acquisti online

Brunetta

Utente di lunga data
Invece si, lo penso e lo esigo.
Se vuoi fare l’imprenditore devi avere una visione, un progetto, non puoi metterti a farlo alla spera in Dio in un mercato di squali.
Devi individuare una nicchia o un settore in cui pensi di poter giocare le tue carte.
Oggi, non sei più nel boom economico del dopo guerra dove bastava mettersi in ballo a far qualcosa che in qualche modo si campava.
Oggi hai una pressione fiscale (ad esempio) che inizia ancora prima di quando cominci a guadagnare.
Improvvisarsi commercianti richiede di avere una solida base ed una grande capacità e dedizione verso il sacrificio.
il giovane medio italiano odierno va da una parte, la capacità di sacrificarsi anche per dieci anni dall’altra.
Aprire un negozio perché non si trova un altro impiego, nel 2022 lo puoi fare solo se non ne hai bisogno per campare, tipo una attività collaterale ad una che hai già.
Ho esempi, non ti amici o cugggini, ma di clienti, che a fianco dell’impresa agricola hanno messo su la vendita di vini on line; a fianco dell’attività da dentista hanno messo su attività di vendita prodotti cosmetici a base di bava di lumaca. Vini e bava di lumaca sono settori in costante fermento. Iniziare da zero significa, buttarsi nel mezzo della catena produttiva senza alcun appoggio. Cerchi fornitori, ti fai pubblicità, non hai un nome, non hai recensioni, ma soprattutto non godi della miglior forma pubblicitaria, il passaparola.
Quindi devi avere capacità imprenditoriale, furbizia, scaltrezza, pelo sullo stomaco ed una discreta dose di culo.
Poi, come si diceva,la tecnologia va veloce.
Quanti avevano aperto negozi per il noleggio di videocassette?
Pensavano un mercato immenso.
Blockbuster ha chiuso per ultimo.
E chi ci lavorava? Avrà cercato altro.
 

omicron

Pigra, irritante e non praticante
Poi, come si diceva,la tecnologia va veloce.
Quanti avevano aperto negozi per il noleggio di videocassette?
Pensavano un mercato immenso.
Blockbuster ha chiuso per ultimo.
E chi ci lavorava? Avrà cercato altro.
e i negozi di dischi? uno che c'era qui, negozio storico, ha chiuso e ora c'è una pizzeria a taglio
 

Brunetta

Utente di lunga data
e i negozi di dischi? uno che c'era qui, negozio storico, ha chiuso e ora c'è una pizzeria a taglio
I cd sembravano il futuro.
Mio figlio dice che li uso solo io.
 

Brunetta

Utente di lunga data

omicron

Pigra, irritante e non praticante
cmq ho appena fatto un altro acquisto... 😅 😅 😅
 

perplesso

Administrator
Staff Forum
@Pincopallino non è che tutti quelli che hanno un’attività adesso l’avessero anche 50 anni fa che chissà i soldi che hanno rubato
Io ho amici che vendono esclusivamente online e tanto navigano in brutte acque
Ci sono negozi che si fanno pubblicità online e vendono sia per posta che al negozio fisico
Col primo lockdown tanti hanno iniziato ad usare il canale postale
la prima dote di chi si mette in commercio è saper immaginare il futuro e mantenersi costantemente aggiornato. negli anni 70 facevi i soldi se aprivi un negozio di videoregistratori ed autoradio, negli anni '80 la videoteca in centro a Spezia faceva miliardi, non milioni. Miliardi.

ad inizio anni 90 dovevi sapere che i telefonini erano l'eldorado. io ho aperto il mio primo rudimentale sito internet per la vendita nel 2003. con la pandemia sono tra quelli che ha aperto un negozio fisico, sia perchè il mio settore è talmente specifico che la metà di quello che vendo io su Amazon non può andare perchè sarebbe illegale, sia perchè per alcune cose le persone vogliono venire, vedere e toccare di persona.

oggi devi capire cosa significherà da qui a 20 anni ad esempio nel settori delle costruzioni e ristrutturazioni delle case la necessità di prevedere le colonnine per la ricarica delle auto elettriche o appartamenti che abbiano spazi per il lavoro da casa.
 

danny

Utente di lunga data
Anche la stampa a caratteri mobili ha reso inutili gli amanuensi.
L'economia si trasforma. Non ho la pretesa di cambiarla io.
In realtà sarebbe più corretto dire che la fotocomposizione ha cancellato intere categorie di addetti alla stampa.
Di un centinaio di persone che lavoravano quando ho iniziato io ne è rimasta una, in concorrenza con altre 99 e quindi sottopagata.
In compenso l'editoria è andata ugualmente in crisi, la carta è diventata più costosa, si stampa robaccia, lo stato finanzia la merda che sostiene la politica, le edicole hanno chiuso e internet ridistribuisce gli utili fuori dall'Italia. L'automazione di per sé ha aiutato a concentrare le ricchezze nelle mani di pochi e ha messo i lavoratori privati in concorrenza tra loro, assicurandosi pertanto l'assenza di lotte.
È vero, resta il pubblico a lottare, ma ci manca poco per eliminare residue rappresentanze sindacali e i più anziani troppo esigenti.
Diciamo che è finita un'epoca e chiudiamola lì.
 

danny

Utente di lunga data
Pigrizia la gente è troppo pigra, piace stare comodi.
Inoltre la mancanza di prodotti italiani ha favorito la nascita di un grosso magazzino Amazon dove approdano merci di importazione.
I negozianti italiani lo usano come vetrina.
La pigrizia non porta neanche a cercare siti di aziende che vendono direttamente.
Io perdo tanto tempo alla ricerca di queste.
Amazon sta conquistando importanti quote di mercato.
Il problema alla fine è che i leader del mercato stabiliscono i prezzi.
Già sperimentato con Amazon.
Un nostro prodotto da 3 euro l'abbiamo dovuto mettere a listino a 10 per starci dentro.
Non puoi usare le stesse dinamiche di prima, ovvero produrre tutto in Italia, come noi.
Non è possibile.
L'impatto non è certo solo sui centri commerciali (non i negozi, quelli sono già in crisi).
Devi spostare tutto in luoghi dove tassazione, produzione, logistica, manodopera, materie prime, energia permettano di abbattere i costi.
Tutta roba che in Italia è estremamente cara.
Il prossimo passo?
Il settore turistico e dei servizi.
 

Ginevra65

Moderatrice del cazzo
Staff Forum
Amazon sta conquistando importanti quote di mercato.
Il problema alla fine è che i leader del mercato stabiliscono i prezzi.
Già sperimentato con Amazon.
Un nostro prodotto da 3 euro l'abbiamo dovuto mettere a listino a 10 per starci dentro.
Non puoi usare le stesse dinamiche di prima, ovvero produrre tutto in Italia, come noi.
Non è possibile.
L'impatto non è certo solo sui centri commerciali (non i negozi, quelli sono già in crisi).
Devi spostare tutto in luoghi dove tassazione, produzione, logistica, manodopera, materie prime, energia permettano di abbattere i costi.
Tutta roba che in Italia è estremamente cara.
Il prossimo passo?
Il settore turistico e dei servizi.
Attualmente molte produzioni sono rientrate in Italia.
I costi dei trasporti via mare ormai sono troppo alti, per cui non conviene più importare.
Il problema è che nel frattempo qui gli impianti sono stati costretti a chiudere.
Le Materie prime ormai sono fare ovunque.
Ci si dovrà riorganizzare, purtroppo in alcuni settori si è persa la conoscenza
 

danny

Utente di lunga data
Attualmente molte produzioni sono rientrate in Italia.
I costi dei trasporti via mare ormai sono troppo alti, per cui non conviene più importare.
Il problema è che nel frattempo qui gli impianti sono stati costretti a chiudere.
Le Materie prime ormai sono fare ovunque.
Ci si dovrà riorganizzare, purtroppo in alcuni settori si è persa la conoscenza
Non è che rientri così facilmente, rimettere in piedi un'attività richiede risorse e tempo e la tassazione e i costi in Italia sono un problema. Al limite rientri in Albania o Romania e punti sul trasporto su strada, peccato che con l'aumento del carburante ti arrivi l'altra mazzata lo stesso.
Ci sono grossi problemi comunque. Le materie prime sono un enorme problema.
Insieme al fatto che gran parte di quello che c'è in Italia è piccolo e poco competitivo, anche sul mercato delle materie prime.
A me sembra di essere su un'auto in corsa contro un muro.
Tutto integro fino al botto.
 

Ginevra65

Moderatrice del cazzo
Staff Forum
Non è che rientri così facilmente, rimettere in piedi un'attività richiede risorse e tempo e la tassazione e i costi in Italia sono un problema. Al limite rientri in Albania o Romania e punti sul trasporto su strada, peccato che con l'aumento del carburante ti arrivi l'altra mazzata lo stesso.
Ci sono grossi problemi comunque. Le materie prime sono un enorme problema.
Insieme al fatto che gran parte di quello che c'è in Italia è piccolo e poco competitivo, anche sul mercato delle materie prime.
A me sembra di essere su un'auto in corsa contro un muro.
Tutto integro fino al botto.
Le materie prime qui sono fare perché le basi sono di importazione.
Dai noi penalizza il costo del lavoro, quello sì è molto alto.
 
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