Pronti per la prossima volta?

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Capisco l'asincronia, è evidente, credo che tante persone non sappiano però cosa cercare, nè dove guardare, nè a chi dare credito, nè stabilire una scala di importanza delle cose. Al netto dell'analfabetismo di ritorno e della responsabilità di sè, per la quale sposo in toto quello che dici.
Una delle 10 regole di Chomsky recita proprio (detta con parole mie): Annega le persone dentro un mare di informazioni e di cazzate vedrai che poi alla fine riuscirai a turlupinarli perchè non sanno distinguere.
(Che poi era una cosa predetta anche da Umberto Eco alla comparsa di internet).
Capisci dunque l'importanza che ha una educazione che insegni le basi del discernimento e della cognizione?

E Invece cosa si fa?
Si chiacchiera amabilmente di rime buccali e di sicurezza. :D

Io non vedo vittime @spleen, in occidente.
Se ci spostiamo in altri luoghi ecco, magari sì.

Sarebbe un discorso veramente lunghissimo.

Vedo una scuola dove chiunque si sente in diritto di insegnare.
E anche di dire la propria opinione in termini pedagogici.

Con una classe docente talmente imbalsamata che se lo lascia pure dire.

Se non sai un cazzo di pedagogia, chiudi la bocca e apri le orecchie.
Fine dei discorsi.

Se la "mia opinione" diviene valida come fatto inconcusso, perchè ho il diritto di esprimerla, allora il fatto che si è immersi in una marea di informazioni senza saperle declinare è l'ultimo dei problemi.

E' un po' il discorso per cui se vedo il tutorial su come si guida lo shuttle allora io so guidare lo shuttle.
E' un po' il discorso (falso e ipocrita) del tutto per tutti.
Dell'uguaglianza pelosa che diventa discriminazione silente. Perchè è discriminatorio far credere che chiunque possa fare l'astronauta.

ti ricordi, anni fa, la polemica per cui in qualche programma della de filippi la celentano aveva detto che le ballerine dovevano avere un certo fisico?
E via di casini. Anatemi.
E per la minchia!
Se vuoi far la ballerina classica, ma quando il ballerino prova a sollevarti rischia l'ernia, non la puoi fare la ballerina classica.
Non è discriminazione. E' realtà.

Fa male?
Probabile.
Ma, come il virus ci sta insegnando, non è che la realtà fa le carezzine.


Sto riuscendo a spiegare?

In sintesi, se non si accetta la propria ignoranza e soprattutto non si accetta che chi ne sa di più ti possa dire "senti, mi piace tanto chiacchierare con te. Ma di questa cosa non sai un cazzo. Informati" e si finisce in traggedia...beh.
Il problema non è la marea di informazioni.
Ma il credere che l'accesso alle informazioni sia l'unico elemento per la comprensione dell'informazione.

E questa cosa, chi è andato a bonificare, per esempio, non aveva il minimo problema ad accettarlo.
Il contadino sapeva di essere un contadino e non un medico.
E il medico sapeva, di contro, di essere un medico e non un contadino.

Hanno bonificato e portato avanti un progetto perchè ognuno sapeva quale era il suo posto.
Come ci era arrivato. Quel che aveva fatto per arrivarci.
E qualcuno sapeva anche come muoversi per andare oltre.

Il problema delle informazioni è un po' lo stesso problema di amadeus che dice le cose al posto di un esperto per esser sicuri che tutti capiscano.
Ottenendo così il risultato che tutti credono di poter capire (con amadeus per la puttana) e l'esperto perde di autorevolezza perchè chi crede di aver capito con amadeus sa anche pensare che se lo sa amadeus che non è un esperto allora non serve l'esperto che la fa così complicata. (che noia ohhh)

Ma perchè farla così complicata?
Ma perchè i dubbi? E non hai risposte??
E insomma!!!

Un po' di leggerezza :)
 
Ultima modifica:

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
@ipazia eri tu che mesi e mesi fa avevi pubblicato un link di un articolo sulla trasmissione di virus ad animali?
Lo sto cercando ma non lo trovo. Tu ne hai memoria?
Non mi ricordo esattamente.
Ho letto veramente parecchio a riguardo.

Ti ricordi a cosa era riferito in particolare?

Era il periodo in cui si era in dubbio riguardo al fatto che gli animali domestici potessero essere vettori per gli uomini ed emergevano le prime notizie per cui era il contrario?
 

Marjanna

Utente di lunga data
Non mi ricordo esattamente.
Ho letto veramente parecchio a riguardo.

Ti ricordi a cosa era riferito in particolare?

Era il periodo in cui si era in dubbio riguardo al fatto che gli animali domestici potessero essere vettori per gli uomini ed emergevano le prime notizie per cui era il contrario?
No, mi ricordo che parlava delle possibili mutazioni. E non mi pare fosse relativo agli animali domestici, forse ancora prima. Ma potrei sbagliare.
Ho sentito dei visoni in Danimarca, e mi son chiesta se è passato ai visoni (dall'uomo) e poi tornato all'uomo (mutato), all'interno di allevamenti, come sia avvenuto. Ossia se è passato ai visoni potrebbe essere passato anche ad altri animali, in altri allevamenti.
Potrebbe già essere così ora?

Qui https://www.ilfattoquotidiano.it/20...-di-visioni-in-cui-il-virus-e-mutato/5993569/ dicono I 12 individui colpiti hanno dimostrato di avere una reazione ridotta agli anticorpi, il che potrebbe significare che qualsiasi vaccino futuro non avrà l’effetto desiderato con “pesanti conseguenze negative per il mondo intero”, ha spiegato la premier danese.
Neretto nel vaccino futuro. Ma se è mutato, perlomeno per le 12 persone colpite, non si parla del futuro.
 

Lara3

Utente di lunga data
No, mi ricordo che parlava delle possibili mutazioni. E non mi pare fosse relativo agli animali domestici, forse ancora prima. Ma potrei sbagliare.
Ho sentito dei visoni in Danimarca, e mi son chiesta se è passato ai visoni (dall'uomo) e poi tornato all'uomo (mutato), all'interno di allevamenti, come sia avvenuto. Ossia se è passato ai visoni potrebbe essere passato anche ad altri animali, in altri allevamenti.
Potrebbe già essere così ora?

Qui https://www.ilfattoquotidiano.it/20...-di-visioni-in-cui-il-virus-e-mutato/5993569/ dicono I 12 individui colpiti hanno dimostrato di avere una reazione ridotta agli anticorpi, il che potrebbe significare che qualsiasi vaccino futuro non avrà l’effetto desiderato con “pesanti conseguenze negative per il mondo intero”, ha spiegato la premier danese.
Neretto nel vaccino futuro. Ma se è mutato, perlomeno per le 12 persone colpite, non si parla del futuro.
In effetti se non si ha la certezza sulla durata dell‘immunità i discorsi sul vaccino non hanno molto senso. D’accordo che il vaccino influenzale va fatto ogni anno , ma ormai sappiamo che il Covid fa molti più danni dell’influenza e come si fa a gestire 1-2 vaccinazioni all‘anno per Coronavirus giusto per avere tutto l’anno coperto ?
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
No, mi ricordo che parlava delle possibili mutazioni. E non mi pare fosse relativo agli animali domestici, forse ancora prima. Ma potrei sbagliare.
Ho sentito dei visoni in Danimarca, e mi son chiesta se è passato ai visoni (dall'uomo) e poi tornato all'uomo (mutato), all'interno di allevamenti, come sia avvenuto. Ossia se è passato ai visoni potrebbe essere passato anche ad altri animali, in altri allevamenti.
Potrebbe già essere così ora?

Qui https://www.ilfattoquotidiano.it/20...-di-visioni-in-cui-il-virus-e-mutato/5993569/ dicono I 12 individui colpiti hanno dimostrato di avere una reazione ridotta agli anticorpi, il che potrebbe significare che qualsiasi vaccino futuro non avrà l’effetto desiderato con “pesanti conseguenze negative per il mondo intero”, ha spiegato la premier danese.
Neretto nel vaccino futuro. Ma se è mutato, perlomeno per le 12 persone colpite, non si parla del futuro.
Forse non l'ho postato io?
Adesso come adesso non mi viene in mente.
Leggo parecchio riguardo lo spillover, è un concetto che mi affascina moltissimo, non solo dal punto di vista interspecifico, ma soprattutto per le implicazioni di specie (costruzione dell'identità, individualità, etc etc).
Forse da internazionale avevo postato qualcosa riguardo le implicazioni sulla penetrazione delle nicchie ecologiche. Se mi viene in mente qualcosa lo riposto.
Mi spiace :(

Sono stati rilevati casi di passaggio su animali domestici. Sui grandi felini negli zoo. Ed è molto particolare questo passaggio. Non sono primati.
Pare che gli animali contagiati abbiano avuto risposte diverse.

Ma ho la sensazione che questo genere di raccolta dati vada piuttosto a rilento.
E per quel che so, questo tipo di ricerche dura veramente anni, spesso e volentieri si entra in vicoli ciechi e si deve ricominciare tutto da capo.

La sensazione è che ora come ora, non avendo dati certi, vadano a tentoni.
Ricordo che fra i tentoni dell'hiv c'era stato pure quello del vettore zanzara (stile malaria).

Detto questo, da ignorante, sono sempre più stupefatta di come si muova.
Stupefatta e affascinata.
(se poi è riuscito a farsi un giretto nei visoni, mutare e tornare ancor più specializzato negli umani...wow!! 😲...fa tremare le vene dei polsi).

Personalmente sono scettica sul vaccino come panacea.
Individuare un vaccino non è che si fa dal giorno alla notte. Stanno correndo parecchio.

Sono più interessata alle cure.
E al percorso fra le cure sperimentate. A partire dall'uso di un antimalarico per passare dall'antivirale.
E approfondendo un po' mi ha proprio dato la sensazione di come stiano andando a tentoni.

Ne deduco (forse sbagliando) che si stiano trovando di fronte a qualcosa di molto, molto innovativo nella storia dei virus conosciuti.

Mi ha colpito moltissimo il fatto che se ne trovino abbastanza tracce nelle acque reflue da poterci fare calcoli rispetto alla diffusione.
 

Lara3

Utente di lunga data
Forse non l'ho postato io?
Adesso come adesso non mi viene in mente.
Leggo parecchio riguardo lo spillover, è un concetto che mi affascina moltissimo, non solo dal punto di vista interspecifico, ma soprattutto per le implicazioni di specie (costruzione dell'identità, individualità, etc etc).
Forse da internazionale avevo postato qualcosa riguardo le implicazioni sulla penetrazione delle nicchie ecologiche. Se mi viene in mente qualcosa lo riposto.
Mi spiace :(

Sono stati rilevati casi di passaggio su animali domestici. Sui grandi felini negli zoo. Ed è molto particolare questo passaggio. Non sono primati.
Pare che gli animali contagiati abbiano avuto risposte diverse.

Ma ho la sensazione che questo genere di raccolta dati vada piuttosto a rilento.
E per quel che so, questo tipo di ricerche dura veramente anni, spesso e volentieri si entra in vicoli ciechi e si deve ricominciare tutto da capo.

La sensazione è che ora come ora, non avendo dati certi, vadano a tentoni.
Ricordo che fra i tentoni dell'hiv c'era stato pure quello del vettore zanzara (stile malaria).

Detto questo, da ignorante, sono sempre più stupefatta di come si muova.
Stupefatta e affascinata.
(se poi è riuscito a farsi un giretto nei visoni, mutare e tornare ancor più specializzato negli umani...wow!! 😲...fa tremare le vene dei polsi).

Personalmente sono scettica sul vaccino come panacea.
Individuare un vaccino non è che si fa dal giorno alla notte. Stanno correndo parecchio.

Sono più interessata alle cure.
E al percorso fra le cure sperimentate. A partire dall'uso di un antimalarico per passare dall'antivirale.
E approfondendo un po' mi ha proprio dato la sensazione di come stiano andando a tentoni.

Ne deduco (forse sbagliando) che si stiano trovando di fronte a qualcosa di molto, molto innovativo nella storia dei virus conosciuti.

Mi ha colpito moltissimo il fatto che se ne trovino abbastanza tracce nelle acque reflue da poterci fare calcoli rispetto alla diffusione.
Ormai il Plaquenil non lo usano più per Covid, non è efficace .
Speriamo in altri farmaci : se sono nuovi va testata la sicurezza oltre l’efficacia, se sono già in uso a dosaggi noti, rimane da testare solo l’efficacia.
 

Marjanna

Utente di lunga data
In effetti se non si ha la certezza sulla durata dell‘immunità i discorsi sul vaccino non hanno molto senso. D’accordo che il vaccino influenzale va fatto ogni anno , ma ormai sappiamo che il Covid fa molti più danni dell’influenza e come si fa a gestire 1-2 vaccinazioni all‘anno per Coronavirus giusto per avere tutto l’anno coperto ?
Da ignorante la sensazione è che parlare di vaccino (dico quando se ne sente parlare per tv, quando è la domanda posta all'esperto virologo o altro) sia mettere parole al posto di altre parole (più difficili, complesse, meno definite e che danno meno l'idea di una rassicurazione riguardo una "fine", e quindi un ritorno al noto), e alla fine confezionare qualcosa in cui se ne è parlato.
Tipo "tutte le nostre linee sono momentaneamente occupate, rimanga in attesa, un operatore le risponderà appena possibile".


Forse non l'ho postato io?
Adesso come adesso non mi viene in mente.
Leggo parecchio riguardo lo spillover, è un concetto che mi affascina moltissimo, non solo dal punto di vista interspecifico, ma soprattutto per le implicazioni di specie (costruzione dell'identità, individualità, etc etc).
Forse da internazionale avevo postato qualcosa riguardo le implicazioni sulla penetrazione delle nicchie ecologiche. Se mi viene in mente qualcosa lo riposto.
Mi spiace :(

Sono stati rilevati casi di passaggio su animali domestici. Sui grandi felini negli zoo. Ed è molto particolare questo passaggio. Non sono primati.
Pare che gli animali contagiati abbiano avuto risposte diverse.

Ma ho la sensazione che questo genere di raccolta dati vada piuttosto a rilento.
E per quel che so, questo tipo di ricerche dura veramente anni, spesso e volentieri si entra in vicoli ciechi e si deve ricominciare tutto da capo.

La sensazione è che ora come ora, non avendo dati certi, vadano a tentoni.
Ricordo che fra i tentoni dell'hiv c'era stato pure quello del vettore zanzara (stile malaria).

Detto questo, da ignorante, sono sempre più stupefatta di come si muova.
Stupefatta e affascinata.
(se poi è riuscito a farsi un giretto nei visoni, mutare e tornare ancor più specializzato negli umani...wow!! 😲...fa tremare le vene dei polsi).

Personalmente sono scettica sul vaccino come panacea.
Individuare un vaccino non è che si fa dal giorno alla notte. Stanno correndo parecchio.

Sono più interessata alle cure.
E al percorso fra le cure sperimentate. A partire dall'uso di un antimalarico per passare dall'antivirale.
E approfondendo un po' mi ha proprio dato la sensazione di come stiano andando a tentoni.

Ne deduco (forse sbagliando) che si stiano trovando di fronte a qualcosa di molto, molto innovativo nella storia dei virus conosciuti.

Mi ha colpito moltissimo il fatto che se ne trovino abbastanza tracce nelle acque reflue da poterci fare calcoli rispetto alla diffusione.
Se non sei stata tu è stato qualcuno che non partecipa spesso al forum. Nel periodo di marzo ricordo te e @spleen. @Lara3 ha letto quindi se fosse stata lei l'avrebbe scritto credo.
Tu il 9 marzo hai postato questo: https://www.wired.it/play/cultura/2...vid-quammen-spillover-intervista/?refresh_ce= ma non era quello che ricordo io, il carattere mi pare pure fosse di dimensioni minori, ma poi ci son 151 pagine da passarsi. So che quando l'avevo letto mi ero fatta mezzo pensiero sui selvatici, avendo mangiatoie per gli uccelli selvatici fuori in inverno ne girano parecchi, che già pulisco di tanto in tanto con la candeggina -le levo ovviamente, ne ho più di una, non è che le metto lì con la candeggina- perchè pure tra loro possono passare patologie e virus, e in alcuni posti d'Italia avvengono cose come volpi che vanno a far merendino nelle immondizie umane (almeno in passato, non so se avvenga ancora).
Se il virus doveva passare a specie animali in effetti trovarsi un "pollaio" dove operare non mi pare insensato. Ma forse banalizzo per ignoranza, penso al lupo, che mica lo sa che se gli metti le pecore dentro un recinto son da saltare e andar a cinghiali o cervi. Nell'ultimo commento di questo articolo: https://www.ilgiornale.it/news/mond...ei-visoni-situazione-molto-grave-1901310.html un utente si stupisce che si trovi persino negli animali "da allevamento" :rolleyes:

Come ho scritto in risposta a Lara neppure io credo alla storiella del vaccino entro dicembre, Crisanti -ma non solo- l'ha spiegato bene.
Riguardo alla "cure" ho sentito qualcosa riguardo al plasma per quanto riguarda la dottoressa Giustina De Silvestro (Centro trasfusionale di Padova) ma se non ho capito male sta finendo...

E per ultimo... è già arrivato anche in Italia.
23 aprile parte in Olanda in due allevamenti di visoni. A maggio si estendono ad altri allevamenti e già si parla di trasmissione da umano ad animale e viceversa (un lavoratore ammalato il cui ceppo virale presentava la stessa sequenza genetica di quello isolato dai visoni). E in Olanda quindi abbattono 600mila visoni. Il 17 giugno è la volta del primo caso in Danimarca. A luglio il virus si presenta in un allevamento in Spagna (persone contagiate) e alla fine ne vengono abbattuti circa 93mila. Nel frattempo accadono casi simili in America. Il 26 ottobre è la volta della Svezia.
E il 27 ottobre ci siamo anche noi!!!!!!!!!!!! Due campioni positivi -dati della Lav-. A Cremona nel mese di agosto era presente un allevamento con animali con sintomi. Ma noi aspettiamo... loro han lanciato una petizione https://www.lav.it/petizioni/emergenza-visoni
 

danny

Utente di lunga data
In effetti se non si ha la certezza sulla durata dell‘immunità i discorsi sul vaccino non hanno molto senso. D’accordo che il vaccino influenzale va fatto ogni anno , ma ormai sappiamo che il Covid fa molti più danni dell’influenza e come si fa a gestire 1-2 vaccinazioni all‘anno per Coronavirus giusto per avere tutto l’anno coperto ?
La moglie del mio capo l'ha fatto a marzo, lo sta rifacendo ora.
Si pensa al vaccino come una soluzione finale...
In realtà non tutte le persona sarebbero immunizzate e non è assolutamente detto che gli altri lo possano essere a lungo.
A parte questo, il prototipo del vaccino attualmente disponibile richiede una refrigerazione a 70 gradi sottozero, indi veicoli e vettori per il trasporto adeguati, ma noi non abbiamo ancora predisposto un piano per la distribuzione del vaccino secondo questi parametri.
I primi a doverne usufruire sarebbero gli operatori sanitari, ma... nel momento in cui attualmente c'è già sofferenza per la distribuzione del normale vaccino antinfluenzale (le farmacie per quello disponibile per i medici devono ricorrere alla piattaforma Gopencare in orari notturni e per brevissimi spazi di tempo, un po' secondo lo schema del click day per le biciclette) direi che per arrivare al vaccino distribuito alle persone non a rischio bisognerà attendere almeno il 2022. Se va bene.
Nel frattempo...
Beh, nel frattempo si andrà avanti di lockdown in lockdown per diminuire la pressione sul servizio sanitario (il vero problema, non la pericolosità del virus in sé: il virus causa un aumento dei casi in un lasso di tempo breve ingestibili dal sistema sanitario attuale e secondo le modalità necessarie, ovvero il doppio percorso Covid e non Covid), causando grossi problemi economici e sociali che richiederanno adeguate risposte.
 
Ultima modifica:

Vera

Supermod disturbante
Staff Forum
Il dipartimento di malattie infettive del Policlinico di Modena è prossimo alla sperimentazione del vaccino. Cercano 300 volontari.
A quanto pare sarebbe quello sviluppato all'università di Oxford.
Si tratta di una sperimentazione in fase 3, ossia lo studio di efficacia per valutare soprattutto l'immunologia. La fase 2 è andata bene.
La Dottoressa Mussini è molto ottimista in merito.
Sperem.
 

danny

Utente di lunga data
Allo stato attuale, non vi è alcun protocollo né alcuno studio adottato da parte del Governo per la distribuzione del vaccino quando sarà pronto.
Non è un problema da poco.
Ho ascoltato su Radio Rai una discussione in merito, di cui questo articolo è un sunto.
 

brenin

Utente
Staff Forum
Già.

Oltre a non sapere se e come finirà questa pandemia, non sappiamo neppure come è iniziata. (che non è un dato da nulla, ma anzi!, e proprio per comprenderne le evoluzioni e per collocarla anche negli scenari di intervento).

Noi umani crediamo (ed è un bias) di aver noi il controllo del banco.
Con questo presupposto come è possibile anche soltanto provare a stare in un gioco cooperativo?
A questo si aggiunge che il Gioco cooperativo in cui siamo immersi come specie semplicemente E'.
Anche se voltiamo lo sguardo. (come questa pandemia sta dimostrando).
E' auspicabile il salto. (ma ne dubito fortemente).

Ed è altrettanto vero che senza regole chiare non si può giocare nemmeno una semplice partita di calcio.
Pensa un po' un gioco nel Gioco e a queste dimensioni.
Se ci mettiamo sopra il fatto che siamo nel gioco che è nel gioco attraverso la lente distorta del bias e del paradosso....cosa ne esce?

La percezione della realtà è sfuggente, ma la realtà resta lì :)
Il problema nasce quando, invece di mettere in discussione la percezione, si mette in discussione la realtà tentando disperatamente di aggiustarla per farla rispondere alla percezione. (e creando così bias alla n con le conseguenze che questo tipo di procedimento porta con sè).

In questa dinamica il passaggio all'agito diviene l'unica risposta possibile. (l'unica ad apparire vantaggiosa)
E gli agiti non possono che essere esplosivi (diversamente non sarebbero agiti..ma perchè non lo siano servirebbe uscire dai bias..e torniamo al punto di partenza).


Mi è piaciuta la Merkel "avremmo dovuto agire prima ma la gente ha bisogno di vedere i letti pieni".
Mi è piaciuta per diversi motivi.
Primo perchè ha usato l'ignoranza dei cittadini come giustificazione per l'inazione di chi governa e come attacco (passivo) ai cittadini stessi.
Secondo perchè l'ha fatto apertamente.
Terzo, ma non da ultimo, perchè in risposta ad una affermazione così offensiva, non ho visto levate di scudi.

E mi è vento in mente un concerto di tanti anni fa, questo gruppo che dal palco si era messo ad urlare al pubblico "siete delle merdeee!! siete delle merdeeee!!!" e sotto, il pubblico, felice che gioiva e rispondeva "sììì, merdeee".
Giuro che non era un evento bdsm :D
E il biglietto non era per niente gratis.

Ecco. Mi sembra un buon esempio dell'andamento della dinamica governo-stato negli ultimi decenni.

Ma questo è solo puramente umano.
Il Gioco cooperativo, l'altro, quello che E' il banco, continua. Indifferente (in termini umani).

Tanto che un cosetto invisibile ha inginocchiato il pianeta.
E visto il comportamento umano, credo che questo sia solo l'inizio.
D'altro canto è esattamente così che funziona l'evoluzione.
E la selezione di specie.

Questa è l'opportunità per uscire dal mulino bianco.
Vedremo se verrà colta oppure no.

Certo è che fino a quando si ragiona in termini di risposte immediate in fuga dal malessere (invece che domande) e potere da tenere fra le dita...la vedo davvero difficile.

La politica (per quel che era stata immaginata) ha responsabilità immani.
Ma io sono convinta che altrettante ne abbia chi, potendo muoversi rispetto alla politica, si comporta come se non potesse niente e sceglie l'ignavia e l'ignoranza.
l'inazione del mondo politico..... già 50 anni fa Guccini cantava

"Le fedi fatti di abitudini e paura
Una politica che è solo far carriera
Il perbenismo interessato
La dignità fatta di vuoto
L'ipocrisia di chi sta sempre
Con la ragione e mai col torto.... "

interessante, a mio avviso , il comportamento dei russi in situazioni particolarmente importanti o pericolose o preoccupanti : in questi casi viene usata la parola авось La parola авось è un tipo di probabilità che esprime desiderio, speranza, fortuna (“speriamo che”, “magari”). Deriva dall’antica lingua slava e la sua etimologia è tuttora nebulosa.
Ad ogni modo, l’авось fu, è ancora, e sempre sarà, il principale motivo di azione di una persona russa. E’un concetto radicato nella cultura russa, un modo di vedere le cose. E’quel riporre le proprie speranze in qualcosa di futuro, di possibile (in un’illusione, in fondo), avere un atteggiamento irrazionale verso la vita, che mantiene una dose di fede nel miracolo: è l’affidarsi all’inaffidabile e inesistente mitologia del Dio del Caso. Non è una mentalità poi così negativa, a pensarci bene. La fortuna resta un elemento imprescindibile nei casi concreti della vita, nei dilemmi, nelle scelte, nei tentativi, in cui l’infinito ventaglio di possibilità e la paura del fallimento possono lasciarci inerti o, peggio ancora, destabilizzati. Farvi affidamento permette di agire in maniera decisa, senza troppe riflessioni. Quando si tenta di realizzare un obiettivo di cui non si hanno certezze, l’importante è bilanciare in maniera equilibrata il rapporto tra calcolo ed irrazionalità, tra riflessione ed emotività. E allora, se nell’atteggiamento europeo l’attenta valutazione dei rischi può sfociare in un eterno dubbio che immobilizza, la semplice mentalità popolare russa, per quanto scritto sopra,permette loro di agire. Perchè se c'è una cosa che non sopportano è proprio l'indecisione di " chi sta sopra " , che deve mostrare la forza e capacità di comando e reazione in qualsiasi situazione. E la Merkel ben conosce queste cose....
 

Marjanna

Utente di lunga data
Pare non ci siano ancora certezze scientifiche che il visur è mutato. L'abbattimento dei visoni quindi sarebbe un'azione preventiva in un certo senso.

Ma qui invece sembra sia confermato.
 

danny

Utente di lunga data
Pare non ci siano ancora certezze scientifiche che il visur è mutato. L'abbattimento dei visoni quindi sarebbe un'azione preventiva in un certo senso.

Ma qui invece sembra sia confermato.
Il virus è mutato già decine di volte, di questo vi è certezza.
In una intervista il virologo Palu parlava di 32.
Questo quello che dice l'ISS, quindi una voce ufficiale:
Schermata 2020-11-06 alle 13.27.06.png
 
Ultima modifica:

danny

Utente di lunga data
Il problema prioritario a breve, forse l'anno prossimo, non sarà più quello delle conseguenze sanitarie del virus, ma delle conseguenze sulla società e sull'economia.
Se è vero che quest'ultima si trasformerà, avvantaggiando tutto ciò che non è legato alla presenza e decretando la fine di ciò che della presenza vive (dal turismo alle scuole, all'intrattenimento) e quindi a livello globale si avranno solo mutazioni di equilibri (con qualche aumento in percentuale di povertà tra la popolazione che vive di presenza e degli stati che hanno nell'economia interi settori che dipendono dalla socialità), la componente più impattante sarà quella sulla tenuta della società.
Impensabile escludere la reazione dei settori esclusi dalla nuova economia, che avranno difficoltà a riciclarsi.
Stimabile la crescita delle mafie sul territorio.
Avremo tumulti e proteste a lungo e rischio di crescita o nascita del terrorismo.
La terza ondata prevista sarà pertanto molto difficile da gestire.
Allo stato attuale la popolazione è ancora rassicurata dalle regole, come l'uso della mascherina, e dall'attesa del vaccino, quindi l'ipotesi di una fine imminente o quasi.
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Ormai il Plaquenil non lo usano più per Covid, non è efficace .
Speriamo in altri farmaci : se sono nuovi va testata la sicurezza oltre l’efficacia, se sono già in uso a dosaggi noti, rimane da testare solo l’efficacia.
Grazie per le informazioni! :)

Quel che mi incuriosisce molto, come scrivevo, non è tanto il trovar o meno il farmaco, lo troveranno prima o poi.
E' solo questione di tempo.

A me incuriosisce il percorso per arrivarci.
E averli guardati aprire al massimo il ventaglio e poi andare in sperimentazione.

Ad marzo sbagliavano pure la concentrazione di ossigeno, per dire.

Mi incuriosisce perchè mi restituisce il punto: ossia il fatto che di fronte a questo virus si è letteralmente di fronte allo sconosciuto.
E ammiro profondamente il percorso di chi di fronte allo sconosciuto non volta lo sguardo ma anzi, ci si immerge e cerca. E cerca.
E sono profondamente affascinata dallo sconosciuto.
E da questo virus, che è letteralmente una esplosione di vita, dal suo punto di vista.
E' Vita pura all'opera. Potenza.
E mi restituisce una immagine dell'umano a dimensione. Ossia immensamente piccolo e impotente.
Un bel bagno di realtà.

Non so se riesco a spiegarmi. :)
 

danny

Utente di lunga data
Mi incuriosisce perchè mi restituisce il punto: ossia il fatto che di fronte a questo virus si è letteralmente di fronte allo sconosciuto.
Ma anche quando elabori una tesi in laboratorio che può servire per un percorso di ricerca sperimentale su un determinato argomento ti trovi di fronte a qualcosa di sconosciuto. E lo fa qualsiasi laureando in Chimica, per esempio.
E' il ruolo della Scienza, di farci conoscere ciò che non è immediatamente comprensibile.
Non è certo una novità quella che stiamo vivendo.
E' tutto nuovo invece il modo in cui lo stiamo vivendo.
Ce ne è fregato mai niente di tutti gli altri virus precedenti?
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
l'inazione del mondo politico..... già 50 anni fa Guccini cantava

"Le fedi fatti di abitudini e paura
Una politica che è solo far carriera
Il perbenismo interessato
La dignità fatta di vuoto
L'ipocrisia di chi sta sempre
Con la ragione e mai col torto.... "

interessante, a mio avviso , il comportamento dei russi in situazioni particolarmente importanti o pericolose o preoccupanti : in questi casi viene usata la parola авось La parola авось è un tipo di probabilità che esprime desiderio, speranza, fortuna (“speriamo che”, “magari”). Deriva dall’antica lingua slava e la sua etimologia è tuttora nebulosa.
Ad ogni modo, l’авось fu, è ancora, e sempre sarà, il principale motivo di azione di una persona russa. E’un concetto radicato nella cultura russa, un modo di vedere le cose. E’quel riporre le proprie speranze in qualcosa di futuro, di possibile (in un’illusione, in fondo), avere un atteggiamento irrazionale verso la vita, che mantiene una dose di fede nel miracolo: è l’affidarsi all’inaffidabile e inesistente mitologia del Dio del Caso. Non è una mentalità poi così negativa, a pensarci bene. La fortuna resta un elemento imprescindibile nei casi concreti della vita, nei dilemmi, nelle scelte, nei tentativi, in cui l’infinito ventaglio di possibilità e la paura del fallimento possono lasciarci inerti o, peggio ancora, destabilizzati. Farvi affidamento permette di agire in maniera decisa, senza troppe riflessioni. Quando si tenta di realizzare un obiettivo di cui non si hanno certezze, l’importante è bilanciare in maniera equilibrata il rapporto tra calcolo ed irrazionalità, tra riflessione ed emotività. E allora, se nell’atteggiamento europeo l’attenta valutazione dei rischi può sfociare in un eterno dubbio che immobilizza, la semplice mentalità popolare russa, per quanto scritto sopra,permette loro di agire. Perchè se c'è una cosa che non sopportano è proprio l'indecisione di " chi sta sopra " , che deve mostrare la forza e capacità di comando e reazione in qualsiasi situazione. E la Merkel ben conosce queste cose....

Non sapevo di quella parola e del suo significato. Grazie mille!!

in effetti, dei russi non so praticamente nulla, se non che mi sono sempre sembrati come appartenenti ad un altro mondo.
Guardavo in questi giorni un video su un rally in Russia per l'appunto (anche se dire Russia non significa poi molto) fatto sta che ad una curva particolare le macchine uscivano di strada una dopo l'altra e gli spettatori a bordo strada semplicemente andavano e aiutavano pilota e navigatore ad uscire. Con la sigaretta fra le labbra.

E mi immaginavo qui, una roba di quel genere, che tipo di reazioni avrebbe invece creato. 😁

Concordo con te. Non è negativa.
Anzi, la trovo piuttosto realistica.

Io sono una che usato l'intellettualizzazione per anni, per difesa.
Mi rallentava parecchio. Mi inchiodava a volte, nell'inazione.
Liberarmene, accettare quello da cui mi difendevo, che è fondamentalmente l'impossibilità di controllo sugli eventi, è stato positivo.
Ho ripreso lucidità e velocità di azione.
Il kung fu mi ha aiutata parecchio da questo punto di vista.
Io avevo la tendenza a pensare prima di fare. Il Su to mi ha fatto notare che il pensiero è lento. Che mentre penso di di portare il pugno o il calcio, ne ho già presi una carriolata (e me l'ha fatto sperimentare). Mi ha fatto notare come la ricerca del pugno perfetto non funzioni nella mente ma nel portare. E riportare. E riportare.
Che non significa non esser presenti e agire di impulso.
Ma anzi, significa proprio il contrario. Essere sufficientemente presenti a sè da potersi affidare.

Quando ho letto la Merkel, mi è salito un sincero sorriso di simpatia.
Mi è piaciuta. E mi sono chiesta come mai si fosse espressa in quel modo.

Pensa se lo facesse un politico italiano...ahhhh, o dio odio, anatema e vesti stracciate e robe così!!!! 😁

Il sorriso di simpatia derivava anche dal fatto che fondamentalmente ha ragione.
La merkel intendo. Ha solo detto la verità.

E già.
chi sta sotto cerca in chi sta sopra la rappresentazione delle proprie proiezioni di sè.

E questo è uno dei motivi per cui non mi esprimo sulla politica italiana.
ma ribadisco che non è calata dall'alto. Anzi.
La tristezza, mia, vien proprio da qui.
 
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danny

Utente di lunga data
Da ignorante la sensazione è che parlare di vaccino (dico quando se ne sente parlare per tv, quando è la domanda posta all'esperto virologo o altro) sia mettere parole al posto di altre parole (più difficili, complesse, meno definite e che danno meno l'idea di una rassicurazione riguardo una "fine", e quindi un ritorno al noto), e alla fine confezionare qualcosa in cui se ne è parlato.
Tipo "tutte le nostre linee sono momentaneamente occupate, rimanga in attesa, un operatore le risponderà appena possibile".
Io una volta ho risposto a un intervento di Massimo Galli chiedendogli se aveva un'idea di quando avremmo potuto dichiararci fuori da questa epidemia.
Non mi ha risposto.
 

danny

Utente di lunga data
A me piace invece ricordare questa parte del discorso della Merkel di APRILE:
"Ormai viviamo da settimane nella pandemia. Ognuno di noi ha dovuto adattare se stesso e la sua vita alle nuovi condizioni, privatamente e professionalmente. Ognuno di noi può testimoniare cosa in particolare gli manca e cosa gli risulta più pesante. E io capisco che questa vita condizionata dal coronavirus ci appaia a tutti quanti già molto, molto lunga.

Nessuno lo sente dire volentieri, ma è la verità: non stiamo vivendo la fase finale della pandemia, ma siamo ancora al suo inizio. Dovremo vivere ancora a lungo con questo virus. La domanda di come possiamo impedire che il virus ad un certo punto possa travolgere il nostro sistema sanitario e che di conseguenza possa costare la vita a un numero immenso di persone rimarrà ancora a lungo la questione centrale per la politica, in Germania e in Europa."

Da noi, all'epoca, si rinnovava la speranza di uscirne ogni due settimane.

Adesso Merkel ha rivolto un appello a ridurre i contatti con le altre persone, a non fare feste quando non siano realmente necessarie e a restare il più possibile isolati, per la salute di tutti e per consentire alle scuole e agli asili di restare aperti, per mantenere i posti di lavoro e per l'economia.
Io quest'estate ero in un villaggio pieno di tedeschi in vacanza al mare.
Tranquilli più di noi. Non è impossibile capire perché.
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Ma anche quando elabori una tesi in laboratorio che può servire per un percorso di ricerca sperimentale su un determinato argomento ti trovi di fronte a qualcosa di sconosciuto. E lo fa qualsiasi laureando in Chimica, per esempio.
E' il ruolo della Scienza, di farci conoscere ciò che non è immediatamente comprensibile.
Non è certo una novità quella che stiamo vivendo.
E' tutto nuovo invece il modo in cui lo stiamo vivendo.
Ce ne è fregato mai niente di tutti gli altri virus precedenti?
Certo che sì.
E oltre a non esser una novità, non è neanche qualcosa che non si sapeva sarebbe accaduto.
Anzi...è più di un decennio che si parla di big one.
Continuo a trovare affascinante il percorso che va per domande.
E dove i fini diventano mezzi per altri fini.

Io sono da sempre stata incuriosita dai virus.
L'hiv, nella mia storia di curiosità, è il padre delle mie curiosità.
E poi gli altri a venire.
Per me la curiosità di fronte a questo tipo di manifestazioni della potenza della Vita non è una novità, anzi.

Poi, ecco...questa bestia mi sembra innovativa e ne sono particolarmente curiosa.
Per il mezzo del contagio.
Per il modo della sopravvivenza.
Per la sopravvivenza all'aria.
Per l'impatto sugli ospiti, che è bello ampio. Va ad impattare dal punto di vista neurologico a quello organico.
La long covid mi incuriosisce parecchio. Ho conoscenze, malate nella prima ondata, che ad oggi sono ancora debilitate. Fisicamente mi fan venir in mente la fatique di mio padre durante le chemio, fatica a respirare, lentezza dei movimenti, calo nella coordinazione grossa e fine, memoria a breve termine non più così funzionale, disorientamento temporale, confusione nei ricordi.
Come mi incuriosisce parecchio veder cosa scopriranno sull'asintomaticità e sui sintomatici lievi in termini di conseguenze e tracce nel fisico.

Per lo spillover. E quel che significherà in termini di identità e di individualità.

Tu dici che la curiosità non sia diffusa fino a quando non vien ad esser toccato il proprio orticello? :)
 
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