Lacrime e lavoro

Brunetta

Utente di lunga data
Le reazioni emotive femminile sono fragilità che mio padre ha sempre cercato di sdradicarmi, proprio per evitare di esternarle in momenti e con persone non appropriate.
Come l'aggressività , un tempo solo maschile, non è apprezzata.
Il grassetto è un pensiero solo tuo e non vedo perché lo devi far diventare di opinione comune
È quello che ho letto qui e poi anche sperimentato.
Io trovo brutto svilire le espressioni emotive.
 

omicron

Pigra, irritante e non praticante
È quello che ho letto qui e poi anche sperimentato.
Io trovo brutto svilire le espressioni emotive.
Alla mia migliore amica le maestre fecero notare che il figlio (7 anni), fosse troppo emotivo e ADDIRITTURA piangesse quando sbagliava qualcosa
 

Brunetta

Utente di lunga data
Alla mia migliore amica le maestre fecero notare che il figlio (7 anni), fosse troppo emotivo e ADDIRITTURA piangesse quando sbagliava qualcosa
Piangere per un errore in fase di formazione è sentire l’obbligo a essere perfetto. Non è da reprimere il pianto, ma normalizzare l’errore.
 

omicron

Pigra, irritante e non praticante
Piangere per un errore in fase di formazione è sentire l’obbligo a essere perfetto. Non è da reprimere il pianto, ma normalizzare l’errore.
loro pretesero che lo portasse da un neuropsicologo, ma erano anche quelle che stavano sempre a dire ad una vedova che la figlia (orfana), era troppo triste e non andava bene
 

Brunetta

Utente di lunga data
loro pretesero che lo portasse da un neuropsicologo, ma erano anche quelle che stavano sempre a dire ad una vedova che la figlia (orfana), era troppo triste e non andava bene
Mica potevano portarci la madre.
 

Brunetta

Utente di lunga data

Brunetta

Utente di lunga data
Non si tratta di svilire, ma insegnare a controllare.
Non funziona così.
Ci sono mille libri di psicologia infantile. Poi è ciò che funziona anche per gli adulti.
Le emozioni vanno accolte e tradotte, non represse.
 

Ginevra65

Moderatrice del cazzo
Staff Forum
Non funziona così.
Ci sono mille libri di psicologia infantile. Poi è ciò che funziona anche per gli adulti.
Le emozioni vanno accolte e tradotte, non represse.
Da bambini ,poi da grandi non è il caso di piangere in giro.
Nessuno ha intenzione voglia, di fare da sostegno psicologico a tutti i quelli che si incontra e piangono.
Giustamente se hanno problemi vadano dallo psicologo per essere supportarti.
Non devono condizionare gli ambienti in cui operano/vivono
 

omicron

Pigra, irritante e non praticante
Dicevo di quello che piangeva per un errore.
la neuropsicologa che vide il bambino, guardò la mia amica e le chiese "scusi signora, ma perchè mi ha portato questo bambino?" allora lei le spiegò tutto e la dottoressa si arrabbiò molto, perchè non era il primo bambino che le arrivava, e sempre dalle solite maestre che cercavano per forza problemi a chiunque
 

Brunetta

Utente di lunga data
la neuropsicologa che vide il bambino, guardò la mia amica e le chiese "scusi signora, ma perchè mi ha portato questo bambino?" allora lei le spiegò tutto e la dottoressa si arrabbiò molto, perchè non era il primo bambino che le arrivava, e sempre dalle solite maestre che cercavano per forza problemi a chiunque
Da bambini ,poi da grandi non è il caso di piangere in giro.
Nessuno ha intenzione voglia, di fare da sostegno psicologico a tutti i quelli che si incontra e piangono.
Giustamente se hanno problemi vadano dallo psicologo per essere supportarti.
Non devono condizionare gli ambienti in cui operano/vivono
Il punto è che per non piangere in giro bisogna saper riconoscere, accogliere e modulare le proprie emozioni.
Questo si impara se gli adulti che si occupano dei bambini sono in gradi di accogliere e insegnare a riconoscere, interpretare e modulare le emozioni, non funziona sgridarli dicendo che non si piange.
Vale per qualsiasi forma di frustrazione che porta alle lacrime.
Se una psicologa o neuropsichiatra non capisce che il punto è questo o non capisce lei o non capisce la mamma o la mamma ha riferito quello che ha capito.
 

omicron

Pigra, irritante e non praticante
Il punto è che per non piangere in giro bisogna saper riconoscere, accogliere e modulare le proprie emozioni.
Questo si impara se gli adulti che si occupano dei bambini sono in gradi di accogliere e insegnare a riconoscere, interpretare e modulare le emozioni, non funziona sgridarli dicendo che non si piange.
Vale per qualsiasi forma di frustrazione che porta alle lacrime.
Se una psicologa o neuropsichiatra non capisce che il punto è questo o non capisce lei o non capisce la mamma o la mamma ha riferito quello che ha capito.
e se fossero solo le maestre a rompere le palle? no eh? le maestre sempre brave, a prescindere
 

Brunetta

Utente di lunga data
e se fossero solo le maestre a rompere le palle? no eh? le maestre sempre brave, a prescindere
TU hai detto che il bambino piangeva per un errore.
Di questo sto parlando.
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
la neuropsicologa che vide il bambino, guardò la mia amica e le chiese "scusi signora, ma perchè mi ha portato questo bambino?" allora lei le spiegò tutto e la dottoressa si arrabbiò molto, perchè non era il primo bambino che le arrivava, e sempre dalle solite maestre che cercavano per forza problemi a chiunque
E quella neuropsicologa però poteva evitarsi di usare la mamma come contenitore della sua frustrazione.
Per dire a nuora in modo che suocera intenda. (ossia per far arrivare il messaggio di lamentela alle maestre, ottenendo così come risultato il creare sfiducia nelle maestre da parte della madre in questione senza neanche assumersene la responsabilità indirizzando la madre in altra scuola, e quindi approfondendo il disagio di questa madre che in forma, a quanto dici non era...bel servizio.)

Poteva invece serenamente alzare il telefono e chiedere direttamente alle maestre.

Altrettanto vero le maestre invece che inviare alla cieca avrebbero potuto contattare la neuro per spiegare la situazione e preparare la neuro.

Di base in quello che racconti si evidenzia soprattutto la scarsa stima e fiducia delle istituzioni fra loro.

Che ricade su situazioni che sono già a disagio.

Sorvolo sulla professionalità.
 

Ginevra65

Moderatrice del cazzo
Staff Forum
Il punto è che per non piangere in giro bisogna saper riconoscere, accogliere e modulare le proprie emozioni.
Questo si impara se gli adulti che si occupano dei bambini sono in gradi di accogliere e insegnare a riconoscere, interpretare e modulare le emozioni, non funziona sgridarli dicendo che non si piange.
Vale per qualsiasi forma di frustrazione che porta alle lacrime.
Se una psicologa o neuropsichiatra non capisce che il punto è questo o non capisce lei o non capisce la mamma o la mamma ha riferito quello che ha capito.
Secondo me si esagera in questo tipo di accudimento.
Ovvio che sgridare se piange non aiuta.
Però se lo fa spesso alla fine non gli si da retta.
Veramente ogni volta, adesso le mamme devono finire da uno specialista per ogni minima cosa che fa un bambino?
È veramente assurdo
 
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