A me pare che tu non abbia considerato le cose che ho scritto sulla regressione.
Sei nuovo e forse è necessario precisare che non intendo giustificare, ma spiegare.
In una società sempre più amorale in cui si considera accettabile la coppia aperta o lo scambio di coppia, capisci bene che ciò che resta di un tradimento è per molti solo l’inganno. Se tutto è condiviso, il patto di coppia si limita alla sincerità, non si mettono in gioco esclusività, sentimenti, rispetto di sé e dell’altro perché sono cose che vengono percepite estranee alla sessualità, vista prevalentemente per il valore ludico.
Insomma davvero storie sessuali fuori dal matrimonio sono viste come la partita di tennis.
Però, quando siamo toccati direttamente, diventiamo “antichi“, emergono sentimenti di ogni tipo e “giocare a tennis” non ci va più bene.
È un problema culturale.
Per te ora è un problema tuo e sei giustamente sconvolto.
Io ragiono da più di un decennio su questa cosa e culturalmente non condivido nulla del “tra adulti consenzienti va bene tutto“. Prima di tutto conta il valore che do a me stessa e di conseguenza agli altri. Ludico un par de balle! E questo non significa che non sia divertente. Significa che non siamo gatti, con tutto il rispetto per i gatti, e le relazioni di coppia penso che dovrebbero essere ben altro.
Perciò se rifletti e vedi che, sfrondato tutto, per te è così, non sarà questione di perdonare o dimenticare, ma di vedere se condividete la stessa idea di relazione e di esseri umani.
Ciao
@Re Del Niente, quoto Brunetta in questo post, perché ho alcune considerazioni ed esperienze che trovano riscontro un po' in tutta la tua narrazione e che - forse - ti possono aiutare almeno a chiarirti le idee e ad avere uno sguardo più
prospettico.
Quando mi ha tradito, mio marito aveva 52 anni, 10 anni fa, per cui non era certo un adolescente, e avevamo due figli, uno adulto (all'epoca aveva 23 anni) e uno adolescente (lui sì) di 15 anni.
Anche senza covid e senza smart working, nel giro di un paio d'anni, a partire dai 50 si è allontanato da noi, progressivamente ma inesorabilmente, trattando male e con nervosismo sia me che i ragazzi.
Trascorreva la maggior parte del tempo libero nello studio a postare su facebook, a chattare con hangout (all'epoca) e ad un certo punto a cincischiare parecchio con il cellulare, cosa che prima non accadeva mai, anzi lo usava pochissimo.
Ovviamente il suo allontanamento è stato causato, a suo dire, dal mio nervosismo, scarsa considerazione e aggressività. Diventa difficile capire se è nato prima l'uovo o la gallina.
E' trascorso così un altro anno, durante il quale mi è sembrato sempre più fuori di testa. Per farla breve, ad agosto del 2013 scopro incuriosita e insospettita dal continuo presidio del cellulare, l'esistenza concreta del tradimento.
Come ho già scritto in altri post, non è stata una scoperta vera e propria, ma il delinearsi progressivo di qualcosa che la mia mente non poteva comprendere. Io 20 anni prima mi ero separata dal mio primo marito, perchè continuavo ad avere innamoramenti per altri uomini, e questo mi ha fatto capire che la storia era finita: mi sono separata che mio figlio (quello grande) aveva 4 anni, e credimi è stata dura. Ma non ho seguito la strada del ramo di cui parla
@ParmaLetale, ho preferito guardare in faccia la realtà a testa alta.
Quindi il mio stupore quando lui ha affermato che non voleva lasciarmi perché mi amava è stato enorme. Perché lo vedevo molto coinvolto, perso, e oltretutto negava di avere fatto sesso con lei, cosa che mi pareva bizzarra, a 50 anni, anche visto il tenore dei messaggi che avevo avuto modo di leggere.
Poi sono approdata qui e nel giro di un altro anno, ho indagato e ho - come si dice - unito i puntini.
Quasi 4.000 sms in poco più di un anno - whatsapp ancora non c'era - che lui cancellava e copiava in un foglio di excel, che ovviamente ho trovato, una ventina di filmini amatoriali sui loro rendez-vous di cui ho visto qualche fotogramma, e uno scambio fitto di messaggi con diversi amici (uomini) cui ha fatto le sue confidenze da macho che aveva trovato la superfemmina che gliela dava, e un'amica donna che conoscevo bene anche io, cui ha raccontato le sue pene d'amore quando la superfiga lo ha scaricato, circa quattro mesi prima che lo scoprissi.
Un racconto d'amore pieno di rimpianto e una lunga lettera d'addio chiudono il cerchio. Ha smesso di vederla oltre sei mesi dopo la scoperta, una vera dipendenza da cui non riusciva a liberarsi. Insomma, ecco servita la dissonanza cognitiva.
Che, come ho detto in altro 3d, non è svanita, perché lui semplicemente
ha cancellato tutto, come se avesse chiuso la parentesi, l'inciso. La bolla è scoppiata e non esiste più.
Ho davanti lui, che è sempre lui, come l'ho conosciuto. Come se quello che emerge da lettere, messaggi e filmini fosse uno che non è mai esistito, per cui non l'ho mai incontrato.
Noi abbiamo avuto un problema serio con il sesso tra noi, che non abbiamo potuto risolvere perché derivante da suoi problemi di salute intervenuti circa 2 anni dopo, e che ha causato un
mio allontanamento. O almeno ci ho provato, senza successo. E ora sono qui, abbiamo più di 60 anni e stiamo bene, anche se l'amarezza a volte ancora c'è, non per quel che siamo e abbiamo, ma per quello che abbiamo perso .....
Come va il sesso tra voi?