Grazie Fedez

Brunetta

Utente di lunga data
Se tu dubiti che la pubblicità mi lascia indifferente, non posso farci niente. Ne io e nemmeno i miei figli acquistiamo l’uovo Kinder o le merendine X. I miei figli d’altronde non mangiano merendine e non me le hanno neanche mai chieste.
Parlavo della pubblicità sui generi alimentari .
Per quello che riguarda l’abbigliamento, visto l’età, hanno la tendenza delle volte di desiderare quel marchio piuttosto che l’altro. Influenza piuttosto del dress code della scuola ( come si vestono le amiche e gli amici) che alla fine è comunque il risultato della pubblicità che arriva indirettamente a loro.
Comunque mai avuti e mai chiesti i jeans strappati alle ginocchia. Questo mi fa sperare che non tutto quello che vedono fuori lo prendono per buono o per bello. Secondo i loro gusti i pantaloni strappati non sono belli.
Ritornando ai generi alimentari la mia scelta quando faccio la spesa si basa sull’origine del prodotto ( se arriva da 1000 km lo lascio perdere, preferisco i prodotti del mio posto), prezzo, conoscenza (se l’ho già mangiato e mi piace continuerò a comprarlo). Ogni tanto scelgo prodotti sconosciuti e se mi piacciono sicuramente li riprendo.
A me la pubblicità Barilla o Mulino Bianco non fanno un baffo a parte innervosirmi per la loro lunghezza e per l’interruzione del film.
Un po’ come le telefonate che ti arrivano a casa per venderti qualcosa.
E se io sono ininfluente perché sarò una delle poche che la pensa così, lascio ad altri il piacere di lasciarsi influenzati anche sui prodotti da mettere in tavola.
La moda si sa che segue le influenze ed è sempre stato così, ma per scegliere il biscotto o il cioccolato faccio da me.
Non sento proprio il bisogno di acquistare il biscotto X perché lo vedo ogni giorno in Tv, anzi mi chiederei se quei soldi non potevano essere usati meglio, sempre per pubblicizzare lo stesso prodotto ma in maniera più efficace e meno disturbante per il consumatore.
Per esempio: si vuol pubblicizzare il cioccolato X ? Ok, alla cassa con ogni scontrino si regala una tavoletta di cioccolato X.
Rispetto alla pubblicità in Tv il consumatore lo prova, quindi se è un prodotto che vale, sicuramente verrà riacquistato.
Questo tipo di pubblicità è molto diffusa da noi ed in questo modo ho ampliato la gamma dei miei prodotti preferiti.
Ho detto che tu sei ininfluente.
Il punto era un altro
 

danny

Utente di lunga data
Fedez non è più un cantante da tempo, è ormai un personaggio creato dalla moglie/manager e allo stesso tempo un prodotto.
Qualsiasi cosa faccia Fedez è perfettamente studiata e serve a lui unicamente per portare utili all'azienda di famiglia.
Fedez quindi ha fatto solo quello che faceva comodo a lui.
Ha guadagnato tanti di quei click grazie alle quattro banalità dette al primo maggio e a tutti quelli che le hanno condivise che il grazie lo deve dire LUI a noi.
Per tutto quello che guadagnerà da questo.
Non considero sbagliato guadagnare, preciso. E' ingenuo pensare che quanto abbia fatto sia stato rivoluzionario e che ci sia stata una vera censura da parte di RaiTre, perfettamente orientata con Fedez e il Governo.
Fedez è stato invece perfettamente inserito nel sistema, un reazionario finto progressista.
Ha detto in un'ambito da centrosinistra quello che il centrosinistra porta avanti e ha detto esattamente quello che il suo pubblico, accuratamente monitorato, vuole. L'avesse detto davanti a una platea di omofobi armati sarebbe stato coraggioso. Così, è stato rivoluzionario come se avesse parlato bene di Gesù in Chiesa.
Il giorno dopo una donna, insieme ad altri 3 uomini, ha perso la vita sul lavoro in un modo allucinante.
Questa è la realtà. E denunciare come abbiano tagliato su ASL e ispettori del lavoro in questi anni sarebbe stato sì, al primo maggio, estremamente coraggioso. Indovina perché non lo ha fatto?

PS Il figlio della coppia gay mia vicina ha ormai 14 anni. Non hanno rotto il cazzo a nessuno, se lo sono preso con utero in affitto negli USA con 20.000 euro all'epoca, e totalmente accettati da tutti noi se lo sono cresciuto senza troppe polemiche.
Cosa che dopo questa sovraesposizione sarà un po' più difficile, perché qualsiasi minchione oggi avrà un'opinione polarizzata su questa cosa di cui si è parlato troppo.
E quando si parla troppo l'intolleranza aumenta perché ognuno si sente in dovere di prendere posizione.
E trovarsi un faro puntato addosso non è piacevole.
Il motivo per cui noi nudisti non rompiamo il cazzo a nessuno.

La cosa più divertente è la conclusione “L’antiabortista (Pillon) non si è accorto però che il Vaticano ha investito più di 20 milioni di euro in un’azienda farmaceutica che produce la pillola del giorno dopo. Quindi cari antiabortisti, caro Pillon purtroppo avete perso troppo tempo a cercare il nemico fuori, e non vi siete accorti che il nemico ce l’avevate in casa. Che brutta storia”
Qui ha tirato in ballo il Vaticano. Evidentemente pensavano (quelli del suo staff) che sarebbe stata una ulteriore cassa di risonanza. Ma il Vaticano muto. Mica ci sono vecchie femministe, marxisti o leghisti o Pillon qualsiasi, al Vaticano ci capiscono di comunicazione e non fanno assurgere una pulce, benché ricca, al livello di interlocutore alla pari... nonostante il “cari”.
Esattamente.

Non lo conosco molto, anzi sentito parlare di lui per caso qualche mese fa. Fra le polemiche che hanno seguito il suo discorso del primo maggio c’è il fatto che sembra che lui abbia fatto delle canzoni in cui parla di omosessuali.
Non è il mio genere di musica , gli altri gli contestano il fatto che in queste canzoni non sia proprio carino con gli omosessuali. Voi che conoscete le canzoni cosa pensate ?
Ha cambiato idea sulla omosessualità oppure come diceva Brunetta si è voluta dare una luce favorevole « all’acquisto del prodotto « ?
La canzone è un prodotto e difatti non è mai opera di una sola persona.
Prima di approdare al pubblico viene fatta, rifatta, studiata etc.
Se fai rap, tra etc. devi fare un prodotto che incontri un certo tipo di pubblico.
Fedez in quegli anni puntava agli adolescenti e i testi erano perfettamente in target con un certo tipo di platea.
Intendo dire che non è assolutamente detto che lui pensasse certe cose.
D'altronde anche Bowie quando dichiarò la sua omosessualità si era appena sposato ed era diventato se non ricordo male padre.
All'epoca (inizio anni 70) avrà ragionato sulla convenienza nel fare quella dichiarazione, rientrando così in un certo gruppo musicale.

L'unica parte che ho apprezzato del discorso di Fedez, ma è anche quella di cui non ha parlato nessuno il giorno dopo perché ovviamente è stata sovrastata dalla seconda, ed è questo che mi ha fatto incazzare alla fine, è quella dedicata ai lavoratori del mondo dello spettacolo.
Se si fosse limitato a quella, puntando il faro su chi non può lavorare o lavora male da un anno e più, magari approfondendo la questione, sarei stato totalmente lieto anch'io del suo intervento.
Mi sono cadute le braccia quando invece ha detto, più o meno se non ricordo male. "Ma la cosa forte che arriva è questa...".
E ha parlato del DDL Zan, buttando in secondo piano i lavoratori.
Lui sapeva benissimo che tutti il giorno dopo avrebbero parlato solo del DDL Zan e non dei professionisti dello spettacolo.
Tranne ovviamente glii addetti ai lavori, ma loro sanno benissimo come hanno vissuto quest'anno. Agli altri, che non sanno niente, è arrivata solo l'informazione sul DDL. E questo thread lo palesa. Non è affatto casuale, l'intervento è stato studiato perfettamente, esiti compresi.
 

Vera

Supermod disturbante
Staff Forum
L'unica parte che ho apprezzato del discorso di Fedez, ma è anche quella di cui non ha parlato nessuno il giorno dopo perché ovviamente è stata sovrastata dalla seconda, ed è questo che mi ha fatto incazzare alla fine, è quella dedicata ai lavoratori del mondo dello spettacolo.
Se si fosse limitato a quella, puntando il faro su chi non può lavorare o lavora male da un anno e più, magari approfondendo la questione, sarei stato totalmente lieto anch'io del suo intervento.
Mi sono cadute le braccia quando invece ha detto, più o meno se non ricordo male. "Ma la cosa forte che arriva è questa...".
E ha parlato del DDL Zan, buttando in secondo piano i lavoratori.
Lui sapeva benissimo che tutti il giorno dopo avrebbero parlato solo del DDL Zan e non dei professionisti dello spettacolo.
Tranne ovviamente glii addetti ai lavori, ma loro sanno benissimo come hanno vissuto quest'anno. Agli altri, che non sanno niente, è arrivata solo l'informazione sul DDL. E questo thread lo palesa. Non è affatto casuale, l'intervento è stato studiato perfettamente, esiti compresi.
Sei l'unico che ha capito.
 

Gennaro73

Utente di lunga data
Fedez non è più un cantante da tempo, è ormai un personaggio creato dalla moglie/manager e allo stesso tempo un prodotto.
Qualsiasi cosa faccia Fedez è perfettamente studiata e serve a lui unicamente per portare utili all'azienda di famiglia.
Fedez quindi ha fatto solo quello che faceva comodo a lui.
Ha guadagnato tanti di quei click grazie alle quattro banalità dette al primo maggio e a tutti quelli che le hanno condivise che il grazie lo deve dire LUI a noi.
Per tutto quello che guadagnerà da questo.
Non considero sbagliato guadagnare, preciso. E' ingenuo pensare che quanto abbia fatto sia stato rivoluzionario e che ci sia stata una vera censura da parte di RaiTre, perfettamente orientata con Fedez e il Governo.
Fedez è stato invece perfettamente inserito nel sistema, un reazionario finto progressista.
Ha detto in un'ambito da centrosinistra quello che il centrosinistra porta avanti e ha detto esattamente quello che il suo pubblico, accuratamente monitorato, vuole. L'avesse detto davanti a una platea di omofobi armati sarebbe stato coraggioso. Così, è stato rivoluzionario come se avesse parlato bene di Gesù in Chiesa.
Il giorno dopo una donna, insieme ad altri 3 uomini, ha perso la vita sul lavoro in un modo allucinante.
Questa è la realtà. E denunciare come abbiano tagliato su ASL e ispettori del lavoro in questi anni sarebbe stato sì, al primo maggio, estremamente coraggioso. Indovina perché non lo ha fatto?

PS Il figlio della coppia gay mia vicina ha ormai 14 anni. Non hanno rotto il cazzo a nessuno, se lo sono preso con utero in affitto negli USA con 20.000 euro all'epoca, e totalmente accettati da tutti noi se lo sono cresciuto senza troppe polemiche.
Cosa che dopo questa sovraesposizione sarà un po' più difficile, perché qualsiasi minchione oggi avrà un'opinione polarizzata su questa cosa di cui si è parlato troppo.
E quando si parla troppo l'intolleranza aumenta perché ognuno si sente in dovere di prendere posizione.
E trovarsi un faro puntato addosso non è piacevole.
Il motivo per cui noi nudisti non rompiamo il cazzo a nessuno.

Fedez non è MAI stato un cantante. Chiunque parla a tempo non è un cantante.
Le coppie gay dovrebbero adottare bambini, non usare donne come contenitori.

Per il resto sono d'accordo.
 

Gennaro73

Utente di lunga data
sei una sfigata se credi che quel personaggio faccia qualcosa per ideali.

lo fa per suo comodo.

L'unica cosa buona è stato dare una parola al mondo dello spettacolo, ma questa storia del ddl zan fa male a tutti (divide et impera).

Basta applicare le leggi attuali e nessuno fa piú il cretino.

Per un locale aperto vanno in 150, per uno spacciatore da 2 a 0.
 

Vera

Supermod disturbante
Staff Forum
sei una sfigata se credi che quel personaggio faccia qualcosa per ideali.

lo fa per suo comodo.

L'unica cosa buona è stato dare una parola al mondo dello spettacolo, ma questa storia del ddl zan fa male a tutti (divide et impera).

Basta applicare le leggi attuali e nessuno fa piú il cretino.

Per un locale aperto vanno in 150, per uno spacciatore da 2 a 0.
Ben tornato Gennaro, mi mancavano le tue cagate.
 

alberto15

Utente di lunga data
sei una sfigata se credi che quel personaggio faccia qualcosa per ideali.

lo fa per suo comodo.

L'unica cosa buona è stato dare una parola al mondo dello spettacolo, ma questa storia del ddl zan fa male a tutti (divide et impera).

Basta applicare le leggi attuali e nessuno fa piú il cretino.

Per un locale aperto vanno in 150, per uno spacciatore da 2 a 0.
ma perche' ci devono essere per forza delle dietrologie? Se Fedez lo ha fatto avra' i suoi motivi ma a me interessa il gesto , non chi lo ha fatto. Vi fa sentire piu' "sapienti" o piu' "fighi" il fatto di dire continuamente ai "creduloni" : "credi che quel personaggio faccia qualcosa per ideali?" "e' un personaggio costruito a tavolino" "tutto quello che fa e' calcolato nei minimi dettagli"? Io dico : e allora? Volete affermare la vostra capacita' di analisi rispetto a noi ignorantoni? Essere complottisti vi fa sentire meglio? Prego accomodatevi.
 

Gennaro73

Utente di lunga data
ma perche' ci devono essere per forza delle dietrologie? Se Fedez lo ha fatto avra' i suoi motivi ma a me interessa il gesto , non chi lo ha fatto. Vi fa sentire piu' "sapienti" o piu' "fighi" il fatto di dire continuamente ai "creduloni" : "credi che quel personaggio faccia qualcosa per ideali?" "e' un personaggio costruito a tavolino" "tutto quello che fa e' calcolato nei minimi dettagli"? Io dico : e allora? Volete affermare la vostra capacita' di analisi rispetto a noi ignorantoni? Essere complottisti vi fa sentire meglio? Prego accomodatevi.
Niente di tutto questo.

Io so piú di voi nel caso specifico, ma non perchè sia migliore: sono del settore, e lavoro ad alti livelli, io conosco gente che voi vedete solo in tv, e so quello che succede dietro le quinte.

Se volete vi spiego anche il perchè del deperimento tecnico degli artisti che stanno sotto i riflettori del main stream.
 

spleen

utente ?
Niente di tutto questo.

Io so piú di voi nel caso specifico, ma non perchè sia migliore: sono del settore, e lavoro ad alti livelli, io conosco gente che voi vedete solo in tv, e so quello che succede dietro le quinte.

Se volete vi spiego anche il perchè del deperimento tecnico degli artisti che stanno sotto i riflettori del main stream.
Interessante, puoi dire di più?
 

danny

Utente di lunga data
Niente di tutto questo.

Io so piú di voi nel caso specifico, ma non perchè sia migliore: sono del settore, e lavoro ad alti livelli, io conosco gente che voi vedete solo in tv, e so quello che succede dietro le quinte.

Se volete vi spiego anche il perchè del deperimento tecnico degli artisti che stanno sotto i riflettori del main stream.
Sì.
L'ipotesi mia è una serie di fattori, poi dimmi se mi sono fatto un'idea corretta (funziona così anche nel mio campo):
1) Non si vendono più dischi e con Spotify, iTunes guadagna la piattaforma, non chi canta, soprattutto se non è una star internazionale
2) I cantanti guadagnano con i concerti, i live, tutto quello che è connesso alla loro presenza, ma se non sono famosi e fungono solo da riempipista per i locali, che adesso in gran parte sono chiusi, non portano a casa niente che possa portarli verso la professionalità
3) Non si passa più dai festival, dalla gavetta, che ti rendeva un professionista gradualmente, permettendo di contenere gli errori dovuti all'inesperienza nel teatrino da 200 posti riempiti per metà, ma si salta direttamente alla TV dei talent, dove contano più le doti televisive che quelle artistiche. Conseguenza: ti bruci subito, perché nel pubblico resta impressa la tua immagine da talent.
4) Girano sempre meno soldi, per cui nessuno investe più su una persona. Si sfrutta finché si può, poi al primo flop, inevitabile vista la modesta esperienza, saluti e avanti il prossimo. Non si ha tempo per crescere.
5) La SIAE accetta anche MP3 e ti paga dopo anni, ANNI. Nel frattempo fai il pizzaiolo per mantenerti per cui non studi.
6) Beyonce infatti studia canto 10 ore al giorno. Per dire.


Però è anche vero che anche negli anni '70 i punk suonavano di merda.
 
Ultima modifica:

spleen

utente ?
Sì.
L'ipotesi mia è una serie di fattori, poi dimmi se mi sono fatto un'idea corretta (funziona così anche nel mio campo):
1) Non si vendono più dischi e con Spotify, iTunes guadagna la piattaforma, non chi canta, soprattutto se non è una star internazionale
2) I cantanti guadagnano con i concerti, i live, tutto quello che è connesso alla loro presenza, ma se non sono famosi e fungono solo da riempipista per i locali, che adesso in gran parte sono chiusi, non portano a casa niente che possa portarli verso la professionalità
3) Non si passa più dai festival, dalla gavetta, che ti rendeva un professionista gradualmente, permettendo di contenere gli errori dovuti all'inesperienza nel teatrino da 200 posti riempiti per metà, ma si salta direttamente alla TV dei talent, dove contano più le doti televisive che quelle artistiche. Conseguenza: ti bruci subito, perché nel pubblico resta impressa la tua immagine da talent.
4) Girano sempre meno soldi, per cui nessuno investe più su una persona. Si sfrutta finché si può, poi al primo flop, inevitabile vista la modesta esperienza, saluti e avanti il prossimo. Non si ha tempo per crescere.
5) La SIAE accetta anche MP3 e ti paga dopo anni, ANNI. Nel frattempo fai il pizzaiolo per mantenerti per cui non studi.
6) Beyonce infatti studia canto 10 ore al giorno. Per dire.


Però è anche vero che anche negli anni '70 i punk suonavano di merda.
Io aggiungerei anche un'altra cosa, cioè che il prodotto musicale e l'immagine dell'artista correlata si è sempre più appiattita e semplificata.
La trasgressione è diventata obbligatoria, l'adozione del rap pure, il messaggio sempre più basico per renderlo più immediato.
Artisti come Battiato o De Andrè oggi faticherebbero a trovare ascolto.
Poi, chiaro, anche oggi ci sono delle lodevolissime eccezioni.
 

Gennaro73

Utente di lunga data
Sì.
L'ipotesi mia è una serie di fattori, poi dimmi se mi sono fatto un'idea corretta (funziona così anche nel mio campo):
1) Non si vendono più dischi e con Spotify, iTunes guadagna la piattaforma, non chi canta, soprattutto se non è una star internazionale
2) I cantanti guadagnano con i concerti, i live, tutto quello che è connesso alla loro presenza, ma se non sono famosi e fungono solo da riempipista per i locali, che adesso in gran parte sono chiusi, non portano a casa niente che possa portarli verso la professionalità
3) Non si passa più dai festival, dalla gavetta, che ti rendeva un professionista gradualmente, permettendo di contenere gli errori dovuti all'inesperienza nel teatrino da 200 posti riempiti per metà, ma si salta direttamente alla TV dei talent, dove contano più le doti televisive che quelle artistiche. Conseguenza: ti bruci subito, perché nel pubblico resta impressa la tua immagine da talent.
4) Girano sempre meno soldi, per cui nessuno investe più su una persona. Si sfrutta finché si può, poi al primo flop, inevitabile vista la modesta esperienza, saluti e avanti il prossimo. Non si ha tempo per crescere.
5) La SIAE accetta anche MP3 e ti paga dopo anni, ANNI. Nel frattempo fai il pizzaiolo per mantenerti per cui non studi.
6) Beyonce infatti studia canto 10 ore al giorno. Per dire.


Però è anche vero che anche negli anni '70 i punk suonavano di merda.
Ho poco da aggiungere:

A molti agenti artistici piacerebbe appiattire tutto, per non stare alle condizioni dell' artista superiore alla media, così da non sentirsi dire mai di no, ed aumentare la quantità di lavoro, sempre e comunque a discapito della qualità. Se l'artista paga, anche meglio.

Per fortuna di gran bei cantanti e suonatori ne abbiamo anche oggi, ma chi va alla ribalta e non vale un granchè nè tecnicamente, nè artisticamente... beh, o è uno disposto a tutto pur di arrivarci (ed ha avuto fortuna ad ingraziarsi le persone giuste), oppure è di famiglia ricchissima e si auto finanzia.

Non sopporto chi va a parlocchiare di fronte ad un microfono: voglio gente che ha le palle, che rischia la stecca per la difficoltà del pezzo, o che almeno mi canti da favola, e se con bella voce anche meglio.

Se mi devono dire come funziona il mondo, con dei testi eseguiti alla caxxo, ma che vadano a fare politica.

Che poi, la musica anche ai tempi di Verdi era usata per la politica, ma eseguire quella musica non è alla portata di chi si sveglia la mattina, e dopo l'ennesima sbornia vuole fare il cantante/musicista.
 

spleen

utente ?
Ho poco da aggiungere:

A molti agenti artistici piacerebbe appiattire tutto, per non stare alle condizioni dell' artista superiore alla media, così da non sentirsi dire mai di no, ed aumentare la quantità di lavoro, sempre e comunque a discapito della qualità. Se l'artista paga, anche meglio.

Per fortuna di gran bei cantanti e suonatori ne abbiamo anche oggi, ma chi va alla ribalta e non vale un granchè nè tecnicamente, nè artisticamente... beh, o è uno disposto a tutto pur di arrivarci (ed ha avuto fortuna ad ingraziarsi le persone giuste), oppure è di famiglia ricchissima e si auto finanzia.

Non sopporto chi va a parlocchiare di fronte ad un microfono: voglio gente che ha le palle, che rischia la stecca per la difficoltà del pezzo, o che almeno mi canti da favola, e se con bella voce anche meglio.

Se mi devono dire come funziona il mondo, con dei testi eseguiti alla caxxo, ma che vadano a fare politica.

Che poi, la musica anche ai tempi di Verdi era usata per la politica, ma eseguire quella musica non è alla portata di chi si sveglia la mattina, e dopo l'ennesima sbornia vuole fare il cantante/musicista.
Ciascuno ha i suoi riferimenti per farsi aiutare a capire come gira il mondo.
Poi è chiaro, se io dicessi che nelle sparate di Fedez sul DDL Zan, vedo un prepotente richiamo alla società liquida teorizzata da Baumann, o nel suo modo di rapportarsi specificamente al telefono col suo interlocutore, una delle regole del linguaggio del potere di Noam Chomsky, sono sicuro che forse non verrei compreso da chi lo ha elevato a megafono delle sue idee, come qualche sprovveduto che qui dentro, non sapendo nemmeno bene di che parla, mi ha persino accostato fantasiose influenze politiche.
 
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perplesso

Administrator
Staff Forum
Sì.
L'ipotesi mia è una serie di fattori, poi dimmi se mi sono fatto un'idea corretta (funziona così anche nel mio campo):
1) Non si vendono più dischi e con Spotify, iTunes guadagna la piattaforma, non chi canta, soprattutto se non è una star internazionale
2) I cantanti guadagnano con i concerti, i live, tutto quello che è connesso alla loro presenza, ma se non sono famosi e fungono solo da riempipista per i locali, che adesso in gran parte sono chiusi, non portano a casa niente che possa portarli verso la professionalità
3) Non si passa più dai festival, dalla gavetta, che ti rendeva un professionista gradualmente, permettendo di contenere gli errori dovuti all'inesperienza nel teatrino da 200 posti riempiti per metà, ma si salta direttamente alla TV dei talent, dove contano più le doti televisive che quelle artistiche. Conseguenza: ti bruci subito, perché nel pubblico resta impressa la tua immagine da talent.
4) Girano sempre meno soldi, per cui nessuno investe più su una persona. Si sfrutta finché si può, poi al primo flop, inevitabile vista la modesta esperienza, saluti e avanti il prossimo. Non si ha tempo per crescere.
5) La SIAE accetta anche MP3 e ti paga dopo anni, ANNI. Nel frattempo fai il pizzaiolo per mantenerti per cui non studi.
6) Beyonce infatti studia canto 10 ore al giorno. Per dire.


Però è anche vero che anche negli anni '70 i punk suonavano di merda.
i Sex Pistols suonavano di merda rispetto alle medie del periodo, oggi sarebbero dei fini esecutori, rispetto a certi soggetti; non hai scritto cose che anche un profano come me non potesse già immaginarsi
 

alberto15

Utente di lunga data
Ho poco da aggiungere:

A molti agenti artistici piacerebbe appiattire tutto, per non stare alle condizioni dell' artista superiore alla media, così da non sentirsi dire mai di no, ed aumentare la quantità di lavoro, sempre e comunque a discapito della qualità. Se l'artista paga, anche meglio.

Per fortuna di gran bei cantanti e suonatori ne abbiamo anche oggi, ma chi va alla ribalta e non vale un granchè nè tecnicamente, nè artisticamente... beh, o è uno disposto a tutto pur di arrivarci (ed ha avuto fortuna ad ingraziarsi le persone giuste), oppure è di famiglia ricchissima e si auto finanzia.

Non sopporto chi va a parlocchiare di fronte ad un microfono: voglio gente che ha le palle, che rischia la stecca per la difficoltà del pezzo, o che almeno mi canti da favola, e se con bella voce anche meglio.

Se mi devono dire come funziona il mondo, con dei testi eseguiti alla caxxo, ma che vadano a fare politica.

Che poi, la musica anche ai tempi di Verdi era usata per la politica, ma eseguire quella musica non è alla portata di chi si sveglia la mattina, e dopo l'ennesima sbornia vuole fare il cantante/musicista.
tutto vero ma cosa c'entra con quello che ha detto Fedez? Per quanto mi riguarda poteva dirlo il Dalai lama o chiunque altro . Non c'entra nulla con la musica. Poteva essere Valentino Rossi che non cambiava niente (faccio per dire)
 

Gennaro73

Utente di lunga data
tutto vero ma cosa c'entra con quello che ha detto Fedez? Per quanto mi riguarda poteva dirlo il Dalai lama o chiunque altro . Non c'entra nulla con la musica. Poteva essere Valentino Rossi che non cambiava niente (faccio per dire)
Ho risposto al perchè oggi, ancor piú di ieri, ci ritroviamo artisti mediocri nei "canali" principali, non parlavo di lui in particolare in quel post.
 

danny

Utente di lunga data
Io aggiungerei anche un'altra cosa, cioè che il prodotto musicale e l'immagine dell'artista correlata si è sempre più appiattita e semplificata.
La trasgressione è diventata obbligatoria, l'adozione del rap pure, il messaggio sempre più basico per renderlo più immediato.
Artisti come Battiato o De Andrè oggi faticherebbero a trovare ascolto.
Poi, chiaro, anche oggi ci sono delle lodevolissime eccezioni.
Io sono un superdilettante. Ho studiacchiato anni chitarra e studio canto. Per diletto, giusto per essere un minimo creativo. della vita, scrivo canzonacce, le suono, ci faccio le basi come si usa oggi, le canto. Non sarò mai nessuno e sarà già tanto se queste mie canzoni le ascolteranno in dieci.
Però scrivere una canzone è un lavoro.
Quando pensi di averla completata la sottoponi all'ascolto (la mia insegnante di canto) e ti viene bocciata, perché - a ragione - quel messaggio che pensavi di riuscire a comunicare non arriva, si è perso in qualche accento sbagliato, nel testo poco diretto, nella melodia che non coinvolge, in qualche parte dell'arrangiamento che porta tutto fuori strada.
Fai, rifai tutto una, due, dieci volte. Ho una canzone a cui avrò rifatto il testo aggiustando la melodia non so quante volte, e sono mesi di lavoro notturno.
E alla fine sì, ha cambiato faccia, è tutta un'altra cosa rispetto alla canzone iniziale, finalmente cominci a pensare che abbia un senso.
Ma è una canzone triste. Ore ed ore per scrivere una canzone triste. E non l'ho ancora registrata, eh.
E la gente, quasi tutti, non ama le canzoni tristi.
L'argomento è pesante. Parla di tossicodipendenza. Ma a chi cazzo interessa una canzone sulla droga?
Ma chi vuole riflettere con una canzone, oggi?
Così hai lavorato e magari quella canzone non interessa a nessuno.
E io non ci debbo neppure campare, per cui.
De Andrè nei primi dischi era cimiteriale. Io lo adoro, ma al confronto Bianconi è un simpatico zuzzurullone.
E Jannacci?
E' il mio modello. Parlava degli umili.
A chi cazzo interessano gli umili? Dai, mi parli del barbone, di quello mollato dalla fidanzata, del poveraccio, dell'impiegato, dell'ubriacone, di queste storie così. Ma chi vuole roba deprimente? Poi lui faceva musica con tutti i ritmi, dal jazz al flamenco, faceva un po' quello che voleva, e aveva una preparazione dietro. E anche se era un po' stonato, interpretava in maniera mostruosa.
Se ci campi fai quello che ti dicono di fare, mi sa. Quello con cui porti a casa i soldi.
Il trap o l'Indie vendono? Che poi, tanto di cappello, sono tutti professionisti, anche se il risultato sembra banalotto ci hanno lavorato sopra tantissimo, ma alla fine hai strofa ritornello strofa ritornello bridge ritornello. Fai trap o indie perché vendono, per cui aderisci a dei cliché di partenza. La canzone deve essere così e così.
Mica puoi tirare fuori una cosa così, che chi l'ascolta si taglia le vene. Ma io l'adoro. Come inizia, quell'incipit, devi capire come va a finire, non ce n'è. Ti mette angoscia fin da subito. Non molli, ti arriva la martellata sui polsi subito e...
Ma a chi la vendi? La metteresti in una compilation su Spotify? L'ascolteresti in auto?
No. Oggi non l'ascolterebbe più nessuno.

 
Ultima modifica:

Gennaro73

Utente di lunga data
Ciascuno ha i suoi riferimenti per farsi aiutare a capire come gira il mondo.
Poi è chiaro, se io dicessi che nelle sparate di Fedez sul DDL Zan, vedo un prepotente richiamo alla società liquida teorizzata da Baumann, o nel suo modo di rapportarsi specificamente al telefono col suo interlocutore, una delle regole del linguaggio del potere di Noam Chomsky, sono sicuro che forse non verrei compreso da chi lo ha elevato a megafono delle sue idee, come qualche sprovveduto che qui dentro, non sapendo nemmeno bene di che parla, mi ha persino accostato fantasiose influenze politiche.
Immaginavo ti avrebbe dato fastidio per i vari Battiato. Loro erano canta storie, non cantanti, ma erano comunque artisti superiori alla media. Avevano un background culturale di rilievo, e si notava.
 

alberto15

Utente di lunga data
Ho risposto al perchè oggi, ancor piú di ieri, ci ritroviamo artisti mediocri nei "canali" principali, non parlavo di lui in particolare in quel post.
ok grazie per la precisazione

Ciascuno ha i suoi riferimenti per farsi aiutare a capire come gira il mondo.
Poi è chiaro, se io dicessi che nelle sparate di Fedez sul DDL Zan, vedo un prepotente richiamo alla società liquida teorizzata da Baumann, o nel suo modo di rapportarsi specificamente al telefono col suo interlocutore, una delle regole del linguaggio del potere di Noam Chomsky, sono sicuro che forse non verrei compreso da chi lo ha elevato a megafono delle sue idee, come qualche sprovveduto che qui dentro, non sapendo nemmeno bene di che parla, mi ha persino accostato fantasiose influenze politiche.
1) Nessuno lo ha elevato a megafono delle sue idee Sei tu che lo pensi e/o cerchi di farlo credere . Classica operazione da politico navigato/giornalista prezzolato disonesto intellettualmente.
2) Non e' che menzionando Noam Chosky o Baumann sembri piu' intelligente, sembri solo piu' saccente come a dire "che cacchio ne sapete voi di quello che so io! (surrettiziamente : io sono io e voi non siete un ca....!)
3) Parli come un leghista/fratello d'Italia . Poi se ti si accosta dici di no. Di sicuro non ami i centri sociali e quelli che vanno in giro con barba ed eskimo, quello te lo posso dire.
4) Scendi dal piedistallo , non sei Dio.
 
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