Non so dove hai letto questo scritto da parte mia. Non sono mai rimasta ore ad aspettare un messaggio. Per i messaggi avevamo litigano, perchè mi scoglionavo di messaggi vuoti, o ripetitivi. Tipo il messaggio del buongiorno tutti i giorni sulla stessa linea, in cui finivo io a metterci dentro i contenuti. So che ci sono donne che amano queste cose, ma non sono proprio io te l'assicuro. Ma non è che ero così con lui, in genere lo sono con tutti. Con lui usciva di più perchè mi interessava conoscerlo, mi interessava sapere cose sue, non me ne fregava niente dei fiocchettini colorati. Poi ci siamo conosciuti anche, ci siamo raccontati tanto delle nostre vite, più lui di me (e a volte era notte inoltrata se non quasi l'alba), ci siamo scannati anche. Ma usciva poco il lato "moglie". Potrei dirti tante cose ma la sostanza è che se non dichiarassi che era sposato, potrei parlare di altre cose al pari della frequentazione con un single. Poi sicuramente non sono stata razionale ma ci ho sbarellato di brutto. La concezione che avevo del rapporto era proprio sfasata, non avevo capito una beata minchia e manco avevo valutato il tradimento per quale era. Mi ero bevuta il rapporto finito e morta lì. Non pensavo minimamente che lui con una figlio piccolo stava nel frattempo sedimentando una famiglia, non davo valore all'affetto che comunque provava per la sua compagna, ero completamente cieca che stava continuando a costruire una vita con la sua compagna, e che non era qualcosa dove era rimasto incastrato ma che lo sceglieva e continuava a sceglierlo ogni giorno. A livello interiore -senza collegarci i messaggi- gli davo sicuramente un valore importante in me. Sbroccavo quando me lo trovavo vicino. Lo desideravo. Ero attratta. Quando ci vedevamo di persona non c'erano mai problemi, questioni. Così è stato per gran parte del tempo. Tutti le liti nascevano via sms. Sui fatti ti do ragione. Arrivata ad un punto non mi bastava più il tempo che passevamo assieme, le ore volavano sempre, e così via.
Ho sofferto, ci sono rimasta di merda, non mi sarei mai aspettata il risvolto che c'è stato. Ho preso atto di cosa erano quei comportamenti, e purtroppo se io avevo maturato un senso di bene nei suoi confronti (che stesse o si scopasse chi cavolo voleva, avevo comunque a cuore il suo bene) ho preso atto che invece per lui non era minimamente così.
Per ciò che mi porto alle spalle, dal contesto familiare, ho creduto di vivere qualcosa di diverso dagli schemi, mentre rispondeva esattamente a precisi meccanismi.
Qui nel forum mi avete aiutato ad aprire gli occhi.
A parte questo se le cose che ho scritto a te o ad altre persone possono aiutare a evitare gli errori che ho fatto io ben venga che ci siano.
Comunque siamo strani noi umani, guarda quante parole partono intorno alla parola amore, come ognuno lo senta e venga in qualche modo toccato dal suo concetto.
Sui messaggi ricordo (ma a grandi linee eh

) che dicesti che per lui, il tenere vivo il rapporto, si risolveva molto spesso nello scriverti qualcosa che per lui (ho in mente questa immagine, ma correggimi se sbaglio) era solo una "parentesi" brevissima nella sua giornata (ricordo vagamente l'immagine che mi pare tu abbia dato, di lui coi parenti e la moglie un giorno di festa, forse Natale

, lo scriverti "mi manchi", o una roba similare, e tu che commentasti questo fatto immaginando il tempo. Per lui, 5 secondi della scritta di un messaggio. Per te, ore in cui pensavi che fosse con Te ;(. Una roba così (sì, sul fatto delle ore ad aspettare, ho scritto male io

).
Sul resto che dire: sei una di quelle che ha portato in luce cosa possa significare essere innamorati di una persona impegnata. I "ritornelli" che ho letto qui dentro (detti da chi era comunque innamorato, o preso con "grandi sentimenti"), non cambiano, comunque. Se, poi, il binomio è single/impegnato-a il rischio che la parte single (non avendo un compagno o un coniuge a cui dedicarsi non appena uscito dalla bolla) resti per così dire "incastrata" in un mondo sospeso, direi che è ancora maggiore.
Io son ben felice di riuscire a viverlo per quello che rappresenta

, una distrazione

, ma sicuramente mi è andata anche bene (in ogni caso, visto ancor più che oramai il mio "target" non sono certo i 20-30enni magari motivati a costruire famiglie, ma comunque, oltre agli impegnati, single "incalliti", o di ritorno come me, non escludo affatto che con un single mi sarebbe potuta andare decisamente peggio

). Anche questa è una riflessione che mi sono fatta. Che non è che il fatto di incontrare un single, alla mia età (quindi più o meno target intorno ai 50 anni) sia "salvifico" rispetto al rischio di incontrare anche gente che magari - forte dello status - ti racconta tanti blablabla, e poi alla fine ne fa di peste e corna e di te fregauncazzo

Ciò non toglie, sicuramente, il fatto che lo avrei preferito single: che già è difficile incontrare qualcuno che smuova il mio ormone

, e senz'altro, incontrandolo, avrei preferito avere, sulla carta almeno, possibilità che nel mio caso sono precluse sul nascere. Certo, a meno di non trascurare i fatti al punto di volermi falsamente illudere, e aumentare la file degli/delle amanti che poi appunto - come hai ben descritto - si illudono che il loro sia amore, mentre il fatto che a casa gli amanti abbiano un coniuge sia soltanto una roba "sgradevole", qualche adempimento a doveri, come il pigiama da portare in ospedale

, che nulla ci azzecca col "sentimiento"

. E qui si aprirebbe un'altra riflessione secondo me importantissima, proprio in ordine a ciò che passa come "rottura di coglioni".
Io ho volutamente portato (anche se forse non è stato molto capito, o per lo meno non da tutti) esempi di urgenze "istantanee", quelle per cui se ci sei, ci sei, se non ci sei faccio senza di te. E ne sono uscite delle belle

, per il mio modo di vedere le cose. Proprio sulle "priorità", che aprono una parentesi a parte (interessantissima pure questa).
Ho letto
@Nocciola che ha usato un "più importante", dicendo che il coniuge è più "importante" dell'amante. Vorrei aggiungere una specifica. Anche per me il figlio è più importante di qualunque altra persona al mondo. Ma so ancora distinguere una malattia, un momento brutto (ma anche uno particolarmente bello, eh! Ho puntato sul "brutto" per rendere più tangibile il discorso, e mi spiace sinceramente che tutto si sia incentrato su un pigiama

) di una persona vicina, rispetto all'esigenza di mio figlio di andare al parco giochi, cosa che faccio quotidianamente. Per il che, se capita al mio amante un'emergenza (e mi dovesse dire "Foglia, sono nella cacca e non so come risolvere, puoi aiutarmi?"), un'emergenza vera, per intenderci (non l'unghia incarnita, eh

) non mi sentirei di ribaltare le mie priorità facendo portare il figlio al parco giochi dalla babysitter o da un'amica, per una volta. Ebbene, tutto questo, "lato amante impegnato", non esiste. Che sia l'unghia incarnita, o che sia la gamba rotta per strada, se in quel momento si trova anche solo in ozio con la compagna, questa non entra in alcun ordine di importanza, non so come dire. Più che "più importante", o "meno importante" (discorso che posso fare io nell'esempio che ho appena fatto), esiste "l'assolutamente intoccabile" e "il toccabile". I miei motivi NON INCIDEREBBERO minimamente sulle sue scelte (o davvero poco, diciamo così). Mentre al contrario (questo già lo so

) io, che pure non andrei a sacrificare cose importanti (la vacanza per e con il figlio), di fronte a un'emergenza, a un imprevisto, ma anche a un momento particolarmente significativo, posso senz'altro "posporre" (non è così, ma passate la parola che fa comprendere

) il figlio per una volta. Ed esserci in un momento importante. Non perché "preteso" (guai se lo fosse!

) ma perché farebbe piacere a me.
Chisa parentesi

Leggere il forum sì, sicuramente ha aiutato anche me a capire preventivamente alcune dinamiche, a riconoscerle (raga, non mi sono trovata l'amante per metterle in pratica, però




), e probabilmente ad avere anche le idee più chiare
