ipazia
Utente disorientante (ma anche disorientata)
Ma ti faccio compagnia se vuoi bere qualcosa! A condizione di poter fumare senza rotture di storie!la solita rompiballe
Ma ti faccio compagnia se vuoi bere qualcosa! A condizione di poter fumare senza rotture di storie!la solita rompiballe
mi stai mica diventando analcolicaMa ti faccio compagnia se vuoi bere qualcosa! A condizione di poter fumare senza rotture di storie!![]()
Ma no... però preferisco sempre fumare.mi stai mica diventando analcolica
Non sono certa di volerlo....(il riassunto intendo...)peccato, se ti fossi presa na birra pure te, ti riassumevo cosa ho capito de sto 3d
Quella sulla carta era una stampa, e un pezzo di carta non richiede consenso.Beh, ma quella sulla carta, che stava lì con le gambe aperte siccome stava con le gambe aperte si meritava quel trattamento.
Se no perchè mai si sarebbe messa a gambe aperte a farsi fotografare?
Però Skorpio, anche te hai fatto la tua parte nella gogna mediatica di quest'uomo, se vogliamo parlare di gogna. Io non avessi postato quella clip qui, mai l'avrei saputo.Si potrebbero postare centinaia di clip dove durante una diretta, chi era in primo piano è stato bersaglio dei più svariati gesti di "disturbo" del suo lavoro
Io credo che il culo di questa ragazza, in questo specifico frangente, sia stato enormemente sopravvalutato , per via del gesto che ha imbrogliato e spostato l'attenzione (gli sta toccando il culo!!!)
La lingua batte dove il dente duole, giustamente
Poteva passare e ruttare sul microfono, o buttarsi giù i pantaloni nello sfondo, o fare altro, la valenza e il peso , e il senso, sarebbero stati per me esattamente gli stessi .
E cioè:
Importunare , infastidire in modo insolente Chi sta lavorando davanti alla telecamera
Ha toccato il culo (gesto deprecabile - e sono cazzi suoi) ..
E si urla alla violenza sessuale (ingenuo chi urla, secondo me, perché non ha colto affatto il senso di quel gesto idiota)
Tutto secondo me , voglio precisare
E potrebbe pure finire cosi.
Ma è l'onda che nasce a seguito di tutto questo, è come reagisce "la società civile" che è per me (tristemente) affascinante.
Per me questa è (e sarà) esattamente la linea difensiva del soggetto. Vale a dire, unitamente al "non stavo nemmeno pensando a ciò che stavo facendo", alla goliardata, come è stata definita. A prescindere dal fatto che A TE ha dato quell'impressione, non sarebbe certamente strano, o casuale, che l'imputato scelga di rappresentare il proprio elemento soggettivo come un "non volevo" (cosa che peraltro ha già maldestramente fatto: "stavo andando a prendere la macchina, ero arrabbiato per la sconfitta della squadra, non ho collegato quel gesto ad alcuna violenza sessuale, non so nemmeno perché l'ho fatto, se non per fare una bravata [DAVANTI ALLA TELECAMERA, LO AGGIUNGO IOSi potrebbero postare centinaia di clip dove durante una diretta, chi era in primo piano è stato bersaglio dei più svariati gesti di "disturbo" del suo lavoro
Io credo che il culo di questa ragazza, in questo specifico frangente, sia stato enormemente sopravvalutato , per via del gesto che ha imbrogliato e spostato l'attenzione (gli sta toccando il culo!!!)
La lingua batte dove il dente duole, giustamente
Poteva passare e ruttare sul microfono, o buttarsi giù i pantaloni nello sfondo, o fare altro, la valenza e il peso , e il senso, sarebbero stati per me esattamente gli stessi .
E cioè:
Importunare , infastidire in modo insolente Chi sta lavorando davanti alla telecamera
Ha toccato il culo (gesto deprecabile - e sono cazzi suoi) ..
E si urla alla violenza sessuale (ingenuo chi urla, secondo me, perché non ha colto affatto il senso di quel gesto idiota)
Tutto secondo me , voglio precisare
E potrebbe pure finire cosi.
Ma è l'onda che nasce a seguito di tutto questo, è come reagisce "la società civile" che è per me (tristemente) affascinante.
Ti riferisci per caso a questa?@ipazia mi sembra che i giudici in tante - troppe occasioni - si siano mostrati fervidi sostenitori della teoria di Durkheim sulla devianza, secondo la quale tutte le forme ed i comportamenti che violano le norme della comunità , siano solo una sfida alla repressione normalizzata dello Stato. E' stato il primo a suggerire che, se c'è qualcosa di sbagliato nella società,gli atti criminosi ( inteso come criminalità ) ne sono la diretta conseguenza ( da un punto di vista sociologico ). E qui mi fermo.... ricordo solo alcune sentenze della corte costituzionale in tema di stupro....
Beh sicuramente posso aver contribuito anche io, ma mi sembra un argomento che può suscitare dibattito e prospettive diverse, e ho pensato di aprirloQuella sulla carta era una stampa, e un pezzo di carta non richiede consenso.
Quel genere di calendario poi, nasce appunto con finalità di solleticare certe fantasie, non certo per appassionati di nudo artistico.
Vedi in quel contesto ero io quella fuori dal coro, quella era stata una goliardata, un momento concesso tra ore di lavoro di un signore di mezza età. E quello gli era uscito, di mimare il ficcare un croissant nella vagina di una ragazza, di carta. Le battute che si dicevano tra loro, senza escludere le donne, erano forti, era un continuo tentar di affondar la lama ridacchiando. Non c'era spazio per altro.
Quello era un contesto, comunque, spudorato, palese. In altri ambienti c'è la versione 2.0, poi quella 3.0 e così via. La lama si fa sempre più affilata, il colpo più mirato ad andare in fondo, la ferita esterna meno evidente, l'organo colpito devastato.
Però Skorpio, anche te hai fatto la tua parte nella gogna mediatica di quest'uomo, se vogliamo parlare di gogna. Io non avessi postato quella clip qui, mai l'avrei saputo.
Immagino che in facebook ci saranno state milioni di persone, che si son messe a far girare sto video, e non credo sia stata la giornalista a caricarlo su YouTube (il canale è del Quotidiano di Sicilia, e il video che hai linkato risulta tra i primi 10 per visualizzazioni).
Le notizie dei tg, un tempo si commentavano in famiglia, dove ognuno poteva esprimere un proprio parere, senza la cosa prendesse chissà che risvolti. Potevano capitare dibattiti più accesi, ma poi tutto scemava via.
Nel web si commenta non in modo tanto diverso, anzi direi quasi più superficiale, visto il bombardamento di notizie da cui si può saltare nel giro di neppure un minuto. Mi pare su facebook il commento diventi più un sparare una sentenza, velocemente, da qui il peso della gogna mediatica.
Se le visualizzazioni si alzano, se il popolo dimostra partecipazione, si fa presto a capire che portare la notizia in un talk televisivo potrebbe far alzare l'audience. E un video di 25 secondi è pane per cose del genere.
L'onda è il permesso di far starnazzare, e coprire il rumore di una valanga. Ma perlopiù, siamo tutti a valle.
Vedi.. purtroppo io non è che sia così attratto da ottiche processuali, o strategie difensive, cosa rischia, il giudice , la sentenza della corte costituzionale del 1978 o che so ioPer me questa è (e sarà) esattamente la linea difensiva del soggetto. Vale a dire, unitamente al "non stavo nemmeno pensando a ciò che stavo facendo", alla goliardata, come è stata definita. A prescindere dal fatto che A TE ha dato quell'impressione, non sarebbe certamente strano, o casuale, che l'imputato scelga di rappresentare il proprio elemento soggettivo come un "non volevo" (cosa che peraltro ha già maldestramente fatto: "stavo andando a prendere la macchina, ero arrabbiato per la sconfitta della squadra, non ho collegato quel gesto ad alcuna violenza sessuale, non so nemmeno perché l'ho fatto, se non per fare una bravata [DAVANTI ALLA TELECAMERA, LO AGGIUNGO IO]"). Questa dicesi strategia difensiva
Perché la responsabilità intorno a un fatto si rafforzi, deve essere ravvisato il cd. elemento soggettivo (che in generale oscilla tra vari gradi di colpa e vari gradi di dolo, essendo per taluni reati escluso l'elemento della colpa: qui mi fermo, perché ci addentreremmo in un discorso parecchio tecnico, che sarebbe meglio affrontare con chi ne sa della materia, posso solo aggiungere, a grandi spanne e senza timore di dire troppe cazzate
, che il "limine" tra colpa e dolo vede sul filo dell'equilibrio il cd. dolo eventuale e la cd. colpa cosciente). Nell'elemento soggettivo spesso (anche se pure nel fatto) si gioca il discorso relativo alla tenuità/gravità del reato.
E questo giustamente dice che non voleva incidere nella sfera sessuale altrui, e che il suo era semplicemente un gesto di.... noia?Giusto per ricomprendere anche (ANCHE!
) l'elemento del disturbo a una che stava lavorando (buffo eh, che ora lui si trovi a lagnarsi per lo stesso motivo, poveretto, gli stanno boicottando il ristorante!
).
Quindi non è necessariamente detto che sia da escludersi che, tra le varie cose volute, rientri anche proprio il disturbo a una che lavora, oltre a una dose di.... mitomania? mania di protagonismo?.... Voglia di finire in tv?.... non so quale sia il termine tecnico che più si addica.
In tutto questo ginepraio, capirai bene anche tu (e perdonate per l'ennesima volta se mi può scappare qualche inesattezza: la materia penalistica è estremamente difficile già per chi la pratica, figuratevi per una come me: ma l'intento è quello di delineare problemi e strategie, almeno per grandi linee, giusto per capire il contesto) che stabilire quello che è l'elemento soggettivo, lo stato d'animo, di uno che compie un gesto, è estremamente difficile. Di qui, che occorre basarsi sulla rispondenza tra l'agito e il dichiarato. Questo ad esempio, prima di colpire il culo, si è sputazzato sulla mano (a me un colpo di tosse proprio non sembra, e anzi mi pare inequivocabile il gesto
). Ora: se il mio intento è soltanto quello di far casino, a che pro tirarmi uno sputo sulla mano per.... "lasciare il segno", disprezzare, colpire meglio? Insomma, non mi pare il gesto di uno che passa di lì e colpisce il culo a caso....
Non è comunque certamente da escludere che volesse ANCHE rompere i coglioni a lei che lavorava: e anzi, per quel poco che ne so, è abbastanza indicativo che - quando una persona la si considera un oggetto - alla fine della fiera cazzomenefrega se come effetto del mio gesto ho persino quello di boicottare il lavoro che sta provando a svolgere....![]()
Molto probabilmente perché il culo non è il tuoVedi.. purtroppo io non è che sia così attratto da ottiche processuali, o strategie difensive, cosa rischia, il giudice , la sentenza della corte costituzionale del 1978 o che so io
Diciamo che le riflessioni che mi suscita questo episodio e le sue evoluzioni sono su un piano totalmente diverso, e quindi a questo livello io non so proprio cosa dire, nel senso che un pò sono ignorante e un pò non sono per nulla attratto da questa ottica.
Quello che è il titolo del 3d è quello che mi ha attratto, e cioè ciò a cui si urla (violenza sessuale!) Con o senza denuncia, con o senza processo.
Se questo coglione (e lo ridiciamo) nel mentre passava anziché metter la mano al culo, con la stessa mano le avesse scartuffato i capelli per quella frazione di secondo, a cosa si sarebbe urlato?
Questo video avrebbe fatto il giro di Italia? O sarebbe rimasto nel buco di culo di quella TV locale?
Perché a livello emotivo e lo ripeto, per me quella 'palpata" al culo in QUEL CONTESTO equivale a una palpata al capo con capelli scartuffati.
È quindi il culo a fare la differenza? Sempre e comunque?
Chiedo
E ti scongiuro: non mi dire cosa potrebbe dire il giudice o l'avvocato difensore al riguardo.. perché almeno a me non mi interessa questo![]()
Mica deve andare bene a me, a me va benissimo che ci sia dibattitoMolto probabilmente perché il culo non è il tuo
(Va bene come risposta?)
Ipazia, guarda che lo so benissimo come funzionavano le cose una volta (e anche adesso in certe parti del mondo). Io non sono mai sorpreso di constatare come la scimmia uomo abbia in se agiti di violenza e stupidità e mancanza di strumenti cognitivi.E guarda un po' che stanno aumentando esponenzialmente le violenze sui disabili.
Che guarda caso il dissenso non lo sanno esprimere. Come neanche il consenso.
Rileggiti.Io da BAMBINO sono stato minacciato da un ragazzo col COLTELLO che mi ha detto di tirarmi giu le mutande e fargli vedere il pisello.
Per strada.
L'ho scritto qui e non mi ha cagato nessuno.
Me ne sono andato, ho spento la cosa, non è stato un trauma. Avevo 10 anni.
Sinceramente, quando troverò qualcuno che si scandalizzerà perché un bambino ha subito questo, proverò empatia per la strafica di turno che se ha fatto la carriera come un'altra che ho conosciuto che faceva la giornalista sportiva dandola alle persone giuste ha più pelo sullo stomaco di me.
E ha semplicemente sfruttato il momento col cinismo di chi sa che è la strada giusta per acquisire visibilità.
Tecnica abusata nello spettacolo, ma che non salverà la ragazzina che verrà stuprata tornando a casa da scuola in una periferia dove gli autobus passano uno all'ora.
Io, come padre, guardo a questo, e di una pacca sul culo mi può fregare niente, quando ho presenti altri episodi decisamente più gravi caduti nell'indifferenza perché "Signora, mancano le risorse".
Perché il culo lo si lega al sesso.Vedi.. purtroppo io non è che sia così attratto da ottiche processuali, o strategie difensive, cosa rischia, il giudice , la sentenza della corte costituzionale del 1978 o che so io
Diciamo che le riflessioni che mi suscita questo episodio e le sue evoluzioni sono su un piano totalmente diverso, e quindi a questo livello io non so proprio cosa dire, nel senso che un pò sono ignorante e un pò non sono per nulla attratto da questa ottica.
Quello che è il titolo del 3d è quello che mi ha attratto, e cioè ciò a cui si urla (violenza sessuale!) Con o senza denuncia, con o senza processo.
Se questo coglione (e lo ridiciamo) nel mentre passava anziché metter la mano al culo, con la stessa mano le avesse scartuffato i capelli per quella frazione di secondo, a cosa si sarebbe urlato?
Questo video avrebbe fatto il giro di Italia? O sarebbe rimasto nel buco di culo di quella TV locale?
Perché a livello emotivo e lo ripeto, per me quella 'palpata" al culo in QUEL CONTESTO equivale a una palpata al capo con capelli scartuffati.
È quindi il culo a fare la differenza? Sempre e comunque?
Chiedo
E ti scongiuro: non mi dire cosa potrebbe dire il giudice o l'avvocato difensore al riguardo.. perché almeno a me non mi interessa questo![]()
Mi pareva di aver accolto una supplica a non parlar più in giuridicheseMica deve andare bene a me, a me va benissimo che ci sia dibattito
Negli Usa ho letto da qualche parte che gli uomini hanno il sacro terrore di salire da soli in ascensore con una donna, per paura di venire accusati di molestie e vedere la propria carriera e la propria reputazione polverizzate.Non volevo intervenire, ma...
Oggi un collega mi ha chiesto di chiamare una collega per farmi levare un pelucco che (e sembrava su carboni ardenti a dirlo) mi si era appiccicato sul vestito altezza culo. Manco culo è riuscito a dire e ci girava attorno in modo molto più imbarazzante che se me lo avesse semplicemente tolto.
Si è arrivati ad un livello tale per cui anche un gesto normalissimo può essere interpretato come molestia.
Così appunto come un gesto di disturbo di un servizio televisivo viene invece visto come una violenza sessuale.
Mi sembra delirante, si è persa la misura. Cosa che aiuta tra l'altro, per reazione riflessa, a sottovalutare quella vera, di violenza.
Ed è così in tutto.
Per lavoro ho avuto a che fare con parecchi africani. E si chiamano "negri" fra loro e con chi sono in confidenza, termine che con loro ho usato spesso anch'io, perché so bene essere inteso in quel contento come confidenziale e non certo come offensivo. Ma se ti sente qualcuno da fuori "oddio ha detto negro!"
E intanto un africano onesto, in regola e con contratto di lavoro indeterminato non trova casa in affitto manco col lanternino. Ma l'importante è non chiamarlo negro
Le contraddizioni sono infinite.Non volevo intervenire, ma...
Oggi un collega mi ha chiesto di chiamare una collega per farmi levare un pelucco che (e sembrava su carboni ardenti a dirlo) mi si era appiccicato sul vestito altezza culo. Manco culo è riuscito a dire e ci girava attorno in modo molto più imbarazzante che se me lo avesse semplicemente tolto.
Si è arrivati ad un livello tale per cui anche un gesto normalissimo può essere interpretato come molestia.
Così appunto come un gesto di disturbo di un servizio televisivo viene invece visto come una violenza sessuale.
Mi sembra delirante, si è persa la misura. Cosa che aiuta tra l'altro, per reazione riflessa, a sottovalutare quella vera, di violenza.
Ed è così in tutto.
Per lavoro ho avuto a che fare con parecchi africani. E si chiamano "negri" fra loro e con chi sono in confidenza, termine che con loro ho usato spesso anch'io, perché so bene essere inteso in quel contento come confidenziale e non certo come offensivo. Ma se ti sente qualcuno da fuori "oddio ha detto negro!"
E intanto un africano onesto, in regola e con contratto di lavoro indeterminato non trova casa in affitto manco col lanternino. Ma l'importante è non chiamarlo negro