Il perdono fa parte dei lati oscuri del tradimento

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Brunetta

Utente di lunga data
Lo so che l'ha detto in croce, e non ha detto "che non sanno chi sono io".
Poi se trovi la fonte teologica rispetto a questo sarò lieta di cambiare idea, io ho dato i miei esamini oramai qualche lustro fa e ammetto che, oltre ad essere passato del tempo, non è decisamente la mia materia,
Ma non mi ci metto.
È che i Vangeli non sono misteri per iniziati.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Lo trovo molto vero, quello che dici: chi resta [nella coppia dopo aver subito il tradimento] cambia completamente prospettiva.
Per rimanere e non pensare al traditore mentre faceva l'amore con l'amante, devi crearti una corazza di cinismo. Se non ci riesci, tanto vale chiudere o accettare una relazione solo di facciata.

Parlo dal lato maschile, il solo che conosco, avendo sperimentato la situazione. Non so se sia proprio lo stesso dal versante femminile. Ho avuto l'impressione che sia meno complicato, ma posso sbagliare.

Tornare ad avere rapporti con chi ti ha tradito significa, in un certo modo, spersonificare il partner, rendere irrilevante quello che è successo prima e fingere che tu sia con una nuova persona, della quale ti immagini di poterti innamorare ancora o comunque provare attrazione.
E' poi essenziale che l'ex traditore ti faccia sentire che ti desidera e che si riparte di nuovo. Si deve impegnare, molto. Devi, poi, mettere in cantina (nella tua mente) anche il pensiero che possa fingere: non è proprio facile, perché la fiducia è prossima allo zero.

In una parola, per quello che ho provato, non è tornare a come era prima.
E' sempre un altro processo mentale (perché fare l'amore è sempre una questione cerebrale), diverso e non è detto che la nuova "luna di miele" duri e non si interrompa. Perché, per dirne un'altra, le suscettibilità, da entrambe le parti, sono parecchio elevate.
Basta un nonnulla per riaccendere il risentimento.

Per gli uomini è difficile.
Al punto che dico una cosa politicamente scorretta, scorrettissima.
Devi applicare un atteggiamento mentale simile a quello che assumi quando vai con una prostituta od una che incontri per la prima volta.
Simile (dice tutto o niente), ma chi vuole intende.
Avrei potuto scrivere lo stesso. E non è vero che per le donne diverso..ho parlato con la moglie dell amante di mia moglie.. identiche sensazioni.
Per me la parte sessuale, pur essendo stato il mezzo e forse il fine del tradimento, per me era secondario rispetto alla menzogna e tramite questa avermi rivelato una natura inaffidabile ed estranea.
Non ho mai avuto visioni o fantasie sessuali.
Non so se le altre donne sono diverse.
 

danny

Utente di lunga data
In ogni situazione di infedeltà, è la mia impressione, chi tradisce vuole mantenere la relazione con il partner tradito. Mi sembra improbabile che non consideri la possibilità di essere scoperto, a meno di non essere incosciente di natura: è possibile esserlo nell’immediatezza ma nel tempo non credo sia possibile. E, in qualche maniera, si prepara una giustificazione.

Se tiene al rapporto ufficiale, più o meno consciamente, sa che - se scoperto - dovrà ottenere un perdono (poi discutiamo sul significato vero del termine) da parte del tradito.

Parlavo oggi con un medico quarantenne ( saranno 4 o 5 volte che l'incontro) e, al termine della visita, ha voluto chiacchierare ed il discorso è andato sulla possibilità del tradimento nella coppia e come si affronta. Parlando lui del perdono, ha detto che è difficile, specie se il tradimento non è occasionale ed isolato. Io ho rincarato la dose ed ho detto è semplicemente impossibile, si può accettarlo come constatazione di un fatto avvenuto (e cessato) della vita, ma non cancellarlo. E ci devono essere ragioni consistenti pure per accettarlo (i figli soprattutto). Quindi, è un ricordo che rimane indelebile, al massimo si attenuano nel tempo gli effetti spiacevoli, sempre se non si ripresenta. Nel “perdono” (= accettazione) ci possono essere molteplici ambiguità e non detti da parte di entrambe le parti. E da come si risolvono con il tempo tali ambiguità dipende la prosecuzione della coppia.

Ha finito con il convenire che, in fondo, è proprio così. Alla prossima volta, ha detto, ne riparliamo. Mi sa proprio che sta nella palude …

PS: In BLU c'è l'estratto del contenuto del thread proposto.
Continuo a ritenere la questione del perdono sovrastimata.
Il tradimento lo si comprende, niente più.
Alla fine diventa accettabile proprio per questo.
Accettare non è perdonare: nell'accettazione dell'evento c'è una riduzione dell'importanza dello stesso, nel perdono no.
È molto più difficile pertanto comprendere e accettare che perdonare.
Richiede empatia, capacità di immedesimarsi nell'altro e anche sostanzialmente una visione da peccatore.
Quello che viene inteso come accettazione da molti è spesso invece rassegnazione.
 

danny

Utente di lunga data
Si ma il Pan per focaccia non recupera mai il danno subito. Se hai subito un tradimento lungo, una relazione lunga e condita di sentimenti non è che scopando la collega ti senti meglio. Dovresti forse vivere qualcosa di simile per sentirti "al pari".. ma non puoi comandare o scegliere una cosa del genere
Se tradisci sei già abbastanza distante.
Tranne nei casi in cui lo fai per vendetta.
 

danny

Utente di lunga data
Una bugia rende dubbie tutte le verità.

Scoperto un tradimento, come si fa ad essere certi sia stato l’unico?
Ci si fida?

Ci si fida di chi ha tradito? O ci si aggrappa ad una speranza?
Il tradimento ti fa conoscere meglio la persona con cui stai.
Dopo comprendi più facilmente i suoi limiti e quindi anche quando devi fidarti e quando no.
È un momento importante in cui le persone si svelano per come sono, per certi aspetti.
E ti rendi conto che siamo un po' tutti sconosciuti agli altri.
 

danny

Utente di lunga data
Una scommessa.. con una probabilità a favore di quanto, sul lungo periodo?
Ti porto l'esempio del tumore.
Dopo l'operazione hai un rischio di recidiva del 10%.
Ti preoccupi perché ci sei già passato.
Ma per quel tumore uno sano ha un rischio del 15%.
E non si preoccupa affatto.
Chi rischia di più?
 

Alphonse02

Utente di lunga data
Per me la parte sessuale, pur essendo stato il mezzo e forse il fine del tradimento, per me era secondario rispetto alla menzogna e tramite questa avermi rivelato una natura inaffidabile ed estranea.
Non ho mai avuto visioni o fantasie sessuali.
Non so se le altre donne sono diverse.
Siamo tutti diversi nel modo di amare, innamorarci, fare sesso, tradire, accettare il tradimento o perdonare, ecc.. Nelle fantasie, poi ...

Credo che l'individualità e l'originalità di ciascuno sia la vera difficoltà nel concepire una strutturata educazione ai sentimenti. E' difficile, penso, persino redigere un programma di educazione sessuale per gli studenti, per dire.
 
Ultima modifica:

Alphonse02

Utente di lunga data
Il tradimento ti fa conoscere meglio la persona con cui stai.
(...)
E ti rendi conto che siamo un po' tutti sconosciuti agli altri.
Intendi finalmente che ti sei messo in casa un "estraneo" e che non l'avevi proprio capito dall'inizio. E' una battuta, ma rende l'idea.

Il tradimento ti fa conoscere meglio la persona con cui stai.
Dopo comprendi più facilmente i suoi limiti e quindi anche quando devi fidarti e quando no.
È un momento importante in cui le persone si svelano per come sono, per certi aspetti.
(...)
Non sono d'accordo sul fatto che comprendi quando puoi fidarti e quando no.
Per me, capisci che non puoi abbassare la guardia con quella persona che hai accanto: non è bello ma è la realtà.

Il tradimento forse ti fa capire meglio quali sono i limiti del partner (quelli che appaiono) ma di certo ti insegna che tu hai dei limiti (soprattutto di comprendonio) e fai bene a ricordarlo in futuro.
In questa ottica, rientra l'abbandono del romanticismo totale e della fiducia incondizionata: li metti nell'album dei ricordi.
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Ti porto l'esempio del tumore.
Dopo l'operazione hai un rischio di recidiva del 10%.
Ti preoccupi perché ci sei già passato.
Ma per quel tumore uno sano ha un rischio del 15%.
E non si preoccupa affatto.
Chi rischia di più?
Temo che il tasso di recidiva in caso di corno sia un po' più del 15%, e comunque superiore al rischio che si verifichi il primo
 

Pincopallino

Utente di lunga data
Il tradimento ti fa conoscere meglio la persona con cui stai.
Dopo comprendi più facilmente i suoi limiti e quindi anche quando devi fidarti e quando no.
È un momento importante in cui le persone si svelano per come sono, per certi aspetti.
E ti rendi conto che siamo un po' tutti sconosciuti agli altri.
Anche il tradito, si scontra in quel momento li, con i propri limiti.
Limiti determinati dal dare più peso a determinate cose piuttosto che ad altre.
Limiti che altri non concepiscono perche loro farebbero diversamente, dal fuori della tua situazione.
E poi limiti tuoi personali, non legati a quello che potrai o vorrai fare dopo, ossia limiti nel non aver capito che il tuo rapporto di coppia stava andando in una direzione diversa, perché l’altro con la menzogna e con l’inganno ha fatto di tutto per far sembrare che da parte sua era soddisfatto del rapporto.
Oppure il limite del non aver voluto vedere cose, che sapevi che stavano lì, ma veniva più facile pensare e quindi vivere senza scavare troppo.
 

danny

Utente di lunga data
Intendi finalmente che ti sei messo in casa un "estraneo" e che non l'avevi proprio capito dall'inizio. E' una battuta, ma rende l'idea.



Non sono d'accordo sul fatto che comprendi quando puoi fidarti e quando no.
Per me, capisci che non puoi abbassare la guardia con quella persona che hai accanto: non è bello ma è la realtà.

Il tradimento forse ti fa capire meglio quali sono i limiti del partner (quelli che appaiono) ma di certo ti insegna che tu hai dei limiti (soprattutto di comprendonio) e fai bene a ricordarlo in futuro.
In questa ottica, rientra l'abbandono del romanticismo totale e della fiducia incondizionata: li metti nell'album dei ricordi.
Conosco più traditi che ignorano le storie del partner che traditi che scoprono la verità.
Partendo da questo presupposto, inquadrare chi viene scoperto come l'unica persona di cui non avere fiducia non ha senso.
Io parto dal presupposto contrario: siamo tutti perfetti sconosciuti.
Ci si impara a conoscere solo quando accadono eventi che interrompono il quotidiano fluire delle cose, e l'illusione che questo sia tutto quello che ci si può aspettare.
Per cui sì, si conosce di più chi ha tradito che tutti gli altri, e la misura della fiducia è indubbiamente più precisa.
 

Jim Cain

Utente di lunga data
Al perdono ognuno attribuisce significati e conseguenze differenti, è per questo che si trovano persone che stanno insieme pur senza aver perdonato il partner e persone che sosterranno di averlo perdonato. Personalmente non credo nel perdono che per me dovrebbe implicare quasi un dimenticarsi del fatto e andare oltre. Credo maggiormente nell'analisi dei presupposti, post tradimento, per poter continuare insieme un percorso di vita.
Si può PERDONARE senza DIMENTICARE.
 
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