Evidentemente si pensa che si resti sempre lucidi quando ci si mette su una certa strada, non si riesce mai a contemplare il fatto che il soggetto possa letteralmente essere schiavo di se stesso su alcune lacune che ha. Non è una paraculata affatto, ammesso che sia vero, ovviamente non parlo di chi si inventa scuse a caxxo pur di giustificarsi.
Per quanto riguarda chi viene tradito non svilisco affatto il dolore e lo comprendo e l'ho anche sperimentato in qualche modo, assolutamente. Svilisco però la presunzione di avere risposte certe, di essere sicuri solo e solo della propria verità, di non ammettere che le persone non sono incrollabili e che a volte una serie di eventi concomitanti a dei periodi interiormente fragili possono portare a sbagliare.
Ho conosciuto una persona che è andata a letto con l'altra parte senza nemmeno volerlo fare, semplicemente per come la faceva sentire il fatto che un'altra persona le dimostrasse morboso attaccamento e innamoramento (cosa che il marito non faceva già da un po'), e ha ritenuto che se ad un certo punto non avesse concesso qualcosa a livello fisico questa specie di "incanto" altrimenti quasi solo virtuale sarebbe finito (per ovvie ragioni, nessuno resta attaccato se prima o poi un rapporto non si sposta nemmeno un po' su un piano di realtà), lei ad esempio lo ha fatto solo per questo, come se "dovesse"... inutile che mi soffermi sull'insicurezza patologica di cui soffre. Quindi vacanza di che? Non mi sembra sia andata a trombare come al luna park. Ha fatto uno sbaglio, per tenersi stretta una sensazione, un riscontro, una conferma, per quanto effimera. In un momento di vita molto complesso... malattia di un genitore e altri cavoli che è inutile raccontare.
Secondo me capire un gesto in una situazione del genere è molto diverso dal capire una botta di vita presa in modo totalmente gratuito.. e per quanto si possa soffrire quando ci si lega a qualcuno ci si sta legando ad un essere umano non ad un soprammobile, e gli esseri umani hanno infinite sfaccettature e spesso nemmeno si conoscono così bene.
Mi sembra un po' anche una paraculata rivestirsi del ruolo della vittima cornificata che spesse volte fino al giorno prima si faceva una vacanza dal patto lo stesso, a modo suo, con assenza, distrazione e quant'altro... diciamo che per me il patto lo si tradisce in molti modi e non solo quando si affaccia una terza persona all'orizzonte che spesse volte è anche solo proiettiva e funzionale..