Evidentemente nell’altra regione hanno capito quanto sia difficile questa scelta e l’accanimento non è necessario perché aumenta solo il senso di colpa. La donna ha bisogno di essere accompagnata nel modo più sereno possibile ok una scelta così difficile non il contrario
Anche perché poi il bambino è suo e non è che questi geni che tentano di convincerti te lo mantengono o vivono con te
Credo che nessuno abbia però messo in discussione le difficoltà oggettive. C'è una legge (parlo qui da noi). La legge consente questo tipo di aborto fino al novantesimo giorno. Che la si applichi. Portare i giorni da 90 a 180 NON È una soluzione, è disumano, dai. Come dire che se una ci ripensa al settimo o ottavo mese (oh: è un bambino bello e fatto, eh) ha diritto di andare in ospedale e farlo macellare. Poi c'è sempre il modello cinese, eh: possiamo pur sempre ucciderli perché femmine

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Io non aspiri a quel modello di società, quando penso a una società evoluta. Che va bene il pensarci dopo, va bene che una non se la senta, va bene il momento sbagliato, va bene tutto. Che già non è che se lo uccidi in pancia al terzo mese, questo non soffre. E transeat. Arrivare ad ASSASSINARE un bambino, formato in tutto, nella pancia, in nome della libertà di ripensamento (stile: ops, aggio sbajato!), o magari, che ne so, perché il padre inizialmente felice si dà alla fuga (ne esistono, eh) va sanzionato alla stregua di un omicidio. Non per limitare libertà, ma perché il valore più grande che il diritto deve tutelare è quello della vita. E un confine tra quando l'integrità psicofisica della madre è predominante rispetto a un'altra vita va individuato. Dopo, al limite ci sono altre forme di tutela (darlo in adozione). È difficile? Vero, tanto quanto l'aborto, ma direi che è preferibile affrontare un po' di sbattimenti piuttosto che risolvere questi problemi attuativi ed organizzativi concedendo la macellazione in pancia. In una società minimamente evoluta, eh. Se la soluzione ai detti e noti problemi è: "allora ammazziamo un bambino direi che conclamato è il fallimento di una società che ha la pretesa di definirsi CIVILE.