Tradimento da parte di un genitore

Brunetta

Utente di lunga data
No, non è un rimprovero: è il mio passato.
La sofferenza per lei è stata troppa, non ha saputo chiedere aiuti agli adulti, io a 4 o 10 anni non potevo cancellare gli errori di mio padre, non avevo strumenti per aiutarla, sono entrata in un meccanismo che ha fatto soffrire anche me.
Io non ho portato mia figlia per fare appostamenti su dove andava mio ex marito e non l’ho lasciata in casa da sola a quell’età.
Io troppo spesso a 4, 5 …. 10 anni invece di giocare fuori con le altre bambine accompagnavo mia madre in questi suoi appostamenti, o visite dai vari amici di famiglia a raccontare quello che stava facendo mio padre, o donne che leggevano la mano e promettevano il ritorno del fedifrago all’ovile.
Lei andava a passo spedito, io correvo dietro a lei. Non potevo avere fame, sete, caldo o freddo perché quello che « stavamo facendo era più importante « .
Mia madre ha fatto tutto quello che poteva, non posso rimproverare a una persona che ha sofferto più di quello che poteva sopportare e che l’ha resa così.
Mi fa enormemente pena, nessun rimprovero a lei. Anzi rimprovero me di non aver saputo fare quello che lei voleva che facessi: di dire a mio padre che non era giusto quello che faceva e di farlo tornare a casa.
Non con queste parole, ma il senso era questo.
Ma queste cose non le puoi fare né a 4, né a 40 anni.
E so quanto è svilente per un figlio sentir parlare male di un genitore ancora peggio se lo fa l’altro genitore.
A parte qualche lite che purtroppo non abbiamo saputo evitare, non ho esposto ai miei figli gli errori del mio ex. Purtroppo lo vedevano da soli nel suo cellulare che lasciava incustodito e la password che loro conoscevano. E lì purtroppo hanno visto troppo e non sai quante volte gli ho chiesto di mettere una password segreta.
Qui hai spiegato meglio.
Un abbraccio.
 

Marco94

Utente di lunga data
ma questa considerazione a cosa è dovuta, starai mica cercando di giustificare la tua fidanzata che considera tua mamma un'arpia?
ciao Ginevra,

no, assolutamente. Ho raccontato questo episodio come seguito a quello che mi è successo con la mia terapeuta, la quale mi ha anche detto che questo genere di avvenimenti crea terreno fertile per relazioni non proprio sanissime (dove si tradisce, si viene traditi, dipendenza affettiva, ecc).
Volevo sapere cosa ne pensate.
 

Brunetta

Utente di lunga data
ciao Ginevra,

no, assolutamente. Ho raccontato questo episodio come seguito a quello che mi è successo con la mia terapeuta, la quale mi ha anche detto che questo genere di avvenimenti crea terreno fertile per relazioni non proprio sanissime (dove si tradisce, si viene traditi, dipendenza affettiva, ecc).
Volevo sapere cosa ne pensate.
Certamente tutto quello che viviamo contribuisce alle nostre scelte.
In quale misura e modo normalmente lo capiamo molto dopo.
Però tu non hai 11 anni e puoi provare a ricordare e poi capire in che modo ti ha influenzato.
 

Skorpio

Utente di lunga data
Buongiorno a tutti

Quando ero piccolo, avevo circa 11 anni, ho passato un brutto periodo. Mia mamma aveva scoperto che mio papà la “tradiva”. Lo scrivo tra virgolette perché non so quanto in là si sia spinto, mi ricordo soltanto che con mia mamma siamo partiti due o tre volte per andare sotto casa di lei a vedere se c’era la macchina di mio papà, trovandola sempre. Mi ricordo anche che mio papà per una settimana ha dormito nel garage che abbiamo in giardino, poi il “nulla”, nel senso che è rientrato in casa e tutto è continuato abbastanza tranquillamente (da come ricordo).
Sono seguito da una psicoterapeuta per altri motivi, non per questa cosa, ma sono riuscito a raccontargliela, scoppiando a piangere come nemmeno mi era successo in quei momenti di quasi 18 anni fa. Era un ricordo che pensavo di aver “rimosso” e invece era ancora li. Alla sera, dopo l’incontro con la terapeuta, ho pure vomitato, ma non so se le cose siano correlate.

A questo punto però mi sorge spontanea una domanda: quanto un’esperienza del genere può influire nella vita adulta con le proprie relazioni? E soprattutto, palese che qualcosa non andasse in quel periodo tra i miei genitori, ma era necessario che mia mamma mi coinvolgesse tanto da andare con lei a vedere la macchina di mio papà sotto casa di un’altra donna?

Grazie per i vostri contributi.
Non è che ti coinvolgeva con cattiveria, il fatto è che tu eri parte della sua forza, con te vicino si sentiva più forte per affrontare situazioni come quelle.

Non si può essere tutti bravi e fortissimi, a volte si è deboli in certr situazioni.

Devi solo essere orgoglioso di essere stato sin da così piccolo in un certo qual modo il suo bastone e la sua forza.
 

Lara3

Utente di lunga data
Qui hai spiegato meglio.
Un abbraccio.
Un altra cosa che mi rimprovero è quella di non averla « spinta « o aiutata a divorziare. Ha iniziato 2 volte la causa quando ero piccola e poi ha rinunciato.
Vivere la vecchiaia con il coniuge che odi e che ti odia è un inferno.
 
Ultima modifica:

Marco94

Utente di lunga data
Non è che ti coinvolgeva con cattiveria, il fatto è che tu eri parte della sua forza, con te vicino si sentiva più forte per affrontare situazioni come quelle.

Non si può essere tutti bravi e fortissimi, a volte si è deboli in certr situazioni.

Devi solo essere orgoglioso di essere stato sin da così piccolo in un certo qual modo il suo bastone e la sua forza.
si immagino non mi coinvolgesse con cattiveria, per carità. Forse ero l’unica spalla che aveva e quindi si è rivolta a me. I miei nonni erano già tutti morti quindi non so sinceramente a chi potesse rivolgersi.
Mi chiedevo appunto che “conseguenze” potesse avere una cosa del genere visto poi quello che mi è successo
 

Marco94

Utente di lunga data
E no che non era necessario.
Adesso in che rapporti sei con i tuoi?
Ho velocemente letto che ci sono opinioni discordanti sull'opportunità di farlo, ma io tenterei di parlarne a entrambi ;)
Dalle loro reazioni potresti capire (se già non lo sai) se si è trattato di una reazione "a caldo " di tua mamma, che ti ha travolto in un periodo della sua vita, oppure semplicemente hai a che fare con genitori ai quali tutto è fregato, fuorché del tuo benessere. Da piccola sono stata portata in studio da un avvocato da mia mamma, per parlare di una separazione (poi mai attuata). Evidentemente non aveva orari o momenti migliori in cui andarci, uso l'ironia....
Grazie del tuo contributo. Sinceramente avevo tentato di parlarne con mio fratello ma poi mi sono tirato indietro, anche perché lui è un tipo che vede i nostri genitori si e no 3 volte al mese per una o due ore al massimo e sempre quando ci sono io, quindi non vorrei diventare pure lo “sfasciafamiglie” che già ho le mie preoccupazioni…
 

Ginevra65

Moderatrice del cazzo
Staff Forum
ciao Ginevra,

no, assolutamente. Ho raccontato questo episodio come seguito a quello che mi è successo con la mia terapeuta, la quale mi ha anche detto che questo genere di avvenimenti crea terreno fertile per relazioni non proprio sanissime (dove si tradisce, si viene traditi, dipendenza affettiva, ecc).
Volevo sapere cosa ne pensate.
Ciao Marcolino, penso che ci siano persone che pur di essere accettate subiscono di tutto.
Terreno fertile per relazione insane.
 

Brunetta

Utente di lunga data
si immagino non mi coinvolgesse con cattiveria, per carità. Forse ero l’unica spalla che aveva e quindi si è rivolta a me. I miei nonni erano già tutti morti quindi non so sinceramente a chi potesse rivolgersi.
Mi chiedevo appunto che “conseguenze” potesse avere una cosa del genere visto poi quello che mi è successo
A me sembra che tu stia piangendo per il Marco i 11 anni per non agire ora con una ragazza che ti tratta da undicenne.
 

Skorpio

Utente di lunga data
Mi chiedevo appunto che “conseguenze” potesse avere una cosa del genere visto poi quello che mi è successo
Chi lo può dire..

Sei tu a decidere cosa farne della tua esperienza, come di tutte le esperienze.
questo anche quando questa decisione è fuori dal tuo spazio di coscienza
 

Foglia

utente viva e vegeta
Grazie del tuo contributo. Sinceramente avevo tentato di parlarne con mio fratello ma poi mi sono tirato indietro, anche perché lui è un tipo che vede i nostri genitori si e no 3 volte al mese per una o due ore al massimo e sempre quando ci sono io, quindi non vorrei diventare pure lo “sfasciafamiglie” che già ho le mie preoccupazioni…
È buffo. Quando dissi la cosa dell'avvocato (insieme ad altre) ai miei, la risposta di mio padre fu proprio "eh no, così si rovinano le famiglie "..... ;)
 

Brunetta

Utente di lunga data
È buffo. Quando dissi la cosa dell'avvocato (insieme ad altre) ai miei, la risposta di mio padre fu proprio "eh no, così si rovinano le famiglie "..... ;)
Dicendo TU che eri stata portata dall’avvocato? 😳
 

Foglia

utente viva e vegeta
Dicendo TU che eri stata portata dall’avvocato? 😳
Sì. All'ennesimo rinfaccio sul fatto che da ragazza non andavo d'accordo con mio padre (portato a giustificazione del brutto comportamento di mia madre: per la serie stiamo parlando di una cosa successa ORA, e tu mi rinfacci roba di più di 25 anni fa) ho risposto che, d'altro canto, non era stato facile avere un rapporto sereno col papà, dati tutti i precedenti. E ho portato anche l'episodio dell'avvocato. Mia madre lo ha negato (....), mio padre ha risposto che COSÌ si rovinano le famiglie 😎. Oh, l'invito a farsi una sana analisi era stato loro 😎.

(Ho già parlato con la mia psicologa e le ho detto comunque che mi piacerebbe lavorarci su).
 

Lara3

Utente di lunga data
E no che non era necessario.
Adesso in che rapporti sei con i tuoi?
Ho velocemente letto che ci sono opinioni discordanti sull'opportunità di farlo, ma io tenterei di parlarne a entrambi ;)
Dalle loro reazioni potresti capire (se già non lo sai) se si è trattato di una reazione "a caldo " di tua mamma, che ti ha travolto in un periodo della sua vita, oppure semplicemente hai a che fare con genitori ai quali tutto è fregato, fuorché del tuo benessere. Da piccola sono stata portata in studio da un avvocato da mia mamma, per parlare di una separazione (poi mai attuata). Evidentemente non aveva orari o momenti migliori in cui andarci, uso l'ironia....
Durante i 2 tentativi di divorzio di mia madre mi diceva continuamente che dovevo andare davanti al giudice e scegliere con chi rimanere.
È terribile, ero terrorizzata.
Ma non del divorzio, ma da dover scegliere io; sapevo che qualsiasi cosa avessi scelto l’altro l’avrei avuto contro.
Era un circolo vizioso: mia madre mi diceva di non rivolgere la parola a mio padre. Se lo facevo erano botte per me, ovviamente quando lui non era a casa. E lui era spesso fuori. « Le sessioni di botte » duravano circa 1 ora. Lo so perché avevo il compito di prendere i miei cugini dal nido e una volta le botte iniziarono 10 minuti prima. Se gliel’avessi detto che dovevo andare via pensavo che mi avesse picchiata di più, invece sarebbe stata la mia salvezza. Ero talmente spaventata che non ho detto niente e sono arrivata al nido con un ora di ritardo. Mia zia mi ha rimproverata ma mia madre non ha detto il motivo per cui sono arrivata in ritardo.
Oppure guardavo l’orologio e contando quanto mancava alla fine.
Di norma quando si stancava.
Un ora di botte era veramente troppo. Più o meno tutte le settimane quando loro erano in lite.
Da parte sua mio padre lo sapeva, aveva visto i segni e … non ha fatto nulla, ha continuato andare via come prima pur sapendo che dopo lei mi avesse picchiata per ogni parola che gli avevo rivolto.
Per proteggermi evitavo di parlargli e lui mi respingeva e si allontanava ancora di più dicendo che sono pazza come mia madre… e avevo 6 anni.
Se avessi dovuto scegliere, all’epoca avrei scelto lui che comunque mi picchiava raramente. A parole invece era pesante anche mio padre.
Si, preferivo lui perché mi picchiava meno, perché era più disteso, rilassato ( ovviamente gli incontri che faceva li davano questa leggerezza e spensieratezza che mia mamma non aveva).
 

Brunetta

Utente di lunga data
Durante i 2 tentativi di divorzio di mia madre mi diceva continuamente che dovevo andare davanti al giudice e scegliere con chi rimanere.
È terribile, ero terrorizzata.
Ma non del divorzio, ma da dover scegliere io; sapevo che qualsiasi cosa avessi scelto l’altro l’avrei avuto contro.
Era un circolo vizioso: mia madre mi diceva di non rivolgere la parola a mio padre. Se lo facevo erano botte per me, ovviamente quando lui non era a casa. E lui era spesso fuori. « Le sessioni di botte » duravano circa 1 ora. Lo so perché avevo il compito di prendere i miei cugini dal nido e una volta le botte iniziarono 10 minuti prima. Se gliel’avessi detto che dovevo andare via pensavo che mi avesse picchiata di più, invece sarebbe stata la mia salvezza. Ero talmente spaventata che non ho detto niente e sono arrivata al nido con un ora di ritardo. Mia zia mi ha rimproverata ma mia madre non ha detto il motivo per cui sono arrivata in ritardo.
Oppure guardavo l’orologio e contando quanto mancava alla fine.
Di norma quando si stancava.
Un ora di botte era veramente troppo. Più o meno tutte le settimane quando loro erano in lite.
Da parte sua mio padre lo sapeva, aveva visto i segni e … non ha fatto nulla, ha continuato andare via come prima pur sapendo che dopo lei mi avesse picchiata per ogni parola che gli avevo rivolto.
Per proteggermi evitavo di parlargli e lui mi respingeva e si allontanava ancora di più dicendo che sono pazza come mia madre… e avevo 6 anni.
Se avessi dovuto scegliere, all’epoca avrei scelto lui che comunque mi picchiava raramente. A parole invece era pesante anche mio padre.
Si, preferivo lui perché mi picchiava meno, perché era più disteso, rilassato ( ovviamente gli incontri che faceva li davano questa leggerezza e spensieratezza che mia mamma non aveva).
Persone malate.
 

bravagiulia75

Annebbiata lombarda DOCG
Durante i 2 tentativi di divorzio di mia madre mi diceva continuamente che dovevo andare davanti al giudice e scegliere con chi rimanere.
È terribile, ero terrorizzata.
Ma non del divorzio, ma da dover scegliere io; sapevo che qualsiasi cosa avessi scelto l’altro l’avrei avuto contro.
Era un circolo vizioso: mia madre mi diceva di non rivolgere la parola a mio padre. Se lo facevo erano botte per me, ovviamente quando lui non era a casa. E lui era spesso fuori. « Le sessioni di botte » duravano circa 1 ora. Lo so perché avevo il compito di prendere i miei cugini dal nido e una volta le botte iniziarono 10 minuti prima. Se gliel’avessi detto che dovevo andare via pensavo che mi avesse picchiata di più, invece sarebbe stata la mia salvezza. Ero talmente spaventata che non ho detto niente e sono arrivata al nido con un ora di ritardo. Mia zia mi ha rimproverata ma mia madre non ha detto il motivo per cui sono arrivata in ritardo.
Oppure guardavo l’orologio e contando quanto mancava alla fine.
Di norma quando si stancava.
Un ora di botte era veramente troppo. Più o meno tutte le settimane quando loro erano in lite.
Da parte sua mio padre lo sapeva, aveva visto i segni e … non ha fatto nulla, ha continuato andare via come prima pur sapendo che dopo lei mi avesse picchiata per ogni parola che gli avevo rivolto.
Per proteggermi evitavo di parlargli e lui mi respingeva e si allontanava ancora di più dicendo che sono pazza come mia madre… e avevo 6 anni.
Se avessi dovuto scegliere, all’epoca avrei scelto lui che comunque mi picchiava raramente. A parole invece era pesante anche mio padre.
Si, preferivo lui perché mi picchiava meno, perché era più disteso, rilassato ( ovviamente gli incontri che faceva li davano questa leggerezza e spensieratezza che mia mamma non aveva).
Cazz Lara...
Che infanzia terribile...
 

Venice30

Utente di lunga data
Ma tu capisci quello che viene scritto (e nel contesto della discussione) o cerchi solo opportunità per criticare?
Io leggo ben attentamente, e una persona empatica avrebbe capito che Lara non ha passato una bella infanzia, cosa che successivamente ha ben spiegato (immagino che per lei non sia stato facile scriverle)
La madre, ha sfogato tutta la sua rabbia e repressione nei confronti della figlia, e per quanto le mancanze del padre erano evidenti, avrebbe dovuto proteggere la figlia cosa che non ha fatto.
 

Etta

Utente di lunga data
Durante i 2 tentativi di divorzio di mia madre mi diceva continuamente che dovevo andare davanti al giudice e scegliere con chi rimanere.
È terribile, ero terrorizzata.
Ma non del divorzio, ma da dover scegliere io; sapevo che qualsiasi cosa avessi scelto l’altro l’avrei avuto contro.
Era un circolo vizioso: mia madre mi diceva di non rivolgere la parola a mio padre. Se lo facevo erano botte per me, ovviamente quando lui non era a casa. E lui era spesso fuori. « Le sessioni di botte » duravano circa 1 ora. Lo so perché avevo il compito di prendere i miei cugini dal nido e una volta le botte iniziarono 10 minuti prima. Se gliel’avessi detto che dovevo andare via pensavo che mi avesse picchiata di più, invece sarebbe stata la mia salvezza. Ero talmente spaventata che non ho detto niente e sono arrivata al nido con un ora di ritardo. Mia zia mi ha rimproverata ma mia madre non ha detto il motivo per cui sono arrivata in ritardo.
Oppure guardavo l’orologio e contando quanto mancava alla fine.
Di norma quando si stancava.
Un ora di botte era veramente troppo. Più o meno tutte le settimane quando loro erano in lite.
Da parte sua mio padre lo sapeva, aveva visto i segni e … non ha fatto nulla, ha continuato andare via come prima pur sapendo che dopo lei mi avesse picchiata per ogni parola che gli avevo rivolto.
Per proteggermi evitavo di parlargli e lui mi respingeva e si allontanava ancora di più dicendo che sono pazza come mia madre… e avevo 6 anni.
Se avessi dovuto scegliere, all’epoca avrei scelto lui che comunque mi picchiava raramente. A parole invece era pesante anche mio padre.
Si, preferivo lui perché mi picchiava meno, perché era più disteso, rilassato ( ovviamente gli incontri che faceva li davano questa leggerezza e spensieratezza che mia mamma non aveva).
Sono shokkata.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Io leggo ben attentamente, e una persona empatica avrebbe capito che Lara non ha passato una bella infanzia, cosa che successivamente ha ben spiegato (immagino che per lei non sia stato facile scriverle)
La madre, ha sfogato tutta la sua rabbia e repressione nei confronti della figlia, e per quanto le mancanze del padre erano evidenti, avrebbe dovuto proteggere la figlia cosa che non ha fatto.
Non so perché ti rispondo ancora.
Tu vuoi solo sentirti migliore.
 
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