Personalmente non sono nemmeno più di tanto convinta che di manipolazione si tratti. O meglio; senz'altro lei presenta alcune caratteristiche dei manipolatori, ma mica nemmeno tutte, a mio modo di vedere le cose, almeno.
Vero è che impedire a uno di separarsi (perché di fatto lo ha messo spalle al muro, economicamente parlando: non sto a riaprire lunghe parentesi sul fatto che tuttavia non è detto che le cose vadano esattamente come prospettato da chi non si vuole separare) e dirgli pure, nella sostanza, che era uno stronzo perché - una volta scoperta - avrebbe dovuto lasciarle vivere serenamente questa storia, la dice lunga. Non sono tanto le balle di prima (e anche lì, vabbé, da quanto ho capito mica si era nemmeno preoccupata di cancellare eventuali tracce), quanto l'atteggiamento di DOPO, che la dicono molto lunga. E' come se ti beccassi a farmi le corna, e tu mi dicessi "minchia Foglia, che rompicoglioni che sei!". Nel momento in cui ti dico "caro olo, sai che c'è? C'è che fai quel che vuoi e non rompi le palle a me" tu diventi una furia, perché no, non va bene. Tu puoi ma io no. E come se questo non bastasse, a casa non si scopa perché pure mi dici che ti ho fatto passare ogni voglia. E io che ti ho beccato, mi trovo cornuta, mazziata, e persino condannata all'eterna castità, fatta salva quella volta all'anno che magari, per gentile concessione, decidi di darmelo (e che poi, io, a quella stregua, stile dare un osso al cane, manco ce la farei, ma è un altro discorso ancora

).