Ma questa roba

Nocciola

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Nì.
Nel senso che sono d'accordo: se una donna arriva lì non si tratta certo di doverle far cambiare idea (come si fa in Italia), un colloquio però è necessario per due motivi: accertarsi che non sia stata indotta lì quasi con plagio da qualcuno (tipicamente l'uomo, vedi edo) E far capire che non è una passeggiata di salute, ma pur sempre un intervento chirurgico con tutti i rischi del caso. E quest'ultima cosa non è così scontata: anch'io conosco qualche donna che usa l'aborto come se fosse un mezzo anticoncezionale.
Ora, se una è così cretina, o superficiale, o quel che ti pare, alla fin fine potrei dire che sono cazzi suoi, ma se fossi il medico e qualcosa andasse storto (e qualcosa prima o poi va storto, nei grandi numeri, anche a far le cose fatte bene), mi farebbe girare un po' le palle dover passare un guaio per una cretina.

In definitiva: un colloquio SERIO MA NON VESSATORIO ci sta tutto.
Serio, condivido
Ma non è quello lo scopo purtroppo
 

Nocciola

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No, un aborto terapeutico non è una IVG. lo fai perchè devi. qui al massimo si tratta di anticipare un evento inevitabile per prevenire eventuali conseguenze infettive per la madre.

Nell'IVG non ci devono essere cause mediche, altrimenti non si potrebbe parlare di Volontarietà.

Non fare lo stesso errore che hai fatto col matrimonio misto.
Non è vero che devi. In caso di malformazioni gravi tu puoi anche decidere di tenere il bambino.i due porti della mia amica erano considerati terapeutici perché fatti oltre la 12ª settimana. Se fosse arrivata a termine i bambini sarebbero nati con grave malformazione ma vivi
 

perplesso

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Non è vero che devi. In caso di malformazioni gravi tu puoi anche decidere di tenere il bambino.i due porti della mia amica erano considerati terapeutici perché fatti oltre la 12ª settimana. Se fosse arrivata a termine i bambini sarebbero nati con grave malformazione ma vivi
nel caso maltese, non solo il bambino ha zero speranze di sopravvivenza, ma proseguire la gravidanza con cadavere nell'utero può comportare infezioni serie per la madre.

nel caso della tua amica avremmo avuto 2 bambini purtroppo gravemente malformati, ma nessuna conseguenza fisica per la madre.
 

Nocciola

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nel caso maltese, non solo il bambino ha zero speranze di sopravvivenza, ma proseguire la gravidanza con cadavere nell'utero può comportare infezioni serie per la madre.

nel caso della tua amica avremmo avuto 2 bambini purtroppo gravemente malformati, ma nessuna conseguenza fisica per la madre.
Sì ma non devi guardare solo la madre. Credo che sia diritto di una madre decidere se mettere al mondo due bambini con delle malformazioni così gravi. Dopodiché la procedura è stata peggio che il parto stesso. Fate due regioni diverse Perché nel primo caso in Lombardia non erano disposti intervenire
 

perplesso

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Sì ma non devi guardare solo la madre. Credo che sia diritto di una madre decidere se mettere al mondo due bambini con delle malformazioni così gravi. Dopodiché la procedura è stata peggio che il parto stesso. Fate due regioni diverse Perché nel primo caso in Lombardia non erano disposti intervenire
Non guardo solo la madre, ma la situazione. nel caso maltese c'è una donna che rischia una setticemia solo perchè la legge maltese ha un vulnus grosso come una casa.

nel caso della tua amica, portare a termine la gravidanza non comportava alcun rischio per la sua salute.

insomma, se non intervengono, la turista americana muore, la tua amica no. non è una differenza da poco
 

Nocciola

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Non guardo solo la madre, ma la situazione. nel caso maltese c'è una donna che rischia una setticemia solo perchè la legge maltese ha un vulnus grosso come una casa.

nel caso della tua amica, portare a termine la gravidanza non comportava alcun rischio per la sua salute.

insomma, se non intervengono, la turista americana muore, la tua amica no. non è una differenza da poco
Certo che non è una differenza da poco. Da qui a Al fatto che siano altri a decidere per la mia gravidanza per mio figlio Ce ne passa. Nella legge si parla di salute psicofisica della madre. Direi che portare a termine una gravidanza sapendo che tuo figlio nascerà con gravi problemi in qualche modo intacca salute psicologica della donna
 

Foglia

utente viva e vegeta
Non è vero che devi. In caso di malformazioni gravi tu puoi anche decidere di tenere il bambino.i due porti della mia amica erano considerati terapeutici perché fatti oltre la 12ª settimana. Se fosse arrivata a termine i bambini sarebbero nati con grave malformazione ma vivi
Una mia amica aveva in pancia una bimba idrocefala. Se ne sono accorti tardi (non credo che sia stata colpa dei medici). Le dissero, più o meno al 5-6 mese di gravidanza di abortire. Che la bimba che portava in pancia era in una condizione che sarebbe stata incompatibile con la vita. Lei era comunque indecisa: in fondo, aveva una piccola speranza che quella vita non solo avrebbe potuto stare qui, ma che il suo transito (anche breve) non sarebbe stato inutile. Però i medici la avevano informata ANCHE sui rischi connessi a un aborto spontaneo nel caso in cui avesse proseguito con la gestazione. La natura in quel caso fece il suo corso. Aborti' spontaneamente poco dopo. Fu un segno che non si cancellò in lei nemmeno dopo aver avuto un altro figlio, maschio e perfettamente sano. E l'aborto che ebbe, che la tolse dalla scelta se interrompere o meno la gravidanza, fu un evento che mise a repentaglio la sua stessa vita.

Conosco una coppia (lui medico primario) che ha tenuto un bimbo. Non so tecnicamente cosa abbiano fatto di preciso, in parole molto povere hanno applicato un anello per non fare dilatare l'utero. Il risultato è stato un bimbo down, stra amato e stra seguito. Loro se la sono sentita. Il bimbo (che ora tale più non è) ha un'esistenza tutt'altro che inutile ;)
Sono SCELTE: capisco chi non se la sente, un po' meno chi dice "lo faccio per lui/lei".
 

Nocciola

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Una mia amica aveva in pancia una bimba idrocefala. Se ne sono accorti tardi (non credo che sia stata colpa dei medici). Le dissero, più o meno al 5-6 mese di gravidanza di abortire. Che la bimba che portava in pancia era in una condizione che sarebbe stata incompatibile con la vita. Lei era comunque indecisa: in fondo, aveva una piccola speranza che quella vita non solo avrebbe potuto stare qui, ma che il suo transito (anche breve) non sarebbe stato inutile. Però i medici la avevano informata ANCHE sui rischi connessi a un aborto spontaneo nel caso in cui avesse proseguito con la gestazione. La natura in quel caso fece il suo corso. Aborti' spontaneamente poco dopo. Fu un segno che non si cancellò in lei nemmeno dopo aver avuto un altro figlio, maschio e perfettamente sano. E l'aborto che ebbe, che la tolse dalla scelta se interrompere o meno la gravidanza, fu un evento che mise a repentaglio la sua stessa vita.

Conosco una coppia (lui medico primario) che ha tenuto un bimbo. Non so tecnicamente cosa abbiano fatto di preciso, in parole molto povere hanno applicato un anello per non fare dilatare l'utero. Il risultato è stato un bimbo down, stra amato e stra seguito. Loro se la sono sentita. Il bimbo (che ora tale più non è) ha un'esistenza tutt'altro che inutile ;)
Sono SCELTE: capisco chi non se la sente, un po' meno chi dice "lo faccio per lui/lei".
Infatti è dall’inizio che parlo di scelte. Non certo di obblighi.ma devo avere la possibilità di decidere se voglio portare a termine quella gravidanza oppure no.anche la mia amica era alla fine del quinto mese in entrambi casi. I suoi erano compatibili con la vita quindi il problema era trovare una struttura che capisse che psicologicamente non era in grado di affrontare la cosa e quindi di procedere con l’aborto terapeutico. Non era stato il consiglio dei medici e quello di abortire
 

Foglia

utente viva e vegeta
Ma la riga la devi ben tirare da qualche parte, perché 90 e non 80 o 100? Con che criterio? Se un criterio oggettivo non c'è una data vale l'altra
Tirarla prima probabilmente non concede il tempo di scoprire di essere incinta, pensarci (un minimo) e agire. Dopo credo che sia anche una questione di coscienza, ancor più se consideri che oggi sopravvivono anche bambini nati ben prima del termine. Tu quella riga la tirerestia 6 mesi?
 

perplesso

Administrator
Staff Forum
Certo che non è una differenza da poco. Da qui a Al fatto che siano altri a decidere per la mia gravidanza per mio figlio Ce ne passa. Nella legge si parla di salute psicofisica della madre. Direi che portare a termine una gravidanza sapendo che tuo figlio nascerà con gravi problemi in qualche modo intacca salute psicologica della donna
questo è uno di quei casi limite che apre il dibattito.
 

feather

Utente tardo
Tu quella riga la tirerestia 6 mesi?
Non lo so, non mi sono mai trovato nella situazione per cui difficile rispondere, il punto è che ognuno ha la sua. I fatti certi e accertabili sono il concepimento e il parto, in mezzo non c'è una distinzione precisa tra un prima e un dopo.
Se dovessi fare una legge credo sentirei dei medici per capire qual è il limite massimo dopo il quale un aborto comporta troppi rischi.
E proprio perché decidere un aborto è una scelta molto personale e soggettiva se una non vuole per motivi personali, religiosi o altro è sempre liberissima di non abortire
 

Pincopallino

Utente di lunga data
Madre natura ha scelto l'universo femminile per procreare 😎.. Non c'è scelta 😁.. Ma da qui a dire che spetta solo a lei decidere è come dire che spetta solo a lei farli crescere 😎 oneri e onori ⛱⛱⛱... Però mi sembra che non funzioni così 😎.
Quindi tu fai parte degli armiamoci e partite. Mica devi partorire tu del resto.
 

omicron

Pigra, irritante e non praticante
Sì ma non devi guardare solo la madre. Credo che sia diritto di una madre decidere se mettere al mondo due bambini con delle malformazioni così gravi. Dopodiché la procedura è stata peggio che il parto stesso. Fate due regioni diverse Perché nel primo caso in Lombardia non erano disposti intervenire
ma io non credo che sia una questione di regione ma semmai di personale ospedaliero
Ma la riga la devi ben tirare da qualche parte, perché 90 e non 80 o 100? Con che criterio? Se un criterio oggettivo non c'è una data vale l'altra
come il criterio oggettivo non c'è?
Una mia amica aveva in pancia una bimba idrocefala. Se ne sono accorti tardi (non credo che sia stata colpa dei medici). Le dissero, più o meno al 5-6 mese di gravidanza di abortire. Che la bimba che portava in pancia era in una condizione che sarebbe stata incompatibile con la vita. Lei era comunque indecisa: in fondo, aveva una piccola speranza che quella vita non solo avrebbe potuto stare qui, ma che il suo transito (anche breve) non sarebbe stato inutile. Però i medici la avevano informata ANCHE sui rischi connessi a un aborto spontaneo nel caso in cui avesse proseguito con la gestazione. La natura in quel caso fece il suo corso. Aborti' spontaneamente poco dopo. Fu un segno che non si cancellò in lei nemmeno dopo aver avuto un altro figlio, maschio e perfettamente sano. E l'aborto che ebbe, che la tolse dalla scelta se interrompere o meno la gravidanza, fu un evento che mise a repentaglio la sua stessa vita.

Conosco una coppia (lui medico primario) che ha tenuto un bimbo. Non so tecnicamente cosa abbiano fatto di preciso, in parole molto povere hanno applicato un anello per non fare dilatare l'utero. Il risultato è stato un bimbo down, stra amato e stra seguito. Loro se la sono sentita. Il bimbo (che ora tale più non è) ha un'esistenza tutt'altro che inutile ;)
Sono SCELTE: capisco chi non se la sente, un po' meno chi dice "lo faccio per lui/lei".
io conosco un ragazzo nato con idrocefalo e spina bifida (nel 1987 le eco erano quelle che erano), è stato operato, al momento è solo zoppo, laureato in giurisprudenza, abilitazione da avvocato, studia da notaio e anche da magistrato...
 
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