Il tradimento ha mille facce

perplesso

Administrator
Staff Forum
Lo sapete ma non lo metabolizzate, perché è pieno di sentenze questo forum e quindi di che consapevolezza parli?
chi viene qui, in genere vuole pareri, che alle persone più permalose paiono sentenze o giudizi, ma pareri restano. quindi non c'è contraddizione.

semmai catologhiamo le varie esperienze. l'ultima significativa è quella di Dave, non so se hai seguito la storia
 

Warlock

Utente di lunga data
Dunque, partiamo dal principio. Quando ti sposi accetti un patto di fedeltà. Rinnegare questo patto è SBAGLIATO. Quindi a rigor di logica il tradimento è sbagliato.
Se vivi in una società, accetti delle regole. Se rubi e ti beccano, paghi pegno, e a seconda del furto ti ingabbiano per più o meno tempo.
Questi sono concetti basilari.
Ovviamente, ci saranno tradimenti con diverse colpe che scaturiscono da diverse situazioni che potranno essere eventualmente "superati" con tempi e modalità diverse.
Sinceramente se andassi da mia moglie e dicessi, "uè bella ti ho tradito ma l'ho fatto per te, perchè così ti do l'opportunità di crescere" se lei mi lasciasse il tatuaggio del ferro da stiro sulla faccia, non credo che potrei incazzarmi più di tanto.
Maaa per curiosità, quanti anni hai?
 

Andromeda4

Utente di lunga data
Secondo me invece lo scopo è proprio questo, capire cosa ha spinto ad una certa azione per chi l'ha fatta è ugualmente importante a capirlo per chi l'ha subita... forse tante coppie si salverebbero se si lavorasse più su questo e meno sulla coltivazione dell'ego e del rancore..
Rischia di essere un atteggiamento pericolosissimo, che porta al benaltrismo e ad una tendenza a giustificare che non ci aiuta, paradossalmente, nel percorso di evoluzione che tanto decanti.
 

Pincopallino

Utente di lunga data
E allora si fa prima ad escludere dal forum chi ha tradito e fare un forum dedicato solo ai traditi che potranno compiangersi all'infinito senza mai mettersi davanti allo specchio. Almeno si evitano certi tonici da manico di scopa appunto..
Sbagliato. Qui ci sono molti traditori, tra cui io.
Non si tratta di compiangersi ma di essere un po’ più limpidi.
Non mi è chiaro se il tuo o i tuoi partner sono stati informati delle corna subite o che avrebbero subito a breve.
Per permettere anche loro di evolversi intendo.
 

Pincopallino

Utente di lunga data
Invece usare, al bisogno, come alibi "ho avuto una vita difficile, sono stato abbandonato da piccolo" non alleggerisce il traditore?
No.
Non lo alleggerisce.
E non è nemmeno un alibi.
Chi tradisce sceglie avendo almeno due alternative.
 

Chiocciola

Utente di lunga data
Sbagliato. Qui ci sono molti traditori, tra cui io.
Non si tratta di compiangersi ma di essere un po’ più limpidi.
Non mi è chiaro se il tuo o i tuoi partner sono stati informati delle corna subite o che avrebbero subito a breve.
Per permettere anche loro di evolversi intendo.
Io ho parlato con i miei partner del fatto che mi sentissi vacillare, che avevo bisogno di una conferma continua di essere una priorità, e parliamoci chiaro, le storie all'inizio danno proprio questa sensazione perché l'altra persona è morbosamente attaccata. Ho scoperto in analisi da dove derivasse questo bisogno ossessivo, ho capito quanto non fosse sano cercare questa conferma continua nella relazione stabile, e di quanto potesse essere illusorio cercarla altrove. Ho sofferto molto. Non ho tradito nessuno ma perché per una serie di motivi ero già in analisi e ho avuto modo di toccare certi nervi scoperti e riconoscerli, ma quanti hanno questa possibilità? o quanti si trovano nel posto giusto al momento giusto? Quante persone non riescono a fare i conti con i propri vissuti? ecc ecc ecc... quindi secondo me l'affermazione "chi tradisce non ama" non è necessariamente vera e decisamente presuntuosa.
 

perplesso

Administrator
Staff Forum
su questo posso essere d'accordo. al contempo non commettere lo stesso errore allo specchio
 

Lostris

Utente Ludica
Io starei meglio se fossi tradita e riuscissi a capire che la cosa non ha a che fare con me... che il mio uomo non ha preferito un'altra o non ha messo in discussione il suo amore ma semplicemente si è perso davanti ad una propria necessità interiore, e non si parla di sesso, si parla di conferma del proprio valore. Ma è un ragionamento complesso e mi rendo conto non per tutti... chi vuole può continuare a dire "mi ha tradita perché non mi ama più", quando il massimo dell'analisi che si riesce a fare è questa inutile accanirsi con concetti più profondi
Guarda che qui si sono fatti ragionamenti anche più complessi.

E non c'è teoria che tenga che giustifichi l'inganno di chi si fida e il tradimento di un patto. O meglio, non c'è teoria che trasforma la natura di certe azioni e gli impatti su chi le subisce.
E non importa quanto l'ego o l'interiore di chi tradisce, poverino, sia frammentato fragile traumatizzato e necessiti di trombare altrove come rimedio momentaneo dai tormenti. Scusa eh.

Parlo da traditrice.
Ammantare il tradimento di queste sfumature di necessità e impellenza è una paraculata. E' comunque la strada più facile in cui si pensa solo ed esclusivamente a se stessi senza avere il coraggio di mostrarsi a chi si ha accanto per come si è davvero. Esigenze e impellenze comprese.

Facile così.

Più difficile ammettere di essere una merda, sicuramente.
Ma una cosa che io non mi sognerei mai di fare è svilire il dolore di chi si trova dall'altra parte. Che ha una sua bella via crucis da fare, di solito, per ricomporre i pezzi anche di sè stesso, oltre che (se vuole) della coppia, perchè l'altra persona ha deciso di uscire di "farsi una vacanza" dal patto.
Quali che fossero le sue ragioni.
 

Pincopallino

Utente di lunga data
Io ho parlato con i miei partner del fatto che mi sentissi vacillare, che avevo bisogno di una conferma continua di essere una priorità, e parliamoci chiaro, le storie all'inizio danno proprio questa sensazione perché l'altra persona è morbosamente attaccata. Ho scoperto in analisi da dove derivasse questo bisogno ossessivo, ho capito quanto non fosse sano cercare questa conferma continua nella relazione stabile, e di quanto potesse essere illusorio cercarla altrove. Ho sofferto molto. Non ho tradito nessuno ma perché per una serie di motivi ero già in analisi e ho avuto modo di toccare certi nervi scoperti e riconoscerli, ma quanti hanno questa possibilità? o quanti si trovano nel posto giusto al momento giusto? Quante persone non riescono a fare i conti con i propri vissuti? ecc ecc ecc... quindi secondo me l'affermazione "chi tradisce non ama" non è necessariamente vera e decisamente presuntuosa.
io ho letto anche che chi tradisce ama solo se stesso.
ma quello che provo io alla fine lo so solo io e se il mio interlocutore non mi crede o non mi comprende, non ci sarà modo per spiegarlo affinché capisca.
e quindi glielo lascio credere, a me cambia esattamente nulla.
tuttavia, evito comunque di affermare che un cornuto debba evolversi quando di fatto ha semplicemente affidato il proprio vivere al padre o alla madre dei suoi figli o alla persona che ha scelto per libera scelta di sposare.
 

Lostris

Utente Ludica
Sono d'accordo.

Tieni presente che la tentazione più facile in certi contesti è però quella di incartarsi nel proprio corretto operato, e quindi prendere distanza da qualsiasi evoluzione/autocritica/etc..

Quindi quella che descrivi non è una prospettiva accessibile a tutti
Nemmeno a lei, pare.
 

Chiocciola

Utente di lunga data
Guarda che qui si sono fatti ragionamenti anche più complessi.

E non c'è teoria che tenga che giustifichi l'inganno di chi si fida e il tradimento di un patto. O meglio, non c'è teoria che trasforma la natura di certe azioni e gli impatti su chi le subisce.
E non importa quanto l'ego o l'interiore di chi tradisce, poverino, sia frammentato fragile traumatizzato e necessiti di trombare altrove come rimedio momentaneo dai tormenti. Scusa eh.

Parlo da traditrice.
Ammantare il tradimento di queste sfumature di necessità e impellenza è una paraculata. E' comunque la strada più facile in cui si pensa solo ed esclusivamente a se stessi senza avere il coraggio di mostrarsi a chi si ha accanto per come si è davvero. Esigenze e impellenze comprese.

Facile così.

Più difficile ammettere di essere una merda, sicuramente.
Ma una cosa che io non mi sognerei mai di fare è svilire il dolore di chi si trova dall'altra parte. Che ha una sua bella via crucis da fare, di solito, per ricomporre i pezzi anche di sè stesso, oltre che (se vuole) della coppia, perchè l'altra persona ha deciso di uscire di "farsi una vacanza" dal patto.
Quali che fossero le sue ragioni.
Evidentemente si pensa che si resti sempre lucidi quando ci si mette su una certa strada, non si riesce mai a contemplare il fatto che il soggetto possa letteralmente essere schiavo di se stesso su alcune lacune che ha. Non è una paraculata affatto, ammesso che sia vero, ovviamente non parlo di chi si inventa scuse a caxxo pur di giustificarsi.

Per quanto riguarda chi viene tradito non svilisco affatto il dolore e lo comprendo e l'ho anche sperimentato in qualche modo, assolutamente. Svilisco però la presunzione di avere risposte certe, di essere sicuri solo e solo della propria verità, di non ammettere che le persone non sono incrollabili e che a volte una serie di eventi concomitanti a dei periodi interiormente fragili possono portare a sbagliare.
Ho conosciuto una persona che è andata a letto con l'altra parte senza nemmeno volerlo fare, semplicemente per come la faceva sentire il fatto che un'altra persona le dimostrasse morboso attaccamento e innamoramento (cosa che il marito non faceva già da un po'), e ha ritenuto che se ad un certo punto non avesse concesso qualcosa a livello fisico questa specie di "incanto" altrimenti quasi solo virtuale sarebbe finito (per ovvie ragioni, nessuno resta attaccato se prima o poi un rapporto non si sposta nemmeno un po' su un piano di realtà), lei ad esempio lo ha fatto solo per questo, come se "dovesse"... inutile che mi soffermi sull'insicurezza patologica di cui soffre. Quindi vacanza di che? Non mi sembra sia andata a trombare come al luna park. Ha fatto uno sbaglio, per tenersi stretta una sensazione, un riscontro, una conferma, per quanto effimera. In un momento di vita molto complesso... malattia di un genitore e altri cavoli che è inutile raccontare.

Secondo me capire un gesto in una situazione del genere è molto diverso dal capire una botta di vita presa in modo totalmente gratuito.. e per quanto si possa soffrire quando ci si lega a qualcuno ci si sta legando ad un essere umano non ad un soprammobile, e gli esseri umani hanno infinite sfaccettature e spesso nemmeno si conoscono così bene.

Mi sembra un po' anche una paraculata rivestirsi del ruolo della vittima cornificata che spesse volte fino al giorno prima si faceva una vacanza dal patto lo stesso, a modo suo, con assenza, distrazione e quant'altro... diciamo che per me il patto lo si tradisce in molti modi e non solo quando si affaccia una terza persona all'orizzonte che spesse volte è anche solo proiettiva e funzionale..
 

omicron

Pigra, irritante e non praticante
quindi tradiscono solo gli insicuri e quelli con un'adolescenza di merda?
 

Andromeda4

Utente di lunga data
Evidentemente si pensa che si resti sempre lucidi quando ci si mette su una certa strada, non si riesce mai a contemplare il fatto che il soggetto possa letteralmente essere schiavo di se stesso su alcune lacune che ha. Non è una paraculata affatto, ammesso che sia vero, ovviamente non parlo di chi si inventa scuse a caxxo pur di giustificarsi.

Per quanto riguarda chi viene tradito non svilisco affatto il dolore e lo comprendo e l'ho anche sperimentato in qualche modo, assolutamente. Svilisco però la presunzione di avere risposte certe, di essere sicuri solo e solo della propria verità, di non ammettere che le persone non sono incrollabili e che a volte una serie di eventi concomitanti a dei periodi interiormente fragili possono portare a sbagliare.
Ho conosciuto una persona che è andata a letto con l'altra parte senza nemmeno volerlo fare, semplicemente per come la faceva sentire il fatto che un'altra persona le dimostrasse morboso attaccamento e innamoramento (cosa che il marito non faceva già da un po'), e ha ritenuto che se ad un certo punto non avesse concesso qualcosa a livello fisico questa specie di "incanto" altrimenti quasi solo virtuale sarebbe finito (per ovvie ragioni, nessuno resta attaccato se prima o poi un rapporto non si sposta nemmeno un po' su un piano di realtà), lei ad esempio lo ha fatto solo per questo, come se "dovesse"... inutile che mi soffermi sull'insicurezza patologica di cui soffre. Quindi vacanza di che? Non mi sembra sia andata a trombare come al luna park. Ha fatto uno sbaglio, per tenersi stretta una sensazione, un riscontro, una conferma, per quanto effimera. In un momento di vita molto complesso... malattia di un genitore e altri cavoli che è inutile raccontare.

Secondo me capire un gesto in una situazione del genere è molto diverso dal capire una botta di vita presa in modo totalmente gratuito.. e per quanto si possa soffrire quando ci si lega a qualcuno ci si sta legando ad un essere umano non ad un soprammobile, e gli esseri umani hanno infinite sfaccettature e spesso nemmeno si conoscono così bene.

Mi sembra un po' anche una paraculata rivestirsi del ruolo della vittima cornificata che spesse volte fino al giorno prima si faceva una vacanza dal patto lo stesso, a modo suo, con assenza, distrazione e quant'altro... diciamo che per me il patto lo si tradisce in molti modi e non solo quando si affaccia una terza persona all'orizzonte che spesse volte è anche solo proiettiva e funzionale..
E' la seconda volta in pochi post che leggo da te questa espressione.
Cosa vuol dire per te "attaccamento morboso"?
 

patroclo

Utente di lunga data
Da traditore non mi sarei mai sognato d'imputare la colpa del mio comportamento a come sono stato cresciuto, nonostante i tradimenti interni al nucleo famigliare.

Non so quanti anni hai ...ma direi che è ora che tagli il cordone ombelicale e se tradisci lo fai consapevolmente vedendola come una scelta autonoma fatta per te, poi le motivazioni le sai te.
Tanti anni fa ero disperato per un grave lutto e un parente mi ha fatto strani discorsi sul fatto che io avevo ragione a soffrire ma c'era qualcuno che ne aveva più ragione di me ... questo per dire che entrare nel merito del dolore di qualcun altro è un'emerita minchiata, lascia quindi stare i traditi e il loro dolore.

- P.S. 1 con quella persona non parlo più da trent'anni
- P.S. 2 ma sei parente di Osho?
 

omicron

Pigra, irritante e non praticante
No, io ho detto che ci sono anche persone che non tradiscono per mancanza di amore ma per complessi personali fortemente interiorizzati, non sto escludendo tutta un'altra categoria di persone.
e sarebbe quest'altra categoria? gli stronzi?
 
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