Lacrime e lavoro

omicron

Pigra, irritante e non praticante
È chiaro che non hai letto quello che ho scritto.
L'insistenza per definire i bambini sanissimi, come se i dislessici fossero malati è, tra l'altro, in contraddizione con la tua minima esperienza con la compagna di università.
Si tratta di funzionamento diverso da uno standard più diffuso, ma nulla da malati. Sarebbe come definire malato un miope.
Gli occhiali sono un modo per etichettare ed emarginate o sono uno strumento per vederci bene?
È indubbio che ci siano anche miopie lievi che vengono superate con la crescita, così come vi sono dislessie o altri funzionamenti che trovano compensazioni autonomamente. Io sono convinta, caso mai non si fosse capito, che tempo e strumenti vadano dati a tutti e che la diversità di funzionamento sia un ricchezza che è utile alla comunità.
Io non avrò letto ma tu fai finta di non capire
 

omicron

Pigra, irritante e non praticante
Le diagnosi avvengono su risultati di test diagnostici.





E' sanissimo anche un autistico non verbale con comportamenti aggressivi fino a quando non ha l'influenza.

Che poi il suo funzionamento non gli permetta di integrarsi in ciò che è stato studiato per le masse generalizzate (ossia dato uno standard su quello standard si lavora) è proprio tutto un altro paio di maniche e si entra nella questioni delle opportunità e delle pari opportunità.

Che non significano comunque che tutti possono fare tutto.

E' normalissimo che ci siano un sacco di lievi ritardi, che neanche vengono presi in considerazione perchè non compromettono la partecipazione alla vita sociale senza far danno. Una volta (ossia non più di 20 anni fa erano i lenti. Quelli un po' scemi, che gli si dava il calcio nel culo e poi andavano a fare i muratori o gli operai in linea o le operaie o le commesse).

Tutta gente SANISSIMA.

Ma con funzionamenti che fanno da barriera a parecchie situazioni della vita.
Poi tutto si aggiusta.

SE si è in gradi di vivere a 5 km a piedi dalla prima buca d'acqua potabile, vuoi morire perchè non capisci un cazzo di come mettere i numeri su un foglio?

Il punto è COSA ti serve per quello che ti raccontano sarai.

E l'altro punto è che le tue difficoltà, non sostenute e non riconosciute, non vadano ad impattare su chi le difficoltà non le ha.

Però poi è inutile incazzarsi se ci sono le etta che vanno a sostenere i disabili e bla bla su responsabilità e cazzate.
Leggere ti ho letta
Ma non fare i cavilli sui termini
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Ho tentato una semplificazione. Inutilmente.

SE non si conoscono le norme che regolano il sistema, e da quel che leggo è evidente, semplificare è inutile.

Fra l'altro è evidente quantomeno sfiducia nei confronti dell'istituzione scolastica.
E direi che di motivi per questo sentire ce ne sono parecchi.

Sono intervenuta perchè le inesattezze sono davvero grossolane.

Dall'insegnante di sostegno al dislessico, che non esiste da nessuna parte se non con acrobazie da parte del dirigente di turno (che si inventa potenziati da dedicare ai ragazzini) all'obbligo di diagnosi :ROFLMAO: ..quando i servizi manco riescono a fare il mazzo al genitore abusante o maltrattante perchè le risorse dedicate ai servizi sociali sono praticamente ormai decimate.

Per passare dal dislessico malato o cose del genere...

Certo che le istituzioni e gli enti paralleli non fanno nulla per migliorare, perlomeno la loro immagine.

A lato di eccellenze (e ce ne sono) la ge nte si ritrova davanti la neuropsichiatra di cui parlava @omicron che strumentalizza la famiglia per levarsi i sassolini dalle scarpe senza aver i coglioni di fare quello che la norma le prescriverebbe: ossia interloquire con l'istituzione nella figura del dirigente segnalando le insegnanti.

Ma per fare questo servono i coglioni, e la freschezza, di aver voglia di combattere coi mulini a vento.
O essere abbastanza incazzati di fondo per continuare a fare sapendo benissimo che non servirà a NIENTE.

E così le famiglie si ritrovano in mezzo alla mediocrità, alla disillusione, al lassismo e all'abbandono delle figure che lavorano nel settore.
Trovando in alternativa strutture territoriali accreditate ma private che fanno cose veramente vergognose...tipo tenere una famiglia a fare percorsi di osservazione per il figlio per un anno, pagando moneta sonante ad ogni seduta senza arrivare a nulla di fatto.

O quelli che prormettono di curare la sindrome di down o l'autismo.
Roba che io gli darei fuoco onestamente.

Per lo stesso motivo per cui mi stanno sul cazzo quelle che promettono la seduta strategica al massimo tre in un anno per curare la dipendenza...ma se stai davvero male meglio che vai da qualcun altro...magari ti dico da chi. (che si sa...la psicologia non è una scienza esatta....quindi...potrebbe anche non funzionare eh...e avanti!)
 
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ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Leggere ti ho letta
Ma non fare i cavilli sui termini
Non sono cavilli.

E sono cose importanti.

Perchè è esattamente su quelli che chiami cavilli e invece sono nozioni fondamentali che si fa disinformazione.
Sostenendo il clima di ignoranza riguardo la questione delle fragilità. E sostenendo quindi il malcostume che si critica.
Divenendone corresponsabili.


Questione che sarà sempre più centrale e lo è anche in ambito lavorativo.
Visto che sta gente deve andare a lavorare.

Che sarebbe un diritto...invece sai dove vanno questi?

Ad ingrassare gli enti benefit e non a scopo di lucro (e qui inizio a ridere ieri e smetto fra 100 anni :ROFLMAO::ROFLMAO:) che buttano le tipo etta a lavorare ma tanto chi cazzo se ne frega...è fragile e malato no?
Quindi....va bene tutto.

Basta chiamarlo tesoruccio e non mongolo.

Il tono non è con te, sia chiaro.

Ma se sono inesattezze sono inesattezze.
E non cavilli.

E non perchè lo dice ipazia dei miei coglioni.

Io ho semplicemente descritto qualcosa che è verificabile da chiunque abbia un momento lo sbatti di andare ad informarsi seriamente invece che sul sentito dire.

E con questo non nego il pessimo stato delle istituzioni che si occupano di sociale. Anzi, da sempre sostengo che la situazione sia pure peggio di quello che si vede e che peggiorerà ulteriormente col passare del tempo.

Ma se si vogliono fare critiche, che almeno siano critiche non strumentalizzabili e utilizzabili da un sistema malfunzionante per sostenere se stesso scaricando i suoi malfunzionamenti proprio sui fragili di cui si dovrebbe occupare. Perchè sono proprio loro che si pippano le conseguenze reali di quello che qui si scrive cazzeggiando e poi tornando comunque alla propria vita.

Le famiglie che hanno disabilità in casa invece sono in servizio 24/7 e fine pena mai e sono sole a grattarsela. Mentre tutti intorno predicano e dicono la loro.

La disinformazione nutre esattamente quello che state criticando (e avendone parecchie ragioni, dal mio punto di vista).
 
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omicron

Pigra, irritante e non praticante
Io ti parlo di quello che vivono le famiglie quotidianamente, poi che ci sia disinformazione e scorrettezza di termini lo so, ma non ho neanche voglia di sbattermi per scrivere quattro cose qui che lasciano il tempo che trovano
Poi se invece di discutere sul problema concreto si va a cavillare sul termine corretto o meno, si guarda il dito e non la luna
Secondo me
Tra l’altro io non stavo parlando di “etta e quelle come etta”
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Io ti parlo di quello che vivono le famiglie quotidianamente, poi che ci sia disinformazione e scorrettezza di termini lo so, ma non ho neanche voglia di sbattermi per scrivere quattro cose qui che lasciano il tempo che trovano
Poi se invece di discutere sul problema concreto si va a cavillare sul termine corretto o meno, si guarda il dito e non la luna
Secondo me
Tra l’altro io non stavo parlando di “etta e quelle come etta”
Le famiglie disinformate riportano informazioni disinformate.
E parte della sofferenza reale (non per gli occhiali o perchè devi fare la visita, parlo di sofferenza REALE delle famiglie con questioni serie) viene esattamente dalla disinformazione.

Che per esempio è gravissimo che una famiglia creda che si possa guarire una sindrome come quella di down, che dipende da una quesitone genetica, perchè significa che ha un figlio con una sindrome che non conosce. (e se penso per me, per me è inconcepibile non informarsi seriamente su un mio ipotetico figli, io mi sono informata dando il tormento al veterinario per il malassorbimento del mio gatto minchia). Ma....una famiglia con un figlio down (così come con altri funzionamenti) è spesso così incasinata che non ce la fa. E cerca sollievo, solo sollievo anche se è falso. E se la fa metter in culo dal primo che passa.
QUESTO E' quello che la disinformazione crea realmente.

E proprio le esperienze che tu riporti - come il RICATTO DEI SERVIZI SOCIALI di cui parlavi e che non ho ancora capito, che normativamente non solo non esiste ma sarebbe pure un abuso, se fosse e dubito lo sia perchè coglione va bene (le maestre intendo) ma masochiste ne dubito, anzi...il corpo insegnante per sua definizione si muove secondo norma proprio per pararsi il culo - confermano la disinformazione.

Che sarebbe niente. La disinformazione in sè.
Ma le ripercussioni sono molto reali.

Guardare il dito e non la luna significa discutere di cose che non sono corrette.

E non sono cavillli SUI TERMINI. Lo ribadisco con forza e in modo fondato. E verificabile normativamente e scientificamente, soprattutto (anche nei termini delle conseguenze sul mondo reale).

(non è un pour parler di ipazia prolissa dei miei coglioni).

Poi, se era un 3d in cui vomito quello che mi fa incazzare allora è un altro discorso.

Mi fa sempre molta impressione lo sfruttamento dei fragili in generale e dei figli per sfogare le proprie frustrazioni però.


Ho esemplificato con etta perchè è parecchio rappresentativa di quello che accade quando non si sanno le cose.
Lei può fare quello che fa perchè la gente non sa quello che dice.
E quindi permane in situazioni in cui, manco dovrebbe metterci piede.

E lo so che nessuno qui capisce.
Non è questione di capire però @Ginevra65...è questione di sapere.
Il quadro generale, non l'ultimo segmento.
Che senza conoscere il quadro generale è come se io dicessi "rosso, il rosso mi fa schifo"

Ed è diverso che io lo dica dovendo scegliere una maglietta in autonomia oppure parlando di mia madre che pur sapendo che odio il rosso mi regala costantemente magliette rosse e mi obbliga ad indossarle e siccome ho 5 anni non posso far altro che indossarle oppure il rosso che mi esce dal naso quando il mio compagno mi picchia a sangue mi fa schifo.

Sono questioni SOSTANZIALMENTE diverse a seconda del contesto in cui si colloca "rosso, il rosso mi fa schifo".
 
Ultima modifica:

Ginevra65

Moderatrice del cazzo
Staff Forum
È chiaro che non hai letto quello che ho scritto.
L'insistenza per definire i bambini sanissimi, come se i dislessici fossero malati è, tra l'altro, in contraddizione con la tua minima esperienza con la compagna di università.
Si tratta di funzionamento diverso da uno standard più diffuso, ma nulla da malati. Sarebbe come definire malato un miope.
Gli occhiali sono un modo per etichettare ed emarginate o sono uno strumento per vederci bene?
È indubbio che ci siano anche miopie lievi che vengono superate con la crescita, così come vi sono dislessie o altri funzionamenti che trovano compensazioni autonomamente. Io sono convinta, caso mai non si fosse capito, che tempo e strumenti vadano dati a tutti e che la diversità di funzionamento sia un ricchezza che è utile alla comunità.
Ti porto un esempio della scuola media dove avevo iscritto il mio figlio maggiore.
Scelta lontano da casa perché sapevo l'attenzione che avevano gli insegnanti.
Pubblica.
La prof di matematica sun dalle prime verifiche rilevava il grado di apprendimento e capacità del singolo e nonostante seguisse i programmi dava compiti strutturati diversamente ai ragazzi.
Non solo nei pomeriggi su rendeva disponibili a ripetizioni a gruppi selezionati per aiutare, nella scuola stessa.
Qualcuno infastidito ha fatto reclami vari e al terzo anno non ha più potuto farlo.
Questa insegnante riteneva che lei potesse gestire senza problemi i suoi allievi.
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Ti porto un esempio della scuola media dove avevo iscritto il mio figlio maggiore.
Scelta lontano da casa perché sapevo l'attenzione che avevano gli insegnanti.
Pubblica.
La prof di matematica sun dalle prime verifiche rilevava il grado di apprendimento e capacità del singolo e nonostante seguisse i programmi dava compiti strutturati diversamente ai ragazzi.
Non solo nei pomeriggi su rendeva disponibili a ripetizioni a gruppi selezionati per aiutare, nella scuola stessa.
Qualcuno infastidito ha fatto reclami vari e al terzo anno non ha più potuto farlo.
Questa insegnante riteneva che lei potesse gestire senza problemi i suoi allievi.
Dubito che siano stati i reclami.

Se la scuola organizza - la scuola non l'insegnante - corsi e li inserisce nella sua offerta formativa, anche il lamento con gesù sceso dalla croce non li stoppa.

Se sono stati stoppati le questioni sono state altre.

E, di nuovo, la comunicazione scaricabarile ha fatto uscire alle famiglie una situazione diversa da quella che è.

Detto questo, gestire la personalizzazione PER OGNI alunno (non esiste uno stile di apprendimento uguale ad un altro e buona parte delle critiche all'attuale struttura scolastica italiana che risale al '23 è data da questa considerazione) è dato dalla norma.
Disattesa il più delle volte. (la norma prescrive, le risorse non ci sono , si va in deroga).

Intervenire con interventi mirati su chi è davvero dislessico o si è preparati a farlo o non lo si sa fare.

Inventati il lavoro con un non verbale se non sai come fare, che metodologie utilizzare, che strumenti mettere in campo come e perchè e dove e quando...e di solito c'è l'insegnante che finisce col setto nasale rotto al ps. Non è un sentito dire.
Di insegnanti che le prendono dal momento in cui interagiscono con certi ragazzini perchè si sono improvvisati in interventi un tanto al kg ce ne sono parecchi.

E fagli capire te, che non è che se gli vuoi bene tanto tanto quello non ti mette le mani addosso perchè è il suo unico modo di comunicare.

Lo stesso per un dislessico eh...che magari non ti mette le mani addosso. Ma se non sai intervenire preparando il materiale in un certo modo per dire fai solo danni.

Poi te li ritrovi in università che giustamente dal loro punto di vista ti dicono "eh, ma prof...io sono un dsa...devo passare l'esame." E sai che c'è?
Che l'esame lo passano davvero al minimo delle loro risorse per norma. Ossia perchè le università hanno un tot di promossi per mantenere i propri standard nelle tabelle di valutazione delle università.

Le famiglie dovrebbero imparare a chiedere standard SENSATI e REALI più alti per i loro figli dal sistema scolastico e dalle istituzioni in generale invece che focalizzarsi su questioni di lana caprina. Poi so che questo è dato dal fatto che o le cose le sai davvero o semplicemente non puoi chiedere.

Poi, io figli non ne ho quindi fondamentalmente la cosa non mi tocca. Morta io non resta nessuno.
Mi stupisce che chi ha figli chieda il dito e non la luna, però, e si accontenti del nasometrismo.
 

Ginevra65

Moderatrice del cazzo
Staff Forum
Non è questione di capire però @Ginevra65...è questione di sapere.
Il quadro generale, non l'ultimo segmento.
Che senza conoscere il quadro generale è come se io dicessi "rosso, il rosso mi fa schifo"

Ed è diverso che io lo dica dovendo scegliere una maglietta in autonomia oppure parlando di mia madre che pur sapendo che odio il rosso mi regala costantemente magliette rosse e mi obbliga ad indossarle e siccome ho 5 anni non posso far altro che indossarle oppure il rosso che mi esce dal naso quando il mio compagno mi picchia a sangue mi fa schifo.

Sono questioni SOSTANZIALMENTE diverse a seconda del contesto in cui si colloca "rosso, il rosso mi fa schifo".
Ma il quadro generale è complicato nel momento in cui al minimo problema la scuola manda da specialisti.
Questi su trovano a valutare situazioni che gli stessi insegnanti potrebbero risolvere.
Togliendo risorse dove invece servono.
Gli insegnanti, mi spiace dirlo hanno tutti il paraocchi. Proseguono con i loro programmi.

L'insegnante di primaria dei miei figli,mi diceva proprio la scorsa estate che bambini non sono più come i miei.
Sono maleducati e non seguono minimamente le regole, difficile insegnare. Arrivano dalla scuola dell'infanzia senza la minima regola.
I genitori sono a chiedere se per caso i figli non hanno qualche problema.
In casa sono poco seguiti, nelle struttura idem.
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Ma il quadro generale è complicato nel momento in cui al minimo problema la scuola manda da specialisti.
Questi su trovano a valutare situazioni che gli stessi insegnanti potrebbero risolvere.
Togliendo risorse dove invece servono.
Gli insegnanti, mi spiace dirlo hanno tutti il paraocchi. Proseguono con i loro programmi.

L'insegnante di primaria dei miei figli,mi diceva proprio la scorsa estate che bambini non sono più come i miei.
Sono maleducati e non seguono minimamente le regole, difficile insegnare. Arrivano dalla scuola dell'infanzia senza la minima regola.
I genitori sono a chiedere se per caso i figli non hanno qualche problema.
In casa sono poco seguiti, nelle struttura idem.

Certo che il quadro generale è complesso. E' proprio quello che sto dicendo quando sottolineo che non sto parlando di cavilli.

E tu qui sottolinei una delle questioni che lo rendono più complicato. Nel grassetto.

I programmi, ditelo per la minchia quando gli insegnanti ve ne parlano, NON ESISTONO PIU' dal 2012.

I diversi funzionamenti, dai più "semplici" - come la disgrafia per dire - gli insegnati non hanno nè le competenze nè i test specifici e men che meno la formazione per utilizzarli nel caso li avessero, per fare rilevazioni sensate. Gli insegnanti si occupano di didattica. Ed in ogni caso ciò che possono fare gli insegnanti non ha la minima rilevanza diagnostica.

(come i muratori fanno i muri e non ti firmano il progetto di efficienza energetica anche se a volte ne sanno più del geometra o del termotecnico).

Gli insegnanti POSSONO (per norma) formare osservazioni QUALITATIVE. A volte usare test standardizzati (tipo quelli che fanno a metà della seconda elementare. Ma che comunque si basano su uno standard generico e sono uno screening molto, molto generico e spesso inaffidabile per le condizioni in cui viene somministrato il test - classe numerosa, rumorosa, illuminazione della stanza, distrattori...tutte variabili non calcolabili e che minano l'affidabilità del test stesso).

Ossia dato uno standard generale (alla fine delle prima elementare per dirne una, i bimbi devono saper fare la sintesi sillabica oppure devono saper collegare la cifra alla quantità) possono solo rilevare che quello standard non è stato raggiunto.
Perchè?

Serve che qualcuno indaghi. E non lo può fare un insegnante. Anche se potrebbe avere le competenze per farlo.

Per NORMA adesso non si boccia. Nel senso che prima di bocciare si deve dimostrare di aver messo messo in campo tutti gli interventi possibili per evitare la bocciatura. I famosi documenti con gli obiettivi semplificati, piuttosto che gli strumenti tipo la tavola pitagorica, piuttosto che il testo in stampato maiuscolo, piuttosto che ingrandimenti del testo per evitare il "grigio" sono un esempio di questa procedura. E questi gli insegnanti li possono fare grazie alla questione BES. (ossia possono predisporre per tutti quelli in difficoltà dei piani per quell'anno in attesa che venga raggiunto lo standard...e quando non viene raggiunto?)

IL ROVESCIO DELLA MEDAGLIA è CHE UN SACCO DI DIAGNOSI VENGONO RITARDATE E QUINDI SITUAZIONI CHE SAREBBERO STATE RISOLVIBILI VELOCEMENTE SI CONSOLIDANO E DIVENGONO UN PROBLEMA.
Nell'autismo questo è evidente, prima si rileva il funzionamento, prima si interviene con successo insegnando letteralmente le competenze mancanti (parlo di spettro senza comorbidità, non di non verbalità, ritardo grave o comportamenti problema significativi...questo viene già riconosciuto dai pediatri...e qui sarebbe interessante un discorsetto sui questionari che vengono dati alle famiglie per l'anticipazione delle screening...roba ridicola se non fosse drammatica).

Non hanno strumenti per rilevare per esempio che il bimbetto scrive male perchè non ci vede, per esempio. Mica possono fare un esame per la vista.
Oppure è disattento perchè non ci sente.

Possono dire ad una famiglia per me tuo figlio non ci vede?
No. Non possono perchè direbbero una cazzata, ossia farebbero una diagnosi che non sono in gradi di fare.

Quindi di solito prendono la famiglia e dicono "senti, qui c'è qualcosa, perchè non vai a fare un approfondimento?"

E lo ribadisco: la famiglia si PUO' SEMPRE RIFIUTARE.
Non esiste il ricatto dei servizi sociali.


Se ci sono i servizi sociali di mezzo, sono in mezzo per situazioni per cui la famiglia è stata già segnalata.
La scuola fra l'altro tende a non segnalare, non ha sufficienti dati per farlo salvo arrivi il bambino pieno di lividi e con costanze, per dire.
Se ci sono i servizi sociali di mezzo le questioni sono ben diverse. E pure i servizi sociali, anche per carenza di risorse, ormai è già bello se si presentano in situazioni di abuso e maltrattamento. Altrimenti...temporeggiano diciamo.

Che poi sia vero che invece che fare questo discorso, usando la REGOLA BASICA DI OGNI DIAGNOSI per cui prima si eliminano possibili cause fisiche (necessità di occhiali per esempio per intenderci), vadano a cazzo e amino riempirsi la bocca di stronzate come "è disgrafico secondo me" (e se una famiglia si trova davanti qualcuno che senza test CHE ESISTONO E SONO RIGOROSI sente una frase del genere, diagnosi seguita da SECONDO ME per capirci, si dovrebbe incazzare!!) è una quesitone che riguarda di nuovo la formazione degli insegnanti e non soltanto degli insegnanti. E di nuovo la disponibilità di risorse. Chi è formato esce dalla scuola ad un certo punto, sempre più spesso e va a collaborare con università, formazione, consulenze etc etc.

Certo che c'è anche una questione che riguarda un indotto riguardante le certificazioni, dsa in particolare, con le 104 ci vanno più cauti che è roba più impegnativa è un altro paio di maniche. Correlato nel quadro.

La questione famiglie poi è disastrosa.

Anche perchè, lo ribadisco, una bella certificazione di dsa, magari da privati e non come diagnosi 170, si può fare eh, il privato mi scrive che mio figlio è dislessico, non passo dal pubblico per fare il riconoscimento di 170, chiedo gli strumenti compensativi (e di solito le famiglie chiedono, guarda un po', meno compiti, più tempo per le verifiche e poi hanno letto su internet che i dsa possono guardare il libro durante le verifiche) la scuola predispone quello che si chiama pdp (e lo fa anche perchè negli ultimi anni le sentenze del tar sono parecchio avverse alle bocciature che spesso vengono pure cancellate d'ufficio con risarcimenti) e ilragazzino si fa un bel percorso scolastico fino all'università compresa col minimo delle risorse e del dispendio.


E questo solo per sfiorare la complessità della situazione.

Ti dico soltanto che sarà sempre peggio.
 
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ologramma

Utente di lunga data
Tu sei chiaramente dislessico, come si evince da come scrivi moglie e dalla pervicacia con cui non riesci a usare correttamente le H. Con attività specifiche non saresti stato bocciato.
Per come scrivo moglie ,ripeto dal PC scrivi con un due dita e velocemente digito prima della g
la elle ,per le h, hai ragione mi confondo perché parlare non è come scrivere e dato che non è che ho scritto molto mi perdo ,.
Ma aldilà, penso che ti sia rimasto capire cosa scrivo💐🥰😅, il segnetto blu fallo virtualmente , mo cerco il significato che mi hai scritto ,spera che sia una cosa gentile se no monto in macchina e vengo su 🤔😭, vb meglio di no.
Sto scrivendo dal cellulare con calma
Letto ma se lo sono diventato nel tempo non lo so ,ma non credo ,ma non si chiamavano errori di ortografia?
 

ologramma

Utente di lunga data
Se prendi il mio esempio....
Alle medie nel giudizio mi hanno scritto: si consiglia un istituto professionale, non adatto ad un liceo.
Invece ho fatto il liceo.
Lì mi hanno anche, ingiustamente, bocciato.
Ma non mi sono tirato indietro.
Alla fine ho preso una laurea in ingegneria aerospaziale.... e forse erano i "professori" a non capire un cazzo e meno male che quel adolescente non li ha mai ascoltati.
Madonna ma sei una cima, è una specializzazione dove ne escono pochi , ho un amico lavora al sincrotrone è un fisico nucleare dietro domanda per iscrivere mio figlio alla tua specializzazione non lo consigliò perché è difficilissima ,ecco perché ti ho scritto sei una cima, bravo 👋
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Per come scrivo moglie ,ripeto dal PC scrivi con un due dita e velocemente digito prima della g
la elle ,per le h, hai ragione mi confondo perché parlare non è come scrivere e dato che non è che ho scritto molto mi perdo ,.
Ma aldilà, penso che ti sia rimasto capire cosa scrivo💐🥰😅, il segnetto blu fallo virtualmente , mo cerco il significato che mi hai scritto ,spera che sia una cosa gentile se no monto in macchina e vengo su 🤔😭, vb meglio di no.
Sto scrivendo dal cellulare con calma
Letto ma se lo sono diventato nel tempo non lo so ,ma non credo ,ma non si chiamavano errori di ortografia?
Un tempo si chiamavano schiena fallata.
E finivano con tirate fisiche di orecchie, scapaccioni, sia mai che entri qualcosa di più e un calcio in culo, per i creativi c'erano le orecchie d'asino e dietro la lavagna, o il giro con la medaglia del disonore nelle classi per mostrare il non impegno e la punizione annessa e infine vai e arrangiati. Con abbraccion finale che si sa, l'insegnante è un po' la mamma!! (specialmente per i piccolini) :D

Ahh...i bei vecchi tempio andati...quando non c'erano traumi e due sberle belle assestate (da qualunque adulto a cui rompevi i coglioni) raddrizzavano il cervello storto! :cry:;):)
 

ologramma

Utente di lunga data
Finita scuola passa 50 anni fa ,non avevo modo di scrivere ,non lo è stato per molto tempo quindi ho ripreso quando buttavo giù preventivi dei lavori da fare ,puoi immaginare misure ,metri e costi ,poi con internet e i forum ,email , ho iniziato di nuovo l'ho scritto sin dall' inizio .
Se mi leggi delle volte faccio voli pindarici cosa che non faccio dal vivo , tu sei sempre da invidiare ,ricordi cosa ti ho sempre detto ? Devi scrivere perché hai un modo di sviscerare l'argomento con un lungo discorso .💐❤
 

spleen

utente ?
Un tempo si chiamavano schiena fallata.
E finivano con tirate fisiche di orecchie, scapaccioni, sia mai che entri qualcosa di più e un calcio in culo, per i creativi c'erano le orecchie d'asino e dietro la lavagna, o il giro con la medaglia del disonore nelle classi per mostrare il non impegno e la punizione annessa e infine vai e arrangiati. Con abbraccion finale che si sa, l'insegnante è un po' la mamma!! (specialmente per i piccolini) :D

Ahh...i bei vecchi tempio andati...quando non c'erano traumi e due sberle belle assestate (da qualunque adulto a cui rompevi i coglioni) raddrizzavano il cervello storto! :cry:;):)
Non erano bei tempi, alle elementari fui letteralmente bullizzato da una insegnante supplente e ciò mi fece odiare la matematica per anni.
Recuperai alle superiori dove c'era un professore durissimo ma onesto nel riconoscere l'impegno che ci misi per recuperare, raggiungendo in poco tempo risultati eccellenti.
Ma per me l'alternativa era andare a zappare o a battere l'incudine col martello. Ed io, stranamente ne ero piuttosto consapevole.
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
la medaglia del disonore mi mancava
L'ho rinominata io così....ma forse sarebbe più adeguato "la medaglia della vergogna"! Una pratica simpatica! :)

Ti mettevano un medaglia che indicava il fatto che eri stato il peggiore.
E poi giravi classe per classe, in esposizione del fatto attraverso te e la medaglietta.
Ad esempio di quello che sarebbe accaduto nel caso di scarso rendimento

Ovviamente...lo scarso rendimento, salvo casi proprio proprio evidenti (che fino alla fine degli anni 70 manco entravano nelle scuole per tutti) era linearmente e indiscutibilmente legato alla scarsa applicazione. Of course.

:D
 

ologramma

Utente di lunga data
L'ho rinominata io così....ma forse sarebbe più adeguato "la medaglia della vergogna"! Una pratica simpatica! :)

Ti mettevano un medaglia che indicava il fatto che eri stato il peggiore.
E poi giravi classe per classe, in esposizione del fatto attraverso te e la medaglietta.
Ad esempio di quello che sarebbe accaduto nel caso di scarso rendimento

Ovviamente...lo scarso rendimento, salvo casi proprio proprio evidenti (che fino alla fine degli anni 70 manco entravano nelle scuole per tutti) era linearmente e indiscutibilmente legato alla scarsa applicazione. Of course.

:D
Così mai mi riprendevano ma mai con parole o fatti offensivi,o denigratori
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Non erano bei tempi, alle elementari fui letteralmente bullizzato da una insegnante supplente e ciò mi fece odiare la matematica per anni.
Recuperai alle superiori dove c'era un professore durissimo ma onesto nel riconoscere l'impegno che ci misi per recuperare, raggiungendo in poco tempo risultati eccellenti.
Ma per me l'alternativa era andare a zappare o a battere l'incudine col martello. Ed io, stranamente ne ero piuttosto consapevole.
Erano i tempi in cui i bambini erano definiti, anche scientificamente "tabula rasa", ossia contenitori da riempire.
Uno dei motivi per cui quando la ministra fece la gaffe poi rattoppata del vaso insorsero parecchie persone....inutilmente ovviamente.

Credo che pochi abbiano intuito cosa ci fosse dietro, che tipo di pensiero intendo.
 
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