Comunque state dicendo un sacco di inesattezze
Dislessia, discalculia etc etc ricadono nella classificazione dei DSA.
Non tutti vengono certificati secondo la legge 170, per alcuni, pur venendo riconosciuto una qualche dis, vengono semplicemente consigliati interventi compensativi a carico della scuola.
I certificati 170
non hanno 9 su 10 alcun insegnante di sostegno.
Sono sufficienti strumenti dispensativi o compensativi (che tanto fanno comodo poi all'università, invero

)
Di solito di questo tipo di situazioni, se ne occupano i privati.
E qui, semmai, si potrebbe entrare un attimino nella questione di chi ci guadagna.
Questo tipo di diagnosi le può fare chiunque sia accreditato presso ats.
ats non ha risorse per occuparsene e delega. Men che meno ha risorse per attivare percorsi gratuiti per sostenere il percorso dei ragazzini.
E così si passa al paraprivato...e qui se ne vedono delle belle
L'insegnante di sostegno viene assegnato
solo in presenza di comorbidità con patologie che ricadono nella 104. Anche qui, può diagnosticare chiunque sia accreditato presso ats.
E quindi si sta parlando di ritardo mentale, disturbi del linguaggio, disturbi dell'evoluzione e dello sviluppo, disturbi psicomotori.
Situazioni che richiederebbero un intervento specializzato per cui nella norma sono previste diverse figure (fra cui quella che ricopriva etta). La legge è fondamentalmente disattesa. Nel senso che l'equipe di cui nella norma nei fatti non esiste.
L'equipe dovrebbe essere comporta da scuola, ente territoriale (comune per intedenderci) terzo settore e tutti gli attori che compartecipano alla stesura di UN PROGETTO DI VITA.
Di fatto se ne occupa fondamentalmente la scuola, il terzo settore e l'ats, tutti con le risorse che hanno, ossia scarsissime sotto ogni punto di vista.
E sono poche. Di media un neuropsichiatra si ritrova a gestire una media di 500 casi. Che in teoria dovrebbero ricevere assistenza (psicologica, psicomotoria, linguistica, logopedica) che di fatto non si riesce ad assegnare per cui le famiglie vengono reindirizzate sui territori a loro spese.
DSA e varie da 104 non sono malattie. Sono funzionamenti.
Quindi non esiste fondamentalmente una "guarigione".
Certo, ci sono i santoni che dicono alle famiglie che il down di turno guarirà col loro intervento....a 90 euro a 45 minuti. Per dirne una.
O quelli che predispongono la dieta chelante per l'autistico. e siamo sui 100 e passa euro.
Si muovono sul filo dell'etica ma infrangono nessuna norma formalmente.
Quindi alè.
Il compito della scuola è la segnalazione alla FAMIGLIA. Che poi decide.
La scuola non può segnalare direttamente ad ats.
La scuola può segnalare solo casi di incuria, abbandono, maltrattamento ai servizi sociali. Che può essere che intervengano. Poi sul come sarebbe interessante discuterne magari, viste alcune situazioni di minori che sono da brivido blu.
La famiglia può decidere di trattenere le informazioni.
Esempio: figlio diagnosticato autistico, la famiglia trattiene la diagnosi e non viene attivato nulla. Nessuno può obbligare una famiglia a segnalare il proprio figlio. E anche qui di storie simpatiche ce ne sono parecchie.
I famosi bes...per come è evoluta la questione (e di polemiche ce ne sono state parecchie, compresa le dimissioni in massa degli specialisti durante il governa della gelmini con sfanculata annessa) ora come ora chiunque è in una situazione è BES. Ho una mano rotta, non riesco a partecipare alle lezioni, la scuola predispone un progetto per attivare le lezioni in un modo o nell'altro in modo che non venga interrotto il diritto allo studio. Risolto il problema alla mano, non servono più interventi per sostenere il diritto alla studio fine della questione.
Gli insegnanti di sostegno non vengono dati dall'ats e nemmeno direttamente dall'istituto scolastico.
Sono decisi di anno in anno in provveditorato. Su un monte ore assegnato a quello specifico istituto che poi si occupa di destinare gli insegnanti ad ogni bambino CERTIFICATO come dicevo. E qui esce il balletto per cui bambini con legge 104 art. 3 comma 3 (ossia gravi garvi) non hanno sufficienti ore che coprono l'orario scolastico e o non possono frequentare (ne sono usciti di casi del genere da parte di famiglie che non vedono riconosciuto il diritto allo studio del figlio per quanto disabile grave) oppure vengono coperti alla cazzo di cane.