Non lo so

Per me, i testimoni di Geova (almeno quelli che girano, o meglio giravano, porta a porta, perché poi salendo la scala - anche lì, gira che ti rigira - gli interessi sono quelli economici) hanno quale mission quella di convertire il mondo, da sempre proponendo uno "schema" di vita che ai più non risulta certo accattivante, ma al contrario incomprensibile, obsoleto, sacrificante. E sì, per certi versi, vera la diffusione di informazioni non rispondenti al vero, del tipo che sono capaci - contro ogni evidenza scientifica - di dire che le trasfusioni di sangue sono dannose per la salute, e non già solo vietate a loro

Mentre i no vax non hanno alcun divieto " di setta", non so come dire. Se un testimone di Geova si fa trasfondere sangue e non ha giustificazioni (tipo lo stato di incoscienza) viene espulso e stigmatizzato dalla comunità. Il no vax non ha (o non dovrebbe avere) alcuno stigma. Poi, di fatto però (parlo ora per questo vaccino) la scelta legittima di non vaccinarsi (che non appartiene - o meglio appartiene a una piccola minoranza di soggetti "no vax" - e per il resto appartiene a chi, come me, avanza dubbi su un medicinale che non è stato possibile sperimentare quanto ai suoi effetti) è ora in qualche misura oggetto di stigma da parte di chi ci governa. Dire che se non ti vaccini "non puoi", e mettere sull'altro piatto della bilancia un vaccino di cui non si conoscono gli effetti collaterali, è una carognata. Un invito (come diceva
@Brunetta ) ad avere un tipo di fiducia che - se non c'è - traducendo liberamente Don Abbondio

- uno non può darsela

. Di qui che a mio parere si inserisce un pò il gioco delle "fazioni": tese ovviamente a far sì che una fetta maggiore della popolazione abbia da dare la propria voce, il più cospicua possibile, alle proprie idee. Di qui, che le infos (ma guarda anche cosa fanno in politica, nei media, eccetera

) vengono distorte. Da un lato il vaccino diventa totalmente inefficace se non foriero di sicura morte per cause non naturali, e dall'altro lato chi non si vaccina passa per un pericoloso talebano.
L'altro giorno, da me, manifestavano i "no green pass": l'idea di base, lo "slogan" (che condivido), era quello che ognuno decide della propria pelle, in modo libero, e se questa libertà viene riconosciuta dallo Stato, poi è evidente che ogni limitazione alla socialità va contro chi compie qualla che appunto per lo Stato è una libera scelta (io non posso entrare in un ristorante chiuso senza spendere 20 euro per un tampone.... per carità, vivo lo stesso, eh, ma è una roba che nemmeno i cani!

) .
Ricordo che l'art. 32 della nostra bellissima Costituzione così dispone (soprattutto il secondo comma):
La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti.
Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana.
Ebbene, e a maggior ragione ora che si parla non già solo di ristoranti&teatri, ma anche di servizi importantissimi quali il trasporto (aerei e treni) e addirittura è in discussione la fruibilità dei mezzi pubblici locali, io nel non avere il "coraggio" di imporre il vaccino, ma al contempo di mettere lo spauracchio di escludere dall'utilizzo dei mezzi pubblici chi (per quella che è una libera scelta dell'individuo) ha deciso di non vaccinarsi, vedo non soltanto la più totale carenza di assunzione di qualsivoglia tipo di responsabilità

, ma proprio il ricorso a mezzi che definirei alquanto subdoli per indurre le persone a non avere di fatto scelta (o al pensare di non averla). Quindi boh.... il "tirare dalla propria parte" lo vedo molto ma molto bilaterale. Anche vaccinarsi perché altrimenti non godi (vedi letteralmente campagna di sensibilizzazione vaccinale francese

), oppure perché non vai al cinema, oppure ancora perché vinci soldi (mi pare così si faccia o dica in America, o sia stato proposto), e similari (potrei fare quintalate di esempi) non mi pare un modo corretto di fare informazione sul "perché sì" a vaccini di fatto non sperimentati

Di qui che poi (anche) partono le distorsioni dall'altra parte.
In realtà io (lungi dall'essere no vax) davanti a siffatti incentivi mi sento presa a momenti per deficiente

, e a momenti come soggetto da coartare a tutti i costi (una sorta di gara di resistenza, in cui si va per sottrazione di libertà finché uno non cede), il tutto formalmente però per mia libera scelta, e allora sai com'è, la fiducia..... ovviamente per parte mia tenuto conto di ciò che penso di rischiare sulla mia, di pelle, in primo luogo. E qui non so, il coraggio è concetto assai relativo, come è già stato detto. Se mi butto in un burrone perché poi in fondo mi trovo un sacchetto di caramelle.... mah, son scema a buttarmi

Ma se mi ci butto perché mi stanno sparando a vista, sto facendo una scelta per me inevitabile, ed è un altro discorso ancora....

In tutto questo, restrizioni sì, tutti i pro dei vaccini detti a gran voce, giri di affari non da poco, ma nessuno che ti accompagni, giù per quel burrone, prendendosi la responsabilità anche postuma....