Ciao a tutti, scusate, non ho potuto scrivere perché ero via con la famiglia. Intanto vi ringrazio, tra una risposta e l'altra, sto mettendo meglio a fuoco la situazione, la mia posizione. Sì, avete ragione, mi sento colpevole tanto quanto vittima, mi sento colpevole per tutte le volte che ho lasciato aperto un varco, una fessura, tutte le volte in cui ho detto sì, anche solo a un caffè, le volte in cui ho sorriso a una battuta... ho sbagliato, veramente tutto.Allo stesso tempo sento di essere stata manipolata, ricattata, "violentata".Lo metto tra virgolette perché non parlo tanto dell'atto in sé ma di questa pressione, continua. Domani torno al lavoro e ho già la nausea mafarò alcune cose chemi avete consigliato, la prima è parlare con un avvocato, ho un'amica e forse può aiutarmi. E poi vedrò, anche spero con il suo aiuto, di capire come proseguire.
Non deve lasciare il lavoro. E' fondamentale imparare a gestire situazioni come queste in cui entrambi in un modo o nell'altro, se uscisse questa storia, avrebbero qualcosa da perdere.
La questione dei rapporti di potere è un'arma a doppio taglio, anche se oggi si cerca di impostarla in maniera totalmente a vantaggio della subordinata.
Molte persone potrebbero sospettare o essere indotte a sospettarlo che lei sia andata a letto con lui proprio per avere favori e attenzioni in ambito lavorativo, che lei non ha negato esservi stati.
La questione è da gestire con la maturità di chi sa essere assertivo. In certi casi basta parlare e arrivare a confrontarsi, ma se si preferisce stare nel limbo del non dispiacere a nessuno, le conseguenze sono queste.
Sì è vero, questa cosa de "non dispiacere a nessuno", non è la prima volta che mi porta problemi. E' un limite, lo capisco, ma non sono mai riuscita a superarlo.
Ciao, che brutta situazione.
tu sei lucida in questo periodo?
Il tipo, stando a quello che racconti è uno stronzo che usa il potere.
Sempre stando a quello che racconti però si lascia anche respingere.
Io al tuo posto non parlerei con amici e nessuno e per ora nemmeno colleghi, ma farei un giretto dal mio avvocato descrivendo la situazione e facendomi dare due dritte fondate su come tutelarmi.
Partirei dall'idea di tutela, mezzi e modi, considerando anche un quadro più ampio di attacco.
E la chiacchierata mi farei aiutare a prepararla in un modo strategico anche per farci star dentro cose che riguardano il passato. (in quel vostro passato ci sono elementi opachi e ambigui che devono essere considerati)
E poi inizierei ad agire mettendo i paletti alla mia posizione.
Non hai un avvocato di fiducia con cui fare due parole informalmente?
condivido chi ti ha detto di registrare, ma visto che in quella linea è prevista la possibilità di attacco (la registrazione servirebbe a quello e non a tenerla lì) io la linea di attacco la preparerei con scrupolo.
Parte del piano B: iniziare a guardarmi in giro per avere alternative lavorative. Non so come sia la tua realtà lavorativa, non so come funziona in termini di "reputazione". Ma è un aspetto da considerare e programmare.
Questa la parte razionale.
La parte emotiva...uno così si merita di essere atterrato e lasciato in terra.
Non so come sei messa tu, per questo ti chiedevo se sei lucida.
Se mi immedesimo, fanculo il lavoro e l'obiettivo mio diventerebbe farlo strisciare chiedendo scusa.
Ecco, mi sento più lucida di quanto lo fossi due anni fa, con il problema di mia figlia, anche il fatto che mi fossi rimessa in gioco professionalemente da poco etc... non so come dire, ma ora so con certezza che il posto dove sono me lo sono conquistato e che ho diritto di starci. Allo stesso tempo ho il terrore di perdere tutto quello che ho costruito...
ho qualche dubbio per come l'ha raccontata.
Se però, anche a preservativo indossato, si è tirata indietro e lui ha continuato allora si che è stupro.
Ogni donna ha il diritto di cambiare idea in qualsiasi momento e va rispettata all'istante.
Diversamente, è stupro.
Pochi giri di parole.
Io durante il rapporto gli ho detto he non volevo, ma non mi sono ribellata, mi sentivo come assente e ho sperato che finisse. E per fortuna è durato pochissimo.
Sono tornata al primo post.
Ma non si usa più dire “sono sposata e non voglio tradire”?
Mi sembra un ottimo modo per stroncare senza mortificare.
eh ero sposata anche prima però... com
Delusa e arrabbiata, perché ferita nell'orgoglio e svalutata.
"Ma come, ci sono stata e poi non mi guardi più? Adesso te la faccio pagare."
Raccontata nel modo in cui l'ha narrata lei emerge anche questo.
in che senso "pagare? Io non ho fatto niente... sono rimasta delusa perché era una persona sulla quale "contavo", anche professionalmente, e che in un secondo è sparita e ho capito di essere stata una cretina, che quella confidenza non era amicizia
se leggi l'inizio dice del suo compagno che lo ama e stanno insieme da 12 anni , penso che l'abitudine del vecchio e le sdolcinerie del marpione hanno fatto intendere chissà che ed è rimasta delusa dalla prestazione e dal proseguo
Tutti hanno il diritto di tirarsi indietro.
Ma per esercitarlo occorre essere convinti di volerlo fare.
Nella descrizione della storia, lei non ha mai esercitato un vero no, ma se lo è sempre "tenuto buono".
E infatti "Secondo me dal suo punto di vista è tutto ok, io faccio la difficile, ma è scontato che mi piaccia, che voglia anche io questa cosa."
Lo ha già spiegato lei.
Non vuole essere esplicita con lui perché ha paura di creare un conflitto in ambito lavorativo, quindi fa la "carina", accetta pure i regali e non gli dice niente.
Ora, io con la mia collega ebbi una discussione in ufficio.
Se non si arriva a un punto di contrasto/confronto si resta sempre nell'indefinito delle possibilità e delle eventualità.
I rapporti in ambito lavorativo sono una costante, ma occorre saperli gestire da adulti.
E nel "tenersi buona" una persona a volta c'è anche più di un interesse personale.
Non c'è niente di peggio di chi alimenta false aspettative.
Il regalo non l'ho accettato e ora sono stata esplicita ma ora non è bastato. Quando mi ha scritto - perché poi in realtà è tutto via messaggio ora - che "fosse scontato rifarlo" io gli ho scritto esplicitamente che il passato era passato e che ora non avevo più interesse. Contate che il mio responsabile ha l'ufficio affianco al suo e io è praticamente un mese che trovo ogni scusa per vedere il mio responsabile nel mio di ufficio per non andare su quel piano, per non incrociarlo. In un'altra situazione io l'avrei mandato a quel paese e ciao, ma posso mandare a quel paese il mio direttore? Forse sì, ma devo mettere in conto che potrei dover andare via da quel posto perché, sarò una cogliona, ma una tensione come questa non sono sicura di poterla reggere. Non so perché ho scritto qui, forse per sentirmi dire che se dico di NO non succederà nulla, che non si incazzerà, che non me la farà pagare e finirà così.
Già.
Ma non in questo e in molti altri casi come questo.
Purtroppo, dice una me, per fortuna risponde l'altra.
Però quando leggo di queste cose mi sale il veleno
EDIT: senza arrivare alle vie dirette, in ogni caso, oggi come oggi, con un minimo di strategia si può rivoltare la manipolazione.
Certo...serve vedere il percorso di manipolazione e riconoscersi come vittima.
E penso che in questa narrazione uno dei fulcri sia esattamente questo.
Lei non si riconosce come vittima.
Lei si riconosce come colpevole.
Ed è un problema annoso.
Cosa intendi per rivoltare la manipolazione? (grazie di tutto)
Sono tornata al primo post.
Ma non si usa più dire “sono sposata e non voglio tradire”?
Mi sembra un ottimo modo per stroncare senza mortificare.
Scusami, non riesco a capire se ho risposto a questa cosa. Io ero sposata anche prima, lo è anche lui, non mi sembra che la cosa lo turbi in alcun modo.
Questo giro gli ho detto, via messaggio, che sono cambiate tante cose e io non voglio più trovarmi in quella situazione, che non ho più né la voglia né l'interesse. E la sua risposta è stata "chi ci crede, ci divertiamo e basta, la fai troppo complicata".
Questo weekend mi ha scritto per propormi una cena questa settimana, gli ho detto di no, che non ero interessata e lui ha rilanciato con una prenotazione in un albergo. Gli ho detto che stava esagerando e di smetterla e lui ha fatto finta di niente e mi ha mandato delle foto di lui al mare con i figli... come se fosse tutto normale così.
L'ho bloccato ora, su whatsapp, ma è il mio capo, ho pure la reperibilità...