ipazia
Utente disorientante (ma anche disorientata)
Si chiacchiera amabilmente di rime buccali e di sicurezza.Capisco l'asincronia, è evidente, credo che tante persone non sappiano però cosa cercare, nè dove guardare, nè a chi dare credito, nè stabilire una scala di importanza delle cose. Al netto dell'analfabetismo di ritorno e della responsabilità di sè, per la quale sposo in toto quello che dici.
Una delle 10 regole di Chomsky recita proprio (detta con parole mie): Annega le persone dentro un mare di informazioni e di cazzate vedrai che poi alla fine riuscirai a turlupinarli perchè non sanno distinguere.
(Che poi era una cosa predetta anche da Umberto Eco alla comparsa di internet).
Capisci dunque l'importanza che ha una educazione che insegni le basi del discernimento e della cognizione?
E Invece cosa si fa?
Io non vedo vittime @spleen, in occidente.
Se ci spostiamo in altri luoghi ecco, magari sì.
Sarebbe un discorso veramente lunghissimo.
Vedo una scuola dove chiunque si sente in diritto di insegnare.
E anche di dire la propria opinione in termini pedagogici.
Con una classe docente talmente imbalsamata che se lo lascia pure dire.
Se non sai un cazzo di pedagogia, chiudi la bocca e apri le orecchie.
Fine dei discorsi.
Se la "mia opinione" diviene valida come fatto inconcusso, perchè ho il diritto di esprimerla, allora il fatto che si è immersi in una marea di informazioni senza saperle declinare è l'ultimo dei problemi.
E' un po' il discorso per cui se vedo il tutorial su come si guida lo shuttle allora io so guidare lo shuttle.
E' un po' il discorso (falso e ipocrita) del tutto per tutti.
Dell'uguaglianza pelosa che diventa discriminazione silente. Perchè è discriminatorio far credere che chiunque possa fare l'astronauta.
ti ricordi, anni fa, la polemica per cui in qualche programma della de filippi la celentano aveva detto che le ballerine dovevano avere un certo fisico?
E via di casini. Anatemi.
E per la minchia!
Se vuoi far la ballerina classica, ma quando il ballerino prova a sollevarti rischia l'ernia, non la puoi fare la ballerina classica.
Non è discriminazione. E' realtà.
Fa male?
Probabile.
Ma, come il virus ci sta insegnando, non è che la realtà fa le carezzine.
Sto riuscendo a spiegare?
In sintesi, se non si accetta la propria ignoranza e soprattutto non si accetta che chi ne sa di più ti possa dire "senti, mi piace tanto chiacchierare con te. Ma di questa cosa non sai un cazzo. Informati" e si finisce in traggedia...beh.
Il problema non è la marea di informazioni.
Ma il credere che l'accesso alle informazioni sia l'unico elemento per la comprensione dell'informazione.
E questa cosa, chi è andato a bonificare, per esempio, non aveva il minimo problema ad accettarlo.
Il contadino sapeva di essere un contadino e non un medico.
E il medico sapeva, di contro, di essere un medico e non un contadino.
Hanno bonificato e portato avanti un progetto perchè ognuno sapeva quale era il suo posto.
Come ci era arrivato. Quel che aveva fatto per arrivarci.
E qualcuno sapeva anche come muoversi per andare oltre.
Il problema delle informazioni è un po' lo stesso problema di amadeus che dice le cose al posto di un esperto per esser sicuri che tutti capiscano.
Ottenendo così il risultato che tutti credono di poter capire (con amadeus per la puttana) e l'esperto perde di autorevolezza perchè chi crede di aver capito con amadeus sa anche pensare che se lo sa amadeus che non è un esperto allora non serve l'esperto che la fa così complicata. (che noia ohhh)
Ma perchè farla così complicata?
Ma perchè i dubbi? E non hai risposte??
E insomma!!!
Un po' di leggerezza
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