Sono certa che trovi il modo per soddisfare i bisogni di tutteTutte![]()
Sono certa che trovi il modo per soddisfare i bisogni di tutteTutte![]()
Conosci il detto.."chi visse sperando..."....eccomi quaC'è chi fotte e c'è chi piange.
Tu aspetti![]()
Buona fortunaConosci il detto.."chi visse sperando..."....eccomi qua![]()
Ehhh ci provo .... sono tante però....Sono certa che trovi il modo per soddisfare i bisogni di tutte![]()
È quello che ho letto qui e poi anche sperimentato.Le reazioni emotive femminile sono fragilità che mio padre ha sempre cercato di sdradicarmi, proprio per evitare di esternarle in momenti e con persone non appropriate.
Come l'aggressività , un tempo solo maschile, non è apprezzata.
Il grassetto è un pensiero solo tuo e non vedo perché lo devi far diventare di opinione comune
Alla mia migliore amica le maestre fecero notare che il figlio (7 anni), fosse troppo emotivo e ADDIRITTURA piangesse quando sbagliava qualcosaÈ quello che ho letto qui e poi anche sperimentato.
Io trovo brutto svilire le espressioni emotive.
Piangere per un errore in fase di formazione è sentire l’obbligo a essere perfetto. Non è da reprimere il pianto, ma normalizzare l’errore.Alla mia migliore amica le maestre fecero notare che il figlio (7 anni), fosse troppo emotivo e ADDIRITTURA piangesse quando sbagliava qualcosa
loro pretesero che lo portasse da un neuropsicologo, ma erano anche quelle che stavano sempre a dire ad una vedova che la figlia (orfana), era troppo triste e non andava benePiangere per un errore in fase di formazione è sentire l’obbligo a essere perfetto. Non è da reprimere il pianto, ma normalizzare l’errore.
Mica potevano portarci la madre.loro pretesero che lo portasse da un neuropsicologo, ma erano anche quelle che stavano sempre a dire ad una vedova che la figlia (orfana), era troppo triste e non andava bene
ma secondo te cosa c'è di strano se una bambina che ha perso il padre sia triste?Mica potevano portarci la madre.
Non si tratta di svilire, ma insegnare a controllare.È quello che ho letto qui e poi anche sperimentato.
Io trovo brutto svilire le espressioni emotive.
Dicevo di quello che piangeva per un errore.ma secondo te cosa c'è di strano se una bambina che ha perso il padre sia triste?
Non funziona così.Non si tratta di svilire, ma insegnare a controllare.
Da bambini ,poi da grandi non è il caso di piangere in giro.Non funziona così.
Ci sono mille libri di psicologia infantile. Poi è ciò che funziona anche per gli adulti.
Le emozioni vanno accolte e tradotte, non represse.
la neuropsicologa che vide il bambino, guardò la mia amica e le chiese "scusi signora, ma perchè mi ha portato questo bambino?" allora lei le spiegò tutto e la dottoressa si arrabbiò molto, perchè non era il primo bambino che le arrivava, e sempre dalle solite maestre che cercavano per forza problemi a chiunqueDicevo di quello che piangeva per un errore.
la neuropsicologa che vide il bambino, guardò la mia amica e le chiese "scusi signora, ma perchè mi ha portato questo bambino?" allora lei le spiegò tutto e la dottoressa si arrabbiò molto, perchè non era il primo bambino che le arrivava, e sempre dalle solite maestre che cercavano per forza problemi a chiunque
Il punto è che per non piangere in giro bisogna saper riconoscere, accogliere e modulare le proprie emozioni.Da bambini ,poi da grandi non è il caso di piangere in giro.
Nessuno ha intenzione voglia, di fare da sostegno psicologico a tutti i quelli che si incontra e piangono.
Giustamente se hanno problemi vadano dallo psicologo per essere supportarti.
Non devono condizionare gli ambienti in cui operano/vivono
e se fossero solo le maestre a rompere le palle? no eh? le maestre sempre brave, a prescindereIl punto è che per non piangere in giro bisogna saper riconoscere, accogliere e modulare le proprie emozioni.
Questo si impara se gli adulti che si occupano dei bambini sono in gradi di accogliere e insegnare a riconoscere, interpretare e modulare le emozioni, non funziona sgridarli dicendo che non si piange.
Vale per qualsiasi forma di frustrazione che porta alle lacrime.
Se una psicologa o neuropsichiatra non capisce che il punto è questo o non capisce lei o non capisce la mamma o la mamma ha riferito quello che ha capito.
TU hai detto che il bambino piangeva per un errore.e se fossero solo le maestre a rompere le palle? no eh? le maestre sempre brave, a prescindere
E quella neuropsicologa però poteva evitarsi di usare la mamma come contenitore della sua frustrazione.la neuropsicologa che vide il bambino, guardò la mia amica e le chiese "scusi signora, ma perchè mi ha portato questo bambino?" allora lei le spiegò tutto e la dottoressa si arrabbiò molto, perchè non era il primo bambino che le arrivava, e sempre dalle solite maestre che cercavano per forza problemi a chiunque
Secondo me si esagera in questo tipo di accudimento.Il punto è che per non piangere in giro bisogna saper riconoscere, accogliere e modulare le proprie emozioni.
Questo si impara se gli adulti che si occupano dei bambini sono in gradi di accogliere e insegnare a riconoscere, interpretare e modulare le emozioni, non funziona sgridarli dicendo che non si piange.
Vale per qualsiasi forma di frustrazione che porta alle lacrime.
Se una psicologa o neuropsichiatra non capisce che il punto è questo o non capisce lei o non capisce la mamma o la mamma ha riferito quello che ha capito.