Ma questa roba

Pincopallino

Utente di lunga data
le motivazioni del medico possono essere sia mediche che etiche. che ti piaccia o meno, siamo una nazione di tradizione cristiano cattolica. non puoi far finta che non sia così
Ah non siamo uno stato laico? Siamo come l’Islam insomma ove i capi religiosi sono anche i governanti?
 

Andromeda4

Utente di lunga data
Infatti.
Ognuno, in piena salute o abbastanza buona, pensa “se fossi “ridotto così”, vorrei morire“.
Ma il “ridotto così” è individuale e relativo alla situazione in cui ci si trova.
Quando poi si è “ridotti” magari si scopre che quel tipo di vita che ci pareva irrinunciabile o quella autonomia non è in quel momento indispensabile e che ci va benissimo vivere allettati.
Per questo le leggi sulla eutanasia attiva sono così difficili da formulare.
Non basta “mia madre aveva detto quando aveva sessant’anni e andava a ballare che...”
Va tutelato anche chi è disabile.
A me l’ideologia di Goebbels fa orrore. Se leggete la sua biografia vedrete che avrebbe dovuto fare psicoterapia.
Mi hai ricordato il presunto discorso di Eluana Englaro, riferito dal padre a giustificazione della sua richiesta di dare la morte alla figlia. Io non sono sicura che quel discorso, se mai c'è stato, la ragazza avrebbe voluto portarlo avanti. Sono tante le variabili, il momento, il dolore provato per un amico che sta male, l'esaltazione negativa. Il padre ha usato tutte le emozioni della figlia strumentalizzandole.
 

Nocciola

Super Moderatore
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Mi hai ricordato il presunto discorso di Eluana Englaro, riferito dal padre a giustificazione della sua richiesta di dare la morte alla figlia. Io non sono sicura che quel discorso, se mai c'è stato, la ragazza avrebbe voluto portarlo avanti. Sono tante le variabili, il momento, il dolore provato per un amico che sta male, l'esaltazione negativa. Il padre ha usato tutte le emozioni della figlia strumentalizzandole.
Strumentalizzandole per cosa? Per dare dignità alla figlia? Per liberarla da quella vita che non era vita? È vergognoso che abbia dovuto aspettare anni per poterla liberare
 

Andromeda4

Utente di lunga data
Strumentalizzandole per cosa? Per dare dignità alla figlia? Per liberarla da quella vita che non era vita? È vergognoso che abbia dovuto aspettare anni per poterla liberare
Mi dispiace, non sono d'accordo. Ho sempre pensato che il padre vivesse la condizione della figlia come un fastidio per sé stesso. Mi ha toccato molto quella storia.
Ma non ho intenzione di fare polemica. Solo il mio pensiero. Non mi piaceva il suo atteggiamento, tutto qui.
 

Nocciola

Super Moderatore
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Mi dispiace, non sono d'accordo. Ho sempre pensato che il padre vivesse la condizione della figlia come un fastidio per sé stesso. Mi ha toccato molto quella storia.
Ma non ho intenzione di fare polemica. Solo il mio pensiero. Non mi piaceva il suo atteggiamento, tutto qui.
Non pensavo volessi fare polemica
Io l’ho sempre ammirato tanto per la tenacia con cui ha combattuto per ottenere una fine degna per la figlia
Ma io sono a favore in certi casi dell’eutanasia
Anche questo è solo il mio pensiero :)
 

Brunetta

Utente di lunga data
Mi hai ricordato il presunto discorso di Eluana Englaro, riferito dal padre a giustificazione della sua richiesta di dare la morte alla figlia. Io non sono sicura che quel discorso, se mai c'è stato, la ragazza avrebbe voluto portarlo avanti. Sono tante le variabili, il momento, il dolore provato per un amico che sta male, l'esaltazione negativa. Il padre ha usato tutte le emozioni della figlia strumentalizzandole.
Eluana era priva di coscienza da anni.
Non mescoliamo le cose.
 

Foglia

utente viva e vegeta
Evidentemente nell’altra regione hanno capito quanto sia difficile questa scelta e l’accanimento non è necessario perché aumenta solo il senso di colpa. La donna ha bisogno di essere accompagnata nel modo più sereno possibile ok una scelta così difficile non il contrario
Anche perché poi il bambino è suo e non è che questi geni che tentano di convincerti te lo mantengono o vivono con te
Credo che nessuno abbia però messo in discussione le difficoltà oggettive. C'è una legge (parlo qui da noi). La legge consente questo tipo di aborto fino al novantesimo giorno. Che la si applichi. Portare i giorni da 90 a 180 NON È una soluzione, è disumano, dai. Come dire che se una ci ripensa al settimo o ottavo mese (oh: è un bambino bello e fatto, eh) ha diritto di andare in ospedale e farlo macellare. Poi c'è sempre il modello cinese, eh: possiamo pur sempre ucciderli perché femmine 😎.
Io non aspiri a quel modello di società, quando penso a una società evoluta. Che va bene il pensarci dopo, va bene che una non se la senta, va bene il momento sbagliato, va bene tutto. Che già non è che se lo uccidi in pancia al terzo mese, questo non soffre. E transeat. Arrivare ad ASSASSINARE un bambino, formato in tutto, nella pancia, in nome della libertà di ripensamento (stile: ops, aggio sbajato!), o magari, che ne so, perché il padre inizialmente felice si dà alla fuga (ne esistono, eh) va sanzionato alla stregua di un omicidio. Non per limitare libertà, ma perché il valore più grande che il diritto deve tutelare è quello della vita. E un confine tra quando l'integrità psicofisica della madre è predominante rispetto a un'altra vita va individuato. Dopo, al limite ci sono altre forme di tutela (darlo in adozione). È difficile? Vero, tanto quanto l'aborto, ma direi che è preferibile affrontare un po' di sbattimenti piuttosto che risolvere questi problemi attuativi ed organizzativi concedendo la macellazione in pancia. In una società minimamente evoluta, eh. Se la soluzione ai detti e noti problemi è: "allora ammazziamo un bambino direi che conclamato è il fallimento di una società che ha la pretesa di definirsi CIVILE.
 

omicron

Pigra, irritante e non praticante
Mi hai ricordato il presunto discorso di Eluana Englaro, riferito dal padre a giustificazione della sua richiesta di dare la morte alla figlia. Io non sono sicura che quel discorso, se mai c'è stato, la ragazza avrebbe voluto portarlo avanti. Sono tante le variabili, il momento, il dolore provato per un amico che sta male, l'esaltazione negativa. Il padre ha usato tutte le emozioni della figlia strumentalizzandole.
Scusa ma Eluana Englaro è un po’ come Terry Schiavo, non erano persone disabili, erano morte col cuore che batteva, non avevano neanche idea di essere vive
 

perplesso

Administrator
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qui però si parla di aborto spontaneo. l'IVG c'entra poco o nulla. possiamo discorrere delle lacune della legge maltese, ma questa situazione non ha margini
 

abebis

Utente di lunga data
Credo sia chiaro a tutti che non è una uova da nulla. Quindi se con profonda tristezza decido di abortire non mi scassi le palle con interrogatori che hanno palesemente lo sciò di farmi cambiare idea
Se sono arrivata lì i ho già pensato abbastanza
Nì.
Nel senso che sono d'accordo: se una donna arriva lì non si tratta certo di doverle far cambiare idea (come si fa in Italia), un colloquio però è necessario per due motivi: accertarsi che non sia stata indotta lì quasi con plagio da qualcuno (tipicamente l'uomo, vedi edo) E far capire che non è una passeggiata di salute, ma pur sempre un intervento chirurgico con tutti i rischi del caso. E quest'ultima cosa non è così scontata: anch'io conosco qualche donna che usa l'aborto come se fosse un mezzo anticoncezionale.
Ora, se una è così cretina, o superficiale, o quel che ti pare, alla fin fine potrei dire che sono cazzi suoi, ma se fossi il medico e qualcosa andasse storto (e qualcosa prima o poi va storto, nei grandi numeri, anche a far le cose fatte bene), mi farebbe girare un po' le palle dover passare un guaio per una cretina.

In definitiva: un colloquio SERIO MA NON VESSATORIO ci sta tutto.
 

abebis

Utente di lunga data
qui però si parla di aborto spontaneo. l'IVG c'entra poco o nulla. possiamo discorrere delle lacune della legge maltese, ma questa situazione non ha margini
No: l'aborto spontaneo non era avvenuto. Sarebbe successo se il feto non avesse più avuto il battito e la donna l'avesse espulso spontaneamente, per l'appunto.
La definizione corretta è "aborto terapeutico", che resta comunque una IVG.
 

perplesso

Administrator
Staff Forum
No, un aborto terapeutico non è una IVG. lo fai perchè devi. qui al massimo si tratta di anticipare un evento inevitabile per prevenire eventuali conseguenze infettive per la madre.

Nell'IVG non ci devono essere cause mediche, altrimenti non si potrebbe parlare di Volontarietà.

Non fare lo stesso errore che hai fatto col matrimonio misto.
 

oriente70

Utente di lunga data
Se è stronzo non saprei. Credo dipenda da caso a caso. In ogni caso comunque a prescindere dall’essere stronzo, se lei nono vuole più non lo vuole più. Mica l’ha il padre in pancia.
Madre natura ha scelto l'universo femminile per procreare 😎.. Non c'è scelta 😁.. Ma da qui a dire che spetta solo a lei decidere è come dire che spetta solo a lei farli crescere 😎 oneri e onori ⛱⛱⛱... Però mi sembra che non funzioni così 😎.
 
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