Mica capita solo a te.
Di volermi vedere intendo.
Io quantifico il mio successo professionale unicamente nella quantità di denaro che mi viene elargita in seguito alla mia prestazione.
Non sono legato a questi discorsi moderni della gratificazione mediante il sentirsi parte di una squadra, di un team, del feed back di sta minkia.
Se valgo e ti permetto di raggiungere quello che vuoi raggiungere mi paghi, non mi interessa altro.
Non sono nemmeno interessato all’etica ed alla giustezza degli obiettivi che hai e che puoi ottenere tramite me.
Mi frega meno di zero.
Fatto questo discorso al mio AD qualche anno fa, che è AD da 22 anni.
Ha apprezzato la mia estrema trasparenza nel pormi.
Ho introdotto nuovi metodi di lavoro imparati da bambino In altri ambiti, cioè non a scuola.
Ritengo da sempre che si impara a lavorare lavorando, non studiando.
Si studia per cultura personale, il lavoro inteso come prestazione di servizi in cambio di salario e’ altro.
A scuola ho imparato la partita doppia, poi al lavoro mai redatto uno stato patrimoniale e un conto economico a mano, facevano gia tutto le macchine.
E mi pagano quanto voglio io, che è ciò che mi permette di vivere abbastanza dignitosamente al di sopra della soglia di povertà sia per me che per i miei cari.
Mai chiesto di più di quel che io a mio totale giudizio ritengo di dover ricevere.
Se considero come e da dove sono partito, mi bacio i gomiti.