Mi unisco al coro

rotolina

Utente di lunga data
Dissento, almeno in questo caso.
Il motivo cardine di questa sbandata è stata la mancanza di comunicazione della coppia, quindi se Rotolina adodasse un comportamento come quello che scrivi su, potrebbe essere interpretato e presso malissimo, peggiorebbe le cose, il marito ha sbandato proprio perchè nella moglie non aveva più un dialogo.
Sicuramente stare molto attenta, si, senza dubbio, ma fare la propria vita e considerarlo "un matiro in affitto" magari no, se proprio deve fare saltare il banco tanto vale che va dal marito e gli racconta filo e per segno tutto, almeno salta in aria in grande stile, credo che non sia la sua intenzione.
ah scusa forse ho capito, intendi il marito dell'altra? Credevo il mio compagno
 

Anatoly79

Utente di lunga data
Non ho capito, cosa dovrei raccontargli per filo e per segno?
Dico che codivido la tua linea, meno il post di ionio, ovvero se adottassi la linea del continuare a farti la tua vita e trattare il marito come un marito in affitto, il marito potrebbe anche dire: "vedi mia cara, vero è che non ho avuto rapporti con la signora, ho trovato in lei una persona con cui parlare con cui confrontarmi, era quello che non facevamo un tempo che adesso non facciamo più, sonno profondamente dispiuaciuto per quello che fatto, seppur non mi sono spinto oltre, ma ho capito che per te dopo 20 anni sono diventato un complemento d'arredo di casa, magari non sarà lei con cui avrò una relazione ma di sicuro non completerò il mio ciclo do vita accanto a te", oppure se tu avessi avuto l'intensione di far saltare il banco dal primo momemto, cosa che non hai fatto, razionalmente hai e stai analizzando tutto, avresti detto al meritp di lei della "relazione" se così si può chiamare tra tuo marito e la di lui moglie, giusto per fare un'uscita di scena da "gran finale" che lucidamente non hai fatto in quanto in maniera molto razionale hai capito che il problema non era lei, ma in lui e in voi.
Forse mi sono espresso male.

ah scusa forse ho capito, intendi il marito dell'altra? Credevo il mio compagno
Certo
 

omicron

Pigra, irritante e non praticante
Dico che codivido la tua linea, meno il post di ionio, ovvero se adottassi la linea del continuare a farti la tua vita e trattare il marito come un marito in affitto, il marito potrebbe anche dire: "vedi mia cara, vero è che non ho avuto rapporti con la signora, ho trovato in lei una persona con cui parlare con cui confrontarmi, era quello che non facevamo un tempo che adesso non facciamo più, sonno profondamente dispiuaciuto per quello che fatto, seppur non mi sono spinto oltre, ma ho capito che per te dopo 20 anni sono diventato un complemento d'arredo di casa, magari non sarà lei con cui avrò una relazione ma di sicuro non completerò il mio ciclo do vita accanto a te", oppure se tu avessi avuto l'intensione di far saltare il banco dal primo momemto, cosa che non hai fatto, razionalmente hai e stai analizzando tutto, avresti detto al meritp di lei della "relazione" se così si può chiamare tra tuo marito e la di lui moglie, giusto per fare un'uscita di scena da "gran finale" che lucidamente non hai fatto in quanto in maniera molto razionale hai capito che il problema non era lei, ma in lui e in voi.
Forse mi sono espresso male.
non mi pare proprio che il compagno di rotolina la voglia lasciare
 

Jim Cain

Utente di lunga data
Scelta

Scelta ponderata, quando si sceglie la strada della rivelazione, anonima o non, con prove o senza, c'è il rischio che avvicinino di più, il problema è con il tuo/a lui/lei, quindi il vecchio proverbio "i panni sporchi si lavano in famiglia" mai cosa più azzaccata.
Teoria interessante...🙄
 

Alphonse02

Utente di lunga data
Teoria interessante...🙄
Sicuramente sarà stata una modalità contemplata per l'outplacement di un coniuge traditore del quale il tradito si vuole disfare ...
 

Brunetta

Utente di lunga data
Magari invece, mia supposizione, ti alimenti nel conflitto ed è per questo che sei qui?.
Ma neanche per idea.
Non sono conflittuale e sono molto accomodante.
Tu hai parlato di posizione minoritaria.
Ho capito male? Possibile.
Qual è la posizione minoritaria?
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Se mi vedi come se fossi distante da me stessa è perché in questi giorni non sono inquadrata perfettamente con me. Lo svelamento (lo chiamate così no?) Mi ha destabilizzato e anche a me pare di osservarmi da fuori.
E' una sensazione che ho nel leggerti :)

E, se la mia sensazione è azzeccata, è una forma di dissonanza.
Che è fra l'altro la prima reazione naturale di fronte ad eventi inaspettati, non considerati e anche temuti.

La tua "perfezione" analitica dissona da un contesto emotivo di caos.

L'essere "fuori di te" per poterti osservare è una forma di difesa e, nasometricamente parlando, direi che viene da lontano.

Il condividere con te la mia sensazione ha come unico scopo il portare la tua attenzione su questo aspetto.

L'osservarsi da fuori è molto utile e funzionale al problem solving.
E' un po' meno funzionale all'integrazione delle emozioni.

E le emozioni sono bestiole insistenti...tornano sempre.
Il gioco è integrarle mano a mano, concedendosi l'imperfezione e soprattutto l'impotenza.

Che è poi il motivo per cui ti nominavo la "vittima".

Hai di fronte tuo marito ma non è il marito che conoscevi.
E non lo è per il tradimento in sè bensì, a quanto scrivi, per la vostra complicità che è andata annebbiandosi mano a mano negli anni.

Hai di fronte una te nuova, da incontrare e conoscere.

E questo è il punto fondamentale perchè è quello che ti può permettere di entrare nella dissonanza e integrarti in essa tramite le tue emozioni. :)

Onestamente penso che se tu fossi perfettamente orientata saresti da ricovero ;):D

Cosa piegavamo insieme? Quando eravamo complici era sorprendente come con lo sguardo raccontavano i nostri pensieri, ci capivamo al volo....è ridicolo magari ma potevamo finire il concetto dell'altro ed era piacevole perché ci si sentiva capiti e accolti vicendevolmente.
Non mi sembra ridicolo, anzi!

Riesci a ritornare a quando avete iniziato a perdervi?

È ovvio che la situazione di mia mamma si è riversata emotivamente anche su di me e mi ha interessato per molto tempo. Ma non è solo per quello che ho ricercato la mia indipendenza. È un concetto di donna che ho sempre stimato, quella che provvede alla famiglia unitamente al partner. So che ora verrò aggredita perché il pensiero è ancora molto sentito, ma per me è fondamentale la compartecipazione all'aspetto economico di una famiglia. Quando lo fa solo uno non sempre vi è la maturità di riconoscere comunque l'equilibrio di prestazioni perché magari uno dei due si occupa prevalentemente della casa o della gestione dei figli. Ma ripeto, per chi se lo fosse perso, il mio compagno si è sempre mostrato orgoglioso di me per questo e io parimenti gli ho riconosciuto la sua abilità professionale e il fatto di aver comprato da solo ciò che ha comprato.
Ti chiedevo quanto è "naturale" perchè quel che si riversa in un bambino, è un qualcosa che non è naturale ma tende a sembrarlo col passare del tempo.

Non sono interessata ad esprimere preferenze sugli stili di vita delle persone.
Fra l'altro i nostri modelli culturali recenti ( e per recenti intendo almeno gli ultimi 2000 anni) sono fondamentalmente costruiti su credenze millenarie funzionali a sostenere un certo tipo di modello.

E' di questi ultimi tempi la conferma del fatto che pure ai tempi di nomadi e raccoglitori, le donne andassero a caccia al pari degli uomini e non per eventi casuali, come che combattessero e venissero riconosciute con tutti gli onori riservati ad un guerriero.

Quindi anche la separazione dei ruoli a cui facciamo riferimento per sostenere le nostre tradizioni (comprese le trasgressioni ovviamente) è obsoleta e soprattutto errata (nei termini in cui è stata posta ed è posta).

La questione della donna è complessa, a partire dal fatto che il principio che citi, e che condivido a grandi linee, sta portando le donne ad assumersi sempre più carichi. Unendo quelli tradizionali di cura della prole e della famiglia (anziani compresi) a quelli moderni.
Ne esce un sovraccarico che, se venisse smesso, farebbe crollare il sistema assistenziale in questo paese. Tanto per dire.
Sorvolo sulla puttanata del multitasking ;)

Non amo aggrapparmi ai principi per definire i miei parametri :)

Quando sono andata a vivere sola, e avevo poco meno di 20 anni, il mio unico obiettivo era essere libera.
E quell'obiettivo, con le limature del caso, non è cambiato.

Certo...il concetto di libertà è stato parecchio rivisto per quanto mi riguarda.
E soprattutto è stato di parecchio allontanato dall'eredità delle donne che hanno patito il non essere indipendenti economicamente.
Ma è un discorso OT, molto interessante fra l'altro. Si potrebbe affrontarlo in altro 3d.

L'eredità di quelle donne però, fra cui c'è tua madre, io so quanto mi condiziona. Anche all'interno della mia relazione attuale.
Tu lo sai?
Ne hai mai discusso con il tuo compagno?
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Aggiungo....

Quando lo fa solo uno non sempre vi è la maturità di riconoscere comunque l'equilibrio di prestazioni perché magari uno dei due si occupa prevalentemente della casa o della gestione dei figli.
Se manca quella maturità innanzitutto è da rilevare una ignoranza in termini economici.

Ma soprattutto nasce spontanea una domanda: che tipo di relazione si può costruire con uno dei due coinvolti nella relazione che non è maturo?

Io non mi metterei in relazione con qualcuno che considero immaturo. Anche fosse solo su un aspetto.
Se poi l'aspetto è quello della costruzione condivisa di simmetria relazionale...beh. A me mancherebbero proprio i presupposti.

Non per discutere di questioni economiche, cosa comunque impossibile da fare vista l'ignoranza del soggetto in questione.

Mi mancherebbero proprio i presupposti di una relazione.
Cosa me ne faccio di una relazione in cui l'altro non sa collocare i termini della relazione?
Significherebbe sapere in partenza che mi dovrò sobbarcare un debito.

E per me una relazione è un investimento. A credito.
E soprattutto io ho un valore. Quindi o puoi "pagare" quel valore oppure amici come prima e arrivederci e grazie.
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
direi bilanciato
Aggiungo....



Se manca quella maturità innanzitutto è da rilevare una ignoranza in termini economici.

Ma soprattutto nasce spontanea una domanda: che tipo di relazione si può costruire con uno dei due coinvolti nella relazione che non è maturo?

Io non mi metterei in relazione con qualcuno che considero immaturo. Anche fosse solo su un aspetto.
Se poi l'aspetto è quello della costruzione condivisa di simmetria relazionale...beh. A me mancherebbero proprio i presupposti.

Non per discutere di questioni economiche, cosa comunque impossibile da fare vista l'ignoranza del soggetto in questione.

Mi mancherebbero proprio i presupposti di una relazione.
Cosa me ne faccio di una relazione in cui l'altro non sa collocare i termini della relazione?
Significherebbe sapere in partenza che mi dovrò sobbarcare un debito.

E per me una relazione è un investimento. A credito.
E soprattutto io ho un valore. Quindi o puoi "pagare" quel valore oppure amici come prima e arrivederci e grazie.
E' una sensazione che ho nel leggerti :)

E, se la mia sensazione è azzeccata, è una forma di dissonanza.
Che è fra l'altro la prima reazione naturale di fronte ad eventi inaspettati, non considerati e anche temuti.

La tua "perfezione" analitica dissona da un contesto emotivo di caos.

L'essere "fuori di te" per poterti osservare è una forma di difesa e, nasometricamente parlando, direi che viene da lontano.

Il condividere con te la mia sensazione ha come unico scopo il portare la tua attenzione su questo aspetto.

L'osservarsi da fuori è molto utile e funzionale al problem solving.
E' un po' meno funzionale all'integrazione delle emozioni.

E le emozioni sono bestiole insistenti...tornano sempre.
Il gioco è integrarle mano a mano, concedendosi l'imperfezione e soprattutto l'impotenza.

Che è poi il motivo per cui ti nominavo la "vittima".

Hai di fronte tuo marito ma non è il marito che conoscevi.
E non lo è per il tradimento in sè bensì, a quanto scrivi, per la vostra complicità che è andata annebbiandosi mano a mano negli anni.

Hai di fronte una te nuova, da incontrare e conoscere.

E questo è il punto fondamentale perchè è quello che ti può permettere di entrare nella dissonanza e integrarti in essa tramite le tue emozioni. :)

Onestamente penso che se tu fossi perfettamente orientata saresti da ricovero ;):D



Non mi sembra ridicolo, anzi!

Riesci a ritornare a quando avete iniziato a perdervi?



Ti chiedevo quanto è "naturale" perchè quel che si riversa in un bambino, è un qualcosa che non è naturale ma tende a sembrarlo col passare del tempo.

Non sono interessata ad esprimere preferenze sugli stili di vita delle persone.
Fra l'altro i nostri modelli culturali recenti ( e per recenti intendo almeno gli ultimi 2000 anni) sono fondamentalmente costruiti su credenze millenarie funzionali a sostenere un certo tipo di modello.

E' di questi ultimi tempi la conferma del fatto che pure ai tempi di nomadi e raccoglitori, le donne andassero a caccia al pari degli uomini e non per eventi casuali, come che combattessero e venissero riconosciute con tutti gli onori riservati ad un guerriero.

Quindi anche la separazione dei ruoli a cui facciamo riferimento per sostenere le nostre tradizioni (comprese le trasgressioni ovviamente) è obsoleta e soprattutto errata (nei termini in cui è stata posta ed è posta).

La questione della donna è complessa, a partire dal fatto che il principio che citi, e che condivido a grandi linee, sta portando le donne ad assumersi sempre più carichi. Unendo quelli tradizionali di cura della prole e della famiglia (anziani compresi) a quelli moderni.
Ne esce un sovraccarico che, se venisse smesso, farebbe crollare il sistema assistenziale in questo paese. Tanto per dire.
Sorvolo sulla puttanata del multitasking ;)

Non amo aggrapparmi ai principi per definire i miei parametri :)

Quando sono andata a vivere sola, e avevo poco meno di 20 anni, il mio unico obiettivo era essere libera.
E quell'obiettivo, con le limature del caso, non è cambiato.

Certo...il concetto di libertà è stato parecchio rivisto per quanto mi riguarda.
E soprattutto è stato di parecchio allontanato dall'eredità delle donne che hanno patito il non essere indipendenti economicamente.
Ma è un discorso OT, molto interessante fra l'altro. Si potrebbe affrontarlo in altro 3d.

L'eredità di quelle donne però, fra cui c'è tua madre, io so quanto mi condiziona. Anche all'interno della mia relazione attuale.
Tu lo sai?
Ne hai mai discusso con il tuo compagno?

Ho letto tutto al contrario, poco dopo mi è squillato il telefono e all'altro capo una voce di una bambina cattiva mi ha detto che tempo 7 giorni e muoio male... è stato un piacere leggervi!
 

perplesso

Administrator
Staff Forum
direi bilanciato

Ma non mi torna la tua domanda.

Io mi riferisco ad un investimento, questo è una relazione. Investimento a lungo periodo.
Non ad un mutuo :)
se è un investimento a credito, significa che viene applicato un interesse. siccome tu hai sempre ostinatamente escluso di avere figli, che sono la principale variabile di questo tipo di investimenti a lungo termine, chiedevo che tipo di interesse applichi. se fisso e legato alla costanza nel tempo della condivisione di obbiettivi, idee, etc.... oppure variabile e legato alla possibilità di cambiare le regole nel corso del tempo.

meglio così?
 

rotolina

Utente di lunga data
In verità
E' una sensazione che ho nel leggerti :)

E, se la mia sensazione è azzeccata, è una forma di dissonanza.
Che è fra l'altro la prima reazione naturale di fronte ad eventi inaspettati, non considerati e anche temuti.

La tua "perfezione" analitica dissona da un contesto emotivo di caos.

L'essere "fuori di te" per poterti osservare è una forma di difesa e, nasometricamente parlando, direi che viene da lontano.

Il condividere con te la mia sensazione ha come unico scopo il portare la tua attenzione su questo aspetto.

L'osservarsi da fuori è molto utile e funzionale al problem solving.
E' un po' meno funzionale all'integrazione delle emozioni.

E le emozioni sono bestiole insistenti...tornano sempre.
Il gioco è integrarle mano a mano, concedendosi l'imperfezione e soprattutto l'impotenza.

Che è poi il motivo per cui ti nominavo la "vittima".

Hai di fronte tuo marito ma non è il marito che conoscevi.
E non lo è per il tradimento in sè bensì, a quanto scrivi, per la vostra complicità che è andata annebbiandosi mano a mano negli anni.

Hai di fronte una te nuova, da incontrare e conoscere.

E questo è il punto fondamentale perchè è quello che ti può permettere di entrare nella dissonanza e integrarti in essa tramite le tue emozioni. :)

Onestamente penso che se tu fossi perfettamente orientata saresti da ricovero ;):D



Non mi sembra ridicolo, anzi!

Riesci a ritornare a quando avete iniziato a perdervi?



Ti chiedevo quanto è "naturale" perchè quel che si riversa in un bambino, è un qualcosa che non è naturale ma tende a sembrarlo col passare del tempo.

Non sono interessata ad esprimere preferenze sugli stili di vita delle persone.
Fra l'altro i nostri modelli culturali recenti ( e per recenti intendo almeno gli ultimi 2000 anni) sono fondamentalmente costruiti su credenze millenarie funzionali a sostenere un certo tipo di modello.

E' di questi ultimi tempi la conferma del fatto che pure ai tempi di nomadi e raccoglitori, le donne andassero a caccia al pari degli uomini e non per eventi casuali, come che combattessero e venissero riconosciute con tutti gli onori riservati ad un guerriero.

Quindi anche la separazione dei ruoli a cui facciamo riferimento per sostenere le nostre tradizioni (comprese le trasgressioni ovviamente) è obsoleta e soprattutto errata (nei termini in cui è stata posta ed è posta).

La questione della donna è complessa, a partire dal fatto che il principio che citi, e che condivido a grandi linee, sta portando le donne ad assumersi sempre più carichi. Unendo quelli tradizionali di cura della prole e della famiglia (anziani compresi) a quelli moderni.
Ne esce un sovraccarico che, se venisse smesso, farebbe crollare il sistema assistenziale in questo paese. Tanto per dire.
Sorvolo sulla puttanata del multitasking ;)

Non amo aggrapparmi ai principi per definire i miei parametri :)

Quando sono andata a vivere sola, e avevo poco meno di 20 anni, il mio unico obiettivo era essere libera.
E quell'obiettivo, con le limature del caso, non è cambiato.

Certo...il concetto di libertà è stato parecchio rivisto per quanto mi riguarda.
E soprattutto è stato di parecchio allontanato dall'eredità delle donne che hanno patito il non essere indipendenti economicamente.
Ma è un discorso OT, molto interessante fra l'altro. Si potrebbe affrontarlo in altro 3d.

L'eredità di quelle donne però, fra cui c'è tua madre, io so quanto mi condiziona. Anche all'interno della mia relazione attuale.
Tu lo sai?
Ne hai mai discusso con il tuo compagno?
In verità mia madre era ed è economicamente indipendente quanto ad apporto economico personale, non ha mai preteso (e voluto perché credeva di non esserne in grado) la gestione di quella ricchezza il che ha reso lei ininfluente nelle decisioni amministrative generali.
Io reduce da ciò ma anche per carattere e perché nata in una società in cui il ruolo della donna non era più quello del dopoguerra, ho voluto altro per me, ma in un clima di assoluta normalità e serenità. Non avrei convissuto (ma neppure sarei stata) con un partner con idee sul punto distanti o in contrasto con la mia. Su questo non può esserci compromesso perché la libertà come obiettivo che con le dovute limature rimane a te caro, nell'accezione che mi pare di aver compreso dal tuo racconto, è perseguibile se vi sono le condizioni di partenza necessarie

Aggiungo....



Se manca quella maturità innanzitutto è da rilevare una ignoranza in termini economici.

Ma soprattutto nasce spontanea una domanda: che tipo di relazione si può costruire con uno dei due coinvolti nella relazione che non è maturo?

Io non mi metterei in relazione con qualcuno che considero immaturo. Anche fosse solo su un aspetto.
Se poi l'aspetto è quello della costruzione condivisa di simmetria relazionale...beh. A me mancherebbero proprio i presupposti.

Non per discutere di questioni economiche, cosa comunque impossibile da fare vista l'ignoranza del soggetto in questione.

Mi mancherebbero proprio i presupposti di una relazione.
Cosa me ne faccio di una relazione in cui l'altro non sa collocare i termini della relazione?
Significherebbe sapere in partenza che mi dovrò sobbarcare un debito.

E per me una relazione è un investimento. A credito.
E soprattutto io ho un valore. Quindi o puoi "pagare" quel valore oppure amici come prima e arrivederci e grazie.
Hai perfettamente ragione. Ma ciò malgrado è possibile e di casi ne vedo ancora molti

E' una sensazione che ho nel leggerti :)

E, se la mia sensazione è azzeccata, è una forma di dissonanza.
Che è fra l'altro la prima reazione naturale di fronte ad eventi inaspettati, non considerati e anche temuti.

La tua "perfezione" analitica dissona da un contesto emotivo di caos.

L'essere "fuori di te" per poterti osservare è una forma di difesa e, nasometricamente parlando, direi che viene da lontano.

Il condividere con te la mia sensazione ha come unico scopo il portare la tua attenzione su questo aspetto.

L'osservarsi da fuori è molto utile e funzionale al problem solving.
E' un po' meno funzionale all'integrazione delle emozioni.

E le emozioni sono bestiole insistenti...tornano sempre.
Il gioco è integrarle mano a mano, concedendosi l'imperfezione e soprattutto l'impotenza.

Che è poi il motivo per cui ti nominavo la "vittima".

Hai di fronte tuo marito ma non è il marito che conoscevi.
E non lo è per il tradimento in sè bensì, a quanto scrivi, per la vostra complicità che è andata annebbiandosi mano a mano negli anni.

Hai di fronte una te nuova, da incontrare e conoscere.

E questo è il punto fondamentale perchè è quello che ti può permettere di entrare nella dissonanza e integrarti in essa tramite le tue emozioni. :)

Onestamente penso che se tu fossi perfettamente orientata saresti da ricovero ;):D



Non mi sembra ridicolo, anzi!

Riesci a ritornare a quando avete iniziato a perdervi?



Ti chiedevo quanto è "naturale" perchè quel che si riversa in un bambino, è un qualcosa che non è naturale ma tende a sembrarlo col passare del tempo.

Non sono interessata ad esprimere preferenze sugli stili di vita delle persone.
Fra l'altro i nostri modelli culturali recenti ( e per recenti intendo almeno gli ultimi 2000 anni) sono fondamentalmente costruiti su credenze millenarie funzionali a sostenere un certo tipo di modello.

E' di questi ultimi tempi la conferma del fatto che pure ai tempi di nomadi e raccoglitori, le donne andassero a caccia al pari degli uomini e non per eventi casuali, come che combattessero e venissero riconosciute con tutti gli onori riservati ad un guerriero.

Quindi anche la separazione dei ruoli a cui facciamo riferimento per sostenere le nostre tradizioni (comprese le trasgressioni ovviamente) è obsoleta e soprattutto errata (nei termini in cui è stata posta ed è posta).

La questione della donna è complessa, a partire dal fatto che il principio che citi, e che condivido a grandi linee, sta portando le donne ad assumersi sempre più carichi. Unendo quelli tradizionali di cura della prole e della famiglia (anziani compresi) a quelli moderni.
Ne esce un sovraccarico che, se venisse smesso, farebbe crollare il sistema assistenziale in questo paese. Tanto per dire.
Sorvolo sulla puttanata del multitasking ;)

Non amo aggrapparmi ai principi per definire i miei parametri :)

Quando sono andata a vivere sola, e avevo poco meno di 20 anni, il mio unico obiettivo era essere libera.
E quell'obiettivo, con le limature del caso, non è cambiato.

Certo...il concetto di libertà è stato parecchio rivisto per quanto mi riguarda.
E soprattutto è stato di parecchio allontanato dall'eredità delle donne che hanno patito il non essere indipendenti economicamente.
Ma è un discorso OT, molto interessante fra l'altro. Si potrebbe affrontarlo in altro 3d.

L'eredità di quelle donne però, fra cui c'è tua madre, io so quanto mi condiziona. Anche all'interno della mia relazione attuale.
Tu lo sai?
Ne hai mai discusso con il tuo compagno?
Il problem solving è un bellissimo concetto che si inserisce in un contesto di studio della comunicazione. Hai fatto corsi o studi in questo ambito?
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
se è un investimento a credito, significa che viene applicato un interesse. siccome tu hai sempre ostinatamente escluso di avere figli, che sono la principale variabile di questo tipo di investimenti a lungo termine, chiedevo che tipo di interesse applichi. se fisso e legato alla costanza nel tempo della condivisione di obbiettivi, idee, etc.... oppure variabile e legato alla possibilità di cambiare le regole nel corso del tempo.

meglio così?
Per quanto mi riguarda non è semplicemente inserita.

Dovendo parlare di investimento a questo punto mi interesserei a come ricapitalizzare. E mi orienterei su una ricapitalizzazione composta.
 
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