E' una sensazione che ho nel leggerti
E, se la mia sensazione è azzeccata, è una forma di dissonanza.
Che è fra l'altro la prima reazione naturale di fronte ad eventi inaspettati, non considerati e anche temuti.
La tua "perfezione" analitica dissona da un contesto emotivo di caos.
L'essere "fuori di te" per poterti osservare è una forma di difesa e, nasometricamente parlando, direi che viene da lontano.
Il condividere con te la mia sensazione ha come unico scopo il portare la tua attenzione su questo aspetto.
L'osservarsi da fuori è molto utile e funzionale al problem solving.
E' un po' meno funzionale all'integrazione delle emozioni.
E le emozioni sono bestiole insistenti...tornano sempre.
Il gioco è integrarle mano a mano, concedendosi l'imperfezione e soprattutto l'impotenza.
Che è poi il motivo per cui ti nominavo la "vittima".
Hai di fronte tuo marito ma non è il marito che conoscevi.
E non lo è per il tradimento in sè bensì, a quanto scrivi, per la vostra complicità che è andata annebbiandosi mano a mano negli anni.
Hai di fronte una te nuova, da incontrare e conoscere.
E questo è il punto fondamentale perchè è quello che ti può permettere di entrare nella dissonanza e integrarti in essa tramite le tue emozioni.
Onestamente penso che se tu fossi perfettamente orientata saresti da ricovero

Non mi sembra ridicolo, anzi!
Riesci a ritornare a quando avete iniziato a perdervi?
Ti chiedevo quanto è "naturale" perchè quel che si riversa in un bambino, è un qualcosa che non è naturale ma tende a sembrarlo col passare del tempo.
Non sono interessata ad esprimere preferenze sugli stili di vita delle persone.
Fra l'altro i nostri modelli culturali recenti ( e per recenti intendo almeno gli ultimi 2000 anni) sono fondamentalmente costruiti su credenze millenarie funzionali a sostenere un certo tipo di modello.
E' di questi ultimi tempi la conferma del fatto che pure ai tempi di nomadi e raccoglitori, le donne andassero a caccia al pari degli uomini e non per eventi casuali, come che combattessero e venissero riconosciute con tutti gli onori riservati ad un guerriero.
Quindi anche la separazione dei ruoli a cui facciamo riferimento per sostenere le nostre tradizioni (comprese le trasgressioni ovviamente) è obsoleta e soprattutto errata (nei termini in cui è stata posta ed è posta).
La questione della donna è complessa, a partire dal fatto che il principio che citi, e che condivido a grandi linee, sta portando le donne ad assumersi sempre più carichi. Unendo quelli tradizionali di cura della prole e della famiglia (anziani compresi) a quelli moderni.
Ne esce un sovraccarico che, se venisse smesso, farebbe crollare il sistema assistenziale in questo paese. Tanto per dire.
Sorvolo sulla puttanata del multitasking
Non amo aggrapparmi ai principi per definire i miei parametri
Quando sono andata a vivere sola, e avevo poco meno di 20 anni, il mio unico obiettivo era essere libera.
E quell'obiettivo, con le limature del caso, non è cambiato.
Certo...il concetto di libertà è stato parecchio rivisto per quanto mi riguarda.
E soprattutto è stato di parecchio allontanato dall'eredità delle donne che hanno patito il non essere indipendenti economicamente.
Ma è un discorso OT, molto interessante fra l'altro. Si potrebbe affrontarlo in altro 3d.
L'eredità di quelle donne però, fra cui c'è tua madre, io so quanto mi condiziona. Anche all'interno della mia relazione attuale.
Tu lo sai?
Ne hai mai discusso con il tuo compagno?