Ok, grazie a te, ho capito quasi tutto. Il neretto non molto, forse perchè è sabato sera, forse perchè sti giorni ho avuto la febbre, molto probabilmente perchè non sono all'altezza.
Perlopiù parli di cose che condivido, note, nel mio accenno al''omosessualità non avevo intenzione di fare un trattato ma di inserirlo dentro una ottica sociale per descriverla base base nel passato. La faccenda del consenso in itinere mi è nota e so che è un problema non da poco.
Della sessualità dei disabili anche ho sentito parlare, c'era tempo fa anche un documentario in proposito di una operatrice sociale in Emilia che si era formata per questo, purtroppo in Ialia siamo ancora lontani. Nel caso specifico cosa dovevano fare i miei cognati? Denunciarlo? Così avrebbero inflitto un calvario alla sua famiglia e anche a lui? Mio nipote fortunatamente non era stato toccato, era stato solo "sollecitato" a spogliarsi poi la cosa era finita lì. La famiglia da quel momento lo aveva fatto sparire dalla circolazione. Forse ea come dici tu, forse non era stata la prima volta quella.
Però io rispetto a queste cose che condivido ne ho detta una sulla quale non ho ancora letto una mezza frase:
Ho detto che il rispetto e la dignità che ci sono dovuti e che si esplica attraverso il consenso ci obbligano -anche- a utilizzare, il nostro corpo in modo etico.
E adesso, io lo capisco benissimo che in una discussione incentrata sulla violenza e sui diritti all'autodeterminazione personale questo possa risultare superfluo.
Ma guarda che non è un aspetto secondario della faccenda.
Spero di essere riuscito a comunicare quello che intendo e cerco di fare un esempio per spiegarmi:
Io lo so che come persona, come maschio, ho commesso molti errori nella mia vita, ma troverei poco dignitoso per me, toccare il culo ad una sconosciuta per fare lo sbruffone.
Dello specchiarmi dentro un contesto di potere e di sopraffazione non me ne frega niente, mi farei schifo da solo, mi farei schifo tanto quanto mi ha fatto schifo quella che ha fatto pompini al suo capo per gestire l'aziendina al posto di mia moglie. (E guarda che tu poi chiamarla slealtà finchè ti pare ma è sopraffazione bella e buona).
Per me fuori da questo contesto, la società come ho già detto, è solo una giungla dove si è disposti a fare qualsiasi cosa per denaro, per potere, per esibizione, per riconoscimento o per sailcazzo.
Mi sono spiegato meglio così?
Quella frase me la sono tenuta, scusami se non l'ho esplicitato. Anche per me è sabato sera e sono cotta ma ci tenevo a proseguire il discorso con te e non desideravo passasse troppo tempo.
E vorrei tenerla lì fino a quando non sono abbastanza centrata per dirti quel che ne penso nel modo più chiaro possibile.
Cosa che non mi è semplicissima e che non considero superfluo.
Solo che va a toccare veramente una miriade di piani che non possono essere semplicemente esclusi. Taglierebbero parti importanti.
Hai ragione che non è per niente secondario.
Per il disabile...i comportamenti, di ognuno di noi compresi i disabili, non sono mai IL comportamento.
Non è possibile, slegare un comportamento da un altro.
Ogni comportamento ha antecedenti (spesso anticipatori a saper leggere) e conseguenti (spesso anticipatori di altri anticipatori, a saper leggere).
non me lo invento eh, sia chiaro.
sono robe rilevabili e misurabili.
Uno dei grossi problemi che si riscontrano con i comportamenti cosiddetti problema è proprio la rilevazione degli anticipatori.
Nelle disabilità è ancora più difficile perchè ci sono...come potrei dire...interferenze, anche cognitive di lettura da parte di chi legge.
Ho fatto altre volte l'esempio della lettura come disfunzionale del comportamento di un ragazzo che teneva sempre la mano davanti agli occhi (e quindi non riusciva a svolgere mansioni che impegnavano entrambe le mani) quando invece quel che era disfunzionale visto con i parametri esterni (a partire dalla semplice necessità di usare due mani) era invece molto funzionale per lui, che soffriva di ipervisione e che usava quella mano per restringere il campo visivo e quindi governare la confusione (autoregolando fra l'altro anche episodi di agito in frustrazione...e esser ipervisivo fa incazzare parecchio in un mondo fatto di immagini eh...saper regolare la visione implica anche la regolazione delle emozioni legate alla gestione degli stimoli visivi e all'impatto che questi hanno anche a livello emotivo.)
Tutta sta manfrina per dire che ho affermato che probabilmente ci saranno stati altri comportamenti, non per sottolineare come colpa la mancanza di una denuncia o di una cura, ma anzi l'intento è sottolineare la dignità di una diversità che si esprime, per sottolineare come quel che sembra improvviso e imprevisto, raramente lo è.
Spesso, nell'improvviso e nell'imprevisto, si nasconde la mancanza di cura. E non cura tolta scientemente.
Ma cura non data per impossibilità, per mancanza, per solitudine, immersi nel pieno desiderio di dare cura a tutto campo.....e le famiglie dei disabili sono più che sole. Sotto tutti i punti di vista.
Basti pensare a quanti ce ne sono e a quanti se ne vedano in giro. Giusto per pensare.
Quindi probabilmente forse hanno fatto bene a non denunciare...ma forse, se la famiglia ha risolto chiudendolo, una denuncia avrebbe spinto la famiglia a prender atto di un problema che in quel momento non era in grado di affrontare prima di tutto emotivamente.
Questa è una di quelle situazioni in cui giusto e sbagliato non sono così dicotomici e definiti.
La vergogna è uno dei sentimenti (non emozione) che compongono in maniera violenta queste famiglie. E lo dico con partecipazione. Perchè la solitudine in cui si trovano, l'assenza di sostegni concreti e di servizi, specialmente rivolti alle fasce della disabilità adolescenziale e adulta è spaventosa. E pure vergognosa per una società che si vuol definire integrante...ma vabbè....
E anche questo è violento. Tanto violento. Non pensi?
Le prospettive...non sono riassumibili in una sintesi.
Credo di capire
@spleen quel che intendi.
Soprattutto comprendo quella sensazione in fondo al tuo post.
La slealtà apre la questione della competizione. Che è un altro grande capitolo se vogliamo parlare di sociale.
Ma la sopraffazione, è una conseguenza di un tipo di competizione sleale. che fonda fra l'altro la tipologia di slealtà che hai descritto proprio in un uso non educato al consenso e quindi alla partecipazione del corpo. Ma resta nella sfera della competizione per le risorse.
Ed è anche storia che si ripete.
Educare i maschi a non considerare il corpo di una donna come uno strumento di dimostrazione di potere (attraverso la sua oggettivazione), si compenetra con l'educare le donne a non manipolare l'oggettivazione che i maschi fanno del corpo delle donne.
Che di fondo questo secolarmente le donne hanno imparato a fare. Per difesa. Per attacco.
Che è la stessa cosa che fa una moglie quando distesa nel letto subisce il marito che la penetra.
Entrambi sono perdenti.
Entrambi sono convinti di aver aumentato il loro potere in quella relazione.
E l'unico bilanciamento a questo genere di azioni è l'amore. (enorme ot su "l'ho fatto per teee" e sul "se tu...allora io").
Arrivando alle trasformazioni estreme dell'amore.
Fondamentalmente stanno nutrendo violenza.
Fondamentalmente hanno ritirato il consenso ma non l'hanno dichiarato.
Ti sei spiegato benissimo.
Io penso che la giungla sia imprescindibile.
Proprio per il nostro dna.
E penso che solo guardano e vedendo ci sia una qualche possibilità.
Non di trasformarla nell'eden...su una cosa han ragione i cristiani, in terra il paradiso non c'è, l'han messo nel posto giusto e l'han fatto nel modo giusto, eliminando il corpo e immaginando un mondo di puro spirito assente delle pulsioni dell'ombra.
Io non penso di voler girare lo sguardo, invece.
So che sono quella bestia lì.
come dicevo, le scimmie mi stanno sui coglioni...ma con questo non nego il mio esserlo per buona parte del mio dna.
E in questo caso, il mio consenso o dissenso...riguarda solo ed esclusivamente la mia spiritualità. (ma il mio corpo...non lo posso eludere, tanto vale includerlo)
EDIT: grazie...spero che la febbre stia passando

...
o forse no, non diresti nulla riguardo alle altezze altrimenti
