oltretutto da fuori, come un ininterrotto pappappero beh... direi che stufa eh...
Mi scuso comunque per aver deviato il discorso su cazzate...
 

Lara3

Utente di lunga data
La selezione negli ospedali da voi la fate già. Non fate nulla?
Era una bufala che circolava in rete. Non hai visto la smentita ?
Ci sono ancora posti in terapia intensiva, ogni giorno c’è l’aggiornamento sul numero di posti occupati e numero di posti liberi.
Chi ha fatto quell’articolo poteva leggere un po’ ed informarsi per vedere che non c’è ancora motivo di fare la selezione semplicemente perché ci sono ancora posti.
Giornalismo da 2 soldi.
Comunque la selezione lo faranno tutti se i numeri aumenteranno, è evidente. Fatto dichiarato anche nella smentita e detto pure che da noi è stato fatto un protocollo per il triage. se sarà il caso. Io l’ho letto, non è l’età che conta, ma un insieme di vari fattori fra cui anche l’età.
Se si arriverà al punto di fare la selezione voi cosa pensate di fare ?
Vi hanno informato i criteri con cui si farà la selezione?
Io conosco questi criteri dalla prima ondata e penso che siano etici, se una scelta bisogna fare.
Per esempio il valore sociale non è un criterio di scelta. Un prete non sarà mai scelto davanti ad un operaio solo perché è un prete. Si considerano altri fattori.
 
Ultima modifica:

Ginevra65

Moderatrice del cazzo
Staff Forum
Entrée non inteso come focaccia o salame, ma come mousse di carciofi per esempio con gamberetti, un piccolo piatto a parte gli antipasti del menu. Se non ci credi problemi tuoi. Non lo fanno tutti, che sia chiaro, ma lo fanno.
Penso che ho ancora il diritto di dire le cose che mi vanno e quelle che non mi vanno.
Certo che se a uno va tutto bene non si migliora mai.
Pardon si ho toccato l’orgoglio di chi pensa che da lui è tutto perfetto; niente è perfetto da nessuna parte, vedendo le cose che non vanno si può migliorare.
Hai tutto il diritto di dire quello che vuoi, ma che conto paghi con l'entree che hai menzionato?
Non è questione di orgoglio che tutto sia perfetto per com'è., tutto rispecchia il quadro economico.
Quindi in un paese dove lo stipendio medio è di 1.550 euro mensili ovvio che il ristoratore ti porta il salame al posto della mousse.
Tornando a bomba , i clienti qui, la maggior parte non possono spendere 80 a cranio per il ristorante. Ovvio che 4 mesi di chiusura fanno fallire le piccole attività dove il costo medio pro capite è 45 euro per un pasto.
C'è ben poco da migliorare, basta pagare è puoi avere tutto.
 

Ginevra65

Moderatrice del cazzo
Staff Forum
Parliamo di stipendi diversi.
Non trovo giusto 8 euro una bottiglia di acqua ( intendo al ristorante), visto che si tratta di acqua lo trovo eccessivo ma comunque in linea con gli stipendi di qui.
E nei ristoranti in cui è possibile prendere acqua in caraffa ( comunque a pagamento, ma costa meno) io la prendo.
Ovviamente da un certo livello in su l’acqua in caraffa non va.
In Italia se ricordo bene ( potrei sbagliarmi) in un ristorante medio alto era 5 o 6 euro ?
Si ,Maria Antonietta, poi al cameriere lasci di mancia la brioche
 

Vera

Supermod disturbante
Staff Forum
Era una bufala che circolava in rete. Non hai visto la smentita ?
Ci sono ancora posti in terapia intensiva, ogni giorno c’è l’aggiornamento sul numero di posti occupati e numero di posti liberi.
Chi ha fatto quell’articolo poteva leggere un po’ ed informarsi per vedere che non c’è ancora motivo di fare la selezione semplicemente perché ci sono ancora posti.
Giornalismo da 2 soldi.
Comunque la selezione lo faranno tutti se i numeri aumenteranno, è evidente. Fatto dichiarato anche nella smentita e detto pure che da noi è stato fatto un protocollo per il triage. se sarà il caso. Io l’ho letto, non è l’età che conta, ma un insieme di vari fattori fra cui anche l’età.
Se si arriverà al punto di fare la selezione voi cosa pensate di fare ?
Vi hanno informato i criteri con cui si farà la selezione?
Io conosco questi criteri dalla prima ondata e penso che siano etici, se una scelta bisogna fare.
Per esempio il valore sociale non è un criterio di scelta. Un prete non sarà mai scelto davanti ad un operaio solo perché è un prete. Si considerano altri fattori.
Non ho letto articoli e relative smentite. La notizia mi è stata data da chi lavora in un ospedale svizzero. Diceva che i posti letto si stanno esaurendo ed è soprattutto la rianimazione che preoccupa. Evidentemente mi ha detto una cazzata. Meglio così 😊
 

perplesso

Administrator
Staff Forum
Comunque, a parte questo, la situazione è seria.
Mi chiedo se durante le guerre mondiali la gente di è ribellata al coprifuoco ?
Negare il rischio è ormai fuori luogo; leggo l’appello dei vari governi che chiedono alla popolazione di evitare i rischi.
Non è il momento delle polemiche sull’opportunità di passare o non le serate fuori fino alle 18 oppure alle 24.
È un sacrificio, certo, tutti vogliamo la vita di prima.
Ma se si arriva a 50.000 o più contagi al giorno e dover scegliere in ospedale chi curare e chi no ... allora veramente per qualche mese fare discorsi sull’apertura serale dei locali, io personalmente lo trovo superfluo.
se ti ribellavi al coprifuoco o ti abbattevano a mitragliate o ti pioveva una bomba in testa. vedi tu che puoi fare
 

Ginevra65

Moderatrice del cazzo
Staff Forum
se ti ribellavi al coprifuoco o ti abbattevano a mitragliate o ti pioveva una bomba in testa. vedi tu che puoi fare
E dai, non darle suggerimenti che ci annienta.
Già le stiamo sul cazzo per il coperto dei ristoranti, in più la maggior parte dei ristoratori italiani non sanno fare il lavoro, ci aggiungiamo che siamo dei rivoluzionari.
Che gentaglia.... 🙄
 

Foglia

utente viva e vegeta
Se parliamo del virus è proprio errato il termine rinuncia, se si parla di attività ludiche.
Con questo non voglio cancellare il fatto che con le "attività ludiche" qualcuno ci vive.
Io ho scritto che sono andata a prendere la pizza al ristorante, ma non l'ho fatto come atto di misericordia, l'ho fatto perchè avevo piacere di mangiare la pizza. Se io non avessi soldi per pagare la pizza il ristoratore non me la regalebbe di certo, per misericordia.
Se voglio sostenere un'attività, ad esempio una palestra, e posso farlo, pago una retta pur sapendo che l'attività sarà bloccata, o mi rendo parte di qualcosa perchè l'attività non muia, ad esempio dei corsi via skype da seguire da casa, magari strutturati non tanto per far venire le chiappe sode, ma per far sentire la vita del corpo.

Quello che è stato fatto nel precedente lockdown, ad esempio le varie ricette e dolci realizzati in casa, sono cose che sono state fatte per occupare il tempo, non per creare un nuovo tempo. Era uno stallo.
E rimane uno stallo perchè non mi puoi tenere cose del mondo vecchio se pare inevitabile che si vada verso un mondo nuovo.
Chi vive sulle "attività ludiche" non può rispondere alla vecchia realtà, anche in termini economici, e adeguarsi alla nuova. Se gli parli di sacrificio mi pare ovvio che la gente si senta presa per il culo.

Ma parlare di una nuova realtà vorrebbe dire riconoscerla verso se stessi per primi, con tutto ciò che comporta.
Mi ha colpita l'ultima frase. Oltre che - ammetto un po' travolta - la tua distinzione nuovo mondo / vecchio mondo. È che non lo vedo un nuovo mondo con una socialità condizionata, per non dire azzerata. È lo so benissimo che la pizza la si mangia perché fa piacere.... Non so come dire.... in questo periodo ho praticamente "limato " buona parte del superfluo. Se devo pensare a rinunciare ancora a una pizzata con mio figlio (una volta ogni tanto) o a una chiacchierata con gli amici.... beh 🙁.... spero di tornare al vecchio mondo.
 

Marjanna

Utente di lunga data
Mi ha colpita l'ultima frase. Oltre che - ammetto un po' travolta - la tua distinzione nuovo mondo / vecchio mondo. È che non lo vedo un nuovo mondo con una socialità condizionata, per non dire azzerata. È lo so benissimo che la pizza la si mangia perché fa piacere.... Non so come dire.... in questo periodo ho praticamente "limato " buona parte del superfluo. Se devo pensare a rinunciare ancora a una pizzata con mio figlio (una volta ogni tanto) o a una chiacchierata con gli amici.... beh 🙁.... spero di tornare al vecchio mondo.
L'ultima frase l'ho scritta pensando a chi governa.
Tu traduci nuovo mondo con socialità azzerata, io non intendo questo. Cosa sarà non te lo so dire ora con certezza, sarà dopo, quando le cose si saranno assestate. Ma non solo cose di ordine pratico, tipo lasciare da qui in poi l'igienizzante dentro i treni (potrebbe essere), ma proprio un cambiamento mentale.
E' come se entro in una stanza e lancio tutte le cose per aria. Quello che sarà dopo si vedrà quando tutto cadrà a terra e si fermerà, quando avrò buttato ciò che si è rotto e riordinato ciò che rimane, in modo diverso anche in funzione degli spazi lasciati vuoti dagli oggetti che ho dovuto buttare. La socialità azzerata a cui tu ti riferisci è il millesimo di secondo in cui qualche oggetto rimane sospeso nel vuoto. Io mi auguro che quando cadrà a terra non si rompa in mille pezzi.
Ma il cambimento è già partito. Può essere ci verrà messa una copertina all'inizio, poi nel tempo si consumerà, ma per quel momento la gente se ne sarà dimenticata, o forse no, se la copertina porta il nome di "sacrificio, misericordia".
I cambiamenti avvengono sempre, solo che in questo periodo mi sembra sia più palese.
Ci sono delle cose, nella vita di ognuno di noi, che non torneranno mai. Io ho vissuto l'ultimo lembo degli anni 70 del novecento (che già mi fa strano dover specificare del novecento). Ho immagini di un mondo scomparso. Come fossero uscite da un sogno. Eppure era reale, era così.
 
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