ipazia
Utente disorientante (ma anche disorientata)
Nella ditta di mio padre, multinazionale USA, era uso che le segretarie si scopassero i capi (dirò anche di più, in un caso la moglie di un dipendente si fece il capo di lui).
No, non volevo scrivere il contrario, la situazione era esattamente questa.
Quando una di queste storie emerse i big imposero il divieto di avere rapporti sessuali tra dipendenti dell'impresa, pena il licenziamento.
Ora, che il luogo di lavoro promiscuo sia lo spazio principe per tradire lo sanno anche i più ingenui.
Che questo possa avere delle conseguenze... Beh, è ovvio.
Diciamo che a me stanno sul culo quelli che ottengono favori (o si divertono) grazie all'attività sessuale e poi si atteggiano a vittime.
Si possono scavalcare schiere di lavoratori grazie alle potenzialità di una scopata: apprezzo chi dichiara di farlo intenzionalmente, meno chi si lagna di non riuscire a gestire la situazione, dopo.
Scoparsi il capo ha sempre delle conseguenze. Anche scoparsi la collega pure.
Prima della scopata ci sono tanti modi per denunciare qualcuno che vi costringe a farlo pena la perdita del lavoro o il mobbing.
Se accade, fatelo.
Ma se ci state, vi sentite anche gratificate dalla cosa, ottenete dei vantaggi, non rompete i coglioni dopo con la scusa che finita la storia vi trovate una rogna nel lavoro.
Ve la siete creata.
Dal mio punto di vista, imparando si impara. Le rogne si gestiscono, ma il mea culpa è essenziale.
E, soprattutto, qualcosa si deve pur perdere, in questa partita.
Se la storia viene fuori ci saranno problemi col marito, che sicuramente non crederà affatto alla storia delle molestie, ma sarà più portato a pensare di essere stato tradito, come giustamente è avvenuto. Lei ha le mani legate e lo sa.
E non è affatto detto che risulti credibile se denunciasse pubblicamente il capo: giustamente lui non lancia messaggi espliciti. Quale giudice troverebbe esecrabile un invito a prendere un caffè tra colleghi?
Siamo seri: lei ha tante prove quante ne ha lui, probabilmente, perché sono abbastanza convinto che messaggi più espliciti in cui lei esprime un consenso lui li avrà anche conservati.
L'unica possibilità che ha secondo me è di abbozzare attendendo che lui si stufi oppure mollare tutto e cambiare lavoro.
Ogni azione ha conseguenze, non è questo il punto.
Il punto è che se io e te scopiamo e poi tu vuoi scopare ancora e io ti dico di no, tu mi stai giù di dosso senza seccarmi i coglioni.
Mica te lo devo ripetere eh.
Basta che io ti dica "non sono convinta" e tu ti levi di torno.
Ma vale anche se a metà scopata io ti dico "non sono molto convinta"....te esci istantaneamente. Poi se ne parla, se ne vale la pena.
Che magari la sensazione del tuo cazzo dentro mi fa vomitare e non c'è altro da dire.
Non lo fai?
Torniamo al fatto che ogni azione ha le sue conseguenze.
OVIAMENTE: è un discorso bidirezionale. Valido tanto al maschile quanto al femminile.
Fra l'altro, in questa situazione, lei se ne è andata dal precedente lavoro.
Il mea culpa non l'ha fatto a parole. (giusto per rimanere nel tema fustigazione per una trombata che ha fatto pure schifo).
A quanto racconta.
E se lo è ritrovato addosso in un nuovo posto di lavoro.
Nessuna scopata in quel posto. Nessun rigurgito dei bei vecchi tempi che furono.
Lei dice non è più cosa e lui rompe i coglioni in onore dei bei vecchi tempi.
Trovo veramente ipocrita, bigotto, moralistico della peggior morale l'attaccarsi al fatto che siccome quattro anni fa avevamo scopato insieme allora, per la minchia!, è scontato che scopiamo di nuovo.
Mi pare anche ovvio, a te no?
Io mi immagino un qualche mio ex che viene a dirmi
"senti ipazia, ti ricordi che avevamo scopato nel giroscala quella pausa pranzo? bene. Adesso scopiamo di nuovo, me l'hai già data una volta so che ti è piaciuto un sacco, mi avevi anche mandato un messaggino dopo, quindi adesso diamoci dentro.
E mica dir di no, sai? E' scontato che tu non possa che voler ripetere l'esperienza con me!!" .
(ci mancherebbe solo mi dicesse "è il tuo destino")
Credo che finirei in terra rotolando dal ridere.
Ma, sorvolando su quanto sia ridicolo il pensiero prima ancora del discorso, il discorso del personaggio è esattamente questo.
E fa questo discorso, che è già idiota di per sè, da una posizione di dominanza per ruolo imponendosi attraverso un potere istituzionalizzato.
Una roba del genere, sulla base del super ceo massimo, oltre che la dimostrazione del fatto che è un minus habens schiavo del cazzo, è semplicemente un abuso.
E, come giustamente affermi, ad ogni azione, una conseguenza.